Assemblea Juventus 2009: la cronaca in diretta

assemblea 2009
Oggi, martedì 27 ottobre, dalle ore 11.00, ju29ro.com vi propone la cronaca in diretta dell'annuale assemblea degli azionisti della Juventus. La delegazione del Team presente in assemblea sarà come al solito nutrita e formata dai nostri azionisti, che presenteranno alla dirigenza il consueto cahier de doléances (documenti di protesta ndr), e dai redattori del sito, che ci informeranno sullo svolgimento dei lavori.

Dominiobianconero, Il Mago di Ios, Clau71, Trillo, Gobbodimare, TheBest, Inunmondoche e The Alien, i nickname con cui li conoscete sul sito e sul web, sono i nostri rappresentanti presenti in assemblea. Ci aggiorneranno in tempo reale sulle parole di dirigenti e azionisti. Inoltre, pubblicheremo per intero i testi di alcuni loro interventi davanti all'assemblea.
Ecco alcuni dei rilievi più significativi che, siamo sicuri, verranno formulati oggi:

1) Assenza di figure preparate ed esperte dal punto di vista calcistico all’interno della Gestione Sportiva. I risultati di questi tre anni sono sotto gli occhi di tutti: operazioni di calciomercato gestite con approssimazione, acquisti e cessioni sballati, mancanza di un adeguato filtro tra dirigenza, staff tecnico e giocatori.

2) Comunicazione non all'altezza. Nessuna reazione della società davanti a mass-media ed avversari che possono continuare a infangare la Juventus e la sua storia restando impuniti. Si veda, tanto per fare un esempio recente, l'episodio di Juventus – Fiorentina: tifosi ospiti hanno indossato magliette “inneggianti” alla tragedia dell'Heysel, con la scritta “MENO 39” sulla schiena, e nessuno in società ha sentito l’esigenza di manifestare il proprio sdegno.

3) Rispetto delle regole di fair play finanziario. Non sarà criticata, ovviamente, la scelta di questa strada, virtuosa e lodevoleo, già intrapresa con successo dalla gestione precedente, quanto l'incapacità di pretendere che anche gli altri club si adeguino. Si chiederanno meno dichiarazioni di facciata e più iniziative volte a far sì che chi elude le regole ne subisca le conseguenze.

4) Ruolo svolto dalla Juventus nella rivisitazione della governance del calcio italiano e nel processo di assegnazione dei diritti televisivi e di definizione dei criteri per la ripartizione dei relativi proventi (in vigore dalla stagione 2010/2011). Tra i vari punti in discussione, c'è il fatto di aver accettato che, per stabilire una parte consistente della quota di diritti televisivi spettanti alla Juve, vengano considerati i risultati delle 5 stagioni sportive precedenti il 2010/2011 e, cioè, proprio le stagioni “inficiate”, direttamente od indirettamente, da Farsopoli.

5) Denigrazione, esplicita od implicita, della gestione precedente. Si pensi al mancato riconoscimento dei meriti di Giraudo & Co. nel Progetto Stadio, che si avvia alla completa realizzazione grazie alle scelte lungimiranti del passato. Oppure, alla denuncia contro ignoti (degli ignoti molto noti...) presentata nell’ambito del procedimento in corso presso il Tribunale di Torino, a carico dei precedenti amministratori, per falso in bilancio ed infedeltà patrimoniale.



