Juve quarta in Uefa quest'anno. Palazzi riparte da Esposito: confermate le combines di Bari Due.

News, 21 febbraio 2013.

C'è attesa per conoscere le scelte di Conte in vista del Siena: per Pirlo e Chiellini tutto ok. Juve quarta, davanti a Real e Barça, nel ranking stagionale Uefa. Antonio Conte era a San Siro per assistere a Milan-Barça. Galliani disseppellisce l'ossessione del goal di Muntari, ma il Barça recrimina sulla mano di Zapata. Palazzi ha iniziato le audizioni di Bari-due: sentito Marco Esposito che ha confermato le combines di Bari-Treviso e Salernitana-Bari. Lo 'zingaro' Sulic ha deciso di costituirsi a Cremona. In un mercato che non dorme mai non mancano le tentazioni per i pezzi pregiati della Juve.

Verso il Siena: il ginocchio di Pirlo è ok - Conte ha finalmente a disposizione un'intera settimana per preparare la sfida contro il Siena: una manna dopo un periodo decisamente convulso. E alle 14.30 ieri i bianconeri erano a Vinovo, puntualissimi: primi ad arrivare sono stati Quagliarella e Pirlo, il cui ginocchio fortunatamente sembra essersi ripreso del tutto dal calcione di Totti, visto che corre regolarmente in gruppo senza problemi; come accade anche al rientrante (dopo l'infortunio) Chiellini; per i due, nella gara col Siena (nella quale tuttavia prudenzialmente il difensore dovrebbe partire dalla panchina) rimane il pericolo giallo, in quanto entrambi sono diffidati: e non sono i soli, perché la medesima situazione è condivisa da altri big, come Barzagli, Matri e Vidal (più l'infortunato De Ceglie). Occorrerà vedere se, essendoci alle viste la trasferta di Napoli, Conte terrà fede al suo 'principio' per il quale la partita più importante è sempre la prima in ordine di tempo, o se deciderà di risparmiare qualcuno dei diffidati per non incorrere nel rischio squalifica: potrebbe risparmiare, ad esempio, Matri, visto che dietro di lui scalpitano in tre (Anelka, Giovinco e Quagliarella); e a centrocampo Pogba, qualcosa più di un seconda linea, potrebbe prendere il posto di uno dei due titolarissimi a rischio; mentre in difesa, per salvaguardare Barzagli, potrebbero giocare Bonucci, Caceres e Peluso. Ma Conte ci penserà bene perché il Siena di Iachini, al di là della classifica, sta dando dimostrazione di essere un avversario ostico (ha recentemente battuto sia Inter che Lazio) e in attacco c'è quella new entry Emeghara che, con la sua velocità e il fiuto del goal, è diventata un vero pericolo per le difese avversarie.
Ieri Conte, dopo il riscaldamento ha impegnato i suoi in un'attività atletica, seguita da esercizi di tecnica e di tattica. Si è allenato col gruppo anche il giovanissimo ecuadoregno José Francisco Cevallos (diciotto anni compiuti a gennaio), arrivato nel mercato invernale (prestito con diritto di riscatto) dal LDU Quito; Conte dovrà valutare se continuare a farlo allenare coi grandi o affidarlo alle cure di Marco Baroni, nella cui 'Primavera' il ragazzo potrebbe senz'altro trovare più possibilità di impiego e di mettere in mostra le sue doti.

La Juve quarta in Europa nella stagione - Qualche giorno fa vi avevamo parlato del balzo in avanti compiuto dalla Juventus nel ranking Uefa, col balzo dal 43° al 24 posto. Ma l'ultimo aggiornamento dei coefficienti stagionali per club 2012/2013, pubblicato ieri sul sito Uefa, ci regala un'altra bella sorpresa: la Juve, nella classifica per coefficienti relativa alle squadre impegnate nelle competizioni europee si è installata al quarto posto (coeff. 22.316), dietro Paris Saint-Germain (23.116) , Borussia Dortmund (22.814) e Bayern Monaco(22.814) e davanti a corazzate come Porto (21.883), Barça (20.857) e Real (20.857), che la seguono nell'ordine, poi Valencia, Malaga e Schalke.

