Conte: Dal pubblico un bellissimo esempio di calcio. Basta bistrattare i miei attaccanti!

News, 7 marzo 2013.

Marotta: Da quando c'è Antonio Conte come allenatore, le emozioni sono state veramente tante. Conte/Juventus Channel: Vedere la coreografia negli ultimi minuti finali mi ha provocato dei brividi prima in campo e poi li riprovo adesso a rivedere quella scena, un bellissimo esempio di quello che deve essere il calcio. Conte/Sky: Pirlo ha la gioia nel cuore quando gioca a calcio, deve giocare e quando gioca lui siamo tutti più tranquilli. Conte/conferenza stampa: Tante volte sento parlare a vanvera e bistrattare gli attaccanti, ma se alla fine li faccio ruotare, segnano e vinciamo, qual è il problema? Conte/Mediaset Premium: Niente sarà facile, ma stiamo costruendo qualcosa di bello e quindi dobbiamo ritenerci soddisfatti. Pogba/Sky: Per me l'importante è giocare e vincere. Pogba/Mediaset Premium: Per ora non siamo parlando del contratto. Matri: Rispondere sul campo è l'unica ricetta per giocare. Interviste a Buffon, Quagliarella e Matri.

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Marotta: La Juve di Conte regala emozioni - Una serata europea che, nonostante il tempo inclemente, il giorno feriale e anche una qualificazione già quasi in tasca, ha visto uno Juventus Stadium affollatissimo, a mancare di poco il sold out. Merito di questa Juve, la Juve di Conte, dice Marotta nel prepartita Sky: "Devo dire che le risposte sono sempre positive, in qualsiasi competizione partecipiamo, Coppa Italia, Campionato, Champions League. A dimostrazione che la gente, verso questa squadra, dà sicuramente molta fiducia e riceve molte emozioni, perché devo dire che comunque da quando c'è Antonio Conte come allenatore, le emozioni sono state veramente tante. Vorremmo continuare a darle stasera in una partita comunque importante". Una Juve che non si pone obiettivi o limiti: "La Juventus nel suo Dna storico ha proprio quello di partecipare alle competizioni e di ottenere sempre il massimo. Noi l'abbiamo fatto con molta umiltà ma con grande convinzione. E vorremmo arrivare più in alto possibile". Marotta vede comunque indubbiamente una Juve in crescita costante, soprattutto a livello di maturità: "Anche il ruolino di marcia in campionato è soddisfacente. Anzi, le vittorie rispetto all'anno scorso sono di più, questo perché l'esperienza ha giocato un ruolo importante, nel senso che parecchi di questi giocatori erano nuovi per certe esperienze, siano campionato, Champions League o Coppa Italia. Per cui, con l'esperienza si è acquistata una certa maturità e la maturità ti fa gestire le partite nel migliore dei modi".
Video dell'intervista a Marotta (da Superfly, TifosiBianconeri.com).

Conte: E' stato un bellissimo esempio di quello che deve essere il calcio - Le immagini di ieri sera, con i tifosi dell'una e dell'altra parte in festa, che si sono scambiati sciarpe e cori (alla fine della gara i supporters del Celtic gridavano 'Juve, Juve' e quelli bianconeri contraccambiavano con 'Celtic, Celtic'), con gli scozzesi che ballavano, cantavano e incitavano nonostante il pesante passivo sul groppone, sono stati un respiro d'aria fresca dopo la vergogna di Napoli, quando il pullman della Juve, in un clima di guerriglia urbana, aveva dovuto essere scortato allo stadio da ingenti forze di polizia e ciononostante i sassi lanciati dai 'teppisti' (impossibile chiamarli tifosi) erano riusciti a mettere a rischio l'incolumità della squadra infrangendo i veri del pullman. Immagini che hanno fatto bene anche ad Antonio Conte, uomo di sport, rimasto vieppiù contento dal fatto che il pubblico di fede juventina, accorso numeroso, avesse incessantemente sostenuto la squadra, come chiede sempre lui: "Debbo dire che vedere la coreografia negli ultimi minuti finali mi ha provocato dei brividi prima in campo e poi li riprovo adesso a rivedere quella scena. E' motivo sicuramente di orgoglio e soddisfazione da parte di tutti quanti, ad iniziare dalla società, i calciatori, il sottoscritto, i tifosi, perché nel giro di un anno e mezzo siamo tornati ad essere tra le squadre che contano, tra le prime otto squadre in Europa. Questo ci deve dare grande soddisfazione, grande entusiasmo e ci deve far capire che questa è la strada giusta. Il pubblico oggi è stato straordinario, ci ha sempre incitato, era una festa, era partecipe, è stato veramente bello. Bellissimo anche il pubblico di fede scozzese, hanno cantato fino alla fine nonostante un passivo pesante. Oggi un bellissimo esempio di quello che deve essere il calcio e sono veramente molto contento".
