Perinetti: Conte incitava sempre alla vittoria. Marchisio: la Champions è il sogno.

News, 9 marzo 2013.

 

Perinetti: Io conosco un solo Conte, quello che ha sempre incitato la squadra alla vittoria. Marchisio: La Champions è un sogno, ma vogliamo anche ripeterci in campionato. Lichtsteiner. Abbiamo la qualità e il gioco; poi anche Conte fa la differenza. Conte prepara la gara contro il Catania: rispetto a mercoledì si prospettano sei cambi. Valentini: riformeremo la giustizia sportiva (responsabilità oggettiva, tempi di prescrizione e ruolo dei vari organi). Dal Tnas l'ennesimo sconto: stavolta è per Mirko Stefani.


Conosco un solo Conte: quello che voleva vincere - Ieri in Procura federale, in attesa della guest star Antonio Conte, atteso lunedì, si sono presentati Nicola Santoni, che all'epoca dei fatti era il secondo portiere del Bari, colui che effettivamente scese in campo in Salernitana-Bari (3-2) del 23 maggio 2009 e che figura tra gli indagati della Procura di Bari, Luciano Tarantino, ex team manager dei pugliesi e Giorgio Perinetti, che dei biancorossi era il direttore sportivo: "La mia posizione? - ha dichiarato all'uscita l'attuale ds del Palermo - Più che esortare la squadra a fare il massimo come facciamo sempre e come testimoniato anche dalle dichiarazioni dei giocatori... Si cerca sempre di fare il proprio dovere, di trasmettere questa necessità a tutti, poi le singole posizioni chiaramente vanno chiarite individualmente e quindi non c'è altro da dire. E' la prima volta che parlavo di questa questione, perché dalla Procura di Bari non sono mai stato chiamato, quindi ho avuto oggi occasione di rispondere alle domande che mi sono state fatte e basta. Che ambiente c'era a Bari dal 2007 al 2009? Guardi, abbiamo visto solo successi, grandi partite, grandi prestazioni, stadi pieni, con un processo di crescita iniziato con l'avvento di Conte. Abbiamo vissuto due stagioni e mezza eccezionali poi, se nelle more di questo c'è stata qualche infedeltà, questo è qualcosa da cui il sistema si deve difendere, lo dico sempre, ci si dovrebbe difendere da sistema e non da club a club". Personalmente non teme un deferimento per omessa denuncia: "Io non avevo niente da denunciare, perché si denuncia quello che si conosce; io, ripeto, anche dalle parole che ho letto tramite stampa, ho visto che i giocatori ricordavano che li ho sempre esortati a fare il massimo, questo per me è importante". La posizione di Conte? "Io non so che addebiti ci possano essere per Conte, io non conosco gli atti, so solo che quel Conte che ho conosciuto io, come ho sempre detto, è un Conte che ha sempre cercato di incitare alla vittoria, ha sempre preparato le squadre con alta intensità, attenzione e concentrazione, io conosco solo quel Conte lì".
Ora, dopo il weekend, si riprende con Antonio Conte, Vitali Kutuzov (che non aveva risposto alla prima convocazione perché era all'estero), Giovanni Marchese (ex Bari, ora al Catania) e il pentito Andrea Masiello.