Ore 10.50 - Primo commento del Mago di Ios: "Che fico si vota con il radiovoter quest'anno!". Presenze di rilievo ad ora: Blanc molto disponibile e sorridente con tutti, Cobolli con sciarpa granata (no, era rosso pompeiano!), Alessio Secco, Sant'Albano, il Dottor Agricola, Roberto Bettega e l'avvocato Chiappero..
Ore 11.00 -  Si spacca il secondo, inizia l'Assemblea con la parola a Cobolli. Naturalmente assente Montali. Cobolli annuncia che ha appreso dai giornali del suo nuovo ruolo all'AS Roma, gli fa i suoi migliori auguri.
Prende la parola Bergero per parlare del bilancio. Bergero passa in rassegna i risultati sportivi della scorsa stagione, relazionando sul bilancio, illustrando i risultati della campagna acquisti-cessioni (leggendo di Zanetti il pavimento ha tremato) e degli abbonati allo stadio.Poi passa a raccontare il progetto stadio. I permessi a costruire, per la parte commerciale del nuovo stadio, non sono ancora stati rilasciati. Speriamo di non dover fare trenta chilometri per comprare il detersivo e le banane dopo la partita, nel 2011.
Risolto positivamente il contenzioso con il Comune di Venaria, il quale ha rinunciato a ricorrere al TAR per risolvere la questione. Oltre a non andare al TAR noi, facciamo stare a casa anche gli altri. A volte volere è potere.
Bergero sottolinea un aumento dei ricavi del 18% rispetto al precedente esercizio. I costi sono aumentati del 12%. I tanti infortuni portano un aumento degli introiti assicurativi.
Un azionista seduto davanti a noi si domanda con inquietudine, e velato sarcasmo, come mai siano presenti tutti questi azionisti. "Ma avete raccolto voi tutte 'ste deleghe?". Nessuno si sbilancia, ma il giudizio tra noi è abbastanza unanime: cosa vuole questo? Vedremo se è solo un azionista curioso o no. Intanto, il passaggio di alcune hostess di livello notevole ci tira un po' su.
Nota di colore: Alessio Secco se ne sta svaccato sulla sedia, con le mani salde sulla cintura, e lo sguardo fiero di chi ha appena goduto. In realtà sembra reduce da una micidiale sessione di lampade. Ha il volto granata (no è rosso scarlatto!).
Si segnala la presenza degli aficionados Marco Bava e del predicatore millenarista che l'anno scorso ha allietato l'assemblea, annunciando la fine del mondo prossima ventura tra 4 anni. Adesso ne rimangono solo 3, lui comunque è vestito esattamente nella stessa maniera.
Ore 11.40 - Bergero ha terminato. Cobolli passa ora alla discussione per all'approvazione del bilancio. E' arrivato anche il genio della sciarpa, Marco Fassone.
Cobolli invita gli azionisti a parlare ATTENENDOSI AI TEMI ALL'ORDINE DEL GIORNO, in tempi brevi. E' invitato a parlare per primo l'azionista Borlenghi. Borlenghi è un ottimista inguaribile. E' convinto che "la nostra squadra sta vincendo". "E ci appassiona". Si commuove quasi, ringraziando Cobolli. Otto o nove applausi. Cobolli si schernisce e invita a non farlo più. Il Borlenghi continua: "Abbiamo vinto". Non è interista, giura. Arrivano però, inaspettate, le mazzate per la dirigenza, perché Borlenghi non le manda a dire. La prossima volta l'assemblea si faccia a Torino, e non qui a Vinovo che è scomodo per chi viene da fuori.
Prende ora la parola l'azionista Aicardi. E mancata un po' di fortuna, dice. Si dice preoccupato dai ricavi, troppo legati ai diritti tv, e chiede cosa sia allo studio, oltre allo stadio. Si rammarica della poca presenza di pubblico, specialmente nell'ultima partita, e chiede cosa si possa fare a riguardo. Aicardi si concede una terza domanda: chiede di un'eventuale relazione tra infortuni e Campi di Vinovo.
Ore 11.55 - Ora tocca al nostro Salvatore Cozzolino, alias Dominiobianconero, che, prima di raggiungere il microfono confessa: "In dieci minuti mi sa che non ce la faccio". Cobolli lo invita, preventivamente, a contenere il tempo del suo intervento. Blanc alterna momenti di ostentata sicurezza e tranquillità, a brevi attimi di fastidio e ironia dissimulatrice, mentre ascolta l'intervento di Cozzolino. Cozzolino, non possiamo nasconderlo, ha la cravatta del Napoli.
Nota di colore: Si segnala la presenza di un misterioso individuo straniero, e piuttosto corpulento, in prima fila, nei posti riservati. Accanto a lui, una graziosa e brava traduttrice gli si rivolge in inglese illustrandogli gli interventi. Sembrerebbe essere il rappresentante di Lafico. Immaginiamo già le difficoltà della poveretta quando si tratterà di rendere nella lingua di Shakespeare l'intervento di Marco Bava.
Ore 12.25 - Terminato l'intervento di Cozzolino, che ne aveva di cose da dire, come potete leggere nel suo intervento. Del suo intervento ha destato stupore, soprattutto, la notizia  della seguente iniziativa: "Comunico a tutti i piccoli azionisti che sono presenti in sala, e a tutti quelli che potranno leggere successivamente il verbale, che nelle prossime settimane insieme al Dottor Vittorio Salvadori, e ad altri piccoli azionisti, costituiremo un comitato con l’obiettivo di sindacare almeno il 2,5% del capitale sociale e presentare, nel 2012, una lista per ottenere l’elezione di un consigliere in seno al CdA".