E, come ha fatto anche in conferenza stampa, non vuole che si dica che si sminuisca il valore dell'impresa della Juve (che ritrova i quarti di CL dopo sette anni) perché ha trovato un avversario facile: "Qualcuno si dimentica il percorso qualificazione del Celtic. Aveva affrontato squadre come il Barcellona, vincendo in casa e perdendo al 94' a Barcellona; ha affrontato lo Spartak Mosca, pareggiando in casa e vincendo fuori casa; e il Benfica vincendo in casa e perdendo in trasferta. Non è che aveva affrontato squadrette: Barcellona, Benfica e Spartak Mosca sono comunque squadre di rango europeo importante e questo per sottolineare che non era niente di scontato e quello che abbiamo fatto ce lo siamo sudato. Adesso continuiamo a cullare questo sogno, ad accarezzarlo, vediamo cosa ci prospetta l'urna. Viviamola in maniera serena, come una gioia, come una festa".
Questa è una stagione da affrontare in modo di verso dall'anno scorso, perché è molto più impegnativa e intensa: "Stiamo cercando di crescere da questo punto di vista. Stiamo cercando di maturare. Non dimentichiamo che noi abbiamo fatto anche tutta la Coppa Italia, siamo stati eliminati in semifinale. La Champions porta un dispendio di energie fisiche e nervose non indifferente. E' inevitabile che la Juventus portava l'anno scorso dei ritmi altissimi dall'inizio alla fine, avendo solo una competizione più la Coppa Italia. Quest'anno dobbiamo essere bravi a dosare bene le energie e quindi anche ad utilizzare determinate partite per essere bravi a riposare con la palla. In questo stiamo migliorando, non è proprio il massimo per noi, perché noi siamo portati sempre a fare la partita in maniera offensiva. Però la crescita per arrivare a diventare una grandissima squadra passa anche attraverso queste partite, in cui bisogna essere bravi, non concedere tanto e portare la qualificazione a casa".
Video dell'intervista di Juventus Channel a Conte e a Bonucci (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Conte/Sky: Pirlo? Quando gioca lui ha la gioia nel cuore e noi siamo più tranquilli -"La fame la dobbiamo avere sempre perché abbiamo appena iniziato a mangiare l'anno scorso, quest'anno abbiamo vinto Scudetto e Supercoppa, ma ci siamo appena seduti a tavola, la fame c'è ed è tanta. E' inevitabile che la Champions rappresenta un sogno che vogliamo accarezzare e cullare. Vediamo chi ci darà l'urna". Così Antonio Conte nel dopopartita Sky ha dipinto l'avventura in Champions, un sogno da accarezzare, con tanta fame. Ma ora, in questa stagione dolcemente frenetica, il pensiero deve tornare di corsa al campionato: "Ora concentriamoci per domenica: c'è un impegno contro una squadra che sta facendo molto bene come il il Catania che è la sorpresa. Non è facile rivincere in Italia, ora entriamo nel momento caldo, con questi impegni che tolgono energie fisiche e nervose. Ora il mio appello alla rosa, a tutti i ragazzi a disposizione è di stare bene perché abbiam bisogno di tutti. Sarà molto difficile. Leggo cose che mi sembrano utopie però fa parte del gioco. Siamo i favoriti in campionato, però abbiamo un impegno molto molto importante e io avrò bisogno di tutti i calciatori. Avrò bisogno anche dei tifosi, che sono stati straordinari, sotto tutti i punti di vista. Complimenti anche a quelli del Celtic. Sentire cantare i tifosi sotto di cinque goal tra andata e ritorno dev'essere un esempio; oggi si è assistito a un bellissimo spettacolo in campo e sugli spalti",
Una notazione particolare su Pirlo, indenne da qualsiasi forma di turnover: "Andrea vuole giocare sempre - ha spiegato Conte - stasera ho dovuto quasi litigare per farlo uscire dal campo per sostituirlo. Ha la gioia nel cuore quando gioca a calcio, gli piace giocare, gli piace essere lì presente; per me, per noi, è un punto di riferimento, assieme a Gigi sia dentro che fuori dal campo. Quando c'è Andrea la squadra è serena, e anche nei momenti come oggi quando abbiamo fatto tante rotazioni il segnale che ho mandato alla squadra è stato quello di far giocare Pirlo. Lui deve giocare e quando gioca siamo tutti più tranquilli, diciamo che sa giocare un poco a calcio".
