Agnelli: Noi compriamo, non vendiamo!

News, 7 marzo 2014..

 
Agnelli: Il calcio da sempre è stato un modello di integrazione e non deve perdere questa caratteristica. Agnelli blinda Pogba ('Noi siamo una società compratrice, non venditrice') e Conte ('Condividiamo gli stessi sogni e cercheremo di realizzarli insieme'). Nulla di grave per Vidal: domenica ci sarà. Bertelli vince ancora il Cronometro d'Oro. Sarà Orsato a dirigere Juventus-Fiorentina.
 
Agnelli: Il calcio come sport modello di integrazione - L'occasione è stata l'evento "Education, Sport and Cultural diversity: new ways to promote human rights around the World" che si tenuto ieri a Parigi nella sede dell'Unesco e che ha visto il presidente bianconero in prima linea. Di fronte a lui un migliaio tra ragazzi e giovani cui loro così si è rivolto: "Qualcuno di voi potrebbe domandarsi perché un Presidente di una delle più grandi squadre del mondo, che lavora e agisce in un comparto economico in cui gli aspetti finanziari sono preponderanti, si alzi una mattina e venga davanti a 1000 giovani provenienti dal mondo intero a tentare di parlare di integrazione e di lotta al razzismo".
Già perché? Perché il club bianconero è in prima fila nella lotta contro il razzismo e per l'integrazione; in prima fila non solo a parole, ma a fatti, grazie ai due progetti "Un calcio al razzismo" e "Gioca con me", realizzati in stretta collaborazione col Centro Unesco di Torino.
"Il calcio non è solo lo spettacolo distante dei grandi stadi - ha proseguito - È il sogno di miliardi di persone, è felicità. Un pallone, un bambino e la felicità. Gli ingredienti del progetto 'Gioca con me', lanciato con il Centro Unesco di Torino, sono proprio questi.  I progetti dell''Unesco possono essere d'ispirazione per il mondo del calcio nella lotta contro il razzismo. Il grande scrittore Eduardo Galeano disse che il calcio è la sola cosa di cui un bambino ha bisogno per essere felice; poi le nostre società civili si sono complicate e da alcuni anni, il calcio e la felicità non sono accessibili a tutti. Il calcio, sport che da sempre è stato modello di integrazione, correva il rischio di perdere questa caratteristica. 'Gioca con me' coinvolge 40 bambini, maschi e femmine, di dieci diverse nazionalità che hanno accesso alle JSS. I bambini, selezionati grazie alla collaborazione del Centro UNESCO di Torino, frequentano la scuola pubblica. Per la prima volta inoltre hanno partecipato ad un corso di calcio. Alcuni genitori hanno seguito un corso di formazione. 'Gioca con me' insomma è diventato un vero esempio di integrazione e inclusione: due valori chiave tra gli obiettivi dell'Unesco. Il calcio italiano, che sta ancora cercando la direzione per una vera riforma, rimane uno dei campionati più belli. Sono convinto che l’Italia, per anni terra di emigranti, non soffra di razzismo vero e proprio. L’Italia vive un fenomeno di immigrazione massiccia e a volte, come allo stadio, la gente stenta a comprenderlo. La Juventus  ha voluto aiutare a comprendere meglio la situazione con il programma 'Un calcio al razzismo', oggi alla sua quarta edizione. Il JCollege accoglie 100 ragazzi delle Giovanili da tutto il mondo e ha ricevuto il Best Achievement dall'ECA. Un pallone, un bambino e la felicità. Gli ingredienti di 'Gioca con me' in definitiva sono tutti qui. Per moltissimi anni il calcio è stato pienamente accessibile a tutti i bambini. Le nostre società civili però si sono complicate, i genitori hanno richiesto per i propri figli standard educativi e ambientali superiori. Sono nate le scuole calcio, che offrono un vero insegnamento ma che sono accessibili solamente a quanti si possono permettere di pagare la retta annuale. La grande crisi, la disoccupazione, la crescente immigrazione hanno fatto il resto: da alcuni anni, il pallone e la felicità non sono più accessibili a tutti. Da questa constatazione, in modo quasi naturale, è nato 'Gioca con Me', che già oggi, nel suo secondo anno di attività, è diventato un vero esempio di integrazione e inclusione: due valori che lo mettono in piena sintonia con gli obiettivi dell’UNESCO".
 
