Conte e la Juve puntano un mese cruciale. La Juve risale il ranking Uefa.

News, 18 febbraio 2013.

 

Antonio Conte ha concesso ai suoi uomini due giorni di riposo perché poi, ritemprati, da domani possano riprendere a pieno ritmo: davanti ci  sono quaranta giorni con impegni importanti, ma con tempi meno compressi rispetto all'ultimo periodo. Migliora il ranking Uefa della Juventus; ma l'Italia deve stare attenta, la Francia incalza. C'è anche Pirlo tra i tre finalisti del premio Bulgarelli. Weekend positivo per le giovanili bianconere. La Juve segue con attenzione un giovane centrocampista portoghese del Novara.

Per i bianconeri due giorni di riposo prima della ripartenza - La sconfitta contro la Roma ha fatto arrabbiare molto Antonio Conte, assai più di quanto si sia potuto intuire a microfoni nel dopopartita; forse anche perché si è sentito deluso dal fatto che i suoi calciatori non fossero stati in grado di autovalutare il loro stato psicofisico quando lui stesso gliene aveva chiesto conto; probabilmente traditi proprio da quell'entusiasmo che si pensava li avrebbe spinti, ma che non è stato in grado di essere più forte delle energie mentali e atletiche prosciugate da Fiorentina e Celtic. Tra l'altro lo stesso Conte è stato messo da molta critica sul banco degli imputatati proprio per non aver scelto solo in base a ciò che aveva visto negli allenamenti, che per altro in sette giorni, in realtà, tra partite e lavoro defaticante poco spazio potevano aver lasciato ad un'analisi attenta dello stato della truppa. E un Conte arrabbiato non dev'essere mai una cosa piacevole per i suoi giocatori. Dopo l'atteggiamento pacato esibito nelle interviste e nella conferenza stampa, le prime rampogne ai suoi sembra le abbia fatte arrivare subito, senza lesinare lavate di capo singole e collettive.
Poi è arrivato il 'rompete le righe', per due giorni di riposo, comunque meritato; e perché dalle menti si possa resettare qualsiasi scoria in grado di condizionare il lavoro dei giorni che verranno. Ma domani mattina, alle otto, dovranno essere tutti a Vinovo, per due sedute in cui Conte certo riprenderà la riflessione sugli errori commessi, per costruirvi una nuova ripartenza. Ripartenza che può usufruire di un calendario meno compresso di quello subìto ultimamente: c'è una settimana intera per preparare la gara interna contro il Siena, poi ci saranno quattro giorni per preparare l'anticipo di venerdì 1° marzo in trasferta al San Paolo contro la cosiddetta anti-Juve (dopo la Juve stessa, s'intende); poi altri quattro giorni per preparare la gara di ritorno col Celtic (mercoledì 6 marzo), in casa, da affrontare sì vigili, ma partendo dal bottino di tre goal all'attivo all'andata. Domenica 10 marzo i bianconeri ospiteranno allo Juventus Stadium il sorprendente Catania, per scivolare poi verso l'anticipo di sabato sera 16 marzo contro il Bologna al Dall'Ara; seguirà la sosta per la Nazionale, dopo la quale, sabato 30 marzo (vigilia di Pasqua) la Juve si recherà a San Siro per affrontare l'Inter; la Champions League ricomincerà solo in aprile, con la speranza che il 15 marzo l'urna di Nyon sia benevola nei confronti della Vecchia Signora.
Anche per Conte saranno due giorni di relax che, a quanto riporta Tuttosport, trascorrerà a Siena, a rinverdire le amicizie contratte nel suo periodo senese.