Video dell'intervista Sky a Conte (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Conte in conferenza stampa: I nostri attaccanti sono troppo bistrattati - Conte ha aperto la conferenza stampa manifestando ancora una volta la sua soddisfazione per aver riportato la Juve tra le otto grandi d'Europa: "Per me come allenatore e per tanti calciatori era la prima esperienza. Io ho avuto la fortuna, e penso anche di essermela meritata, da calciatore di fare tantissime Champions, di vincerla e di perdere anche tre finali. E quindi un po' di esperienza da calciatore me la porto dietro. Ora da allenatore è tutta un'altra cosa. Per noi è un sogno, lo culliamo, lo accarezziamo, adesso siamo ai quarti. E' inevitabile che porterà un dispendio di energie sia fisiche che nervose, è una competizione talmente bella... Però dico anche che dopo tanti anni, essere tornati tra le prime otto squadre d'Europa, essere riusciti, la società, i calciatori, il sottoscritto, lo staff , a riportare la Juventus nell'elite del calcio europeo in un solo anno e mezzo, questo è veramente molto bello, ci riempie di soddisfazione, ci dà entusiasmo e voglia di continuare".
Ha poi voluto spezzare una lancia in favore degli attaccanti bianconeri, troppo spesso bistrattati e considerati il tallone d'Achille della squadra: "A volte sento parlare in maniera errata del reparto offensivo: dicono, gli attaccanti non segnano: invece vado a vedere i numeri e mi accorgo che il reparto offensivo, nelle tre competizioni, ha portato alla squadra più di 40 reti. Se io suddivido le 40 reti nei due giocatori titolari, ne faccio 15 e 15, e le due riserve hanno fatto 5 gol e 5 gol. Tante volte sento parlare un po' a vanvera e bistrattare un po' gli attaccanti. Gli attaccanti sono quasi tutti in doppia cifra. E' inevitabile che io cerco di far giocare e far ruotare gli attaccanti, ma se alla fine li faccio ruotare, segnano e vinciamo, qual è il problema? Non vedo il motivo perché mi si debba dire: 'Però oggi non hanno giocato Giovinco e Vucinic'. Hanno giocato Matri e Quagliarella e hanno fatto gol. Bravi. Sono contento. Ho quattro attaccanti, cinque attaccanti con Anelka, che è arrivato da poco e si sta mettendo a disposizione; ha avuto questo problema alla schiena che l'ha bloccato. L'importante è che chi gioca, gioca per la squadra e non gioca fine a se stesso, perché i giocatori che giocano fine a se stesso, non sono mai piaciuti e non mi piaceranno mai. Questo che sia chiaro".
Ha poi fatto il punto della situazione tra le grandi d'Europa, istituendo anche un confronto con la 'sua' epoca, quella da calciatore: "Io penso che rispetto a quella Champions c'erano meno squadre già strutturate, già competitive. In quel periodo c'era l'Ajax con Van Gaal. Era il periodo dell'Ajax e la faceva un po' da padrone. Squadre come Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco che non erano nell'elite del calcio, quindi c'era più possibilità di inserirsi da parte delle squadre italiane. Infatti ci siamo inseriti noi, la Juventus, insieme al Milan e all'Inter. Adesso penso che per tantissime ragioni, soprattutto economiche, queste squadre sono nettamente superiori a tante altre squadre che sono in Champions, compresa la Juventus. Sono squadre strutturate, economicamente molto forti come il Madrid, il Barcellona, il Bayern Monaco; pensare di essere allo stesso loro livello è un'utopia. Anzi noi dobbiamo avere quell'umiltà per sapere che abbiamo appena iniziato un percorso, un percorso che attraverso il lavoro ci deve portare a colmare quel gap economico che nessuno in questo momento può colmare. I soldi che possono spendere il Madrid, il Bayern Monaco, il Barcellona o il Paris Saint Germain, noi non li possiamo spendere. E' inutile che ci giriamo intorno. Sicuramente noi in questo momento siamo 3-4 gradini sotto rispetto al livello di queste squadre. Ma questo non significa niente, perché c'è un campo di calcio, sono undici giocatori loro, undici noi, c'è l'arbitro, le porte, ci sono due match, l'andata e il ritorno da affrontare. Dovessimo incontrare queste squadre, non partiremmo sicuramente battuti. potremmo giocarci le nostre chance, sapendo che il lavoro ci ha portato dove siamo arrivati. E vogliamo sicuramente crescere nei prossimi anni".