Ora è il turno dell'azionista Gambacorti: ricorda che molti azionisti sono soprattutto tifosi, e che gradirebbero discutere in questa sede anche, e soprattutto, di questioni sportive e di risultati sul campo, anziché solamente di bilanci e risultati economici. Ricorda la scelta di John Elkann: andare al Gp di Montecarlo a vedere la Ferrari, anzichè la Juventus contro il Siena. Vuole una difesa maggiore della Juventus e una riapertura della questione Calciopoli da parte della dirigenza. E' un "rancoroso", per dirla alla Cobolli maniera. Accenna, brevemente, a un campionato "non di serie A" che siamo stati costretti, senza motivo, a disputare. Battuta finale: "Perché non iscriversi al campionato francese?".
Ore 12.35 - E' ora il turno di Vittorio Salvadori, il nostro Mago di Ios. Annuncia che si comporterà come Moratti: non rispetterà la regola dei 10 minuti, perchè lui è onesto a prescindere. Cobolli definisce la sua dichiarazione d'intenti "concettualmente sbagliata".
Nota di colore: durante l'intervento di Salvadori, Santalbano manda sms, Secco sbadiglia annoiato.
Ore 12.55 - Ora parte Marco Bava, che la prende alla larga come al solito, partendo dal messaggio promozionale sul suo sito. Si esprime in modo tortuoso, ma sembra piuttosto turbato da una querela della società nei suoi confronti. Marco Bava ribadisce, come al solito, che Edoardo Agnelli non si è suicidato, e che lui non si suiciderà mai, nel caso gli capitasse qualcosa di brutto. Viene invitato ad attenersi all'ordine del giorno. Fumoso attacco del Lamberto bianconero al progetto stadio. Fassone è molto divertito. Degno di nota, nell'intervento di Marco Bava, il richiamo al sovraffollamento di superfici commerciali nella zona del nuovo stadio, dove il nuovo centro commerciale gestito da Conad si andrà a scontrare con l'ipermercato Auchan di Venaria (esattamente dalla parte opposta della strada), con il Carrefour di Collegno (distante circa 1km). Previsione di Bava: la Juventus crollerà finanziariamente. Bava, inoltre, ha commentato amaramente la proposta di Cozzolino, in merito all'iniziativa di istituire un comitato di piccoli azionisti che possa assorbire il 2/2,5% delle quote societarie, sostenendo che "Questi signori se ne fregano persino della Lafico che è il secondo azionista, cosa vuoi che gliene freghi di un rappresentante del 2%?". Cobolli sfotticchia Bava anche quest'anno, chiedendo alla traduttrice del rappresentante Lafico se necessita di un bicchier d'acqua, vista l'impegnativa opera di traduzione del discorso di Bava, accompagnando il tutto con un risolino di compatimento.
Ore 13.15 - E' il momento dell'azionista Vittorio De Simone, un architetto ed azionista "rancoroso" che inizia ripercorrendo la storia di Calciopoli, dal 2006, criticando fortemente la nuova dirigenza. De Simone dice che: "La Juventus non deve essere, come per la nuova dirigenza, un asset svalutabile, ma un bene intangibile, come per l'Avvocato". De Simone chiede un applauso per Bettega, presente in sala, applauso che arriva forte e convinto. Anche De Simone tocca il tasto della strategia di difesa mediatica della Juventus, che deve essere più incisiva. In particolare, cita le telecronache fastidiose, per non dire peggio, di Bergomi e Caressa, costantemente abbinati alla Juventus, contro cui nulla è stato fatto.
Ore 13.50 - Inizia il suo intervento l'azionista Giuseppe Belviso, che chiede il voto contrario alla riconferma di tutto il Cda. Critica pesantemente la gestione tecnica e economica.
Ore 14.15 - Ora tocca all'azionista Natta, che reclama la presenza di una figura tecnica competente in società. Anche da lui partono elogi a Bettega, applaudito per l'ennesima volta dai presenti.
Quindi, è la volta dell'azionista De Paoli, che si distingue per un meraviglioso paio di calzature ginniche Puma dall'inequivocabile colore nerazzurro. De Paoli esula completamente dal discorso tecnico,  si interessa  esclusivamente della parte economica, lamentando il fatto che da anni la Juventus non distribuisce dividendi.
Ore 14.25 - E' il momento di Khaled Fareg Zentuti, rappresentante della Lafico, che apre giudicando positivo il nuovo anno finanziario dopo tre anni di perdite. La "Giufantus" (così viene pronunciato da questo signore il nome della nostra società) è una società che migliorerà sempre di più i propri risultati, ecc.
Discorso molto demagogico, di un'azionista in predicato di essere ammesso al cda.
Ore 14.30 - Iniziano le repliche della dirigenza, chiamata a dare risposte alle domande degli azionisti. Prende la parola Blanc. Sostiene che la mission della Juventus "non sarà completata fin quando non arriveranno nuovi trofei". "Guardiamo avanti" è (testuale) il solito messaggio. Il francese enuncia poi un suo intento: avvicinare le famiglie allo stadio, alla casa della Juve, la casa dei tifosi, concetti applicati in Inghilterra che Trinità Blanc vorrebbe applicare al calcio italiano. Auguri.
Passa poi alla questione stadio evidenziando che saremo i primi, in Italia, ad avere lo stadio di proprietà, con tutto ciò che ne conseguirà: sostenibilità, ricavi, core business attività sportiva; "less is more" è la risposta giusta e innovativa che anche in Europa ha fruttato risultati positivi. Risponde, poi, sul Main sponsor negoziato a marzo 2007, con la Juve in difficoltà e, quindi, non paragonabile con le negoziazioni precedenti. Afferma che "Siamo sul mercato per trattare il main sponsor 2011/12".
