Caso Quagliarella? Solo un virus.

News, 5 febbraio 2014.
 
Botta e risposta tra Marotta e Bozzo sull'esclusione di Quagliarella dalla lista dell'Europa League: l'attaccante, in attesa di riprendersi dai postumi di una forma influenzale, si allena a parte. Osvaldo ha svolto il suo primo allenamento col gruppo. Nessuno squalificato in casa Juve in vista della trasferta di Verona; ma anche Pogba è entrato in diffida. Multa di 5.000 euro alla Juve.
 
C'è un caso Quagliarella? - C'è o non c'è alla Juve un caso Quagliarella? I fatti: una volta abortito lo scambio Vucinic/Guarin e vista la conseguente decisione del montenegrino di rifiutare le offerte dall'estero per rimanere in bianconero, essendo inoltre ormai in dirittura d'arrivo l'arrivo di Osvaldo, sul mercato è finito Fabio Quagliarella, che è stato messo al corrente della decisione della Società: ha avuto richieste, la più decisa quella della Lazio (cui pare si sia promesso per giugno, almeno a quanto dichiarato da parte laziale), che però il giocatore ha rifiutato, preferendo giocarsi le residue chances in bianconero. Fatto sta che comunque Quagliarella accusava uno stato febbrile che lo ha tolto dalle convocazioni pre-Inter. Poi era arrivata la notizia che lo stabiese era stato escluso dalla lista dell'Europa League, decisione apparsa scontata: era chiaro che restar fuori sarebbe toccato ad uno dei sei attaccanti e Quagliarella era l'indiziato numero uno, stante, tra l'altro, che Giovinco fa parte della lista riservata ai giocatori provenienti dal vivaio. E così è stato. Subito è arrivata, stizzita e improvvida, la reazione, quasi un vero e proprio attacco, del procuratore Giuseppe Bozzo ("Fabio non ha preso benissimo questa scelta, però è sereno, anzi, serenamente arrabbiato. Avrebbe meritato più rispetto dopo quanto ha fatto per la Juventus, è sempre stato in silenzio e anche questa stagione la concluderà così, senza polemiche. Ha fatto tante panchine, nonostante momenti brillanti. L'anno scorso la Juventus è andata avanti in Champions League grazie anche ai suoi gol, c'è stato un momento in cui la media gol/minuti disputati lo poneva come uno dei migliori a livello continentale. Dalla Juve Fabio ha ricevuto tanto, ma ha anche dato tanto, perfino un ginocchio... Se questa è una punizione per non aver accettato le proposte di trasferimento a gennaio, dispiace. Non sono stati capricci di un ragazzino, ma la volontà di un campione che sente di poter dare ancora qualcosa a questa squadra. Andrà avanti dando sempre il massimo. Lazio? Non c'è nessuna intesa con loro"). Il malumore del giocatore è evidente: ieri era a Vinovo con gli altri, ma si è allenato a parte, in palestra; oggi si allenerà in orario diverso dal gruppo. Questo aveva fatto circolare sui media, cui non pareva vero di poter montare un caso in casa Juve, la voce di un Quagliarella messo fuori rosa. E' però presto arrivata la smentita-precisazione di Beppe Marotta: "Quagliarella non è fuori rosa e la Juventus non ha mai pensato di prendere una decisione di questo tipo perché non ne sussistono i motivi. Il giocatore si è allenato a parte perché reduce da una influenza e, quindi, ha svolto lavoro differenziato in palestra".
Non son mancate però le bacchettate al procuratore per le sue dichiarazioni: "Non mi risulta che procuratori ed entourage dei calciatori abbiano titolo a esprimersi su scelte tecniche e societarie, motivo per cui ritengo assolutamente fuori luogo le dichiarazioni di Beppe Bozzo uscite sui quotidiani odierni. Quagliarella è un nostro tesserato, da sempre apprezzato per il suo lavoro e il suo contributo alla squadra. I regolamenti delle competizioni internazionali impongono scelte magari spiacevoli, ma obbligate, e così è stato in questo caso. La sua esclusione dalla lista Uefa non può essere vissuta come una mancanza di rispetto, perché così non è, come dimostra il fatto che il calciatore è stato preventivamente avvisato della decisione".
Ma non è finita qui perché l'avvocato Bozzo in serata ha voluto rispondere a Marotta: "Non sono stato fuori luogo, tutelare gli interessi dei miei assistiti è parte integrante del mio impegno professionale. Un lavoro sempre svolto coscienziosamente, anche nel rispetto dell’interesse primario del club di non sminuire l’asset patrimoniale rappresentato dal valore tecnico ed economico dei calciatori. So benissimo che le scelte societarie interne non sono tematiche di mia competenza ma il dottor Beppe Marotta dovrebbe anche sapere che la scelta di un atleta di onorare il contratto con la società andrebbe comunque rispettata".
Adesso sta soprattutto al giocatore, una volta ristabilitosi da questa fastidiosa influenza, rientrare disciplinatamente e serenamente nei ranghi, accettando le decisioni del tecnico, che non ha mai chiuso la porta a nessuno ma a nessuno permette di mettere in discussione le scelte che fanno parte delle sue responsabilità.
Sino a giugno, perché il calciomercato è ormai chiuso: a meno di qualche sirena cinese (il Guangzhou di Lippi), perché là c'è tempo sino a fine febbraio. 
 
