Braschi: Bravo Guida! Non era rigore, è involontario. Sul Times Conte è il calcioscommesse.

News, 5 febbraio 2013.

In occasione dell'annuale incontro tra arbitri, allenatori e capitani Antonio Conte ha ammesso di aver esagerato con toni e atteggiamenti dopo Juve-Genoa; ma per lui quello resta un rigore negato. Abete: Conte ha chiarito i propri comportamenti. Braschi: il fallo di mano di Granqvist non era rigore perché era più involontario che volontario. Braschi: Inquietante il numero delle espulsioni di giocatori e allenatori, ma noi andremo avanti per la strada delle regole, chi le capisce bene, chi non le capisce le subisce. Anche per Italiano arriva lo sconto dal Tnas: per effetto della derubricazione si scende da 3 anni a 9 mesi. Pulvirenti: Quello di Catania-Juve è stato il più grande errore che sia mai esistito nella storia del calcio. Giovinco, infortunato, lascia Coverciano; oggi a Vinovo ne mancheranno 12. Calcioscommesse europeo: 425 persone coinvolte e 325 gare truccate in Germania, Turchia, Svizzera, Austria e Belgio; ma per il Times il simbolo è... Antonio Conte. Sei ore di interrogatorio a Cremona per il superpentito Carlo Gervasoni: potrebbe aggravarsi la posizione di Stefano Mauri. Nessun giocatore bianconero squalificato dal Giudice sportivo, ma De Ceglie entra in diffida.


Conte si scusa... ma non ha cambiato idea - All'incontro svoltosi ieri a Milano in occasione dell'annuale incontro tra arbitri, allenatori e capitani, Antonio Conte, all'inizio della discussione ha preso la parola scusandosi per aver esagerato nell'atteggiamento e nei toni. dopo il concitatissimo finale di Juve-Genoa. Opportuno scusarsi per i toni infuocati ma altrettanto opportuno, come in effetti è stato, mantenere la sua posizione: per lui quello era rigore, checché ne pensi Braschi. Nicchi non lo sa, dalla Uefa e dall'Aia nessuna risposta è giunta a nostra conoscenza.
Poi Antonio Conte si è anche chiarito in privato con l'arbitro Guida.
"L'arbitro non se l'è sentita di dare il rigore è una spiegazione che non accetto", aveva detto Conte a caldo dopo la partita col Genoa. Una smentita vera e propria non è giunta, ieri i media proprio all'ultimo istante. Avrebbe detto: 'Non me la son sentita di giudicare volontario l'intervento di Granqvist', e a Conte sarebbe arrivata solo la prima parte del messaggio. In realtà non è che cambi granché: non era questione di sentirsela, era capacità di giudizio, che dovrebbe essere la prima dote di un direttore di gara, che poi, per ruolo, è tenuto a sentirsela ad agire di conseguenza. Altrimenti meglio fare altro.

Abete: Conte ha chiarito i propri comportamenti - Abete, intercettato dai microfoni Sky all'uscita dall'incontro di Milano, alla domanda se Antonio Conte si fosse scusato per i suoi atteggiamenti eccessivi dopo Juve-Genoa, ha così risposto: "Ha chiarito i propri comportamenti, più che altro. E' stato un intervento molto responsabile, ma la sua stessa partecipazione oggi era un fatto importante e sta a testimoniare che, al di là di alcune situazioni stressate, che mi sembra peraltro in questo campionato siano abbastanza aumentate, in termini proprio statistici, ci sia questa volontà di mantenere questo forte rapporto di collaborazione; e questo mi sembra l'aspetto fondamentale. Noi abbiamo ricordato che è giusto criticare gli errori, perché gli errori ci sono stati e ci saranno, però occorre sempre ricordare a tutti quanti noi che la classe arbitrale è qualificata a livello mondiale. Abbiamo 37 tra arbitri, assistenti e osservatori impegnati a livello della Fifa. Nessun paese ha un numero così elevato di arbitri internazionali, di assistenti internazionali, quindi la qualità del nostro mondo arbitrale ci è riconosciuta a livello mondiale dalla Fifa e dalla Uefa. Dopodiche ci possono essere, ci sono stati e ci saranno degli errori ed è giusto che sugli errori ci siano critiche, a volte anche legittime, alcune volte severe".

