La Juve torna semifinale dopo 12 anni

È stata forse una delle partite più sofferte della stagione: una Juve irriconoscibile, lenta, imprecisa nei passaggi e a tratti irritante è riuscita comunque a inchiodare il Monaco sul punteggio di 0-0 e a strappare un biglietto per le semifinali, 12 anni dopo Lippi.
Come era stato detto da più parti nella vigilia, la partita non sarebbe stata facile: è vero che il Monaco in casa è decisamente meno temibile, ma rimane pur sempre la miglior difesa della Champions di quest'anno. Una squadra che ha fatto della difesa e del contropiede veloce le sue armi più temibili e d'altronde, se è riuscita anche a piegare l'Arsenal, tanto cenerentola non deve esserlo...
I modi per affrontare questa partita erano tanti: dal cercare di segnare almeno un gol per spezzare subito le reni agli avversari o affidarsi alla scarsa capacità di costruire gioco dei monegaschi e chiudersi con il collaudato 3-5-2, sfruttando all'occorrenza qualche contropiede. Allegri ha così deciso di optare per quest'ultima scelta.
Sicuramente però l'allenatore livornese non si aspettava una squadra così remissiva. I primi 15-20 minuti sono stati confusionali, dalla scivolata di Chiellini, che ha quasi aperto la strada a Carrasco, al "salvataggio-autogol" di Barzagli, che ha intercettato una palla vagante in area e l'ha spedita in angolo, sfiorando di poco il palo alla sinistra di Buffon. La partita è poi continuata su questa falsariga, con la Juventus in difesa a gestire senza particolari difficoltà l'assalto del Monaco, il quale poi nel secondo tempo ha giocato tutte le sue carte, schierando di fatto 4 attaccanti e crescendo d'intensità. È proprio nella ripresa che infatti sono arrivate due occasioni ghiotte per i padroni di casa e in entrambe troviamo protagonista Buffon: nella prima, sugli sviluppi di un calcio di punizione, il portiere è uscito un po' maldestramente dai pali, con la palla che è carambolata alle sue spalle. Fortuna ha voluto che ci fosse Evra a fare da guardia e a spazzare prontamente la sfera.
La seconda invece ha visto la Juventus protagonista dell'ennesimo appoggio sbagliato che ha messo Berbatov solo davanti alla porta: ottimo in questa circostanza Buffon, che ha subito capito cosa stava accadendo ed è uscito in maniera provvidenziale, fermando il giocatore bulgaro.
Queste globalmente le azioni più pericolose messe insieme dai monegaschi. E la Vecchia Signora? Beh, si registrano anche per i bianconeri ben poche occasioni da rete: una per Tevez a fine primo tempo, un contropiede mal sfruttato da Morata e una punizione magistrale di Pirlo, che ha solo scheggiato l'incrocio dei pali per la gioia di Subašic.
La prestazione non è stata delle migliori, anche se c'era da aspettarselo: dopo le belle partite all'andata dei quarti e con la Lazio, un calo fisico poteva starci. Anche se probabilmente ha pesato anche una certa pressione psicologica sui calciatori, oltre alle condizioni precarie di alcuni uomini chiave. Vidal, insieme a Marchisio, han retto il centrocampo bianconero per tutto il primo tempo; in particolare il cileno ha corso e morso le caviglie a tutti gli avversari che incontrava; purtroppo nel secondo tempo si sono fatti sentire i postumi della malattia, ma Pereyra, che lo ha rilevato a 20 minuti dalla fine, non ha sfigurato, cercando a più riprese di far salire la squadra. Anche Tevez pare stesse vomitando fino a due ore prima della partita, il che spiegherebbe la sua prova opaca. Non bene nemmeno Morata, ben sostituito da Llorente, e anche il giovane spagnolo pare essersi sentito male poco dopo la sua sostituzione. Allegri ha identificato questi problemi in un virus influenzale che potrebbe aver trasmesso Vidal agli altri giocatori.
Vi sono comunque alcuni aspetti positivi in questa partita: il ritorno di Barzagli, ad esempio. Da quando è tornato a calcare il terreno di gioco, nelle 8 partite fin qui disputate il punteggio recita:
Juventus-Sassuolo 1-0
Palermo-Juventus 0-1
Borussia-Juventus 0-3
Juventus-Genoa 1-0
Juventus-Empoli 2-0
Juventus-Monaco 1-0
Juventus-Lazio 2-0
Monaco-Juventus 0-0
 
Zero reti subite. Delle quattro squadre ammesse siamo quella con meno reti, ma anche con la difesa migliore. E più di metà Champions l'abbiamo giocata senza Barzagli...
Ci sono poi le reazioni del Monaco ad addolcire la pillola: i tweet polemici sul presunto rigore a Kondongbia e le parole di Jardim ("Non hanno deciso i giocatori") sono quanto di meglio uno juventino potesse sperare di sentire. Perché, siamo sinceri, la sportività di Klopp è sì stata una dimostrazione di lealtà sportiva come non se ne vedono mai qui in Italia, ma noi juventini viviamo per vedere i fegati altrui diventare cirrotici. È la quinta essenza dell'essere gobbo.
E adesso?
Adesso godiamoci il nostro ingresso nel ristorante di lusso perché, come ha detto Marotta, "è una grande soddisfazione essere finalmente seduti a questo tavolo da cento euro con la consapevolezza di aver svolto un ruolo straordinario in questi anni. Speriamo che il sapore dei cibi sia prelibato".
Lo speriamo tutti. D'altro canto, tre anni fa in semifinale c'erano tre squadre fenomenali (Real, Barça, Bayern), e il Chelsea... quest'anno ci sono le stesse tre squadre fenomenali, e la Juve...