Avanti il prossimo

stadioDopo aver rinnegato Moggi e Giraudo, non certo due nomi che storicamente significavano Juventus, anzi, sacrificandoli sull'altare della Gazzetta, le fervide menti del nuovo corso bianconero hanno cominciato ad immolare le facce da Juve, quelle che per anni sono state orgoglio e fierezza del popolo bianconero. Il primo è stato Roberto Bettega, in & out dalla nuova-vecchia-nuova Juventus. Dopo un anno di serie B, la dirigenza non gli rinnova il contratto e lo accompagna alla porta per raggiungere gli altri due terzi della Triade, rientra dalla finestra nel 2009 con la carica di Vice Direttore Generale mentre la Juventus annaspa, e viene allontanato di nuovo in malo modo nel maggio 2010 con l'arrivo di Andrea Agnelli, ma soprattutto di Beppe Marotta.

Senza tener conto dei vari Chiarenza, Ceravolo e altri uomini ombra della vecchia gestione, anch'essi scaricati, ripartiamo da Didier Deschamps scelto per tornare in Serie A e, a missione compiuta, messo nelle condizioni di andarsene dal projectò del connazionale Blanc, quello dei cinque anni mai rispettato e già allungato di almeno altri tre anni dal nuovo corso Marottiano. L'eclettico centrocampista francese si è dimostrato valente tecnico e valido indovino, quasi l'unico tra i richiamati a dire "No mercì" alle utopie d'oltralpe. Un altro furbo è stato Marcello Lippi, lui sì una faccia da Juve, talmente da Juve che quando viene richiamato, tra un boccone e l'altro, dice anche lui: "No grazie", ma non senza darci comunque un aiuto consigliando Claudio Ranieri: l'unico tecnico che, nel dopo Farsopoli, abbia portato parziali risultati (accesso e decente partecipazione alla Champions League) grazie soprattutto all'inerzia dei vecchi campioni piuttosto che all'efficacia del suo calcio.

E subito dopo Ranieri qual è stato il nuovo alfiere bianconero da Juventus da offrire al popolo? Ciro Ferrara, napoletano di nascita ma juventino d'adozione. L'ennesima faccia da Juve da far sedere in panchina per insegnare ai "nuovi campioni" come si vince alla Juventus. Peccato che il neoallenatore partenopeo sia durato il tempo di morire in conferenza stampa e nei collegamenti del dopo partita. Anche lui, dopo aver contrastato i più grandi attaccanti del mondo, si è trovato nel difficile compito di far figure di merda davanti alle telecamere e ad un microfono spianato.

Di tutte le facce da Juventus ancora disponibili a sedere sulla nostra panchina si è citato Luca Vialli (già allenatore-giocatore nel Chelsea) più che Claudio Gentile o Antonio Conte. Forse servivano più dimestichezza davanti ad un microfono e la buona stella di Sky, dove Vialli commenta e analizza tatticamente il calcio, piuttosto che gente tosta e rodata che sicuramente non si è dimenticata come vincere e soprattutto non si è dimenticata della Juventus.

L'ultima carta da giocare, il signore del cricket, l'ha giocata alla fine. Il Re di denari è stato messo sullo scranno della Juventus forse per permettere al Joker di portare a termine, senza ulteriori intoppi derivanti dall'insostenibile leggerezza dei tifosi, i preannunciati cinque anni. A supporto del Re di denari anche il Jack di Coppe e perché no, anche di cuori, quel Jack biondo che nel cuore è rimasto (e per sempre rimarrà) a tutti i tifosi della Signora. Ebbene, da quanto si vede, Andrea Agnelli, insieme a Pavel Nedved, ci ha messo la faccia e, soprattutto, il cognome, ma non abbiamo modo di sapere con quanta autonomia abbia accettato l'incarico. Oddio, possiamo immaginare che tutto questo margine operativo non ce l'abbia mai avuto, considerando che le misere bocche da fuoco della Newventus (avvocati a Napoli, Juventus Channel, sito ufficiale, giornali di riferimento e supporto economico) sparano solo qualche colpo di avvertimento ogni tanto e, considerando i risultati finora ottenuti, mancano anche il bersaglio.

Ebbene, le facce da Juventus sono finalmente finite, oggi come ieri, considerando gli ultimi due allenatori che si son seduti all'olimpico di Torino (Zaccheroni e Del Neri) visto che, nonostante le larghe promesse di Lippi pronto ad aiutare se ce ne fosse bisogno, oggi si mormora il nome di Roberto Mancini come il più papabile nuovo allenatore della Juventus e, in seconda battuta, Villas Boas, Mazzarri e più lontano Spalletti. Mancini che, secondo Sky, non sarebbe sgradito né ai cosidetti tifosi Vip bianconeri, né nel sondaggio da casa (sondaggio in corso mentre scrivo, favorevole il 52%, n.d.r.). Ora a prescindere da quanti tifosi Juventini abbiano rinnovato l'abbonamento con Sky, vorrei proprio sapere chi sono quelli che vogliono vedere Mancini indossare i nostri colori e guidare la Juventus dopo quanto detto in passato.

Noi non dimentichiamo, ovvero, io non dimentico e Mancini a guidare la squadra non lo voglio vedere, così come non ho voluto vedere Stankovic indossare la nostra maglia, senza pentimenti e, salutandovi, mi pongo un'unica e semplice domanda: ma John Elkann, pur non essendo una faccia da Juventus, la faccia, quando ce la mette?