Braschi: Quello di Granqvist un gesto più involontario che volontario, dunque non era rigore - L'arbitro Braschi ha deciso, per lui l'arbitro Guida ha fatto bene a non sentirsela, perché in effetti non era rigore, giusto così (peccato che ne avesse mancati altri due prima, ma quando uno non se la sente...): "Ieri abbiamo fatto una giornata molto positiva con partite molto complicate. - ha dichiarato a Sky Sport 24 - Questa partita che era stata per 92 minuti e 50 secondi perfetta ha avuto un epilogo un po' così. Obiettivamente bisogna parlare di un errore perché per noi di un errore si tratta, poi da qui a fare dichiarazioni di altro tipo francamente ce ne corre. Noi faremo girare gli arbitri su tutte le squadre come abbiamo sempre fatto perché è l'unico sinonimo di garanzia per tutti. Quindi ognuno può dire quel che vuole però noi continuiamo a fare quello che vogliamo".
Sul rigore non concesso dall'arbitro Guida: "Voi vorreste chiarezza, che per noi c'è, su una cosa che il regolamento non ti concede. Il regolamento del gioco del calcio dice che per la punibilità per il fallo di mano è indispensabile la volontarietà. A tutto ciò negli ultimi periodi si è aggiunta una serie di parametri e di indicazioni che vengono date agli arbitri che fanno sì che si considerino volontari alcuni gesti che apparentemente magari non lo sono o non lo sono in maniera così evidente: cioè il fatto di allargare le braccia, che non ti riguarda e non ti appartiene a fronte di un cross o di un tiro in porta, è evidente che viene considerato imperizia, viene considerato un gesto che comunque deve essere punito. Però non è che bisogna fare sempre di ogni erba un fascio perché questo sarebbe, voglio dire, obiettivamente semplicistico e neanche giusto. Nel caso di Granqvist la differenza qual è? E' che il calciatore del Genoa colpisce la palla e se la tira lui nelle mani, lui interviene sul pallone e se lo calcia lui sul braccio. Quindi la nostra opinione in questo caso è che si tratti di un gesto più involontario che volontario, più da non punire che da punire. Si tratta di un episodio spaventosamente al limite, di una situazione veramente dubbia, abbiamo fatto parlare allenatori e calciatori e devo dire che siamo un pochino tutti su questa linea. Però il calcio ci presenta anche queste situazioni molto al limite, ce sono a volte molto difficili da decifrare e credo che in questi casi bisogna saper accettare la decisione dell'arbitro. Bisogna saperla accettare sempre, però soprattutto in queste situazioni che sono così difficili e complicate bisogna accettare. Quello che la gente deve capire è che non le potrà mai venir detto che tutte le volte che c'è un fallo di mano è rigore; non è la regola, la regola dice un'altra cosa e la regola è chiara, difficile da applicare ma chiara. In quella situazione la decisione di Guida è stata dunque corretta". Strano come quel gesto 'più involontariao che volontario, più da non punire che da punire', nella sua aleatorietà evochi quel fatto che fosse 'più plausibile che Conte sapesse piuttosto che non sapesse'. Dev'essere scritto nel destino di Conte questo venirsi a trovare in situazioni 'spaventosamente al limite', dove qualcuno poi deciderà come se la sente o come non se la sente. A prescindere dal fatto che la volontarietà o c'è o non c'è, e non si misura in etti o in metri; e che restava comunque l'imperizia. Molto più che nel fallo di ascella di Isla a Milano.