Blanc, poi,  dice:
1. Sportfive ha siglato con la Juve il contratto di naming rights più importante d'Europa. 62 palchi, 20 a Sportfive e 42 alla Juve, più 1 tribuna in gestione alla Juve e l'altra a Sportfive.
2. Conad si accollerà i costi di costruzione del parco commerciale ceduto dalla Juventus.
3. Lo stadio sarà ultimato fra 600 giorni , "non presentiamo plastico, non facciamo proclami diciamo solo che bisognerà vedere quello che succederà a 10 minuti da qui (ambizioso: forse a strade libere e con un aereo...ndr) dove lo stadio cresce".
4. "Abbiamo fatto un'asta e abbiamo avuto la possibilità di strappare condizioni vantaggiose dal bando ottenendo il prezzo migliore sull'acciaio" (necessario alla costruzione dello stadio, pensiamo). "Cercheremo di operare in modo tale da non intaccare i prezzi dei biglietti che dovanno essere "populari", perché sarà la casa dei tifosi della Juventus".
Interviene Bergero e chiarisce che per il debito contratto con il credito sportivo avremo un impegno di tre milioni l'anno, per estinguere il mutuo; per quanto riguarda Campi di Vinovo verrà riscattata la parte che riguarda l'attività sportiva e ceduto il rimanente.
Riprende la parola Blanc e parla della gestione sportiva, ribadendo la sua fiducia ad Alessio Secco, al suo staff e anche al settore medico.
Blanc, continua: "Secco è giovane ed è leader della sua generazione, in Italia negli ultimi due anni pochissimi hanno fatto meglio di noi. E' l'interfaccia dello staff tecnico, e il mercato di questi ultimi due anni ha dimostrato che abbiamo una squadra forte e possiamo migliorare. Siamo stati capaci di arrivare veloci su Diego, prima che si alzassero tutti i prezzi (effetto Real Madrid), prima del Bayern Monaco".
Il francese risponde alla domanda sui tanti infortuni: "Tutti hanno tanti infortuni. Lo scorso anno abbiamo avuto un numero sopra la media UEFA; non è colpa di Vinovo perchè sono fatti ad hoc. Quest'anno, secondo i parametri UEFA, siamo sotto la media e abbiamo cambiato i preparatori che lavorano a stretto contatto con Ferrara".
Sulla questione dei giovani calciatori, dice: "Stiamo sforzandoci di riportare a Vinovo tutte le squadre giovanili perché alcune di loro adesso si preparano altrove per motivi di spazio. Vogliamo che i ragazzi possano vedere i campioni e condividere con loro il centro. Le compartecipazioni sui giovani sono state fatte, generalmente, a cifre di riscatto già fissate, pagando il riconoscimento sulla valorizzazione".
Blanc rigetta l'accusa di essere lontani dalla squadra, affermando che non è vero. Secco ha l'ufficio a Vinovo e Blanc viene quando necessario. Dice che non lasciano mai la squadra sola e che lavorano perché i calciatori siano concentrati al massimo.
Sulla verifica della Gdf dice che é stato solo redatto un verbale, che ha contestato alcune cose, ma lo hanno fatto elaborando teorie loro, che Bergero e la società contestano fermamente. Ora non sanno l'importo della cartella esattoriale perché l'Agenzia delle entrate non ha ancora notificato nulla.
Ore 15.20 - Parla Cobolli, che si altera ricordando il Dott. Umberto. Cobolli dice che lo conosce da più tempo di tutti e più di chiunque altro oggi presente; ricorda che, del resto, lavora in questo gruppo dagli anni 70. Annuncia quello che si sapeva già, ovvero che termina oggi il suo lavoro con questo gruppo. 
Dice che la Juve ritiene che lui ha fatto un buon lavoro in Lega, e con la Lega, e quest'ultima ha lavorato bene con la Juve. Poi, travisa le contestazioni fatte da noi sul periodo di valutazione ai fini dei diritti tv (cioè dal 2006), con lo spirito della legge che favorirebbe le piccole per un principio di mutualità. Ammesso che la ratio della legge sia questa, noi non intendevamo questo, ma solo Cobolli non l'ha capito...
Cobolli afferma che, grazie a questa dirigenza, si riuscirà a limitare l'effetto negativo sul bilancio, dopo il 2010, a causa della nuova distribuzione derivante dai diritti tv.
Secondo Cobolli la legge è ingiusta, perché non meritocratica; ciononostante, grazie a Blanc, Fassone e la società, tutti gli effetti negativi saranno limitati e la Juve non sarà penalizzata. Del resto, dice, anche Inter e Milan hanno seguito la stessa linea e, quindi questo vorrà significare qualcosa.
Sui procedimenti legali, afferma: sul processo di Napoli, e la riammissione delle parti civili, smentisce le preoccupazioni di Vittorio Salvadori, ed assicura che lui e l'area legale sono fiduciosi, ragione per cui  non è stato messo alcunché a bilancio.
Sulla querela contro ignoti: è vero che, poi, non fossero tutti ignoti, ma è stata fatta per tutelare gli azionisti cui la società tende sempre.
Dopo questa risposta, Bettega se ne va di corsa.
Cobolli risponde, poi, sui compensi elargiti alle figure dirigenziali, dicendo che, se vengono paragonati con quelli della Triade, si scopre che quelli di allora erano più alti, in particolare gli importi fissi delle retribuzioni, mentre quelli variabili erano uguali a oggi.
Poiché ritiene di aver risposto al 90 per cento delle domande, Cobolli passa la palla alle repliche.

