La Fiorentina giustifica Viviano. La Juve è a Glasgow con Asamoah e Vucinic.

News, 11 febbraio 2013.

Convocati per Glasgow 22 bianconeri: Vucinic c'è, arriva anche Asamoah. Celtic-Juve sarà diretta da un sestetto spagnolo: l'arbitro sarà Mallenco. Per De Ceglie diagnosticata una lesione muscolare di 1°-2° grado. La Fiorentina giustifica il gesto di Viviano. Tutti in preda al nervosismo in serie A: dirigenti, allenatori, calciatori, tifosi. Al via la Viareggio Cup: inaugura la Juve, vincitrice della scorsa edizione.


Per Glasgow i convocati sono 22: ci sono anche Vucinic e Asamoah - Questo l'elenco dei 22 convocati per la gara di Glasgow contro il Celtic, come diramato da Antonio Conte a Vinovo al termine della seduta di allenamento: Buffon, Caceres, Pogba, Marchisio, Vucinic, Giovinco, Peluso, Barzagli, Anelka, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Giaccherini, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Matri, Isla, Rubinho, Marrone.
E ieri pomeriggio 21 di questi convocati sono partiti in aereo da Caselle intorno alle 16; mancava Asamoah che, conclusi i suoi impegni in Coppa d'Africa (il Ghana si è classificato 4°, avendo perso la finalina con il Mali), in arrivo a Glasgow direttamente dall'Africa; Conte ne valuterà le condizioni in vista di un suo utilizzo, considerata anche l'assenza di De Ceglie; non dovesse ritenerlo nelle condizioni più idonee, ci sarebbe posto per Peluso; in difesa infatti dovrebbero giocare, accanto a Barzagli, Bonucci (che sabato era squalificato e tifava in curva) e Caceres. Anche Vucinic rientra tra i convocati: evidentemente il fastidio al ginocchio destro accusato nel corso della gara con i viola non era nulla di preoccupante e dovrebbe essere regolarmente in campo, probabilmente accanto a Matri, che sta vivendo un ottimo momento di forma; e anche di popolarità, visto che a Caselle è stato, con Pirlo, tra i più acclamati.
I bianconeri sono arrivati al Glasgow International Airport intorno alle 18.30, ora italiana, le 17.30 locali.
Oggi alle 18 conferenza stampa di Conte e Buffon, alle 19 seduta di rifinitura.

Celtic-Juve affidata allo spagnolo Mallenco - Sarà lo spagnolo Alberto Undiano Mallenco a dirigere Celtic-Juventus, andata degli ottavi di finale di Champions League in programma domani sera al Celtic Park di Glasgow. Gli assistenti saranno Roberto Díaz Pérez del Palomar e Jesús Calvo Guadamuro, il quarto uomo Raúl Cabanero Martínez, gli arbitri di porta Fernando Teixeira e César Muñiz. Il 39nne Mallenco è un arbitro tra i più esperti della sua Federazione: nella corrente stagione ha diretto il derby madrileno e l'anno scorso un Clasico, la finale di Coppa del Re. In carriera è la seconda volta che dirige la Juve: la prima fu a Torino, contro il Chelsea, il 10 marzo 2009, ritorno degli ottavi di finale di Champions: un 2-2 dal sapore della sconfitta per i bianconeri, visto che costò loro l'eliminazione dalla competizione: c'erano già in quella Juve Buffon e Marchisio (oltre a Chiellini, stavolta fuori per infortunio e squalifica), ma anche Marchisio e Giovinco, quest'ultimo subentrato nella ripresa. E c'era anche Anelka, ma con la maglia del Chelsea. Anche il Celtic ha un solo precedente con Mallenco, nel girone eliminatorio della Champions del 2007-2008; uno Shakhtar-Celtic vinto dagli ucraini per 2-0.

Le condizioni di De Ceglie - Paolo De Ceglie era stato costretto ad abbandonare il campo al 59' di Juve-Fiorentina (proprio nel momento in cui anche Mirko Vucinic aveva accusato problemi ad un ginocchio) per non meglio precisati problemi muscolari. La delucidazione è arrivato ieri quando il sito ufficiale comunicava che l'esterno aostano era stato sottoposto, presso l'Istituto di Medicina dello sport, ad un'ecografia che ha rivelato la presenza di una lesione di 1°-2° grado del muscolo semitendinoso della coscia destra. Non vengono precisati i tempi di recupero, che tuttavia dovrebbero aggirarsi intorno ad un mese.