Video della conferenza stampa di Conte (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Conte a Mediaset Premium: Quest'anno niente sarà facile, ma stiamo costruendo qualcosa di bello - A Mediaset Premium Conte incassa i complimenti per questa Juve che per ora ha la miglior difesa e il secondo miglior attacco della Champions ed è imbattuta ma davanti all'ipotesi di una Juve in grado di vincere campionato e Coppa tira fuori tutto il suo realismo: "A parole è facile. No, dobbiamo rimanere con i piedi ben piantati per terra, perché lo ribadisco, ma senza alcuna retorica e senza voler mettere il carro davanti ai buoi: sarà molto difficile per noi ripeterci in Italia, perché nonostante i sei punti di vantaggio abbiamo questa competizione che comunque è molto importante, che toglie tante energie fisiche e nervose, ai miei calciatori, a me. Siamo alla prima esperienza, quindi dobbiamo convivere con questa nuova situazione. L'anno scorso non avevamo niente, avevamo conquistato la finale di Coppa Italia da giocare a maggio; quest'anno invece siamo in corsa per la Champions e ci sono dei quarti di finale molto importanti; è la competizione europea più importante e in più abbiamo un campionato dove ci sono delle antagoniste molto molto forti, come il Napoli, non dimentico la Lazio, l'Inter, lo stesso Milan, che ha fatto un recupero molto importante. Quindi non sarà facile; l'importante è che stiamo costruendo qualcosa di bello, l'anno scorso e quest'anno. Al di là che si vinca, che si arrivi agli obiettivi, l'importante è che stiamo costruendo qualcosa. Io penso che stiamo costruendo qualcosa in questo anno e mezzo, in questi due anni, quindi dobbiamo ritenerci soddisfatti".
Molto dipenderà dal sorteggio, che si terrà il prossimo venerd 15 marzo: "Io sono molto fatalista da questo punto di vista, quindi vediamo l'urna cosa ci riserverà. E' inevitabile che la Champions capita nel bel mezzo di partite importante e dovremo essere bravi. Ecco perché ho chiesto la disponibilità di tutta la rosa, di farsi trovare pronti, grande attenzione, grande concentrazione, allenamenti sempre al massimo, proprio perché abbiamo bisogno di tutti e perchè ci aspetta un impegno importante, probante. Ci teniamo, è un sogno e vogliamo continuare a viverlo".
E stavolta il pubblico dello Juventus Stadium gli è proprio piaciuto e lo ringrazia: "Volevo anche ringraziare molto il pubblico che è stato straordinario. Veramente bellissimo. E devo anche fare i complimenti scozzesi, perché vedere i tifosi che cantano su un passivo di un 5-0 è veramente qualcosa di straordinario. Penso che questi tifosi si siano meritati l'applauso da parte di tutto lo stadio, da parte nostra. Anche i nostri straordinari oggi, bene, mi sono piaciuti molto".
Video dell'intervista di Conte di Conte a Mediaset Premium (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Pogba: Per me l'importante è giocare e vincere - "Sono contento, abbiamo fatto una bella partita, abbiamo vinto e la cosa più importante è che andiamo ai quarti di finale". Così Pogba ai microfoni Sky, dove gli viene poi chiesto se Conte gli va ancora raccomandando di essere cattivo: "Sempre, sempre sempre, e anche se lui non dice 'devi essere cattivo', devi essere cattivo, tutte le partite devo essere così, perché sono alto e grosso e devo far sentire la mia presenza". Il giovane francese è in realtà l'unico dei centrocampisti a disposizione di Conte che può rivestire indifferentemente qualsiasi dei tre ruoli, stavolta ha giocato, ad esempio, da mezz'ala sinistra; così, in proposito, Pogba: "Io preferisco giocare a destra perché sono destro, ma mi piacciono tutti e tre non c'è problema io gioco al 100% anche da centrale. L'importante è giocare e vincere".