Conte a San Siro per tifare Milan - Antonio Conte ieri sera era in tribuna al Meazza a vedere Milan-Barça, anche perché una delle due potrebbe essere il prossimo avversario dei bianconeri nei quarti di Champions League. E Conte ha tifato Milan, v lui stesso ha dichiarato a Mediaset Premium: "Sono qui a San Siro per vedere una bellissima partita tra due grandissime squadre. Vedremo cosa succederà, sono convinto che sarà un bel confronto. Per chi tifo? Per le italiane, quindi Milan stasera... Messi? Lo si ferma da squadra. E' molto difficile, devi tenere la squadra molto corta. Scudetto? Sono convinto che il Milan possa infastidirci. Ha valori tecnici e mentali importanti, è una squadra che va sempre rispettata altamente".

Galliani: Finalmente ci hanno dato il goal di Muntari - Nemmeno l'importante vittoria riportata a San Siro sul Barça ha cancellato dalla mente (e forse nemmeno dal cellulare) di Galliani il ricordo del goal di Muntari, che contende al rigore su Ronaldo e al gò de Turone il primato tra i miti delle fole del calcio. E proprio sul goal di Muntari è tornato Galliani nel suo commento postpartita: "Quando Muntari ha segnato, ho subito guardato se il guardalinee tornava verso il centrocampo.. Mi sono ricordato da un altro gol del 2-0 segnato da Muntari che invece non ci era stato convalidato. Stavolta la palla era entrata un po’ di più... ma non così tanto".
Ma ieri a far discutere, non i rossoneri ma i blaugrana (ieri con la seconda maglia, di color arancione e giallo, in omaggio ai colori della bandiera della Catalogna), è stata la validità del primo goal, quello di Boateng, cui il pallone era giunto dopo un fallo di mano da parte di Zapata; i catalani hanno subito protestato: Piqué è andato a muso duro con l'arbitro, lo scozzese Thomson, con il solo risultato di beccarsi un'ammonizione. E a fine gara, nel tunnel che porta agli spogliatoi, uno dei collaboratori di Jordi Roura (il sostituto di Tito Vilanova, rimasto negli Stati Uniti per curarsi) ha urlato a Tassotti: Avete vinto perché Zapata l'ha toccata di mano sul primo goal. E lo stesso Roura dà responsabilità anche allo stato del terreno (lamentela già avanzata lo scorso anno da Guardiola): 'Abbiamo giocato su un campo improprio, un campo di patate: Al Camp Nou sarà tutto diverso'.

Calcioscommesse: In Procura federale Esposito conferma le combines - "Ha confermato quanto dichiarato a Bari", così l'avvocato Angelo Dibenedetto, legale di Marco Esposito, ex Bari, ha riferito in merito all'audizione del suo assistito avvenuta ieri in Procura federale, come calcio d'inizio delle indagini sul secondo filone di Bari. Esposito, infatti, dopo essersi inizialmente avvalso della facoltà di non rispondere, al pm Angelillis aveva raccontato, con dovizia di particolari, le vicende relative alle due gare sotto esame e che sarebbero state oggetto di combines (Bari- Treviso, 0-1, del 10 maggio 2008, e Salernitana-Bari, 3-2, del 23 maggio 2009). Queste sue conferme inguaierebbero non poco parecchi calciatori: "So solo che ho preso i soldi io, li ho presi, li abbiamo presi per perdere la partita - disse su Bari-Treviso - erano più o meno 20.000 euro"; provenienza? "Sono quasi sicuro che arrivavano dal Treviso". E su Salernitana-Bari: "Non ricordo il numero esatto però indicativamente erano 25 persone"; e avrebbe fatto nomi, tra cui quello di Gillet, attuale portiere del Torino, di cui disse 'che li ha presi è sicuro' (mentre non ha altrettanta certezza su Bari-Treviso: "Fu uno di quelli che disse 'no, io non ho preso i soldi', però penso proprio che li ha presi").
E Gillet avrà modo di dare la sua versione in Procura Figc proprio oggi, in modo da evitare di trovarsi tra capo e collo un'accusa di illecito in sede sportiva e di frode sportiva in ambito penale. Oltre a Gillet, nei prossimi giorni  saranno sentiti anche Alessandro Gazzi (ora anch'egli al Torino) e Nicola Belmonte (che attualmente milita nel Siena e che ha già scontato quattro mesi per Cesena-Bari).

