Il tormentone del mercato estivo

Agnelli e MarottaCome in ogni finale di stagione, a condire i giornali sportivi italiani ci pensano giornalisti più fantasiosi che ben informati, che ci comunicano l'arrivo del "nuovo Messi" o la partenza del beniamino della propria squadra del cuore. Puntualmente, poi, le dichiarazioni dei diretti interessati e, poche settimane dopo, i fatti nudi e crudi smentiscono le varie ipotesi di calciomercato.
Anche la Juve non sfugge a questa tradizione e viene anch'essa interessata da voci più o meno veritiere di accordi o incontri preliminari che decidono il futuro di svariati giocatori pronti a vestire - o svestire - la gloriosa maglia bianconera. Non è ancora il momento per tracciare un primo bilancio del calciomercato, dal momento che ancora non è iniziato ufficialmente e le voci sono pressoché sussurri; tuttavia, un paio di nomi traballanti già da un po' di giorni, se non mesi, sono in voga e resteranno sulla cresta dell'onda per qualche settimana.
Insomma, per il momento prendiamolo come provocazione, se preferiamo.
Il primo nome sulla lista dei partenti pare essere proprio il mister, Gigi Del Neri: arrivato alla Juve poco meno di un anno fa, all'inizio di quest'altra insoddisfacente stagione, è stato da molti additato come uno dei principali responsabili di un cammino non certamente positivo, iniziato, al solito, tra infortuni e squalifiche importanti, ma con discreti risultati; terminato ad inizio gennaio con un tracollo disastroso, una caduta libera che si è arrestata solo a marzo, ma senza poi rivedere un finale di stagione degno della storia juventina (soprattutto considerando i risultati non eccezionali delle altrettanto non irresistibili rivali in corsa per l'ingresso in Champions League). Praticamente sfumato il quarto posto, ultimo utile per l'Europa che conta, ed obiettivo dichiarato ad inizio stagione, come porranno rimedio i vertici societari? Con la riconferma del friulano, magari puntando su nuovi nomi in rosa, oppure con la cacciata del mister di Aquileia, spezzando il duo Del Neri-Marotta (che verosimilmente manterrà la poltrona da AD)?
In questi giorni aumentano le quotazioni di Antonio Conte, indimenticabile capitano della Juventus lippiana, anche, e soprattutto, a causa dei rifiuti o degli ingaggi inarrivabili degli altri pretendenti alla panchina bianconera (Villas Boas del Porto, Mancini del Manchester City ed ex Inter, Capello, Spalletti); forse, al momento, rimangono in corsa Mazzarri (autore di una bella stagione a Napoli) e, più staccati, gli "juventini" Gasperini e Gentile. Come preannunciato, niente di certo, solo voci.
Ma veniamo al beniamino dei tifosi juventini, protagonista di quello che verosimilmente si rivelerà uno dei tormentoni estivi più in voga: il numero 1, l'altro Gigi, insomma... Buffon. Difficile fare pronostici: cederlo qualche anno fa avrebbe fruttato assai alle casse di corso Galileo Ferraris, ora tra età ed acciacchi risulta difficile persino stimarne una valutazione economica. Complicato anche stabilire se e in che modo partirà quello che per svariate stagioni è stato il baluardo della porta bianconera, tra trionfi e scandali, anche personali. Per buona parte della tifoseria, Buffon resta uno degli idoli che è rimasto in serie B, per altri è un calciatore ormai giunto agli ultimi anni di carriera, che troppo spesso sottolinea ed esalta gli anni bui di Calciopoli e soprattutto della serie cadetta, cui tutti noi fummo costretti dal pastrocchio di Farsopoli.
Intanto si è diffusa la notizia di un incontro preliminare tra Nedved e Baldini per discutere del possibile passaggio del portierone alla nuova Roma targata Unicredit-Di Benedetto. Come successore si parla di Handanovic, forte portiere sloveno in forza all'Udinese (alternativa a Buffon anche per i capitolini, nel caso in cui non andasse in porto la trattativa con la Juve), ma non dimentichiamoci di uno Storari scalpitante che potrebbe far bene ancora per qualche stagione. Non sappiamo come andrà a finire la situazione: di certo, ne sentiremo parlare assai.
E mentre dal campo giungono le voci del ritorno al calcio giocato per Quagliarella (allenatosi in gruppo) e De Ceglie (sceso in campo con la Primavera per centrare direttamente la qualificazione alle finali, evitando i play-off ai ragazzi di mister Bucaro), in seno alla società le dichiarazioni di John Elkann sembrano un fazzolettino bianco per salutare e scalzare definitivamente il cuginetto Andrea Agnelli dalla reale postazione di comando del trenino bianconero.
Non una partenza, non un addio in senso stretto, ma le parole del leader di Exor hanno il sapore di un simbolico allontanamento del figlio di Umberto dalla guida della società e, di conseguenza, di un ritorno al controllo economico ed al disegno dell'ennesimo progetto Juve post-Calciopoli, che delega a milioni di tifosi esausti il compito di elargire generosamente altri quattrini di tasca propria, se davvero vogliono rivedere una Juve degna di tale nome.

Dunque, inizierà a breve quanto abbiamo preannunciato: un via-vai di personaggi, di calciatori, di annunci più o meno attinenti alla realtà bianconera che costituiranno il nostro tormentone estivo. Ma se fino a qualche anno fa, nonostante tutto, certo non si poteva criticare la gestione sportiva di presidenza e dirigenza bianconera, visti i risultati conseguiti, all'opposto l'esperienza di questi ultimi anni non può lasciarci indifferenti e tranquilli.

Dai piani alti riceveremo in pasto i classici tormentoni estivi, puntualmente smentiti perché senza fondamento, o qualche risposta concreta, su tutti i fronti, finalmente la meritiamo anche noi?