 
Agnelli: Vendere Pogba? Noi siamo una società compratrice, non venditrice - Non poteva mancare, tra le questioni affrontate dai cronisti a margine dell'evento parigino, l'affaire Pogba, legato ad una possibile cessione del giovane francese, ambìto da tutte le big d'Europa. Ma Agnelli ha tagliato corto: "Pogba è straordinario, anzi, visto che siamo qui all'Unesco, è' un patrimonio dell'umanità e come tale va preservato. Avere l'attenzione da parte di grandi club come il Psg non può spaventare, ma è motivo di orgoglio. I tifosi devono stare tranquilli. Come dice sempre Marotta, noi siamo una società compratrice, non venditrice. Non vedo per quale ragione dovremmo privarci di Pogba: lui rappresenta la nostra crescita. Ogni anno cerchiamo di aggiungere dei tasselli per rendere la Juve più forte, Pogba rimane da noi. La Juventus sta già cercando i Pogba del futuro. Due anni fa nessuno conosceva Paul Pogba, Marotta e Paratici sono stati bravi a scovarlo, adesso la Juventus vuole scovare altri Paul Pogba".
Altrettanto deciso sulle voci relative a Conte: "Ma certo che resterà, ha ancora un anno di contratto. Il rapporto fra di noi è ottimo, abbiamo individuato congiuntamente un percorso di crescita che magari ci ha portato a vincere anche prima del previsto. E poi il sogno mio e di Antonio coincidono: condividiamo gli stessi sogni e cercheremo di realizzarli assieme".
 
Sospiro di sollievo per Vidal - A Vinovo ieri allenamento di scarico per i nazionali di ritorno dalle rispettive rappresentative,  atletica e tecnica per il resto del gruppo.
Sembrano svanite le preoccupazioni suscitate dall'uscita anzitempo di Vidal da Germania-Cile: il cileno sta bene e potrà essere in campo con la Fiorentina. Anche Chiellini è avviato al completo recupero: rientrerà forse domenica  o, al più tardi, giovedì quando bianconeri e viola si affronteranno nuovamente per l'incontro di andata degli ottavi di Europa League.
 
A Bertelli il Cronometro d'Oro - Paolo Bertelli  è ancora il miglior preparatore atletico della serie A: ha infatti rivinto per la terza volta consecutiva (la quarta in carriera, la prima era stata nel 2008 durante la sua militanza giallorossa) il premio "Il Cronometro d'Oro", assegnatogli dall'Aipac con i voti dei suoi stessi colleghi.
Una bella doppietta con la 'Panchina d'Oro' di Conte: "Con Conte ci siamo scambiati i complimenti – ha dichiarato a Juventu.com - Del resto se ho vinto il merito è di tutti. Io vengo premiato in quanto responsabile, ma siamo uno staff numeroso e in più abbiamo il vantaggio di poter lavorare con il mister, il miglior allenatore in circolazione. Il premio che ho appena ricevuto si riferisce alla scorsa stagione e, rispetto alla mia prima in bianconero è stata ben diversa. Siamo passati dal dover affrontare solo campionato Coppa Italia, ad avere anche impegni europei, quindi la situazione del primo anno è stata più lineare. Non voglio dire più semplice, perché nel mondo del calcio le difficoltà sono dietro l'angolo, ma l'anno scorso è stato sicuramente più intenso. Ora, con l'Europa League, la gestione è ancora più complicata. Tutti gli anni comunque sono diversi, perché a prescindere dalle partite da affrontare, ci si deve confrontare con la realtà del momento, con le squalifiche, gli infortuni... A volte i piani vanno cambiati. Cosa servirebbe per vincere il 'Cronometro d'Oro' anche il prossimo anno? Fare meglio della passata stagione, quindi i conti sono presto fatti..."
 
Juve-Fiorentina: fischia Orsato - Sarà Daniele Orsato a dirigere Juventus-Fiorentina, in programma domenica 9 marzo alle 12.30 allo Juventus Stadium e valida per la 27sima giornata (ottava di ritorno); gli assistenti saranno Nicoletti e Tonolini, il quarto uomo Dobosz, gli arbitri addizionali Mazzoleni e Valeri.
Queste le designazioni per le altre gare, in programma domenica 9 marzo alle 15.00, tranne diversa indicazione in parentesi:  Udinese-Milan (sabato 8 marzo, ore 18): Russo (Bianchi-De Pinto; Iori; Irrati-Ciampi); Catania-Cagliari (sabato 8 marzo, ore 20.45): Rizzoli (Faverani-Stefani; Longo; Cervellera-Maresca); Bologna-Sassuolo: Guida (Posado-Marrazzo; Tasso; Bergonzi-Candussio); Chievo-Genoa: Gervasoni (Giachero-Marzaloni; Galloni; Doveri-Ostinelli); Inter-Torino: Calvarese (Barbirati-Schenone; Ghiandai; Celi-Tommasi); Lazio-Atalanta: Peruzzo (Vivenzi-Preti; De Luca; Damato-Chiffi);Parma-Verona: De Marco (Liberti-Stallone; Petrella; La Penna-Manganiello); Sampdoria-Livorno: Giacomelli (Meli-Musolino; Iannello; Mariani-Saia); Napoli-Roma (ore 20.45): Rocchi (Di  Liberatore-Cariolato; Vuoto; Tagliavento-Banti).

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