Piano con l'euforia

tifosiLa relazione di Palazzi sembra aver scatenato l'euforia dei tifosi Juventini che hanno invaso il web con messaggi di scherno rivolti ai colleghi nerazzurri sin dalla diffusione delle motivazioni del parere della Procura federale; indubbiamente fa molto piacere leggere la certificazione degli illeciti di coloro che si ritenevano al di sopra di ogni sospetto, cantavano "vinciamo senza ruvvare" e indossavano smoking bianchi come simbolo di verginità.
D'altra parte però non dobbiamo cadere nella trappola, legittimare la Procura federale e perdere di vista l'obiettivo vero della nostra battaglia per la verità, la giustizia vera e la parità di trattamento, richiesta anche nell'esposto della Juve del maggio 2010.
Il Superprocuratore Palazzi è lo stesso che solo pochi giorni fa ha confermato la radiazione di Moggi e Giraudo nonostante le novità emerse nel dibattimento di Napoli; e qua non ha fatto niente di eccezionale, ma solo il minimo necessario e dovuto, scrivendo degli illeciti di Facchetti e Moratti nella sua relazione al Consiglio federale. I vertici della Juventus e i tifosi juventini farebbero bene a tenere la guardia altissima e a continuare a diffidare degli organi della Figc che hanno dimenticato la rapidità del 2006 e non hanno saputo evitare la prescrizione degli illeciti interisti. La relazione di Palazzi, sebbene appaia oggi dirompente, verrà ben presto dimenticata se non produrrà effetti concreti sulla Juventus o sulle altre squadre coinvolte nelle intercettazioni scovate dal collegio difensivo di Moggi, in modo tale da soddisfare compiutamente la vera richiesta del ricorso della Juventus, ovvero la parità di trattamento. Totale parità di trattamento non si potrà più ottenere, perché siamo certi che non possa essere replicato l'obbrobrio giuridico del quale fu vittima la Juventus cinque anni fa nei confronti di qualunque altra squadra, ma è necessario che la FIGC individui una via politico-giudiziaria per ristabilire ex-post una sorta di equità sanzionatoria che restituisca credibilità alle istituzioni calcistiche. Dal nostro punto di vista, che ci auguriamo possa coincidere con quello di Corso Galfer, alla Figc è rimasta una sola opzione per evitare la fuga della Juventus dall'ordinamento sportivo corrente: revisione art. 39 CGS del processo sportivo di Farsopoli esteso a tutte le squadre coinvolte, con interpretazione della prescrizione lunga come suggerito da alcuni giuristi.
L'interpretazione delle vicende ampiamente discusse nel dibattimento di Napoli in un'ottica prettamente sportiva potrà condurre a sentenze di generale colpevolezza delle squadre coinvolte, oppure di generale innocenza.
Nel caso dovesse prevalere la linea di generale colpevolezza, come sembrerebbe indicare la relazione di Palazzi sugli illeciti interisti, la Juventus ha già ampiamente pagato, e toccherebbe ora alle altre espiare le proprie pene la cui entità dovrebbe essere commisurata alle sanzioni inflitte alla Juventus nel 2006. Chi ha seguito il dibattimento del processo di Napoli sul nostro sito o su Radio Radicale e ha ascoltato le telefonate ritrovate dalla difesa di Moggi (in particolare quelle di Inter e Milan) dovrebbe sapere che con il metro di giudizio applicato alla Juventus nel 2006, Inter e Milan sarebbero spedite come minimo in serie B probabilmente insieme a qualcun altro. Qualora invece dovesse prevalere in sede sportiva l'interpretazione innocentista professata dai difensori degli imputati nel processo penale di Napoli, allora dovrebbe scattare la restituzione immediata degli scudetti sottratti alla Juventus e un cospicuo risarcimento danni. Tertium non datur. Il rischio sta invece nel Tertium che sembra essere suggerito dal documento di Palazzi che, indicando la colpevolezza interista, conferma ancora una volta l'interpretazione colpevolista della vicenda sportiva, ma precisa che contro l'Inter non si può procedere per intervenuta prescrizione e rimanda al consiglio federale la decisione sulla revoca dello scudetto di cartone. Sulla patata bollente in mano al Consiglio Federale vi rimandiamo a questo articolo del nostro Clodoveo, ma anche qualora lo scudetto di cartone dovesse essere revocato all'Inter, ciò dovrebbe essere considerato dalla Juventus e dagli juventini solo come il punto di partenza di un più ampio processo atto a ristabilire equità di giudizio. Le notizie di questi giorni sono senza dubbio positive e sono state giustamente festeggiate dopo le tante amarezze di questi anni, ma è bene ricordare che la battaglia sarà ancora molto lunga e difficile, che di Procura Federale e FIGC non ci si può fidare, e che sarà necessaria la volontà della Juventus di andare fino in fondo. Per capire se l'euforia della giornata dei tifosi bianconeri sia giustificata dovremo aspettare la decisione sullo scudetto di cartone e il modo in cui la decisione (qualunque essa sia) sarà accolta dai vertici della Juventus. Da quel momento capiremo qualcosa in più.