LE REPLICHE DEGLI AZIONISTI.
Ore 15.40 - Cobolli chiama la controreplica di Bava, che arriva in lieve ritardo, con Cobolli che dice: "Per un attimo avevamo sperato". Bava riprende la parola ed attira il dissenso della platea, perché insiste nella questione stadio: lo stadio nuovo non serviva ed è inutile. Chiede, per questo l'azione, di responsabilità nei confronti del cda e si prende, giustamente, ancora più buuu. Bava riesce ad essere più noioso di Cobolli, Blanc e Bergero. Prevede problemi su tutto, dai mutui al leasing, fino ai debitori. Chiede se entrerà in società Lippi e quanto costerà. Blanc scuote vigorosamente la testolina. Bava insiste e contesta il fatto che la Juve non sappia, dal semplice verbale della gdf, l'importo della eventuale evasione. Bava, ormai, è lanciato più di un razzomissile: chiede, apertamente, che Lafico faccia un'opa sulla Juve.
Ore 15.45 - Riprende la parola Salvatore Cozzolino: "Come si fa a dire che la gestione sportiva va bene? Signor Blanc, dire questo è un'offesa anche per noi abbonati. Secco ci sei?".  Secco diventa rosso.
Sul processo di Napoli chiede: "Perché ritenete che non ci saranno problemi? Moggi e Giraudo saranno assolti?".
Rsponde subito Cobolli : "No! Noi della Juve non saremo ritenuti responsabili, per questo siamo tranquilli".
Cozzolino continua riparlando della querela contro ignoti: "Adesso dite di voler difendere la Juve? E perché non l'avete fatto nel 2006?". Questa volta, nessuna risposta da Cobolli.
Cozzolino affonda il colpo, perseverando sul tema giudiziario: "Perché al processo Telecom non vi siete costituiti parte civile?". Cobolli, dopo alcuni secondi di silenzio, dice che non ha nulla da rispondere!
Ore 15.50 - Replica Vittorio Salvadori, evidenziando che non ha avuto risposta su nessuna delle domande poste. Prende atto che Cobolli non ritiene di difendere gli azionisti costituendosi parte civile nel processo Telecom.  Cobolli interviene stizzito, dicendo che non è una decisione solo sua ma del cda, all'unanimità!