Questioni di ranking: sale la Juve, scende l'Italia - Nel ranking Uefa pubblicato il 15 febbraio scorso si conferma il grosso balzo in avanti compiuto dalla Juventus rispetto alle stagioni precedenti: ora è al 24° posto, mentre nelle ultime due stagioni (2010-11 e 2011-12) era precipitata addirittura al 43° (nel 2009-10 era stata 27sima, e bisogna tornare al 2008-09 per ritrovarla al 24° posto come ora; certo, per risalire al 5° posto del 2005-2006 la strada è ancora lunga, ma è un altro degli effetti più nefasti di Calciopoli. Il primo posto nel ranking resta saldamente in pugno al Barça; sopo i catalani sul 2° gradino c'è il Bayern Monaco, seguito dal Manchester United; poi Real Madrid, Chelsea, Arsenal, Porto e all'8° rango la prima delle italiane, l'Inter (settima al termine della scorsa stagione); il Milan è 13° (era 12°), la Roma 39sima (era 26esima) e il Napoli 46° (era 56°).
Certo, proprio le partite di questo turno di campionato hanno dimostrato come per le squadre italiane sia difficile da reggere il turno infrasettimanale, che spesso viene poi pagato con prestazioni negative in campionato (Juve, Inter e Napoli hanno pagato abbastanza salato, tra sabato e ieri, il doppio impegno). Del resto, lo stesso Arrigo Sacchi, interloquendo con Conte nel dopogara, aveva ammesso che lui stesso, col suo Milan, ai tempi, non era mai riuscito a portare a termine un trittico (campionato-Champions-campionato) tutto vittorioso. D'accordo a non fare del duplice impegno un alibi per sconfitte o un pretesto per declinare a metà strada qualche competizione; ma forse raccogliere l'appello di Conte a studiare una razionalizzazione dei calendari in funzione delle esigenze psicofisiche degli atleti impegnati su più fronti potrebbe essere una soluzione sensata e proficua non solo per il ranking, per tutti: televisioni comprese, perché due squadre entrambe in ottima forma danno senz'altro vita ad uno spettacolo più piacevole di quello che può offrire una gara con una delle due contendenti che arranca, svuotata, dietro al pallone.
Se la Juve comincia ad abbozzare un sorriso, l'Italia, per quanto riguarda il ranking Uefa (importante per determinare il numero di squadre che potranno partecipare alle Coppe l'anno successivo) deve stare molto attenta; se il terzo posto è irrimediabilmente perso a favore della Germania, ora l'Italia deve anche guardarsi le spalle per difendere il quarto posto, insidiato dalla Francia che avanza a grandi passi, dopo aver superato di slancio il Portogallo.
Le cose non vanno meglio per la Nazionale nel ranking Fifa, dove l'Italia, rispetto al mese scorso, ha perso una posizione, scendendo dal 4° al 5° gradino in una graduatoria comandata sempre dalla Spagna, seguita dalla Germania e dall'Argentina. Al quarto posto è salita l'Inghilterra, che ha guadagnato due posizioni a scapito di Italia e Colombia, che ora la seguono.

Pirlo tra i candidati al premio Bulgarelli - Verrà assegnato domani a Bologna, alle ore 17.30 all'Hotel Savoia, il premio Bulgarelli, giunto alla seconda edizione e indetto dall'Associazione italiana calciatori e dalla fondazione Bulgarelli, per premiare la migliore mezz'ala dell'anno; in memoria di Giacomo Bulgarelli, storica mezzala, a lungo capitano del Bologna. La Giuria, presieduta da Fabio Capello, e composta da Damiano Tommasi (presidente Aic), Sergio Campana (sx presidente Aic), Rivera, Mazzola, Suarez e Lodetti lo sceglierà tra i tre finalisti: Andrea Pirlo, Xabi Alonso e Yaya Touré. L'anno scorso se lo aggiudicò il blaugrana Xavi, battendo sul filo di lana Daniele De Rossi e Bastian Schweinsteiger.

Il weekend delle giovanili bianconere - Mentre la Juventus Primavera di Baroni aspetta di affrontare domani, per gli ottavi di finale della Viareggio Cup, la Juve Stabia, salla eltre giovanili bianconere sono arrivate buone notizie. Glia Allievi di Ivano Della Morte sono andati infatti a vincere a Siena per 4-1 (a segno Gili, Vitale, Moncini e Sallustio). Dal canto loro i Giovanissimi Nazionali di Gabetta hanno vinto in trasferta a Novara, quinta vittoria consecutiva che consolida il loro secondo posto in classifica, dietro il Torino; sono andati a rete Muratore, Condolo e De Mitri.

La Juve è sempre caccia di giovani talenti - Intanto la Juve, perfezionate ormai le acquisizioni di Pepic e Cevallos, ha di nuovo sguinzagliato in giro i suoi uomini, alla ricerca di prospetti interessanti. Uno di questi gioca proprio non lontano da Torino, in quel di Novara; e ieri gli osservatori della Juve erano al Piola a tener d'occhio questo giovane talento, Bruno Fernandes, un giovanissimo centrocampista portoghese, classe '94, che è stato portato a Novara lo scorso maggio, proveniente dal Boavista, da Rico Ribalta, ora capo degli osservatori della Juventus, che sta seguendo da vicino il ragazzo il quale, grazie ad un'ottima prova dietro l'altra, gioca ormai titolare nel centrocampo di Aglietti, impiegato come mezz'ala (sia a destra che a sinistra). Su di lui c'è ovviamente anche l'interesse di altri club (Atalanta, Palermo, Milan, Parma), ma la Juve può forse contare sui buoni uffici di Ribalta per assicurarsi il ragazzo.