Moggi contro Gianfelice Facchetti: duello in tribunale. Chiellini KO.

News, 9 novembre 2013.
 
Un problema muscolare per Chiellini e la partenza di Caceres per gli impegni della Nazionale uruguaiana privano Conte di due importanti tasselli della difesa per il big match contro il Napoli. Rinvio a giudizio, in seguito a querela di Gianfelice Facchetti, per Moggi che ribatte: Noi non parliamo ma depositeremo il verbale di Palazzi e, se necessario, le intercettazioni. Moratti a 'Sette': Nel 2006, con Calciopoli, si andava precisando quanto si era intuito già nel 1998. Continassa: i rifiuti sull'area da bonificare sono 1310 tonnellate, dieci volte tanto quanto preventivato: serve un milione di euro; chi paga? Sospesa l'inibizione inflitta a Pulvirenti per aver colpito una steward negli spogliatoi dello Juventus Stadium: la Corte di Giustizia Federale ha disposto, in merito, ulteriori accertamenti.
 
Contro il Napoli Juve senza Chiellini e senza Caceres - Non arrivano buone nuove da Vinovo, tutt'altro: si è fermato Chiellini per un problema muscolare; si parla di un'elongazione, oggi verranno svolti ulteriori accertamenti, ma la sua presenza contro il Napoli sembra ormai da escludere; il suo posto dovrebbe essere preso da Ogbonna.
L'altra notizia sgradita è l'indisponibilità, per domenica sera, anche di Martin Caceres, che la Nazionale uruguaiana ha  convocato in vista dello spareggio mondiale di mercoledì 13 novembre: la Juventus aveva chiesto di poter liberare Martin dopo la gara di domenica ma l'intesa non è stata trovata e dunque Caceres contro il Napoli non ci sarà.
Dunque, out Chiellini e Caceres, ancora indisponibile Lichtsteiner, in difesa il trio dovrà obbligatoriamente essere formato da Barzagli, Bonucci e Ogbonna, con Asamoah e Isla sugli esterni.
In avanti, fuori ancora Vucinic, la coppia d'attacco dovrebbe essere composta da Tevez e Llorente.
 
Gianfelice Facchetti-Moggi: è ancora duello in tribunale - Se per Michele Criscitiello la vicenda della querela di Gianfelice Facchetti ha visto scrivere la parola fine, non altrettanto è accaduto per Luciano Moggi, nei confronti del quale il pubblico ministero milanese Elio Ramondini ha ottenuto il rinvio a giudizio. Il tutto è sempre in riferimento a quanto accaduto il 23 ottobre 2010 allorché, nel corso della trasmissione 'Notti magiche',  Luciano Moggi, intervistato da Criscitiello, aveva detto, in diretta, a Javier Zanetti: "Quello che emerge dal processo di Napoli e che emergerà ancora, le telefonate del tuo ex presidente che riguardano le griglie e la richiesta a un arbitro di vincere la partita di Coppa Italia con il Cagliari, e l'arbitro era Bertini. Ci sono le telefonate intercettate sue, le telefonate di Moratti e la telefonata di imbarazzo di Bertini, i pedinamenti e le intercettazioni illegali, anche i passaporti falsi e quindi sta zitto Zanetti, è meglio per te ed è meglio per l'Inter".
Parole ritenute offensive della reputazione del padre da parte di Gianfelice Facchetti, che aveva incaricato l'avvocato Corrado Limentani di sporgere querela nei confronti di Luciano Moggi ("Non vi è chi non colga la portata diffamatoria del semplice accostamento operato da Moggi fra mio padre a imputati di un processo penale - scrive Facchetti jr nella denuncia depositata in Procura dall'avvocato Limentani - dato che mai Giacinto Facchetti è stato chiamato dalla giustizia ordinaria a rispondere di alcunché della propria condotta").
Ora il rinvio a giudizio per diffamazione aggravata: il processo partirà l'8 gennaio prossimo davanti al tribunale di Milano.
E Moggi pare aver già deciso quale sarà la sua linea di condotta, visto che sul suo profilo Facebook scrive: "Noi non parliamo, depositiamo. C'è un verbale di Palazzi che sostiene che Facchetti doveva essere rimandato a giudizio. Se questo non dovesse bastare, saremmo pronti a portare le intercettazioni".
 
Moratti: Nel 2006, con Calciopoli, si andava precisando quanto si era intuito già nel 1998 - "«Abbiamo vinto tanto, ma prima c'è stata anche tanta sofferenza, perché abbiamo dovuto scavalcare le montagne». Se ne sono andati l'avvocato Prisco e Giacinto Facchetti. C'è stata Calciopoli, legata a un momento in cui «vedevo davanti a me un muro non superabile. Avevo capito che al massimo avremmo potuto concorrere per il secondo o terzo posto. Nel 2006 avrei voluto cedere la società; poi prevale il senso di responsabilità e il rispetto per l'impegno preso. Così ho deciso di andare avanti, mentre si andava precisando quanto si era intuito già nel 1998. Ho pensato: faremo una squadra così forte, che vinceremo tutto»".
Questo il breve estratto dalla lunga intervista rilasciata a Fabio Monti per 'Sette', in cui ha ripercorso la sua storia all'Inter. Ricostruzione forse un po' lacunosa: nessun accenno al dossier Ladroni e all'opera di intelligence della squadra di Tavaroli; a meno che non sia questa la 'squadra così forte con cui vincere tutto'.
 
