L'andata è dei bianconeri

La Juventus ha compiuto il primo passo, vincere la gara di andata a Torino. Una vittoria che in molti non si aspettavano, ma che Allegri sicuramente si auspicava. Peccato non essere riusciti a mantenere la porta inviolata, ma era sicuramente difficile non concedere almeno 20 minuti di dominio indiscusso a una squadra dall'elevatissimo tasso tecnico, e per di più campione d'Europa in carica.
Ciò nonostante, la Vecchia Signora ha affrontato il match a testa alta, consapevole di avere davanti uno dei top team europei ma anche conscia dei propri mezzi e determinata a dimostrare tutte le sue qualità.
Qualità che l'hanno portata, dopo una serie di 27 passaggi, a mandare in porta, dopo soli 8 minuti, Tevez, sul cui tiro ribattuto si è poi fiondato l'ex di turno Morata. La reazione dei blancos non si è fatta attendere e, non appena la Juve ha tirato un attimo i remi in barca per rifiatare, il Real è salito, trovando dopo 20 minuti la rete del pareggio su una bella azione corale, anche se con la complicità della difesa bianconera, con Pirlo e Lichtsteiner che non hanno saputo scalare bene di posizione. Su Pirlo va detto che ha corso tantissimo ieri: insieme a Vidal e Marchisio, il trio di centrocampo bianconero ha corso per ben 30 km, equamente suddivisi. Per quelli la cui memoria sia un po' corta, ricordiamo che Pirlo non è sempre stato quel regista compassato che abbiamo visto in questi anni a Vinovo. L'età lo sta limitando, ma ai tempi rossoneri era il giocatore che più macinava metri insieme a Gattuso, ed era anche la sua ottima azione difensiva che rendeva quel Milan solido in Europa. Ieri ha sicuramente fatto una delle partite di maggior sacrificio da quando è a Torino; l'impressione comunque è che la mente viaggi veloce, ma il corpo non faccia altrettanto. Diversi sono stati gli errori in fase d'impostazione, due dei quali hanno quasi aperto la strada al contropiede madridista. Va dato atto però che in fase di chiusura è stato anche prezioso, ben coadiuvato dal sempre presente Marchisio e da un Vidal che sembra finalmente tornare ai suoi livelli.
Mi sbilancerò forse un po' troppo, ma credo che Marchisio, in quella posizione, sarebbe più efficace, dando alla manovra una velocità che Pirlo non riesce a dare, quantomeno in fase difensiva e di ripartenza. Difatti nei minuti finali la stanchezza ha annebbiato un poco le pregevoli qualità tecniche del bresciano, la cui presenza però per Allegri è imprescindibile, a causa delle ben note doti balistiche. Potremmo tuttavia pur sempre schierare Pogba (sperando che ritorni e sia in forma) o l'ottimo Sturaro. Già, proprio lui. Alzi la mano chi si aspettava una prestazione così monumentale da parte del samremese. E pensare che solo qualche mese fa calcava l'erba di Marassi e sognava la Juventus.
Prelevato nella sessione di gennaio per tappare i buchi, in molti hanno storto il naso, credendo che ancora non fosse pronto per il grande salto, e che sarebbe stato meglio lasciarlo a Genova per crescere altri 6 mesi. Eppure ha smentito tutti, giocando la prima partita importante di stagione in modo impeccabile, per giunta contro il Real Madrid.
Ma d'altronde va così: alcune persone quando mettono la maglia della Vecchia Signora sulle spalle si sentono schiacciati a terra; altri invece si sentono onorati nell'indossarla e danno tutto e anche di più per quei colori.
Come Carlos Tevez: il numero dieci bianconero ha fatto una partita di sacrificio ieri, ripiegando spesso in difesa insieme al suo compagno di reparto, propiziando il primo gol e guadagnandosi anche il rigore decisivo che ha poi fissato il punteggio sul 2-1. Certo, ci sarebbe da recriminare perché la Juventus avrebbe potuto anche chiudere il match sul 3-1, ma è pur sempre vero che il Real ha colpito una traversa sul punteggio di 1-1.
C'è invece sicuramente da rimproverare all'arbitro l'assenza di un cartellino rosso ai danni di Carvajal che, in occasione del rigore, ha atterrato Tevez solo davanti al portiere. È vero che il concetto di chiara occasione da gol è volubile, però...
Ora ci aspetta un ritorno infuocato al Bernabeu. Vincere ieri era importante, ma sebbene la Juventus ora abbia a disposizione due risultati su tre, la qualificazione è apertissima. Mi aspetto quindi un ampio turnover nella prossima di campionato; d'altronde possiamo permettercelo, mentre il Real è costretto in Liga a inseguire il Barça e quindi a non sottovalutare l'impegno di campionato casalingo contro il Valencia.
Allegri ha quindi una settimana per preparare questa partita, e non c'è bisogno di ricordargli quanto sia delicata. Immagino lo sappia molto bene...