13 scudetti felici

moratti tronchettiCalma e sangue freddo.
Non è successo niente.
Una squadra bianconera ha fermato il Milan e l’Inter crede di essere campione d’Italia.
La squadra bianconera è l’Udinese e non la Juventus, mi tocca precisarlo, aimè, perché ultimamente è facile confondere i due club.
Non è successo niente.
Calma, calma.
Poi l’Inter ha anche vinto a S.Siro, ma non vuol dire niente.
Onestoni forever, schiappe forever.
Meno male che nella vita qualche certezza c’è ancora.
Piuttosto parliamo di cose serie.
Mentre ieri guardavo la tv e vedevo i festeggiamenti della seconda squadra di Milano, mi sono tornate in mente delle piccole schegge di passato.

Lo sapevate che il 23 maggio 2006, su Repubblica, Giuseppe D’Avanzo ha pubblicato un pezzo che si intitolava, “Dall'Inter a Telecom, i 100mila file degli spioni” ?
Ho la memoria corta e non ricordo bene di cosa trattasse quel pezzo.
Parlava della Telecom credo, delle indagini sullo spionaggio, se non ricordo male.
Che bravo che è D’Avanzo quando scrive in modo musicale.
Certe parti di quell’articolo sembravano una sinfonia, questa sensazione provata all’epoca la ricordo ancora bene.
Ma poi non ho più seguito e non so com’è andata a finire quella vicenda.
Bho.. chissà.
Semmai domani mattina telefono ad alcuni longobardi di zona Milano per chiedere se ne sanno qualcosa…

Lo sapevate che il 22 settembre 2006, su La Stampa, Paolo Colonnello ha pubblicato un pezzo che si intitolava, “Lo strano connubio Telecom-Sismi”?
Il buon Colonnello scriveva di una ricevuta di un pagamento intestata ad una squadra di calcio, di cui però non ricordo il nome… la mia memoria ultimamente fa troppo spesso cilecca.
Ne parlarono anche il tg1 e alcuni programmi sportivi.
Vabbè, niente, scusatemi ma proprio non mi ricordo.
Semmai domani mattina telefono ad alcuni longobardi di zona Milano per chiedere se ne sanno qualcosa… (e siamo a due).

Ora, per scusarmi con voi lettori, cercherò di trovare qualcosa di cui mi ricordo bene.
Ah ecco!
Ho trovato.
Questa la so a memoria.

Dichiarazione di De Biase, Ex Giudice sportivo dello scandalo del calcio scommesse degli anni 80, rilasciata nell'estate 2006:
"Premesso che parliamo di voci che devono essere confermate, direi che l'indagine si presenta piuttosto complessa, perchè investe sia la magistratura ordinaria che quella sportiva. Dire che l'Inter non rischia nulla, salvo una multa, significa non conoscere le leggi. L'Inter rischia, anche la radiazione, in teoria. Inoltre c'è un particolare che sembra essere sfuggito a molte persone che vedo sulle reti delle varie TV parlare a sproposito: la liceità dei pedinamenti.
Non scordiamoci che siamo in un campo ben definito, cioè quello della giustizia sportiva, dove non sempre valgono le regole della giustizia ordinaria. Un esempio pratico: se io, privato cittadino, mi rivolgo ad un'agenzia investigativa, regolarmente licenziata, per far pedinare mia moglie, pensando che abbia un amante, non commetto reato. Queste regole non valgono nella giustizia sportiva: è chiaro che se applico lo stesso concetto, l'unico scopo che mi prefiggo è quello di avere dei vantaggi illeciti.
Oltretutto pare che, oltre ai pedinamenti ci siano anche delle intercettazioni illegali, a danno di squadre avversarie, direttori sportivi e membri della Gea. Quindi, ripeto, se le notizie verranno confermate, direi che l'Inter rischia, e molto, anche perchè tra Inter e Telecom c'è un singolare processo di osmosi: dirigenti, managment e membri del CDA dell'una rivestono, a vario titolo, incarichi nell'altra."


Ah! Eccone un’altra che so a memoria:

Dichiarazione di Baldassarre, ex presidente della Corte Costituzionale rilasciata nell'estate 2006:
«Aver assegnato lo scudetto all’Inter è stata una forzatura»
«Accettare di mettere sulle maglie il tricolore è stato un comportamento antisportivo e l’atteggiamento tenuto dai nerazzurri nella vicenda intercettazioni è di estrema gravità»