L'analisi tecnica di Braschi - Nell'intervista a Sky Braschi si è soffermato anche su alcuni aspetti desunti dall'analisi tecnica presentata nell'incontro di Milano: "Sono aumentate di molto ammonizioni ed espulsioni, sono aumentate a dismisura le simulazioni, poi c'è questo problema dell'allontanamento degli allenatori dalla panchina che è inquietante (42 allenatori già alla 22sima giornata quando l'anno scorso erano 28), è un numero fuori dalla norma e dai termini di garanzia. E' chiaro che son dati abbastanza inquietanti e rispecchiano il fatto che il nostro campionato sia un campionato francamente difficile, veramente complicato, veramente nevrotico anche per certi versi. Però quello che ho detto agli arbitri nei raduni e che dico a tutti i dirigenti, a tutti gli allenatori, a tutti i calciatori, a tutti, è che noi andimamo avanti per questa strada, che è la strada delle regole; e non c'è un'altra strada e quindi noi andremo dritti, andremo così fino in fondo. Chi le regole le capisce bene, chi non le capisce vuol dire che le subisce".
Questi i dati contenuti nell'analisi tecnica di Braschi come riportata sul sito della Figc:
"La novità degli arbitri addizionali è una sperimentazione giudicata da tutti positiva, sulla quale l’A.I.A. sta lavorando per ottenere risultati sempre migliori. Dal punto di vista della statistica, prendendo i casi più importanti in cui è stata decisiva la valutazione dell’arbitro aggiuntivo, il dato parla di 29 interventi utili all’arbitro centrale, 5 indicazioni errate e 4 casi in cui l’aggiuntivo si è astenuto. Nicchi e Braschi hanno tenuto a specificare che 'la decisione finale spetta sempre all’arbitro centrale', che è come 'il regista che si serve di tante telecamere, gli assistenti, il quarto uomo e gli arbitri addizionali'. Il percorso tecnico degli arbitri aggiuntivi è stato giudicato positivamente anche dal decano dei fischietti, Nicola Rizzoli, che ha spiegato come, nel corso di queste 23 giornate, l’esperimento sia progredito e l’intesa tra i 6 giudici si sia affinata.
Veniamo ai dati: resta stabile il numero dei falli (30.83 a gara, lontani dalal Premier League a 22.97, ma in linea con gli altri paesi), ma aumentano le ammonizioni e le espulsioni, figlie di un campionato “troppo nevrotico”, che passano rispettivamente da 4.39 a 5.12 e da 0.28 a 0.37 a gara. In crescita esponenziale soprattutto le ammonizioni per comportamento non regolamentare (189, 101% rispetto a un anno fa), mentre quelle per fallo di gioco crescono del 16% (868); sono 35 le espulsioni dirette ( 21%), ma crescono molto quelle per somma di ammonizione (46, 92%).
Tra i principali campionati europei siamo quello con più rigori (0.37 a partita), mentre restano ottime le prestazioni degli assistenti sui fuorigioco (su un totale di 2.506 valutazioni, circa 114 a giornata e 11.39 a gara, ci sono stati solo 67 errori, il 2.67% del totale). Ultima curiosità il dato sulle designazioni: si continua a far girare i fischietti per tutte le squadre, tanto che ad oggi ci sono pochissimi casi in cui un arbitro ha già diretto una squadra tre volte (Bergonzi il Napoli; Calvarese il Parma; Massa il Chievo, Rizzoli il Genoa; Romeo il Parma)".

Sconto anche per Italiano - Proprio sul filo di lana è arrivata la sentenza del Tnas sul caso di Vincenzo Italiano: nel solco tracciato dalle precedenti, dopo lo spartiacque del caso Conte. Al calciatore ex Padova, accusato da Filippo Carobbio in relazione ad una presunta tentata (e nemmeno andata in porto) combine di Padova-Grosseto del 23 marzo 2010, per aver contattato prima della gara l'ex compagno (ai tempi della comune militanza nel Verona) Marco Turati (nel 2010 a Grosseto con Carobbio). Palazzi aveva richiesto tre anni di squalifica, la Commissione Disciplinare lo aveva accontentato, seguita a ruota dalla Corte di Giustizia Federale, nonostante le smentite pervenute sia da Turati che dal medico sociale del Padova. Ora il Tnas ha derubricato l'accusa da illecito sportivo a condotta antisportiva, riducendo la durata della squalifica da tre anni a nove mesi, che termineranno il prossimo 18 marzo. Anche al Padova sono stati tolti i due punti di penalizzazione, commutati un un'ammenda di 50.000 euro.

Pulvirenti: Quello di Catania-Juve è stato il più grande errore nella storia del calcio - Ci si chiedeva dove fosse finito Pulvirenti e perché non recriminasse contro 'gli episodi' che avevano penalizzato il sua Catania a Napoli; lo abbiamo ritrovato ieri all'uscita di una riunione del Consiglio di Lega, ma era sereno, perché dopo 'l'errore più grande della storia del calcio' tutto il resto son quisquilie: "Noi purtroppo abbiamo subito il più grande errore che sia mai esistito nella storia del calcio, quello con la Juve - ha detto- Là abbiamo protestato e l'abbiamo fatto anche molto molto forte. Il resto sono errori. Noi ne abbiamo subìti tanti, anche le altre squadre più o meno ne subiscono ma ci possono stare, fanno parte del nostro mondo. L'arbitro è là e come sbaglia un giocatore può sbagliare anche l'arbitro".
E poi diventa addirittura felice quando pensa al grande regalo che il Milan ha fatto al calcio italiano: "Quando una squadra compra Balotelli, come il Milan, ha fatto un grande regalo al calcio italiano, per questo bisogna dire grazie alla Società. Diventa complicato per noi competere con questi club, ma noi siamo là, giornata dopo giornata, abbiamo una buona classifica e speriamo di mantenerla fino alla fine".

