10 a 1 nella doppia sfida con l'Hellas

La Juventus esce vittoriosa dal doppio scontro Coppa Italia-campionato contro il Verona di Mandorlini e, complice il pareggio della Roma, allunga a + 5 il suo vantaggio sui capitolini. La partita di Coppa era stata prevedibilmente una passeggiata, con molte delle seconde linee bianconere a metterci, giustamente, anima e corpo per farsi notare dal mister. Succede così che Giovinco fa doppietta, che Coman confeziona un gol capolavoro e che Pepe dà l'impressione di voler tornare l'infaticabile trenino del primo anno di Conte. Una sconfitta che Mandorlini aveva già preventivato, pensando esclusivamente a cercare di fare punti tre giorni dopo.
Ma ieri sera non c'è stata storia. Dopo 7 minuti la Juve era già sul 2-0, complice un Verona che ha impostato la partita come mai nessuna squadra di medio-bassa classifica aveva fatto con la Juve in questo campionato, cioè attaccando a costo di lasciare spazi. E Tevez e Pogba hanno subito fatto capire perché gli allenatori preferiscano l'approccio difensivista. Il livello della Juventus è di fatto molto superiore a tanti team italiani e, se questi decidono di giocarsela a viso aperto, la tecnica dei bianconeri viene esaltata tantissimo. Non è un caso che Pogba abbia fatto impazzire la difesa scaligera, abbandonandosi spesso a leziosità e frivolezze come non mai durante questo girone d'andata.
Una nota di merito va a Morata, che sta evidenziando una crescita tecnica non indifferente: il ragazzo sta entrando meglio negli schemi di Allegri e non disdegna nemmeno di ripiegare in difesa per dare una mano agli incontristi. Un paio delle ripartenze juventine sono infatti state propiziate proprio dal pressing portato dal giovane spagnolo. Certo, qualche errore di ingenuità lo ha commesso ma se il Real Madrid ha voluto tenersi comunque una clausola di recompra un motivo c'è e oggi lo si è visto.
Altri segnali incoraggianti arrivano da Pepe, che, con due partite di fila, sembra mostrare la voglia di tornare ad essere finalmente una parte importante della squadra. E ce lo auguriamo con tutto il cuore, vista la sua duttilità e la possibilità, con lui in campo, di passare a un più offensivo 4-3-3. Chissà che anche Barzagli non riesca a recuperare...
Archiviato ora il girone d'andata col titolo di Campioni d'inverno, fra sei giorni arriva il Chievo, che potrebbe costituire una prova più ardua rispetto ai cugini. E non dimentichiamoci che tra un mese c'è anche la Champions...
Per ora, godiamoci questa Juventus in forma, rimanendo sempre saldamente coi piedi per terra e sperando che il periodo delle mille occasioni da gol sprecate resti un incubo del passato.
 
P.s.: Una postilla. La partita è stata a tratti noiosa, ma è stata ravvivata, per chi aveva Sky, sporadicamente dalle perle di Bergomi, a onor del vero non molto entusiasta nei toni oggi (chissà perchè eh?). Memorabile al ventesimo del primo tempo, quando la Juventus, che stava agevolmente gestendo energie e partita, commetteva con Pirlo una leggerezza che innescava una possibile azione (poi sfumata) per il Verona:
Compagnoni: "La sensazione è che il Verona ora stia accelerando" (il possesso palla era 60-40, e due azioni abbozzate degli ospiti erano venute da due leggerezze juventine n.d.r)
Bergomi: "E così deve fare!! Cambi di gioco veloci, attaccare le fasce, così mette in difficoltà la Juventus"
Beppe, esci da questa telecronaca (cit.)