Calcoscommesse: si costituisce Sulic - E' atteso già oggi a Cremona Admir Sulic, sloveno, che ha deciso di costituirsi dopo l'ordine di arresto nel dicembre del 2011 nell'inchiesta cremonese sul calcioscommesse. A Sulic viene rivolta l'accusa di fare parte del gruppo degli scommettitori cosiddetti 'zingari' e dovrebbe atterrare all'aeroporto di Milano Malpensa proveniente da Singapore, dove era incentrato l'intero sistema delle scommesse illegali.

Le sirene di mercato già 'chiamano' molti bianconeri - Le belle prestazioni che molti bianconeri stanno inanellando da un anno a questa parte e, quest'anno, anche la scintillante vetrina della Champions League hanno attirato su di loro l'interesse del mercato. In testa agli 'ambìti' ci sono gli uomini del centrocampo, segnatamente Marchisio e Vidal, già dall'anno scorso nel mirino del Bayern Monaco, cui Marotta aveva opposto un 'no'; 'no' che difficilmente potrà cambiare per Marchisio, qualche spiraglio in più il Bayern potrebbe, si dice, torvare aperto per il cileno qualora, per accontentare il futuro tecnico Guardiola, decidesse di mettere sul piatto un'offerta interessante; anche se sarebbe davvero un delitto, per la Juventus, privarsi di un giocatore così fondamentale. Poi c'è Lichtsteiner, già dallo scorso anno inseguito dal Paris Saint-Germain, che potrebbe riprovarci; senza troppe speranze di successo, visto che la Juve non ha trovato in Isla quel sostituto dello svizzero che si aspettava; e il PSG non si accontenterebbe di Lichtsteiner, ma vorrebbe coprire anche l'altra fascia con Chiellini. Nel mirino delle big straniere ci sono anche Caceres, che piace all'Arsenal, e Vucinic, che sarebbe gradito al Manchester United. Come si vede, Marotta e Paratici, oltre a completare l'organico on i tasselli mancanti, dovranno anche esser bravi a tener duro di fronte a richieste allettanti; perché la Juve è in costruzione, non in rottamazione.
Infine c'è Conte, per il quale, un giorno sì e l'altro pure, si legge di sirene di tanti club: Conte ha un contratto fino al 2015, è juventino nel dna e le vicende di quest'estate hanno ancor più rafforzato il suo legame con Andrea Agnelli; lo stesso John Elkann qualche giorno fa ha trovato il tempo di dire 'Conte è e resterà alla Juventus perché abbiamo ancora tanto da vincere con lui'. Da questo punto vista, almeno, non dovrebbe dunque esserci il minimo pericolo; nemmeno la consapevolezza che finendo in club molto ricchi potrebbe avere più o meno tutti i giocatori che chiede, invece di dover aspettare invano che Marotta gli porti qualcuno 'che sappia togliere le castagne dal fuoco', lo indurrà a andarsene, almeno per ora, da Torino. Ma le strategie di mercato dovranno diventare, nell'immediato futuro, decisamente più efficienti, prima che, fra qualche anno, non dobbiamo aver a ritrovarci con un 'prenderanno uno che si accontenta', come disse Deschamps.


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