Elkann: Ibrahimovic è la storia, ora c'è la Juve del collettivo. Anche Colombo scagiona Conte.

News, 13 marzo 2013.


John Elkann: Ibrahimovic fa parte della storia della Juventus, ma non è il passato che fa il futuro; questa Juventus non ha bisogno di superstar. Calcioscommesse: anche Corrado Colombo scagiona Conte; non era a conoscenza della combine di Salernitana-Bari. Dalla Spagna e dalla Francia solo lodi per Paul Pogba: ma Conte lavora su di lui perché non perda l'umiltà e continui a crescere. Doppia seduta per i bianconeri: contro il Bologna Conte riavrà Vidal. Tra il 14 e il 16 marzo si terrà allo Juventus Stadium la 14a edizione di IO LAVORO, la più grande fiera delle opportunità di lavoro in Italia.


Elkann: Ibrahimovic fa parte della nostra storia, ma questa Juventus non ha bisogno di superstar - Le parole di ammirazione spese a 'Undici' da Pavel Nedved ("Chi non vorrebbe un giocatore come Ibrahimovic? Non nascondo che un giorno mi piacerebbe farlo tornare. Lo considero al pari di fenomeni come Messi o Cristiano Ronaldo, è uno di quei giocatori che ti fa cambiare la squadra, la migliora"), la recente visita di Mino Raiola nella sede bianconera, il mal di pancia che come al solito si è impadronito, a fine stagione, di un Ibra entrato in rotta di collisione con la stampa francese per qualche dichiarazione non proprio simpatica ("I tifosi del PSG chiedono tanto. E' strano soprattutto rispetto a quello che avevano in passato. Perché prima non avevano un granché...) avevano fatto sorgere illazioni giornalistiche su un possibile addio dell'asso svedese al club di Parigi e un suo ritorno alla Juventus. Diciamolo subito, allo stato attuale delle cose, è cosa praticamente impossibile, anche solo per l'ingaggio: Ibra percepisce circa 12 milioni netti di ingaggio annuo, 24 lordi, e questo è un costo sopportabile da sceicchi e petrolieri russi, non da società italiane, e che non rientra certo nei parametri che la Juventus si è data. Anche se si vociferava che, quando di mezzo c'è Raiola (caso Balotelli docet), niente è impossibile.
Ma, a spegnere le voci, ci ha pensato ieri John Elkann che, intervenuto in serata all'inaugurazione della mostra 'Le auto dell'Avvocato' (che ieri avrebbe compiuto 92 anni), si è sentito chiedere dai giornalisti un commento sull'ipotesi di un ritorno di Ibra: "Ibrahimovic fa parte della storia della Juventus". Ma in seguito i cronisti sono tornati alla carica sull'argomento Ibra: "Ancora Ibrahimovic? - ha detto Elkann - bisogna parlare col suo agente. Bisogna costruire il futuro basandosi sul passato ma sicuramente non è il passato che fa il futuro; oggi c'è un collettivo Juventus estremamente forte, la Juventus è fatta di grandi giocatori e la cosa bella della Juventus è proprio quella di essere una squadra che funziona come collettivo e che non ha bisogno di avere delle superstar ma al contrario riesce a giocare con giocatori che sono superstar come collettivo". Certo, ma una ciliegina sulla torta del collettivo, che non sia pure Ibra, ci vuole; perché anche il Barça ha un collettivo importante, ma la ciliegina Messi rende la torta una squisitezza.
Così ha commentato poi Elkann ha fatto il punto sulla stagione bianconera: "Con la vittoria sul Catania abbiamo un più 9, che in questo campionato è un bel numero. Adesso vediamo i sorteggi che ci saranno per la Champions..."
Sulle ipotesi di addio di Conte: "Conte via? Ha già risposto lui...".

Calcioscommesse: Colombo scagiona Conte - Sono proseguite anche ieri le audizioni della Procura federale che nell'ambito dell'inchiesta sul filone Bari-bis del calcioscommesse ha ascoltato Corrado Colombo e Fabio Brini, mentre l'ex presidente del Treviso Ettore Setten non si è presentato. Corrado Colombo è il giocatore che compare nel racconto di Gillet alla Procura di Bari. Il calciatore ex Bari, ora al Tuttocuoio di Ponte ad Egola (serie D toscana), era l'attaccante (di seconda fascia) cui Antonio Conte avrebbe chiesto di giocare titolare in quel Salernitana-Bari (3-2) del 23 maggio 2009 e che avrebbe risposto che lui già non giocava quasi mai e che non avrebbe messo la faccia in quella farsa, 'se la squadra fosse entrata in campo moscia'; allora Conte non lo schierò (al suo posto avrebbe poi giocato Kutuzov). Corrado Colombo, che davanti ai pm di Bari si era avvalso della facoltà di non rispondere, in Procura federale, a quanto racconta Sky, avrebbe confermato la combine di Salernitana-Bari, negando però che Antonio Conte ne fosse a conoscenza.
Fabio Brini (ora allena il Carpi) era invece l'allenatore della Salernitana all'epoca di Salernitana-Bari e ha sempre detto di essere all'oscuro della combine.
Intanto emergono altri particolari dell'audizione di Antonio Conte, davanti a Palazzi, al suo vice Squicquero e ad altri due sostituti. Sul fatto che Bonomi, sentito in mattinata, avesse detto che i 'Primavera' erano stati fatti uscire dallo spogliatoio e che Gillet avrebbe detto all'allenatore di far giocare solo i titolari, Conte, scrive la gazzetta, avrebbe smentito entrambe le circostanze: "I Primavera erano sempre fuori dallo spogliatoio della prima squadra e mai Gillet mi avrebbe chiesto di far giocare questo o quello. Rispettava i ruoli e non glielo avrei permesso". Su quanto dichiarato da Kutuzov circa il fatto che lui avesse detto alla squadra che sarebbe sempre stato dalla loro parte, Conte avrebbe detto che in ciò "c'era un fondo di verità perché eravamo già promossi, ringraziai tutti, pur chiedendo sempre il massimo, dissi che un calo di tensione era comprensibile. Ma mai avrei avallato l'ipotesi di far vincere i campani. E di una presunta volontà dello spogliatoio in tal senso non sapevo nulla. Certo a Bari si sentivano i tifosi che, gemellati con i salernitani, dicevano di non infierire, ma non ho mai dato peso a voci simili".
Andrea Masiello, accompagnato dal suo legale, avv. Pino, ha confermato quanto detto in precedenza circa le due combines. Su Conte è stato categorico: "Non sapeva nulla di quello che facevamo". Ma dice che invece Ranocchia sapeva: "Non ricordo se la riunione avvenne nello spogliatoio o in palestra come sostiene Stellini, ma di sicuro c'erano tutti, anche Ranocchia e Gazzi. Tutta la squadra sapeva, poi non sono stato io a consegnare i soldi e quindi non so chi li ha presi e chi no"