CONTROREPLICHE DEI DIRIGENTI.
Interviene Blanc per dire che la Juve, sul fair play finanziario, è già a posto, mentre le altre società che non lo sono hanno tempo tre anni (anzi, un triennio di tre anni) per adeguarsi, dopo di che non ci saranno più sconti per nessuno.
Sul tema della poca attenzione alla comunicazione mossa dagli azionisti, Blanc dice che il mondo di oggi è comunicazione e che la Juve deve essere brava a sfruttare in positivo tutto ciò. Afferma che rilasciano TANTE interviste, cosa che era stata contestata, per tutelare il buon nome della Juve.
Il francese continua dicendo che rispettano il lavoro dei giornali e che, per questo motivo, non replicano a tutto quello che viene scritto.
Dalla platea si alza una voce che chiede: "E sulle cose false che scrivono?".
Cobolli invita: "Aspetti, aspetti".
Blanc riprende parlando di Ranieri: non abbiamo fatto errori, facciamo gli auguri a Ranieri, siamo stati gentlemen e volevamo chiudere al più presto la questione. Il malcontento, nella platea, si avverte in modo inequivocabile.
Malcontento espresso dall'azionista Vittorio De Simone: "Se siamo troppo signori e non rispondiamo agli attacchi finiamo per far passare come verità le falsità che vengono riportate dai mass media e, alla fine, ciò si ripercuoterà negativamente sul vostro lavoro".
Blanc risponde dicendo che lui è un gentleman, ma potrebbe provare a esserlo meno se il Cda glielo chiederà. Prende atto che gli azionisti gli chiedono di essere meno elegante e si sforzerà di adeguarsi. Veramente, più che essere "meno elegante", a Blanc si chiede solo di essere più puntuale nella difesa della Juve, cosa che si può fare anche con "eleganza".
A questo punto interviene il vecchio azionista, quello che l'anno scorso  urlò "lasciate parlare la presidenza!!", per dire: "Ma dite sempre le stesse cose, bastaaaa! Non se ne può più!!". Subito dopo si zittisce di colpo. Speriamo di incontrarlo anche l'anno prossimo.
Poi si registrano altri interventi a cura di Stancapiano e Aicardi. Il primo chiede di cancellare, con adeguata campagna mediatica, l'onda d'infamia che perseguita i tifosi juventini. Il secondo chiede a Blanc e Secco se, nel caso le cose dovessero andare male per il terzo anno consecutivo, potrebbero prendere in considerazione l'idea di dimettersi. Quindi, tocca al "fiducioso" De Paoli, che consiglia a Blanc di non ascoltare le critiche, di andare avanti col basso profilo, di proseguire la politica saggia di contenimento dei costi e di sviluppo del settore giovanile.
Cozzolino ribadisce che non sussistono i requisiti di indipendenza, per Vanesio e Montanaro, per poter essere nominati come membri del Cda.
LE VOTAZIONI.
Si aprono le operazioni di voto.
Gli azionisti del Team si astengono sul bilancio, che passa grazie ai molti voti di Exor e Lafico, ma questo era scontato.
Il Team vota contro l'azione di responsabilità verso il Cda proposta dal socio Bava. Tutti gli azionisti presenti votano contro, tranne Bava stesso e pochi altri.
Si vota sulla composizione del nuovo cda: ci sono due liste, una della Exor e l'altra dei libici.
In pratica i componenti saranno 7, fuori Montali e Cobolli, dentro il libico Zentuti.