Giovinco ha lasciato Coverciano - Com'era prevedibile, Sebastian Giovinco non parte oggi per l'Olanda insieme agli altri convocati da Prandelli: infatti la forte contusione alla coscia rimediata a Verona ha indotto i medici della Nazionale a rispedirlo a Torino.
I bianconeri intanto hanno usufruito ieri di un giorno di riposo concesso da Conte: da oggi inizierà la preparazione alla gara interna contro la Fiorentina, in programma sabato.
Ma a Conte mancheranno purtroppo ben 12 elementi, in giro con le rispettive Nazionali: Buffon, Barzagli, Peluso, Pirlo e Giaccherini con l'Italia impegnata in amichevole ad Amsterdam, Lichtsteiner (Gracia-Svizzera), Caceres (Uruguay-Spagna a Doha), Vidal e Isla (Egitto-Cile), Marrone (Under 21 contro la Germania ad Andria), Pogba Francia-Portogallo Under 20), più il solito Asamoah in Coppa d?Africa.

Calcioscommesse europeo: coinvolte 425 persone e truccate 325 gare - Arriva, stavolta dall'Europa, un altro duro colpo alla credibilità del calcio: 425 tra dirigenti di club, arbitri, giocatori e criminali, di 15 diversi Paesi, avrebbero truccato 380 partite in Europa, con 2 milioni di euro di proventi da corruzione. Sono i dati di un'indagine, la più grande mai realizzata a livello internazionale, annunciata da Europol.
Almeno altre 300 partite sarebbero state oggetto di combine anche in Africa, Asia, America Centrale e Sud America. L'indagine di Europol è stata condotta in 18 mesi in diretto coordinamento con cinque Paesi (Germania, Finlandia, Ungheria, Slovena, Austria) e documenta la presenza di un'organizzazione criminale con sede in Asia e collegata con la malavita europea. Secondo quanto ha riferito il direttore dell'agenzia di contrasto dell'Unione Europea, Rob Wainwright, è la Germania il Paese in cui è stato rilevato il flusso più alto di probabili combines: circa 16 milioni di euro su almeno 300 partite truccate, con un profitto di circa 8 milioni di euro. Tra le gare combinate figurano anche partite di qualificazione ai Mondiali e agli Europei e diverse partite di cartello dei campionati nazionali, nonché due partite di Champions League, una delle quali giocata in Gran Bretagna tre o quattro anni fa. Tutte le partite finite sotto la lente degli inquirenti si sono giocate tra il 2008 e il 2011.
L'Italia non è coinvolta, i paesi interessati sono soprattutto Turchia e Germania, ma anche Svizzera, Austria e Belgio.
Eppure il Times quale foto di grande formato mette in testa all'articolo che riguarda questa brutta vicenda? Quella di Antonio Conte; e la didascalia recita: 'Antonio Conte, ora l'allenatore della Juventus, è stato squalificato per il suo ruolo nello scandalo del calcioscommesse quando allenava il Siena'. Ecco Conte è diventato l'emblema del calcioscommesse, non in Italia, ovunque. Anche se questo non è certo un esempio di buon giornalismo. Times, non così.