Continassa: scoppia il caso rifiuti - Il processo di riqualificazione dell'area della Continassa, destinata ad ospitare la cittadella della Juve comprendeva la bonifica dell'intera area, in particolare quella sottostante il campo rom. La Juventus, come scrive La Stampa di ieri, aveva commissionato la perizia della bonifica ad uno studio specializzato privato, A.Engineering, perizia che era stata giudicata congrua dai tecnici del Comune di Torino e che stabiliva i costi della rimozione dei rifiuti e della bonifica stessa in 175.000 euro, da calcolare a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Ma il 4 novembre scorso la Juventus, in una lettera all'assessore all'urbanistica Stefano Lo Russo scriveva di averne già spesi 200 mila (andando quindi oltre il budget) soltanto per ripulire una porzione di territorio che rappresenta un decimo del totale, rimuovendo 1.310 tonnellate di rifiuti, perché in realtà la discarica in questione contiene 12.000 tonnellate di rifiuti, buona parte dei quali è costituita da 'bucce' in plastica di cavi a cui è stata tolta l’anima in rame. L'errore nella valutazione sarebbe da addebitarsi al fatto che 'certi punti della Continassa erano insondabili e irraggiungibili', ha spiegato l'assessore Lo Russo.
A questo punto si pone un problema: chi pagherà il milione di euro che ancora serve per bonificare l'area?
Nel frattempo l'assessore ha anche informato che "la Juventus non è più interessata a costruire la multisala cinematografica (contro la quale l’Associazione nazionale esercenti cinema, aveva fatto ricorso al Tar)" e che che "la società bianconera ha deciso di realizzare altre strutture legate allo spettacolo".
 
Sospesa l'inibizione a Pulvirenti - Il Giudice sportivo aveva sanzionato il presidente del Catania Antonino Pulvirenti con l'inibizione a svolgere ogni attività in seno alla F.I.G.C., a ricoprire cariche federali e a rappresentare la società nell’ambito federale a tutto il 2.12.2013 in quanto "nel tentativo di accedere alla zona riservata agli spogliatoi, accompagnato da persone non munite di autorizzazione", aveva "colpito con una spinta una steward, che, conseguentemente, doveva ricorrere alle cure dei sanitari".
Pulvirenti aveva fatto ricorso alla Corte di Giustizia Federale che se ne è uscita ieri con una sospensiva: in merito al "Ricorso con richiesta di procedimento d’urgenza ex art. 37, comma 7 C.G.S. Sig. PULVIRENTI Antonino avverso l’inibizione a svolgere ogni attività in seno alla F.I.G.C., a ricoprire cariche federali e a rappresentare la società nell’ambito federale a tutto il 2.12.2013 inflittagli seguito gara Juventus/Catania del 30.10.2013 (Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A – Com. Uff. 68 del 1.11.2013)" la Corte di Giustizia federale ha emesso la seguente"ORDINANZA INTERLOCUTORIA: La C.G.F., dispone accertamenti istruttori sull’accaduto a cura della Procura Federale. SOSPENDE, nelle more, l’esecuzione della sanzione contestata. Salvo ogni profilo di merito. Manda alla Segreteria per la trasmissione degli atti".
Sospensiva e accertamenti anche in favore di
- Napoli: Ricorso S.S.C. NAPOLI avverso la sanzione dell’ammenda di € 50.000,00 inflitta alla reclamante seguito gara Roma/Napoli del 18.10.2013 (Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A – Com. Uff. 63 del 21.10.2013). ORDINANZA INTERLOCUTORIA. La C.G.F. ritenuto, anche alla luce della Sezione 3 redatta dai sostituti della Procura Federale, che dal contenuto di quanto refertato alla Sezione 4, non è dato evincere con sufficiente grado di certezza quali sostenitori siano stati autori dei fatti ivi descritti, dispone, in via interlocutoria, i necessari accertamenti da parte della Procura Federale.
- e Inter: Ricorso F.C. INTERNAZIONALE MILANO avverso le sanzioni: ammenda di € 50.000,00; e obbligo di disputare una gara con i settori denominati “Secondo anello verde” privi di spettatori, inflitte alla reclamante seguito gara Torino/Internazionale del 20.10.2013,  sanzione sospesa ai sensi dell’art. 16 n. 2 bis C.G.S. (Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A –
Com. Uff. 63 del 21.10.2013). ORDINANZA INTERLOCUTORIA. La C.G.F., considerata la pendenza degli accertamenti istruttori in ordine al reclamo proposto dal F.C. Torino S.p.A. per fatti riscontrati nella medesima sede refertuale, dispone, in via interlocutoria, il rinvio d’ufficio in attesa degli esiti dei precedenti disposti accertamenti.

 


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