Marchisio: La Champions è il sogno - Ieri erano ospiti nello studio di Sky Sport 24 il responsabile del Settore Giovanile della Juventus Giovanni Rossi e il capitano della Juventus Primavera Andrea Schiavone, che hanno parlato della situazione delle giovanili bianconere. E in collegamento telefonico è intervenuto anche Claudio Marchisio, che queste giovanili se le è fatte tutte, prima di arrivare ad essere uno dei pezzi più pregiati della Prima Squadra.
Oltre a parlare del passato e del presente delle giovanili bianconere, Claudio Marchisio ha affrontato anche il presente della Juventus dei grandi, impegnata a difendere il titolo conquistato lo scorso anno e a cullare il sogno europeo: "Sì, è un sogno. Come l'anno scorso era un sogno per noi lo Scudetto, quest'anno lo è la Champions League, però sappiamo che non sarà facile. Ma stiamo veramente dando tutto in questa stagione, non soltanto in Champions, ma anche in campionato, perché vogliamo ripeterci. Sappiamo che non sarà facile, però la squadra almeno fino ad ora sta veramente disputando una grandissima stagione, anche se molte volte si sentono più critiche rispetto all'anno scorso, ma è normale che forse sia così. Siamo sulla strada giusta. Poi la prossima settimana ci saranno i sorteggi e vedremo quale sarà il prossimo avversario. Adesso abbiamo anche la possibilità di concentrarci sul campionato". Non fa richieste particolari all'urna di Nyon perché "ormai siamo a livelli talmente alti - dice - che qualsiasi squadra..." In ogni caso la Juve adesso è consapevole della sua forza e del rispetto che le altre squadre hanno re-imparato ad avere per lei: "Sicuramente abbiamo preso molto più rispetto da quando siamo partiti in Champions, abbiamo superato un girone molto difficile con squadre veramente forti e siamo riusciti a passare il turno anche contro una squadra che sulla carta può non sembrare forte come altre, però ha messo in difficoltà il Barcellona; poi agli ottavi di Champions non ci sono mai partite facili, quindi siamo stati bravi anche l'altra sera a chiudere un passaggio del turno che non era sicuramente facile per una squadra che mancava in Champions da un po'".
Video dell'intervista Sky a Marchisio con Giovanni Rossi e Andrea Schiavone (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Lichtsteiner: I nostri segreti? Il gioco e Conte - Stephan Lichtsteiner, che mercoledì ha visto Juve-Celtic dalla tribuna perché diffidato, è pronto a riprendere domani il suo posto sulla fascia destra. E ieri ha rilasciato a Sky Sport 24 una breve intervista nella quale ha manifestato la sua soddisfazione per il bel percorso che la Juve sta compiendo in Champions League: "Ora ci tocca giocare contro i più grandi e secondo me siamo pronti sicuramente. E' molto difficile, perché sono le otto più forti, però la qualità ce l'abbiamo, la squadra sta molto bene e allora secondo me ce la giochiamo".
Due i punto di forza. Il primo è "il gioco, la qualità della squadra. E' questo. Abbiamo le qualità, abbiamo il gioco e abbiamo tutto. Sicuramente serve pure un po' di fortuna, però come ho già detto abbiamo la qualità, abbiamo il gioco per far male a chiunque". E poi c'è Conte: "Sicuramente è un ottimo allenatore, ci ha portato lì all'altezza di tutti in Italia e soprattutto poi però in Europa. Sì, sicuramente fa la differenza pure lui". Ora spera che l'urna di Nyon sia benevola, che non gli appioppi il Bayern Monaco; ma perché? "Perché, visti giocare, sono fortissimi, molto ben organizzati, hanno fame dopo i due anni in cui sono stati sfortunati". In ogni caso lui pensa positivo: "Noi andiamo molto bene, siamo fisicamente in un periodo molto importante. Poi mancano undici partite, sappiamo tutti che non possiamo più sbagliare. Vediamo la fine e siamo ancora più aggressivi di qualche mese fa".
Video Sky dell'intervista a Lichtsteiner (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

A Vinovo allenamento sotto la pioggia - Allenamento mattutino a Vinovo, sotto la pioggia che da giorni bagna Torino. I bianconeri, guidati dal solito 'martello' Conte fermamente deciso ad evitare cali di concentrazione, sono entrati nei dettagli tattici della partita che li attende domenica alle 15 contro il Catania: dopo il riscaldamento, la parte atletica e il torello infatti si sono a lungo esercitati sulla circolazione di palla e soprattutto sugli schemi, provati e riprovati. L'undici che scenderà in campo sarà molto diverso da quello visto mercoledì: in difesa rientrerà Chiellini, sulle fasce torneranno Lichtsteiner e Asamoah, bel trio di centrocampo perderà Pogba stavolta prenderà il posto dello squalificato Vidal accanto a Pirlo e al rientrante Marchisio. Dovrebbe essere rivoluzionata anche la coppia d'attacco: non più Matri-Quagliarella, ma Vucinic-Giovinco. Quanto alle condizioni di Caceres e Anelka, entrambi afflitti da lombalgia, è l'attaccante quello che sembra meglio avviato sulla strada del recupero, mentre l'uruguagio nemmeno stavolta dovrebbe farcela a rientrare tra i convocati: per entrambi comunque l'allenamento di oggi sarà decisivo per le decisioni del mister.
Oggi alle 10 conferenza stampa di Antonio Conte.

