Nedved: Col Bayern sarà una battaglia. Conte: Sfida impegnativa ma stimolante.

News, 16 marzo 2013.

Nel sorteggio svoltosi a Nyon la Juve ha pescato il Bayern, la squadra che le ha inflitto l'ultima sconfitta in Champions nel 2009. La Juventus giocherà l'andata a Monaco il 2 aprile e il ritorno allo Juventus Stadium il 10 aprile. Nedved: Sarà una bella battaglia, loro hanno grandissima esperienza e sono veramente molto forti. Per la trasferta di Bologna Conte ha potuto convocare tutti e 24 i giocatori. Conte: Vincere a Bologna significherebbe mandare veramente un grandissimo messaggio al campionato. Anticipi e posticipi dall'undicesima alla tredicesima giornata di ritorno.

Nyon ha detto Bayern - Il sorteggio tenutosi a Nyon ha decretato che l'avversario della Juventus nei quarti di finale di Champions League sarà il Bayern di Monaco, allenato, in questa e nella passata stagione da Jupp Heynckes, che già sa di dove lasciare, a fine stagione, la sua panchina a Pep Guardiola, al rientro dal suo anno sabbatico. Heynckes contro Conte. E a Conte, al suo orgoglio, certo brucerà ancora quella sconfitta subita dalla sua Juve nella finale di Champions League di 15 anni fa: era il 20 maggio 1998, quando ad Amsterdam, nella finale di Champions League, il Real Madrid guidato proprio da Heynckes, sconfisse la Juve di Lippi, in cui militava lo stesso Conte, che subentrò al 78' a Didier Deschamps; e brucia ancor di più perché quel goal di Mijatovic che regalò la Coppa dalle grandi orecchie ai madridisti era stato realizzato in fuorigioco, di circa due metri; ma l'arbitro, il tedesco Krug, convalidò e la Coppa finì in Spagna. Anche l'ultima occasione in cui i bavaresi hanno incontrato la Juventus non fu felice: era l'8 dicembre 2009, si era nella fase a gironi della Champions e la Juve di Ciro Ferrara, che pure dall'Allianz Arena, a settembre, era riuscita ad uscire imbattuta, crollava nella decisiva gara di ritorno a Torino per 4-1, dopo che Trezeguet aveva illuso i supporters bianconeri; di quella Juve, quella dalle cui ceneri è nata l'attuale, restano ancora Buffon, Caceres e Marchisio (più Chiellini che era fuori per infortunio); una pagina amara che i bianconeri cercheranno di cancellare, gettando il cuore oltre l'ostacolo. Che non è dei più semplici, si sperava nel Malaga o nel Galatasaray, o anche nel PSG. E' arrivato il Bayern; e Conte l'ha presa col suo solito spirito combattivo: "Eravamo consapevoli che i quarti di finale ci avrebbero messo di fronte ad una sfida impegnativa. Dopo il Chelsea ci è toccata la seconda finalista dello scorso anno: il Bayern che rappresenta da sempre una delle certezze assolute a livello europeo e avrà il vantaggio di disputare la sfida con la grande esperienza accumulata negli anni e con la mente libera dal campionato, dove è in testa con un vantaggio di 20 punti. La sfida sarà sicuramente stimolante e la vivremo con la massima serenità, concentrazione e gioia. Stiamo coltivando un sogno e vogliamo vivere fino alla fine questa esperienza. L’anno scorso abbiamo assistito alla Champions dal divano di casa nostra. Quest’anno siamo tornati a recitare un ruolo da protagonisti". La gioia di poter essere lì, a poter lottare con le grandi d'Europa, per Conte, prevale su tutto; ogni avversario merita rispetto, ma la Juve non teme nessuno e cercherà di mettere in campo, oltre a tutte le sue forze, la sua voglia di rivalsa e il suo orgoglio di essere tornata la Juve.

Il quadro dei quarti di finale di Champions League - Questo il tabellone con gli accoppiamenti per i quarti di Champions:
Malaga-Borussia Dortmund
Real Madrid-Galatasaray
Paris Saint-Germain-Barcelona
Bayern München-Juventus
Bayern-Juventus si giocherà martedì 2 aprile; il ritorno invece è in programma mercoledì 10 aprile. Anche Psg-Barça si giocherà il 2, con ritorno il 10. Malaga-Borussia Dortmund e Real Madrid-Galatasaray sono invece in programma mercoledì 3 e martedì 9 aprile.

