Chiellini blindato. Meno male che ...

Giorgio ChielliniMeno male che non ci hanno fatto ridere. Giorgio Chiellini con le sue ottime prestazioni in maglia azzurra ad Euro 2008 ha quasi costretto la Juve a blindarlo subito, perchè sul difensore hanno messo gli occhi in tanti. E dire che uno dei migliori centrali in circolazione, con margini di miglioramento notevoli, è ancora alla Juventus quasi per caso, per pochi milioni. Come dimenticare la frase di Ranieri della scorsa estate, quando Chiellini era stato praticamente messo sul mercato: "Chiellini può partire se ci fanno ridere". Ranieri spiegava che il difensore poteva essere ceduto se gli acquirenti avessero offerto la cifra che la Juve chiedeva. Si vocifera che la richiesta fosse di 13 milioni e che il Manchester City si sia fermato a 10. Per fortuna della Juve!
Giorgio Chiellini, assistito dal suo agente Davide Lippi, ha firmato il rinnovo del suo contratto, prolungandolo fino al 2013, il mas­simo consentito. Una firma che lo porterà a gua­dagnare intorno ai 2 milioni di euro, circa il dop­pio del suo ingaggio precedente, una cifra che era già inadeguata al suo valore se pensiamo che guadagnerà solo ora quello che venne concesso a Boumsong o Almiron.

Giorgio ha disputato una stagione eccezionale, dopo aver già mostrato valore ed attaccamento alla maglia nel campionato di serie B. Ma meno di un anno fa le cose si erano messe in modo diverso, con Ranieri che per la fascia sinistra gli preferiva Molinaro, di cui il tecnico si è sempre dichiarato entusiasta, confinando Chiellini al ruolo di riserva anche nelle amichevoli estive. Chiellini, che già allora meritava maggior considerazione, si lamentò e si prese i rimbrotti pubblici di Ranieri. Dopo Roma-­Juve, alla quarta di campionato, Andrade si infortuna e Criscito viene bocciato da Ranieri che, senza altre soluzioni possibili, sposta Chiellini dalla fascia sinistra al centro, dove aveva già giocato con Deschamps fornendo buone prestazioni.
Ora si sa che ogni allenatore ha i suoi "pallini" ma la sottovalutazione di Chiellini, la scorsa estate, è stata grave perchè vuol dire che Ranieri non aveva piena conoscenza del valore di tutti i giocatori juventini, espressi nel campinato di B e nell'Under 21, e che la socità era pronta ad assecondare il tecnico privandosi di un ottimo giocatore, con cui ha coperto il ruolo di centrale per altri 10 anni.
Che manchi la competenza tecnica nelle scelte lo confermarono poi gli acquisti dell'estate 2007.
La stagione di Giorgio è stata un fantastico crescendo che lo ha portato ad essere inserito nella lista per gli Europei, dove ha disputato tre ottime partite. Fantastica per rendimento l'ultima sfortunata gara con la Spagna, pari a quella disputata in campionato contro lo svedese "interista fin da piccolo", marcatura che è ancora negli occhi dei tifosi. Giorgio ha dimostrato, dopo una stagione intensa, una forza fisica straripante ed un netto miglioramento nel senso della posizione. La personalità, invece, l'ha avuta sempre.
L'importanza di Giorgio la vedi appena manca: salta cinque partite nella Juve e la difesa prende ben sette reti, salta la prima degli Europei per scelta di Donadoni e l'Italia prende tre gol.

Queste le sue dichiarazioni dopo il rinnovo di contratto: "Sono orgoglioso del rinnovo, ma avrei preferito essere a Vienna, a giocarmi gli Europei. Per me i successi di quest'anno non sono un traguardo, ma un punto da cui partire. Anche se so che devo fare ancora tanto, migliorarmi ancora e quindi confermarmi a questi livelli. Il bello arriva adesso". I problemi dell'estate scorsa se li è messi alle spalle: "Da allora sono cambiate tante cose è stata una stagione fondamentale e ho dimostrato di meritare un ruolo importante in questa società. Ora mi auguro di poter vincere qualcosa con la Juve e di fare concorrenza alle big della serie A. Inter, Milan e Roma sono un passo avanti ma a Torino stanno arrivando giocatori importanti e già lo scorso anno ci siamo avvicinati parecchio. L'obiettivo è di tornare a vincere, spero nel più breve tempo possibile". Giorgio ribadisce la preferenza per il ruolo di centrale: "L'ho detto da tempo che quello di centrale poteva essere il mio ruolo definitivo, anche se penso di poter ancora giocare da esterno".

ALTRE NEWS. La Juve ha ufficializzato tre operazioni riguardanti giovani talenti del settore giovanile: Giovinco, Lanzafame e Mirante. Sebastian Giovinco torna alla Juventus perchè la dirigenza ha esercitato la propria contro-opzione. Stesso discorso con il Bari per Davide Lanzafame, uno dei migliori giocatori dell'ultimo torneo di Serie B. Antonio Mirante, invece, resta alla Sampdoria che ha esercitato il proprio diritto di opzione sul portiere campano che resterà un altro anno a Genova, a titolo definitivo con accordo di partecipazione.
Non ottimi gli "spifferi" usciti dal CDA della Juve, che doveva valutare anche lo svolgimento della campagna acquisti e dare il suo benestare a Blanc per le operazioni in cantiere. Sembra che sia stato dato l'input a vendere e fare cassa prima di operare altri acquisti. Inoltre, sembra che nella scelta del centrocampista la società valuti positivamente l'opzione Stankovic tanto invisa ai suoi tifosi. Blanc disse: "Noi i tifosi li vogliamo coccolare" ... sembra, invece, che non li prendano in considerazione. Tutti i sondaggi sul serbo dicono che sarebbe acquisto assai sgradito ai tifosi. Il suo vantaggio rispetto a Xabi Alonso o ad altri candidati è solo nel prezzo più basso che la Juve pensa di poter pagare. L'Inter ha "bisogno" di venderlo, perchè il giocatore sembra non sia gradito a Mourinho, ma chiede 15 milioni, la Juve pensa di poterlo prendere con 8/10 milioni. La cosa grave, per i tifosi, è la sola idea di prendere in considerazione Stankovic e così fare un "favore" a Moratti, che non sarebbe neppure il primo!

Ultima considerazione: stupisce questo dover sempre passare dal CDA per ottenere il lasciapassare alle operazioni di mercato, che sia un acquisto o una semplice valutazione sull'ingaggio da riconoscere ad Amauri. Non dare indipendenza nelle scelte, neppure all'Amministratore delegato, suona come messaggio di sfiducia nella capacità e competenza tecnica di chi opera sul mercato e, inoltre, rallenta le operazioni. Dall'esterno sembra che le scelte infelici fatte nello scorso mercato, a fronte delle spese sostenute, abbiano partorito una sorta di "libertà con la condizionale".