Primo allenamento di Osvaldo col gruppo bianconero - In una Vinovo fredda e bagnata dalla pioggia che ormai da giorni e giorni flagella il Nord Italia i bianconeri si sono allenati agli ordini di Conte: tra loro c'era anche la new entry Osvaldo, apparso particolarmente voglioso e motivato, nell'intento probabilmente di convincere Conte a convocarlo per la trasferta di Verona, anche se, Llorente docet, prima di assaggiare il campo, i nuovi arrivati devono aver assimilato appieno la filosofia di gioco della Juve.
Ieri dopia seduta: al mattino, dopo il riscaldamento, esercizi atletici con possesso e conduzione del pallone, nel pomeriggio corsa.
A parte Quagliarella, tutti regolarmente in gruppo, incluso Barzagli che nel corso della gara contro l'Inter aveva dovuto essere sostituito per un affaticamento muscolare conseguenza della tendinopatia che lo tormenta dall'estate: qualora Conte decidesse di fargli osservare precauzionalmente un turno di riposo, sarebbero Caceres e Ogbonna a giocarsi la maglia da titolare. Ovviamente rientrerà Buffon, che ha smaltito il turno di squalifica.
 
Pogba in diffida - Nessun giocatore bianconero è stato squalificato dal giudice sportivo, ma Paul Pogba, ammonito nella gra contro l'Inter è entrato in diffida (a centrocampo c'è già Vidal tra i diffidati, il terzo bianconero in diffida è Tevez).
Sono stati squalificati per un turno dodici giocatori, tutti già in diffida e nuovamente ammoniti: Biglia (Lazio), Kone e Moscardelli (Bologna), Bonera (Milan), Allan e Pinzi (Udinese), Dessena (Cagliari), Frey e Radovanovic (Chievo), Mendes (Sassuolo) e Mustafi (Sampdoria).
Ammonizione con diffida e ammenda di  € 5.000 al presidente del Catania Antonino Pulvirenti, per essere entrato, al 43' del secondo tempo, sul terreno di giuoco, esultando per la realizzazione di una rete da parte della sua squadra e per essere entrato senza autorizzazione, al termine della gara, nello spogliatoio arbitrale, rivolgendo al Direttore di gara espressioni irrispettose; inibizione sino al 28 febbraio e ammenda di  € 5.000 al vicepresidente etneo Pablo Cosentino per essere entrato senza autorizzazione, al termine della gara, nello spogliatoio arbitrale, rivolgendo agli Ufficiali di gara un’espressione insultante; squalificato per una giornata il responsabile del magazzino del Catania, Alessandro Musumeci, per avere, al 43' del secondo tempo, entrando sul terreno di giuoco, rivolto agli Ufficiali di gara espressioni ingiuriose; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.
 
Multa di 5.000 euro alla Juve - Il Giudice Sportivo ha sanzionato la Juventus con un'ammenda di € 5.000 per avere suoi sostenitori, nel corso del primo tempo, rivolto ripetutamente un coro ingiurioso nei confronti di un calciatore avversario.
Le altre ammende: € 30.000 all'Atalanta per avere suoi sostenitori, al 22' ed al 24' del primo tempo, fatto esplodere nel recinto di giuoco due petardi ad alto potenziale, uno dei quali infrangeva un cartellone pubblicitario, i cui frammenti colpivano senza conseguenze lesive un Arbitro addizionale, e l'altro provocava effetti contusivi ad un operatore televisivo;  € 10.000 al Catania  per avere suoi sostenitori, al 20' ed al 35' del secondo tempo, lanciato numerosi fumogeni e petardi nel recinto di giuoco;  € 2.000 al Cagliari per avere suoi sostenitori, al 15' del primo tempo, nel proprio settore, fatto esplodere un petardo;  € 2.000 alla Sampdoria per avere suoi sostenitori, prima dell'inizio della gara, lanciato un fumogeno sul terreno di giuoco.


 


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