Ora c'è il commiato di Cobolli: ricorda la marcia di luglio con lui scamiciato, ricorda i giocatori, soprattutto quelli fedeli che sono rimasti, ringrazia i dipendenti, gli azionisti, dice di essere grato ai piccoli azionisti e a chi ha sottoscritto l'aumento di capitale. Ha la voce piegata, sembra stia per piangere, o forse è altro. Ricorda le famiglie di Alessio e Riccardo, deceduti così giovani qui a Vinovo.
Infine dice: "Bisogna guardare al futuroooo! Lo dico a voi, ma anche a me stesso. Io, Cobolli, resterò juventino".

Si vota, finalmente, sulla composizione del Cda: esito scontato.

Blanc interviene a supporto di Cobolli: "Grazie a lui, io Blanc HO cresciuto".

Cozzolino dice che non sussistono i requisiti di indipendenza per Vanesio e Montanaro per poter essere nominati come membri del cda.
Salvadori saluta i partenti Montali e Gigli e ringrazia il presidente per l'ultima intervista al Guerin Sportivo, dove compare un elogio al lavoro della Triade. Saluta Montali, ma non gli augura buona fortuna vista la sua nuova mansione. Salvadori dà il benvenuto a Zentuti e si augura che almeno lui sia esperto di calcio.
Blanc continua col solito refrain della compattezza, dello spirito e della concentrazione massima verso l'obbiettivo. Solita aria fritta e nulla di concreto. Fassone confermato da Blanc ufficialmente per la "parte commersciale". Blanc conferma che, già quest'anno, lui vuole vincere.

Approvato il bilancio. Approvato il nuovo Cda e i sindaci.

Arriva ancora Bava. Per fortuna l'assemblea si conclude qui.

Nota di costume finale: se alla Juventus scegliessero i giocatori come scelgono le hostess, saremmo già a 31 scudi e 3 Champions.