Valentini: Riformeremo la giustizia sportiva e tanto altro - Il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 su diverse tematiche relative al nostro calcio.
Ha iniziato con la giustizia sportiva: "Sulla problematica, molto seria e molto complessa, della riforma della giustizia sportiva siamo un pezzo avanti - ha spiegato - Ieri abbiamo approfittato della presenza di Malagò che era al Consiglio federale per lanciare qualche messaggio e ci stiamo facendo parte dirigente. La giustizia sportiva va riformata e sul piano delle riforme, non solo per la giustizia sportiva, siamo avviati da parecchio tempo, le riforme non ci spaventano, ma per farle ci vuole il consenso,non può essere Giancarlo Abete che un giorno si sveglia e decide di riformare la giustizia sportiva perché c'è l'ordinamento del Coni, ci sono le componenti interne, ci sono le Leghe, le società, i calciatori, gli allenatori e via dicendo. I punti su cui puntiamo sono la revisione della responsabilità oggettiva, che deve rimanere un caposaldo dell'ordinamento sportivo internazionale, come lo dimostra purtroppo la recente vicenda della Lazio ancora in discussione, ma che va comunque rivista e aggiornata aumentando le attenuanti e le esimenti per tutte le società che hanno fatto il proprio dovere e non possono diventare ostaggi dei loro tifosi, cornuti e mazziati ci sembra un po' troppo. Bisogna poi rivedere i tempi di prescrizione e il ruolo dei vari organi di giustizia sportiva cominciando dal Tnas, che arriva alla fine di due percorsi di organi disciplinari che sono la Commissione Disciplinare prima e la Corte di Giustizia Federale poi e si risolve invece poi in un giudizio a tre, con due arbitri di parte e un presidente di collegio arbitrale, questo ci sembra, e Malagò ha già detto che è d'accordo, un elemento su cui riflettere per rivedere le cose".
Sul caso Cannavaro e Grava, che hanno manifestato l'intenzione di chiedere i danni a Coni e Figc, ha commentato: "Vedremo cosa faranno in concreto Cannavaro Grava e gli avvocati, noi in Federazione sinora non abbiamo ricevuto nulla, dico solo: nel caso dei magistrati ordinari essi vengono puniti solo se c'è dolo o colpa grave, qui non si verifica nulla da parte degli organi di giustizia sportiva che, tra parentesi, lavorano gratuitamente per la Figc; ci può sempre essere, anche nella giustizia ordinaria, un verdetto diverso tra il primo e il secondo grado, poi c'è la clausola compromissoria, istituto vecchio e superato, ma che esiste e bisogna chiedere il permesso per adire le vie legali, e oltretutto ci vuole un danno concreto; questa è cosa completamente diversa dai risarcimenti patrimoniali delle società, perché per esempio altra cosa è il risarcimento chiesto dalla Juventus che si rifà ad una legge dello Stato che consente di rivolgersi ai tribunali regionali amministrativi".
Ma altro bolle in pentola: "Il giorno prima del consiglio abbiamo insediato tre commissioni di lavoro con rappresentanza di tutte le componenti interne: una sul calcio femminile, una sulle multiproprietà e le seconde squadre, e una sulla campagna trasferimenti, perché le nostre norme sono più restrittive e penalizzanti per le società italiane che vogliono acquistare giocatori in Italia rispetto a calciatori provenienti dall'estero. Se il Milan avesse voluto comprar Balotelli da un club italiano, probabilmente non avrebbe potuto farlo, tra ricapitalizzazione, garanzie, fidejussorie e pagamento al massimo in tre anni; quindi dobbiamo evitare di farci male da soli ferme restando le garanzie e pur con tutti i controlli che i nostri organi devono fare". E poi ancora la questione stadi, esplosa con il caso di Is Arenas e il passaporto biologico.

TNAS: sconto anche per Stefani - "Il TNAS, in relazione alla controversia M.Stefani/FIGC, comunica che il Collegio Arbitrale (Avv. Aurelio Vessichelli, Presidente, Avv. Guido Cecinelli e Prof. Avv. Massimo Zaccheo, Arbitri), in parziale accoglimento dell'istanza proposta il 12 settembre da Mirko Stefani, ha applicato alla parte istante la sanzione di 13 mesi di squalifica. L'istanza aveva come oggetto il provvedimento con il quale la Commissione di Appello Federale aveva confermato la sanzione dell'inibizione di 4 anni inflitta al ricorrente in primo grado dalla Commissione Disciplinare Nazionale per la violazione dell'art. 7, commi 1, 2 e 5 del Codice di Giustizia Sportiva".
Un altro sconto dunque dal Tnas anche per Mirko Stefani, difensore (ora al Frosinone) che nel corso della sua militanza alla Cremonese, stando a quanto aveva raccontato il pentito Carlo Gervasoni, avrebbe avuto un ruolo attivo nella presunta combine per aggiustare il risultato di una partita di Coppa Italia di Lega Pro tra Cremonese e Monza (ottobre 2010).


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