La Fiorentina difende il comportamento di Viviano - Avevamo riferito ieri dello sgradevole gesto del portiere viola Viviano che, al termine della gara, passando accanto al compagno di squadra Borja Valero, aveva fatto cadere a terra la maglia di Pirlo, che il suo compagno di squadra Borja Valero, avendola scambiato col centrocampista bianconero, teneva appoggiata sulla spalla. Un gesto assai poco sportivo, che era stato immortalato in una sequenza fotografica di Salvatore Giglio, storico fotografo bianconero, sequenza che, presto diffusa per il web, aveva indignato i tifosi bianconeri, anche alla luce degli insistenti richiami alla sportività che sono piovuti i giorni scorsi da parte viola.
La Fiorentina, a questo punto, ha ritenuto di dover scendere in campo per motivare e difendere il gesto di Viviano; lo ha fatto con una nota sul sito ufficiale: "A proposito dell'episodio della maglietta accaduto in campo sabato sera a Torino alla fine della gara con la Juventus, Emiliano Viviano precisa che il suo gesto di togliere la casacca di Pirlo dalle spalle di Borja Valero era teso soltanto a evitare che il suo compagno di squadra si presentasse sotto la curva dei tifosi viola con una maglia bianconera, per evitare di ferire i loro sentimenti. 'Non avevo invece alcuna intenzione di mancare di rispetto né a Pirlo, che stimo tantissimo, né alla Juventus né al pubblico di Torino' ha spiegato il portiere della Fiorentina. Tanto che Borja Valero ha poi naturalmente recuperato la maglia che aveva scambiato con Pirlo all'insegna del fair play del dopo partita".
Una giustificazione che non regge, perché non c'è motivo per cui i tifosi viola, i tifosi di una società che vorrebbe fare del fair play un suo fiore all'occhiello, dovessero sentirsi feriti da una situazione frutto proprio di un gesto cavalleresco dopo una gara disputata lealmente e correttamente.
Anzi, ripetiamo, sarebbe stato un bel gesto educativo nei confronti di una tifoseria che spinge il suo vedere la partita della Juve come 'la partita della vita' fino ad eccessi assolutamente deprecabili, come l'inneggiare ai morti dell'Heysel; evento accaduto anche sabato sera, quando i supporters viola hanno 'adornato' il divisorio che li separava da quelli bianconeri con un osceno -39; questo in aggiunta agli immancabili cori e a qualche tifoso viola abbigliato con i colori del Liverpool. Questa è un'infamia che va avanti da troppo tempo, mai adeguatamente punita da quel Giudice sportivo sempre tanto attento e severo con lo Juventus Stadium. Quindi i dirigenti viola, prima di issarsi su un piedistallo ('Nessuna squalifica dello stadio per la Juve? Il nostro metro di giudizio è molto critico; ci recheremo a Torino con una sana lealtà sportiva') o di bacchettare lo stile altrui ('Öh, così cattivi sono stati?! No, non si commentano. Ma veramente le hanno messe? Beh, se è così non ho parole? Ma sei sicura che lo stile Agnelli... Ma l'hanno messo sul sito ufficiale? Mamma mia, ragazzi! Eh, commentatele voi. Io non commento niente, commento domani sera') guardassero in casa propria e Andrea Della valle il commento lo facesse sulla mancanza di fair play del suo portiere e sulla cattiveria gratuita dei supporters viola., anziché su un innocente trailer. 'Mamma mia, ragazzi, così cattivi sono stati..' lo rivolga ai suoi tifosi. Ma finora questo commento non lo abbiamo (mai) sentito.

La serie A sull'orlo di una crisi di nervi - Non bastassero le esternazioni fuori luogo e misura di alcuni dirigenti (basti pensare all'attacco di Pulvirenti nei confronti di Agnelli o alle intemperanze di Cellino per Is Arenas), il nervosismo sembra essersi diffuso anche ai piani più bassi: allenatori, calciatori e tifosi sembrano sull'orlo, o forse già in preda, ad una crsi di nervi e i gesti, quanto meno inopportuni, si sprecano.
Oltre all'antisportivo gesto di Viviano, oggi c'è da registrare il caso di Delio Rossi, ora sulla panchina della Sampdoria, che si è reso responsabile di un gestaccio nei confronti del romanista Burdisso ed è stato per questo espulso. Poi ai microfoni Sky ha cercato di minimizzare e, invano di smentire, anche se, purtroppo per lui, oggi le immagini riescono a documentare persino i sospiri: "Sono cose di campo, son finite lì, io non ho fatto nessun gesto, son cose che succedono, c'è un po' di nervosismo, un po' di tensione, ma finisce al 90'". L'allenatore romagnolo già lo scorso anno in panchina si era abbandonato a inopportune incandescenze quando, da allenatore della Fiorentina, aveva rifilato una manata ad un suo giocatore, Ljajic.
Poi c'è il solito Balotelli, che a Cagliari si procura un rigore, lo segna e poi.. zittisce i tifosi del Cagliari? Che bisogno c'era? Non era meglio godere della gioia della rete?
Poi Osvaldo: si procura un rigore, importante per la sua squadra in quel momento, e poi leva il pallone dai piedi di Totti per calciarlo lui stesso; e sbagliarlo clamorosamente. Il ritorno a Trigoria non è stato dei più semplici: nonostante le forze dell'ordine presidiassero la zona, c'era un gruppo di tifosi a contestare i giocatori e in particolare Osvaldo che, all'uscita dal centro a bordo del suo Maggiolino, è stato raggiunto da insulti e dal lancio di un uovo e di qualche sasso.
Infine i tifosi: dei viola si è detto. Quelli della Lazio si sono distinti per i soliti cori contro i tifosi napoletani: "o colerosi, o terremotati.. " e altre scempiaggini di questo genere.
A Milano i tifosi dell'Inter se la son presa con Balotelli (cresciuto nelle giovanili dell'Inter ed ora in maglia rossonera) o, meglio sarebbe dire, con la madre di Supermario: "figlio di..."

La Juve Primavera dà il via alla Viareggio Cup - Parte oggi la Viareggio Cup e la gara inaugurale, alle ore 15, vede subito in campo la Juventus, vincitrice della passata edizione, opposta agli sloveni del Maribor.
Della squadra di Baroni fanno parte ancora alsuni elementi che hanno contribuito al trionfo nella scorsa edizione: il portiere Branescu, i goleador Beltrame e Padovan, e capitan Schiavone. Tra gli altri elementi di spicco il centrocampista Kabashi e i difensori Rugani e Penna.


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