Almiron parte, Manninger arriva

ManningerE' già finito il secondo capitolo della storia tra la Juve e Sergio Almiron: l'argentino passa alla Fiorentina con la formula del prestito oneroso (sembra di 400 mila euro). La prossima estate, per averne la metà, la Fiorentina dovrà versare 3,5 milioni di euro. L'argentino è una impor­tante soluzione in più per Cesare Prandelli e un bel colpo per il ds viola Pantaleo Corvino, che si assicura un centrocampista in più con un minimo esborso e rischio economico per i Della Valle: se il giocatore convincerà, acquisirne la metà, costerà sempre meno di quanto speso dalla coppia Blanc&Secco lo scorso anno mentre; se non sarà ritenuto all'altezza, i viola restituiranno il giocatore alla Juve. Se dovesse andare come prefigurato nella seconda ipotesi sarà ancora più difficile per Blanc e Secco riuscire a "piazzare" un Almiron oltremodo svalutato, con buona pace per un investimento di ben 9 milioni di euro, pagati lo scorso anno, per un giocatore delle cui prestazioni non si è avvalsa la Juve ma il Monaco lo scorso campionato e la Fiorentina nel prossimo. Il precedente prestito al Monaco si è rivelato "infelice" ed ha allontanato il giocatore dagli schermi italiani, depauperandone ancora di più il valore di mercato.
Da più fonti giornalistiche si parlava, per Almiron, di una possibilità di prestito alla Sampdoria o al Napoli, come "anticipo" per un eventuale passaggio alla Juventus, nel prossimo mercato, di Cassano o di uno tra Hamsik e Santacroce; alla fine Blanc&Secco hanno scelto la Fiorentina, forse sperando che l'aria della Toscana rigeneri l'argentino restituendogli fiducia e "mercato".
23 milioni, quelli investiti lo scorso anno su Almiron e Tiago, che non hanno dato nessun contributo in campo e che difficilmente rientreranno, anche solo parzialmente. Anche il portoghese è difficile da "piazzare" se non in prestito. Blanc, per Almiron e Tiago, voleva rientrare di buona parte dell'investimento dello scorso anno: avrà capito quanto è difficile "vendere bene" quando si è "acquistato male"?
Per Tiago sarà difficile che Blanc possa ottenere quanto spera, anche perchè il portoghese, per come sta giocando le recenti amichevoli, continua a perdere appettibilità per un eventuale acquirente e a rifilare picconate alla propria quotazione di mercato.
A vendere, o meglio svendere, Mutu, Ibra, Zambrotta o giovani di prospettiva come Nocerino son buoni in tanti. E' riuscire a recuperare i soldi gettati in Almiron e Tiago che segna la differenza tra un "buon ds" ed un "apprendista ds" senza esperienza e competenza acclarate.

La novità di giornata è l'arrivo nel ritiro di Londra di Alexander Manninger che potrà allenarsi con i bianconeri e disputare gare amichevoli, grazie a un nulla osta concesso dall’Udinese. L'austriaco si è dichiarato entusiasta: "Sono molto contento di essere alla Juve e non si tratta di una frase fatta. Qui il calcio conta. Io ho maturato tanta esperienza in squadre più piccole, ma tanti anni fa sono stato all’Arsenal e mi è rimasta la voglia di tornare ad alti livelli".
Manninger sarà, come da tempo veniva pronosticato, il secondo di Gigi Buffon: "Tutti conosciamo la forza di Gigi e il suo ruolo in questa squadra. Può giocare un solo portiere per volta, è vero, ma è anche vero che nel calcio di oggi c’è bisogno di almeno venticinque giocatori in rosa e un solo portiere non basta più, infatti alla Juve siamo in 3. Io sono pronto a dare una mano se ce ne sarà bisogno".
Manninger, 31 anni, è un portiere d’esperienza maturata in più squadre: BNZ Salisburgo, in cui cresce, Vorwarts Steyr, Austria Salisburgo, Grazer, Arsenal (dal 1997 al 2001, 40 partite giocate), Fiorentina, Bologna, Torino e Siena. A parte una breve parentesi all’Austria Salisburgo, guidata da Giovanni Trapattoni, nella città senese resta fino a quest’estate, quando il suo cartellino è stato acquistato dall’Udinese, che lo ha girato in prestito alla Juventus.
Manninger fa parte della Nazionale austriaca ed era nella rosa che ha recentemente disputato gli Europei.