Pogba sugli scudi - Le ultime brillanti prestazioni hanno acceso sul giovane (compirà vent'anni dopodomani) Pogba i riflettori non solo italiani ma anche europei. Lodi arrivano per lui dalla sua Francia, dove se ne invoca la chiamata in Nazionale da parte di Didier Deschamps, che lo tiene d'occhio da tempo e apprezza il lavoro che il suo ex compagno di squadra Conte sta facendo sul ragazzo, e dalla Spagna, dove il giornalista Julio Maldonado, esperto di calcio internazionale, su As lo inserisce nella top five della settimana per giocatori extra-Liga, con un commento esaltante: "Va sottolineata la posizione di Pogba, che ha giocato a destra di Pirlo contro il Catania. Ha dato un enorme contributo al gol vittoria di Giaccherini, dimostrando nel caso un controllo palla e una tecnica eccellente. Non solo è stato pagato bene per quanto rende, Pogba diventerà uno dei più grandi negli anni a venire. Cresce in modo costante di giornata in giornata". Intanto, da sabato, col rientro dello squalificato Vidal, Pogba proverà a crescere in panchina, perché Conte, che è stato e rimane il suo primo estimatore, gli fa tenere i piedi ben piantati per terra, ricordandogli che, nonostante i mezzi che si ritrova, deve ancora crescere con molta umiltà. D'altronde lo stesso Raiola, il suo procuratore, ammette che il ragazzo alla Juve ha trovato, oltre all'ambiente giusto, l'allenatore giusto. Non dubitiamo che a fine stagione Mino Raiola busserà in corso Galfer per un sostanzioso ritocco dell'ingaggio, che la Juve concederà anche per blindare il forte centrocampista, già diventato un oggetto del desiderio di ricchi club europei.

Doppia seduta per i bianconeri - Dopo il lunedì libero concesso da Conte, i giocatori della Juventus sono tornati ieri a Vinovo per una doppia seduta. Al mattino l'allenamento si è svolto, contrariamente alle normali consuetudini, a porte aperte: i ragazzi di Conte hanno così potuto godere dell'abbraccio di circa 400 tifosi entusiasti mentre dopo il riscaldamento e una leggera parte atletica, hanno dato vita ad una lunga partitella. Dopo il pranzo tutti insieme allo Juventus Center, nel pomeriggio Conte ha cominciato a preparare i suoi sulla tattica da applicare sabato sera nell'impegnativa trasferta di Bologna, dove rientrerà sicuramente Vidal. Anche Caceres sta recuperando dalla lombalgia e dovrebbe essere disponibile.

IOLAVORO 2013 sarà allo Juventus Stadium dal 14 al 16 marzo - Tra il 14-15-16 marzo allo Juventus Stadium si terrà la 14a edizione della manifestazione IO LAVORO (si tratta della job fair più grande d'Italia, nata a Torino in concomitanza con i Giochi Invernali, e che quest'anno vede pre-iscritti oltre 12mila ragazzi e 99 aziende che metteranno a disposizione circa 10mila posti di lavoro).
In questa edizione si è scelta la location dello Juventus Stadium perché nella tre giorni vi sarà un focus proprio sullo Sport e le ricadute occupazionali che esso può creare per i ragazzi. All'inaugurazione, che avverrà giovedì 14 marzo alle 11,15, parteciperà il presidente Andrea Agnelli. La Juventus sarà presente con alcune aziende che lavorano come partner.
Sabato 16 marzo dalle 10,30 alle 13,30 invece si terrà l'evento IO LAVORO con lo Sport:
Questo il programma: sabato 16 marzo 2013
Ore 10.30-13.30 c/o Sala Conferenze T100
IOLAVORO con lo sport
Intervengono:
- Alessandro Sorbone – HR and Organization Director Juventus Football Club
- Dino Ruta - Department of Organization and Human Resource Management at SDA Bocconi School of Management
- Riccardo D’Elicio – Presidente CUS Torino
- Piero Chiappano - National People Manager Virgin Active
- Barbara Stranjakovic - Regional Manager Manpower
Conclude Claudia Porchietto – Assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale della Regione Piemonte.


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