Juve-Milan 2004. Fino in fondo

sim_svizzeraAbbiamo fatto trenta, ci pare giusto fare trentuno.
Non sarebbe corretto sbandierare solo le migliaia di telefonate "scomparse" dalle indagini - e quindi, fino alla primavera scorsa, anche dal processo di Napoli - che il lavoro del collegio difensivo di Luciano Moggi ha permesso di portare alla luce. Non possiamo certo fingere che non esistano anche altre telefonate, ben più gravi, che, al contrario di queste ultime, nel processo ci sono entrate fin da subito eccome. La chiave di volta dell'intera vicenda. Le telefonate avvenute tra i vari malfattori della Cupola di Calciopoli attraverso segretissime e inviolabili schede svizzere.

Come sostengono con inattaccabile perizia gli investigatori, la Procura di Napoli e Marco Mensurati, "42 telefonate per truccare la sfida Juve-Milan", la frequenza e la segretezza di quei contatti celerebbe verosimilmente la faccia più putrida della medaglia del più grande scandalo della storia del calcio. Anzi, togliete pure il condizionale. Perché noi non stiamo parlando di celle, ponti radio o numeri presumibilmente appartenenti a questo o quello. Dopo aver letto che "Bertini aveva parlato al telefono con Moggi - prima della partita e su utenze "anomale" procurate dallo stesso Moggi - per 13 volte in 24 ore", come mastini napoletani ci siamo lanciati sull'osso e abbiamo trovato anche queste telefonate. Purtroppo le abbiamo ascoltate. E non è stato un bello spettacolo.

17.12.2004 - ore 12.01
Bertini chiama Moggi
Moggi: Pronto?
Bertini: Ha funzionato Luciano. Sono uscito io.
Moggi: E che so' scemo? Lo so.
Bertini: Mamma mia, mi sono ammazzato dalle risate. C'era Pairetto che sembrava un fabbro! Cazzo, a un certo punto è arrivato anche il notaio e fa "Oh, ma così le schiaccia tutte quel bischero, che poi non si riesce più ad aprirle!". Cazzo Luciano, mi stavo pisciando addosso.
Moggi: Eh, lo so. Gliel'ho detto io come fa' a fa' le palle ammaccate.
Bertini: (ride come un ubriacone)... Lo dovevi vedere, Luciano, ti giuro. Con la mazza da cinque chili, a due mani. Quando gli ha tirato l'ultima botta era talmente paonazzo che ho detto: "Mo' gli prende un coccolone". Da morire guarda.
Moggi: Vabbè, butta giù.

17.12.2004 - ore 12.05
Moggi chiama Bertini
Bertini: Pronto?
Moggi: Ascolta... in praticaaa... tu non devi sta' a guarda' se è danno procurato. Fischi e basta.
Bertini: Beh, chiaro.
Moggi: Butta giù.

17.12.2004 - ore 12.13
Moggi chiama Bertini
Bertini: Pronto?
Moggi: Che se poi è danno procurato a me ne frega 'n cazzo. Tu non devi fischia'.
Bertini: Ah no di certo.
Moggi: No perché qua se deve fa' in modo... cioè... in praticaaa...
Bertini: No no ma è sicuro, ma che scherzi?
Moggi: Butta giù.

17.12.2004 - ore 17.34
Moggi chiama Bertini
Bertini: Pronto?
Moggi: A me se sta in linea o no non interessa, devi fischià e basta. Dice: "eh lo so ma se lo tira per la maglia vedi che s'allunga...". Ma che s'allunga!? Ti devi fa' i cazzi tuoi!
Bertini: Ah no ma non ci piove, ci mancherebbe altro.
Moggi: Butta giù.

17.12.2004 - ore 18.21
Bertini chiama Moggi
Moggi: Pronto?
Bertini: (rumore di fondo, probabilmente una pernacchia) Prrr!!!
Moggi: Ma che è?
Bertini: (ride come un ubriaco)... Ci caschi sempre come una pera, Luciano.
Moggi: (silenzio)...
Bertini: (ride come due ubriachi)... Stai ancora in linea, Luciano?
Moggi: Sì sì, sto in linea.
Bertini: "E allora non è fuorigioco!" (ride come sette ubriachi)...
Moggi: Ma vaffanculo va'...

17.12.2004 - ore 18.23
Moggi chiama Bertini
Bertini: Pronto?
Moggi: Ascolta, sei hai finito di fare lo scemo te devo di' 'na cosa.
Bertini: Ma che scherzi? Dimmi, Luciano.
Moggi: A me non è che me sta' a importa' molto se è da tergo o non è da tergo, che poi manco so che cazzo vuol di' 'sto tergo. Tu devi estrarre i cartellini, e li devi estrarre del colore giusto.
Bertini: Ovvio.
Moggi: Butta giù.

17.12.2004 - ore 21.45
Bertini chiama Moggi
Moggi: Pronto?
Bertini: Ma la maglia di Tudor domani si può avere?
Moggi: Eh non lo so.
Bertini: Blasi?
Moggi: Non lo so.
Bertini: Si vabbè... se poi mi date quella di Volpato e Masiello come a De Santis l'ultima volta che figura di merda ci faccio io con Gigi?
Moggi: Tu non ti preoccupare che ci parlo io con Gigi.
Bertini: Si, vabbè...
Moggi: Tu pensa a fa' il tuo come si deve che poi non ci sono problemi.

18.12.2004 - ore 11.56
Moggi chiama Bertini
Bertini: Pronto?
Moggi: Apri.
Bertini: E che apro? Stiamo già sul numero quello là.
Moggi: E mo' so' scemo io?
Bertini: No no, ma che scherzi?
Moggi: Butta giù.

18.12.2004 - ore 14.34
Bertini chiama Moggi
Moggi: Pronto?
Bertini: Senti, volevo dirti... Crespo l'ho sentito a Controcampo quindici giorni fa...
Moggi: Ma Crespo deve anda' affanculo.
Bertini: No no, ma è chiaro.
Moggi: Butta giù.

18.12.2004 - ore 14.43
Bertini chiama Moggi
Moggi: Pronto?
Bertini: Eh, dicevo... Crespo e Kakà...
Moggi: No ma allora tu non capisci 'n cazzo proprio. Se sta a gioca' Ibbravivomic... lui... gli devi da' lo spazio che in praticaaa...
Bertini: No ma infatti...
Moggi: Eh, appunto.
Bertini: Butto giù?
Moggi: Eh.

18.12.2004 - ore 17.12
Moggi chiama Bertini
Bertini: Pronto?
Moggi: Butta giù.

18.12.2004 - ore 18.13
Bertini chiama Moggi
Moggi: Pronto?
Bertini: Quindi non ho capito una cosa...
Moggi: Ti faccio capi' io.
Bertini: No, non nel senso che non ho capito se i cartellini...
Moggi: No ma tu i cartellini niente. Tu devi fa' le cose per benino, che altrimenti la maglia ti prendi quella di Limido che me la so' fatta porta' apposta da Bettega e fai 'na figura da coglione sul serio, hai capito?
Bertini: No, Limido no!
Moggi: E allora vedi di fa' il bravo.
Bertini: Ma certo, è da quando sono arrivato in A che faccio il bravo. Perché mi devi dire così, scusa? Mi ferisci, Luciano.
Moggi: Eh, ferisciti a 'sto cazzo.

18.12.2004 - ore 18.14
Moggi chiama Bertini
Bertini: Pronto?
Moggi: Non t'avevo detto "butta giù".
Bertini: Eh, hai ragione. Scusa.
Moggi: Butta giù.

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