Primo contatto tra B29 (Juventus) e B-2 (Ridentus)

bettegaNonostante le notizie false e tendenziose riportate sui mass-media, che fantasticavano di ripetuti contatti già avvenuti nei giorni scorsi tra Monsieur Baguette (B-2) e Roberto Bettega (B29), l'incontro tra il rappresentante della Juventus (B29) ed il Triade della Ridentus (B-2) c'è stato solo ieri.
Questo conferma diverse cose. Innanzitutto, che è sempre bene diffidare di quanto si legge sui giornali (uno di questi, non a caso definito La Busiarda, si è addirittura inventato una fantomatica cena, mai avvenuta in realtà, tra B29 e B-2 domenica sera ) e si ascolta in televisione o alla radio. Poi, che B-2 ed i suoi manovratori non solo non capiscono nulla di calcio e di come si gestisca una società del calibro della Juventus (non a caso, a loro è stata affidata la Ridentus), ma anche che hanno gestito la vicenda non improntandola al rispetto dei più elementari principi della buona educazione. Prima di discutere in Consiglio di Amministrazione del possibile ingresso di B29 in società (e di far trapelare sui giornali la notizia con congruo anticipo, per vedere l'effetto che fa) sarebbe stato certo più opportuno sondare le intenzioni di B29.
Comunque sia, il Consiglio di Amministrazione di lunedì e l'incontro di ieri hanno certificato ufficialmente il fallimento del Projetto (con l'accento sulla o) Ridentus. Poco più di due mesi fa, durante l'assemblea fiume del 27 ottobre, il tennista di Chambéry dichiarava risoluto che l'organizzazione e la struttura societaria andavano benissimo e che aveva piena fiducia in Secco e nel suo staff. Non solo. Nel dopo-partita di Ridentus-Catania, uno stralunato B-2 lasciava comunque intendere che le cose potessero benissimo andare avanti senza interventi (d'altronde, il Projetto con l'accento sulla o è forte, ça va sans dire, rien ne va plus, bla bla bla) rispondendo in questo modo a chi gli chiedeva lumi in merito a B29: "se c’è bisogno di rinforzi in società, sono decisioni che sono capace di prendere" (in pratica, decisioni che so prendere so quelle che so prendere; e quella, è quella cosa importante).
Ed invece, B-2 ha dovuto mettere da parte la propria prosopopea francese, andando a Canossa, incontrando B29. Liberté, égalité, humilté. Verosimilmente (avverbio molto in voga tra i testimoni dell'accusa nel processo di Napoli, che molto presumono ma poco dimostrano, se non in favore della difesa), il Consiglio di Amministrazione ed i tutori dell'eredepercasoaforzadisaltelli hanno messo B-2 con le spalle al muro, imponendogli di ricercare una figura carismatica e di esperienza cui affidare la gestione sportiva.
Per il momento, (quasi) nulla trapela sui contenuti dell'incontro tra B29 e B-2. Non è dato ad esempio di sapere con precisione cosa sia stato offerto a B29. Un (offensivo) incarico da consulente o da consigliere non operativo (alla Tardelli, per intenderci)? Oppure qualcosa di più? Ma cosa? Una direzione generale? Oppure, conoscendo l'attaccamento di B-2 alle sue molteplici cariche e relativi compensi, una vice-direzione generale? E, comunque, con quali poteri e libertà d'azione? Quale la durata dell'incarico?. Si è trattato, comunque, per forza di cose, di una prima ed interlocutoria presa di contatto tra la faccia vincente e gloriosa della Juventus e la faccia perdente ed ingloriosa della Ridentus.
Pur in presenza di un'offerta più che congrua ed adeguata da parte di B-2 (in termini di ruolo, prospettive, libertà d'azione, etc), B29 avrebbe più di un motivo per opporre un rifiuto sdegnato.
Il comportamento tenuto in questi anni dalla cirigenza e, soprattutto, dalla proprietà non può che essere stato vissuto da B29 come un'offesa alla Juventus, in primo luogo, ed alla sua persona, in seconda battuta. Le dichiarazioni di John Elkann in occasione di Juve-Palermo del 7 maggio 2006 (queste cose non ci lasciano indifferenti, siamo vicini alla squadra e all'allenatore), il successivo commissariamento della società ad opera di Sant'Albano, la gestione di Farsopoli, la denuncia contro ignoti e la richiesta di patteggiamento nel processo per falso in bilancio ed infedeltà patrimoniale a Torino sono solo alcune delle tante circostanze che giustificano il risentimento degli juventini veri alla B29 nei confronti della gestione ridentina, dell'eredepercasoaforzadisaltelli e dei suoi tutori.
Inoltre, è la Ridentus ad aver bisogno di B29, non certo il contrario. B-2 è alla disperata ricerca di un parafulmine su cui scaricare le responsabilità dell'ormai più che probabile fallimento del Projetto con l'accento sulla o. Tutte le colpe ricadrebbero su B29 (un assaggio si è già avuto nell'assemblea di ottobre 2007, quando B-2 ha attribuito a B29 la responsabilità della scelta di Tiago, Andrade ed Almiron). Gli eventuali meriti (ragionamento per assurdo, difficile che si possa parlare di meriti, vista la situazione comatosa della Ridentus) sarebbero invece sempre di B-2 e del suo Projetto con l'accento sulla o.
Infine, B29 si troverebbe ad operare, solo contro tutti, in un covo di serpenti, pronti a pugnalarlo alle spalle alla prima occasione utile (è già successo, può tranquillamente succedere di nuovo).
Detto questo, l'unico motivo per cui B29 potrebbe comunque decidere alla fine di superare le proprie perplessità ed accettare la proposta di B-2 è il suo smisurato amore per i colori bianconeri. E, si sa, l'amore fa fare le cose più assurde.
Presumibilmente (altro avverbio molto utilizzato al processo di Napoli), comunque, prima di prendere qualsiasi decisione, B29 si consulterà (se non lo ha già fatto) con Andrea Agnelli e con Donna Allegra.