Gervasoni, sentito a Cremona, coinvolgerebbe nuovamente Mauri - Ieri a Cremona è stato nuovamente interrogato Carlo Gervasoni, uno dei grandi pentiti, che avrebbe confermato i legami col gruppo dei Singaporiani e rivelato particolari su Lazio-Genoa e Lecce Lazio, partite per le quali è indagato il capitano della Lazio Stefano Mauri.
Sembra che a Singapore temessero che qualcuno potesse parlare dopo i primi arresti del giugno 2011 quando scoppiò lo scandalo del calcioscommesse. Così offrirono denaro a Carlo Gervasoni che in seguito fu arrestato divenendo uno dei grandi pentiti dell'inchiesta. Questo ciò che lo stesso Gervasoni avrebbe raccontato proprio ieri nell'interrogatorio durato ben sei ore davanti al procuratore di Cremona Di Martino. Il clan gli avrebbe anche prospettato la possibilità di sistemarsi presso un'altra squadra, all'estero. Il superpentito avrebbe fornito precisazioni importanti che coinciderebbero perfettamente con i tabulati telefonici, nuovi elementi che, secondo fonti investigative raccolte da Sky Sport 24, aggraverebbero la posizione di Stefano Mauri, già arrestato il 28 maggio 2012 con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, provvedimento poi revocato a metà giugno. Gervasoni avrebbe raccontato di come lui stesso venne a sapere delle presunte combines di Lecce-Lazio e Lazio Genoa, frode che, a suo dire, sarebbe riuscita, al punto che anche lui avrebbe ricevuto denaro nonostante il ruolo periferico; si trattava in pratica di soldi che andavano divisi tra chi faceva parte dell'associazione. Confermata anche l'esistenza di Mister X, il faccendiere che vendeva informazioni: 600.000 euro a partita per il risultato secco. Stando a Gervasoni, sarebbero stati proprio gli Zingari a parlare dell'esistenza di questo individuo, che nei giorni scorsi è stato riconosciuto da Almir Gegic, tuttora in carcere. Oltre che di Mauri, Gervasoni avrebbe parlato anche di Cristian Bertani per Chievo-Novara: ci sarebbero stati più incontri tra il calciatore e gli Zingari a Legnano, il suo paese.
Molto più scarse sono le conferme che arrivano da Gegic, che avrebbe ammesso combines con risultato conseguito solo per quattro partite; ma i magistrati non gli credono e il Tribunale del Riesame di Brescia gli ha rifiutato la libertà. La ramificazione dell'associazione, il denaro a disposizione per la corruzione dei calciatori e la facilità di reclutamento dei giocatori configurano una condotta molto grave da parte di Gegic che, si scrive in un'ordinanza che tratteggia una situazione assai grave, potrebbe ripetere il reato.

Giudice sportivo: De Ceglie in diffida - Nessun giocatore bianconero è stato squalificato dal Giudice sportivo dopo Chievo-Juventus; Paolo De Ceglie, tuttavia, giunto alla terza ammonizione, è entrato in diffida. La Fiorentina, l'avversaria si sabato dovrà invece fare a meno di Migliaccio, squalificato per un turno; alla Juve mancherà Bonucci, cui resta un turno di squalifica da scontare, così come al viola Aquilani.
Colpita l'Udinese, dopo la bagarre scoppiata per l'assegnazione ai rossoneri di un rigore inesistente proprio all'ultimo istante: due turni a Danilo (per avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, contestato l'operato degli Ufficiali di gara rivolgendo loro un'espressione insultante; infrazione rilevata anche da un Arbitro addizionale); una giornata a Lazzari (già in diffida e nuovamente ammonito); una giornata al viceallenatore Diego Bortoluzzi (per avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, rivolgendosi ad un Arbitro addizionale, contestato l'operato degli Ufficiali di gara con espressioni ingiuriose); inibizione sino al 18 febbraio per il direttore sportivo Fabrizio Larini (per avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, rivolgendosi ad un Arbitro addizionale, contestato l'operato degli Ufficiali di gara con espressioni ingiuriose).
un turno di squalifica anche per Cristian Chivu (Inter), espulso per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete, e per altri nove giocatori, già in diffida e nuovamente ammoniti: Dzemaili (Napoli), Montolivo (Milan), Guarin (Inter, Avelar e Nainggolan (Cagliari), Marchionni e Rosi (Parma), Paci (Siena) e Tachtsidis (Roma).
Per quanto riguarda le società, ammende di: 4.000 euro al Pescara (per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato alcuni petardi nel recinto di giuoco); 3.000 euro al Genoa (per avere suoi sostenitori, nel corso del secondo tempo, indirizzato reiteratamente all'Arbitro cori ingiuriosi); 2.000 euro alla Fiorentina (per avere suoi sostenitori, al 5' del secondo tempo, lanciato un petardo nel recinto di giuoco).


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