Passo da gigante verso lo scudetto 2014

La partita di oggi contro un Bologna in cerca di insperati punti salvezza conferma la straordinaria marcia interna della squadra di Conte in quest'anno: diciassettesima vittoria su diciassette in campionato allo Juventus Stadium, 43 gol contro 9 subiti, e altro passo importante verso lo scudetto numero 32 della storia bianconera. A meno di un mezzo suicidio alla penultima a Roma, a Pirlo e compagni restano da conquistare 4 punti, da guadagnare tra Sassuolo (fuori casa) ed Atalanta e Cagliari ( in casa allo J-Stadium).
La Roma intanto conquista la qualificazione in Champions battendo anche la Fiorentina e, dopo sette vittorie consecutive, fa sapere tramite il suo allenatore, Rudi Garcia, che ci spera ancora, confidando nello scontro diretto in casa e in qualche passo falso magari indotto anche dal doppio impegno Campionato/Europa League.
Passando alla partita vera e propria, nella conferenza  stampa di sabato il mister bianconero, Antonio Conte, aveva messo in evidenza la difficoltà della sua Juve a battere le squadre di Ballardini a Torino. Con Genoa e Cagliari, infatti, l'attuale allenatore romagnolo del Bologna, per ben due volte su due, era tornato imbattuto dallo Juventus Stadium.
E anche oggi, con uno schieramento molto chiuso e bloccato, per lungo tempo era riuscito ad contenere gli attacchi juventini. La squadra di Ballardini l'ha messa molto sul piano fisico e della corsa, mantenendo i due esterni sempre molto bassi e giocando praticamente l'intero primo tempo con tutta la squadra all'interno della propria metà campo. Un 3-6-1 molto difensivo che ha lasciato poco spazio alle manovre bianconere. Juve a sua volta schierata, come al solito, con l'efficace e consolidato 3-5-2, con il rientrante Barzagli al posto di Caceres ed Isla per lo squalificato Lichtsteiner, uniche differenze rispetto alla vittoria di Udine.
Nonostante una buona partenza ed alcune combinazioni rapide, i bianconeri faticavano a trovare la conclusione in porta. Nel primo tempo si ricordano due conclusioni di Pogba (di cui una di testa su calcio da fermo), un inserimento centrale di Marchisio ed una bella azione di Giovinco sulla destra, con Sorensen saltato in velocità  e pallone invitante in mezzo, dove Llorente però arrivava in ritardo. Lo spagnolo, al contrario del piccolo e sgusciante compagno di reparto,  ha faticato molto contro i possenti centrali scandinavi del Bologna.
E così non stupisce che ci sia stato bisogno, come spesso in questi ultimi tempi, di una giocata da vero campione per aprire la scatola e decidere la partita: in questo caso,  stop preparatorio in corsa e tiro da fuori area, marchio di fabbrica di Pogba. Conclusione peraltro arrivata quando il Bologna, affacciatosi per una delle rare volte verso l'area avversaria, subiva una ripartenza manovrata con scambio Pogba-Isla-Pogba e diagonale potente e preciso del campioncino francese.
Una volta sbloccata la partita la Juve, si è limitata a gestire il risultato, giocando al risparmio in vista dell'importante semifinale di giovedì prossimo a Lisbona e cercando contemporaneamente di minimizzare i rischi. E così il gol ha addormentato la partita e ha messo a nudo la pochezza offensiva del Bologna.
Con questa sconfitta la squadra emiliana viene raggiunta in classifica proprio dalla prossima avversaria della Juve, il Sassuolo, uscito vincitore dallo scontro diretto contro il Chievo grazie ad una rete di Berardi.
Lunedì si completerà il trittico (intervallato dalla trasferta di Udine) contro squadre a rischio retrocessione, Livorno-Bologna-Sassuolo. Partite storicamente sempre molto complicate a fine stagione, ma per adesso la Juve ne sta uscendo con il bottino pieno. Ma ora prima tocca all'Europa League. 

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