Bene.
Ho salvato la faccia.
Dopo tutte ‘ste figuracce…
Ma non gridate, vi prego, che se si sveglia il procuratore Palazzi…
Sussurriamo tra di noi.
Il punto non è se le tante cose, raccontate in tanti articoli dal 2006 ad oggi sulle grandi testate nazionali, siano vere o no.
Bho… eh che ne so! Io mica c’ero.
Io sono ottimista e credo nell’onestà dilagante che affogherà tutte le ingiustizie di questo mondo.
Se... se.. se... Io ci credo.
Le indagini, all’epoca in cui sono stati scritti molti articoli, erano ancora in alto mare e il giudizio deve ancora cominciare...
Perché le indagini sono state chiuse da poco tempo.
Non esiste un giudicato su quelle vicende.
La giustizia ordinaria, lo sappiamo tutti, ha dei tempi lunghi.
La stranezza invece è un'altra.
Anche per calciopoli il giudicato ancora non c'è, e presso la procura di Napoli è cominciato solo da poche settimane il processo.
Il processo sportivo per Moggi, Giraudo e la Juventus, invece, è avvenuto ugualmente.
E se me lo permettete, frettolosamente.
Dunque se il metodo da applicare è "la fretta", in quella caldissima estate avrebbe dovuto esserci un processo sportivo anche per la seconda squadra di Milano.
Se con indagini delle procure ancora in alto mare, ci si prende la responsabilità di giudicare sportivamente chicchesia, ciò deve essere fatto per tutti i club coinvolti, e per tutte le persone coinvolte, anche se per colpe (eventuali) molto differenti tra loro.
Vi sembra?
Allora, se la squadra onesta di Milano non ha ancora subito un giudizio su determinate vicende, voi considerate i campionati post 2006 perfettamente…
diciamo…
ineccepibili?
Io no.
E’ ancora tutto fermo.
Il campionato logicamente è sospeso.
La giustizia sportiva non è riuscita a svolgere il suo compito, aimè.
Invece la dirigenza della Juventus sì, ha svolto bene il suo compito, e ha venduto Ibra ad una diretta concorrente.
Va bene.... che dire...
Speriamo che il calcio ritorni ad esistere presto.
Però io, l’ammetto, sono contento.
A me piace lo sport in generale e non solo il calcio, e devo ammettere che il campionato virtuale anche quest’anno mi ha divertito molto.
Prima di tutto perché non è più possibile dare un rigore contro l'Inter.
Quante giornate sono che.....?
Bho... decine credo.
Il rigore in effetti è banale, è anacronistico...
E poi ci sono state diverse interazioni con altri sport, e questo è davvero lodevole.
Finalmente, ci voleva.
Volley, Karate, Kung-Fu, fuorigiochi di gruppo, ecc
E chissà che dall'anno prossimo non vedremo pure la Ferrari in contropiede a S.Siro.
Abbiamo un problema però, bisognerà avvertire sia lo Special-ONE, sia il presidente Moratti, che si tratta di un altro scudetto degomma.
Eeeeeh lo so. E' dura.
Ma bisogna avvertirli.
Come facciamo a dirgli che sono sempre a 13?
Ok, ho capito, semmai domani mattina telefono ad alcuni longobardi di zona Milano per... (e siamo a tre).
Che poi in questi casi io, a forza di riflettere, mi pongo domande sempre più complesse…
Siamo sicuri che sono davvero 13 gli scudetti?
Bho… io non ci capisco più niente.
Perché anche se guardo indietro, e magari leggo le parole di Ferruccio Mazzola che molti siti internet hanno riportato tempo fa…

«Non l'ho cercato io, questo processo: mi ci hanno tirato dentro. Ma adesso deve venire fuori tutto», dice Ferruccio. A che cosa si riferisce, Mazzola? «Sono stato in quell'Inter anch'io, anche se ho giocato poco come titolare. Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno "il caffè" di Herrera divenne una prassi all'Inter». Cosa c'era in quelle pasticche? «Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano, incredibilmente. Perfino Sandro...». Suo fratello? «Sì. Sandro e io, da quando ho deciso di tirare fuori questa storia, non ci parliamo più. Lui dice che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io invece credo che sia giusto dirle queste cose, anche per i miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi...».

...mi vengono tanti dubbi.
Anche in questo caso c’era un processo.
Ma non so che fine abbia fatto e se c'è stata qualche sentenza...
Ok, semmai domani mattina telefono ad alcuni longobardi di zona Milano per chiedere se ne sanno qualcosa… (e siamo a quattro).
Certo, anche in questo caso, non si sa come si sono realmente svolti i fatti.
Non possiamo certo essere sicuri che Ferruccio Mazzola dice il vero, in fondo neanche lui sa cosa ci fosse in quelle pastiglie.
Secondo me erano vitamine.
Di solito per l’Inter la vitamina C2 è sempre quella più adatta.
Comunque… Basta con tutti questi dubbi sul numero degli scudetti nerazzurri!
Vabbè, facciamo finta che gli scudetti dell'Inter sono 13.
Perché se ci mettiamo a fare i pignoli forse sono anche meno di 10...
Dai, sennò non ne usciamo più.
Festeggiamo tutti insieme lo sport, dimentichiamo tutto, e non se ne parla più.
13, buon peso, e via.
Forza e coraggio.
Io metto su qualcosa nel mio HI-FI, un pezzo adatto all’occasione…

“Quando penso tra me e me,
non essere troppo preoccupata.
Non voglio proprio nulla mentre sogno.
Ma quando cerco sincerità,
dimmi dove altro posso andare…
Perché tu sei l’unica sulla quale posso contare”.

(Honesty, Billy Joel, 1978)

Mentre ascolto il brano, penso a come salutarvi, cari lettori.
Ho deciso, vi lascio con quattro piccoli sms da mandare ai vostri amici interisti.

1- Avere la coscienza pulita è segno di cattiva memoria. (Anonimo)

2- Per il mercante anche l'onestà è una speculazione. (Charles Baudelaire)

3- Guardava la sua proprietà terriera con l’occhio di chi l’ha rubata di fresco. (Leo Longanesi)

4- Inter campione d'Italia 1988-89. Fatevi coraggio, prima o poi rivincerete qualcosa... (Crazeology)


Arrivederci e 13 onesti saluti a tutti.
Saluti anche agli interisti, per carità, sennò dicono che non sono sportivo...
E ancora complimentoni...
Ecco, ok, semmai domani mattina telefono ad alcuni longobardi di zona Milano per complimentarmi di persona… (e siamo a cinque).
So già quello che dirò:

"Buongiorno, telefono solo per ringraziarvi e per fare a tutti i complimenti per lo scudetto degommananzzcnccxxdnejjnrtnnopppe!"

"Come scusi?"

"Prrrrrrrrrrrr!"