Nedved: I tedeschi non mollano mai, sarà una bella battaglia - A rappresentare la Juve a Nyon, c'era Pavel Nedved, che così ha commentato l'esito del sorteggio ai microfoni Sky: "Prima di tutto devo dire che sono molto orgoglioso della Juventus, che è l'unica squadra italiana che in questo momento rappresenta l'Italia tra le otto squadre più forti d'Europa, sono molto contento di questo. Poi per quello che riguarda il sorteggio, era difficile scegliere. E' andata così. Io credo che il Bayern fosse una delle squadre più temibili che ci potessero capitare, perché sono abituati a giocare su questo palcoscenico da anni, difficilmente saltano un anno e non partecipano alla Coppa Campioni. Perciò hanno grandissima esperienza, sono veramente molto forti e molto bravi".
Alla vittoria finale per il momento non è il caso di pensare: "Non dobbiamo fare il passo più grande di quello che ci si aspetta magari da noi. Io sono contento che ci siamo e noi lo dobbiamo vivere come una gioia, credo, perché dopo tanta sofferenza siamo ricapitati tra i più forti e mantenere questo ranking per l'Italia ci inorgoglisce. Perciò di questo siamo molto contenti, poi ovviamente sapremo prepararci e affrontare con grandissima umiltà, grandissimo rispetto per questa squadra, ma con la mente libera, con la mente libera di sapere che ci giochiamo una cosa importante, consapevoli delle nostre forze".
E ribadisce che i tedeschi sono davvero assai temibili: "I tedeschi sono molto difficili da affrontare, non sottovalutano neanche il minimo particolare. Io non credo che abbiamo qualche vantaggio, credo che si affronteranno due formazioni molto forti. Io temo, dei tedeschi, che sono veramente esperti, che sono abituati a giocare queste partite e difficilmente li batti, perché non mollano mai. Hanno certe caratteristiche della Juve di Antonio Conte, perciò sarà una bella battaglia, ne sono convinto".
Prima del sorteggio è stato visto parlare con Leonardo, i cronisti hanno subito pensato all'affaire Ibra, ma Nedved ha chiarito: "Diciamo che ovviamente, dopo le uscite che ci sono state sui giornali, sulle prime pagine, sulle dichiarazioni mie su Zlatan... io ho fatto solamente delle valutazioni su giocatori come Zlatan, come Cavani e ovviamente vedendo Leo abbiamo affrontato la situazione del Paris Saint-Germain, la nostra e ovviamente abbiamo parlato anche di Zlatan. E' un giocatore del Paris Saint-Germain e finisce lì".

Tutto il gruppo a Bologna con Conte - Nessuno dei bianconeri stavolta ha marcato visita e tutto il gruppo dei 24 (fuori solo gli ormai irrecuperabili Pepe e Bendtner) è partito per Bologna in treno; all'arrivo del pullman in hotel la comitiva è stato accolta da tanti tifosi festanti: un'accoglienza che avrà in parte cancellato dagli occhi della mente dei ragazzi di Conte le scene vissute a Napoli, in un clima di guerriglia urbana.
Questo l'elenco dei convocati, che vede il rientro di Vidal, che ha scontato il turno di squalifica, e di Caceres, che ha finalmente superato la lombalgia che gli ha fatto saltare le ultime convocazioni: Buffon, Chiellini, Caceres; Pogba, Marchisio, Vucinic, De Ceglie, Giovinco, Peluso, Barzagli, Anelka, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Giaccherini, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Matri, Isla, Rubinho, Marrone.