Il suo impatto sul nostro campionato è stato forte, quasi impensabile; era arrivato come un giovane molto promettente che doveva crescere nel gruppo, ma Conte si è presto accorto di aver per le mani un calciatore già importante, a dispetto della giovane età; tra una squalifica e un infortunio dei tre titolarissimi ha giocato molto e diventa sempre più difficile lasciarlo in panchina. Così Pogba: "E' un calcio difficile, molto tattico. Il mister mi ha dato fiducia, sono molto contento di giocare in questa squadra".
Chiusura: hai visto il Manchester ieri? "Sì". Ti è dispiaciuto? "No no". Evidentemente Manchester e Ferguson per lui non esistono davvero già più, c'è solo il presente, un bel presente, alla Juve, dove la cosa più importante è vincere, come piace a lui.
Video dell'intervista Sky a Pogba (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Pogba a Mediaset Premium: Per ora non stiamo parlando del contratto - La sua soddisfazione e la sua voglia di vincere Paul Pogba l'ha manifestata anche ai microfoni di Mediaset Premium: "Sì, oggi abbiamo fatto molto bene, tutti insieme siamo molto contenti, molto felici, perché era una partita molto difficile per noi e abbiamo fatto molto bene C'è fiducia con tutta la squadra, con tutto lo staff. Io sono molto contento perché sono venuto qui alla Juve per giocare. C'è fiducia col mister e adesso sono molto contento, molto contento perché oggi abbiamo vinto. Speriamo tutti di andare a vincere questa Champions League. Dobbiamo fare così, come oggi, in una partita molto difficile. Tutte le partite sono molto difficili e dobbiamo essere molto forti, perché siamo la Juve, dobbiamo vincere, vogliamo vincere".
Da Bettega gli è stato poi chiesto se Mino Raiola, che in mattinata è stato nella sede della Juve per un saluto a Pavel Nedved ma anche per un lungo colloquio con Marotta, stesse muovendosi per un rinnovo del suo contratto: "No, no, no, no no, no, no, non penso - ha risposto Pogba - No, non abbiamo parlato di contratto, no, sicuro no". Ma d'altronde crediamo che ci penserà la Juve, a fine stagione, a parlare di contratto, per blindare questa gemma che si ritrova in rosa.
Video dell' intervista Mediaset Premium a Pogba (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Matri: Rispondere sul campo è la ricetta per giocare -Intervistato nel postpartita Sky, Matri ha così commentato la partita: "All'apparenza sembrava facile, perché venivamo da un 3-0 però in queste partite se subisci un goal all'inizio subito inizia la paura. Quindi siamo stati bravi a gestirla e a colpire al momento giusto. Io sono contento per il gol e sono contento per la vittoria". Certo che alla Juve il turnover maggiore lo fanno gli attaccanti, che sembrano non poter mai essere certi del posto; per Matri c'è solo una ricetta per giocare: "Non è facile, nel senso che tutti vorremmo giocare ma rispondiamo sul campo, sta a noi comportarci e rispondere sul campo perché comunque le uniche risposte che possiamo dare sono sul campo. E' normale che tutti e cinque vogliamo giocare, o si fa a botte o si fa così". E spiega: "L'ultima volta che ho giocato con Quagliarella in coppia abbiamo fatto un goal simile. Fabio aveva tirato, aveva fatto un colpo di testa e sulla respinta di Handanovic avevo fatto goal io. So che Fabio ha un gran tiro e può mettere in difficoltà i portieri".
Video dell'intervista a Matri (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Le altre interviste (da Superfly, TifosiBianconeri.
Intervista Mediaset a Gigi Buffon: Quando lavori, quando credi in quello che fai, quando sogni e sei anche un po' illuso, è giusto che alcune volte la vita e lo sport ti premino' e a Matri: "Per un attaccante quello che conta è il goal, le prestazioni non le guarda nessuno
Intervista Sky a Gigi Buffon: Ci vuole non solo bravura, ma anche fortuna. Ci affidiamo al gioco più che ai colpi dei singoli
Intervista Mediaset a Quagliarella: Non ho mai pensato di lasciare la Juventus, la Champions per me è un sogni e voglio goderla fino in fondo perché l'ho sempre vista solo dalla televisione
Intervista Sky a Quagliarella: Ci tengo tantissimo a farmi trovar pronto quando vengo chiamato in causa anche per pochi minuti.


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