Conte: Ora prima di tutto il Bologna, per mandare un segnale al campionato - In questo momento però Conte ancora non vuol pensare alla Champions perché, come ha detto nella conferenza stampa di ieri mattina, adesso il pensiero dominante dev'essere il Bologna. La vittoria in extremis di domenica scorsa è stata molto importante ("siamo in un momento del campionato dove fare punti è difficile su tutti i campi, ed invece è essenziale ed importante. Ecco perché sono rimasto molto contento e ho abbracciato i ragazzi uno ad uno, perché la vittoria di domenica è stata una vittoria che è arrivata da grande squadra, nonostante le grandi difficoltà, non rischiando niente"), ma adesso bisogna per dare un segnale forte al campionato e tenere la testa ben concentrata sul Bologna (la squadra "più in forma del campionato", che vorrà "fare l'impresa e battere la prima della classe"): "Ci aspetta un match molto molto difficile e molto molto importante per noi, perché confermarci a Bologna significa mandare veramente un grandissimo messaggio al campionato. Sarà molto difficile perché troveremo una squadra molto organizzata, sta facendo molto bene con questo modulo, con questo 4-2-3-1, ha un ottimo allenatore come Pioli, troveremo lo stadio pieno, quindi le antenne dovranno essere per forza dritte per tutti quanti".
Non anticipa nulla sulla formazione che manderà in campo al Dall'Ara, anzi, rimane piuttosto sibillino: "Vedrò un attimo che tipo di scelte di formazione andrò a fare, tenendo conto di quello che dice il mio occhio, di quello che ho visto in settimana, durante gli allenamenti. Vedo un pochettino tutto, quindi non allarmatevi se dovessero esserci delle sorprese, perché è normale amministrazione". E di Pogba dice: "Paul sta facendo molto bene. E' un ragazzo di 19 anni, che oggi ne compie 20, quindi già ha cambiato. Prima aveva l'1 davanti, adesso ha il 2, quindi inizia ad essere già più maturo. E' un ragazzo che sta facendo dei grandissimi progressi. Proprio ieri ho parlato con Didier Deschamps, che mi ha anticipato la sua convocazione. E' un ragazzo che deve essere messo.... c'è già... ma deve essere sempre tenuto sulla strada giusta, sulla retta via, perché ha grandissimi mezzi e può fare benissimo. Lo detto a Didier... un giocatore che sicuramente non sarà per il futuro, ma avrà la possibilità di utilizzarlo anche per il presente perché è un ragazzo che sta facendo veramente dei grandi progressi. Se penso al Pogba del primo giorno arrivato alla Juventus, oggi rivedo in Pogba un altro giocatore molto molto più maturo, molto più completo, molto più cosciente dei suoi mezzi, molto più preparato tatticamente, è cresciuto molto questo ragazzo. Quindi, però, come dico sempre, starà a lui, starà a chi lo guida, sia in campo che fuori, portarlo ad avere una carriera straordinaria ed eccezionale, perché ne ha tutti i mezzi". Di mercato non vuol parlare, tantomeno di Ibra: "Ho letto in settimana questo discorso di Ibrahimovic. Ma è un discorso che non mi appartiene, è un discorso che non mi appartiene, è un discorso in questo momento negativo eventualmente per l'ambiente, per tutti, in primis per i calciatori che stanno dando tutto e di più di tutto per questa maglia. E' un discorso che non mi appartiene e non lo prendo in considerazione".
Sui cori 'contro', invece, qualcosa da dire ai tifosi ce l'ha: "Ho visto che ultimamente abbiamo preso un po' di multe per dei cori allo stadio, sul razzismo. Ripeto, penso di essermi già espresso nelle precedenti conferenze sotto questo punto di vista. Ai tifosi quello che dico è di concentrarsi esclusivamente sulla nostra squadra, perché la cosa più bella, per me e per i miei calciatori, è sentire quando cantano per la Juve, quando cantano per i singoli giocatori, quando cantano orgogliosi e contenti per quello che stiamo facendo. Sicuramente quando si fa riferimento ad altre squadre non mi interessa, non ci esaltano e né ci danno più birra in corpo. Quindi io penso che ogni tifoso dovrebbe concentrarsi a tifare per la propria squadra, perché è la cosa più bella ed è la cosa che ci dà veramente quell'uomo in più in campo. Mi auguro che non ci siano più queste brutte situazioni, anche perché poi leggo anche diffide, non diffide, e non vorrei che per queste stupidaggini, un domani, dovessimo giocare a porte chiuse o da qualche altra parte. Sarebbe deleterio, soprattutto in questa parte di campionato che diventa fondamentale per noi. E l'ho sempre detto che per noi i tifosi sono il dodicesimo e a volte anche il tredicesimo uomo in campo. A parte quando si prendono quei break che vanno a teatro, ma succede poco e vorrei che da qui alla fine non succedesse mai più".
La conclusione della conferenza stampa è sull'orgoglio che lo ha guidato sin qui e che porterà ad inseguire tutti gli obiettivi possibili: "Io dal primo giorno che sono diventato allenatore della Juventus, forte anche dei miei tredici anni da calciatore, so dove mi sono andato a mettere, in quale situazione mi sono andato a cacciare, quindi non sono venuto sicuramente per partecipare, non fa parte della mia persona, non fa parte della storia della Juve, non fa parte del Dna di questa società. Quindi è inevitabile che l'obiettivo era quello di tornare ad essere protagonisti, lo abbiamo fatto in pochissimo tempo questo, con grandissimo stupore da parte mia, da parte della società , dei tifosi, dei media e dei giornalisti. Noi in pochissimo siamo tornati ad essere protagonisti. nel giro di un anno e mezzo se mi avessero detto, vinci uno Scudetto, vinci una Supercoppa, perdi la finale di Coppa Italia, arrivi ai quarti di finale di Champions e sei ancora in testa al campionato, io onestamente avrei accompagnato questa persona a farsi fare una visita. Dico, diamo tempo al tempo, invece siamo stati bravi col duro lavoro a fare qualcosa di bello e di straordinario. E' inevitabile che adesso c'è grandissimo orgoglio, c'è grandissima soddisfazione, c'è grandissima gioia per quello che stiamo facendo".
Video della prima parte della conferenza stampa di Antonio Conte (da Superfly, TifosiBianconeri.com)
Video della seconda parte della conferenza stampa di Antonio Conte (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Anticipi e posticipi dall'11ª alla 13ª giornata di ritorno - La Lega calcio di serie A ha comunicato le date di anticipi e posticipi delle prossime tre gare.
L'undicesima giornata, del sabato 30 aprile, pre-pasquale, vedrà la Juventus in campo a Milano contro l'Inter alle ore 15, come tutte le altre squadre (ad eccezione di Chievo-Milan, ore 18.30 e di Torino-Napoli, ore 21).
La dodicesima giornata, quella tra le due gare di Champions, vedrà la Juve impegnata in casa contro il Pescara sabato 6 aprile alle ore 18.
La tredicesima giornata, quella che seguirà il mercoledì della gara di ritorno di Champions League, vede in calendario Lazio-Juventus, che si disputerà in posticipo, lunedì 15 aprile alle ore 20.45.


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