Lo spirito Juve e quel discorso interrotto un certo 31 agosto...

andrea agnelliNei giorni scorsi abbiamo discusso molto sulla revoca del cartone. Una buona parte di noi, sulla base di argomentazioni assolutamente razionali e giuridicamente inappuntabili, riteneva importante la revoca almeno come inizio di un percorso verso la meta a cui tendiamo da 5 anni.
Confesso che ero tra i pochi svogliati, l’idea della revoca del cartone non mi dava grandi emozioni (lo considero un grottesco orpello adatto alla bacheca di chi è da sempre roso dall'invidia e dal livore per le numerose, e legittime, sconfitte sportive subite lungo i decenni), e soprattutto pensavo alle parole di Andrea Agnelli: se il Consiglio Federale avesse sancito il fatto che l’Inter ha vinto 17 scudetti e non 18, per il momento le cose sarebbero finite così, in attesa di verdetti definitivi da Napoli, e cioè per diversi anni ancora; in caso contrario, come si può leggere dal comunicato apparso ieri sul sito della Juve, il percorso sarebbe partito subito. Si parla di avvocati al lavoro e di iniziative legali a livello amministrativo e internazionale. Si parla di valutazione di danni economici, come con tempestiva lungimiranza ha fatto ieri il nostro Salvatore Cozzolino su questo sito.

E’ quel che aspettiamo da 5 anni. Dal 31 agosto 2006, data della rinuncia al ricorso al TAR, che corrisponde per molti di noi con la data di morte della Juve che conoscevamo. Finora. Perché se dalle parole di questo comunicato si passa ai fatti, per me la Juve rinasce. Lo spirito della Juve, distrutto, disperso 5 anni fa dal linciaggio mediatico, ma soprattutto dalla mancata difesa da parte di chi allora avrebbe dovuto rappresentare i nostri interessi, far valere i nostri diritti, e invece accettò con incomprensibile remissività tutte le calunnie e i soprusi che abbiamo documentato ormai abbondantemente su questo sito, ecco, quello spirito, nel momento in cui la Juventus di Andrea Agnelli dovesse mettere in pratica quanto annunciato, tornerebbe a vivere.

Da quanto leggiamo, si ha l’impressione che la Juve stia tirando fuori dal cassetto il ricorso al TAR di quel funereo 31 agosto 2006. Ce l’abbiamo ancora nella sezione download. Vi aveva collaborato come consulenza l’avvocato Dupont, richiamando la sentenza Meca-Majcen che imponeva alle Federazioni di attenersi al diritto Comunitario, con pene che non intaccassero il volume d'affari annuale di un esercizio di oltre il 10%. Rileggetevelo, documenta in modo preciso tutte le numerose aberrazioni che sono state compiute nel 2006 per accontentare chi voleva distruggere e umiliare la Juve (vedi anche qui e qui),

Immagino che molti tifosi juventini si siano arrabbiati ieri quando il Consiglio Federale ha reso noto la sua (non) decisione. Quel che mi piacerebbe trasmettere, a chi vuole e piace, sono poche semplici considerazioni: 1) Lasciate perdere l’Inter, non merita tutta questa attenzione: il modo in cui difende un trofeo che non ha mai vinto né vagamente meritato definisce a sufficienza quel mondo. 2) Ringraziamo Abete e il Consiglio Federale, hanno dato una bella accelerata alla revisione di Farsopoli. 3) Dobbiamo capire che la questione non riguarda il modo con cui gli altri club e i loro tifosi manifestano livore nei confronti della nostra storia, riguarda solo noi: quando subisci delle accuse infamanti e delle sanzioni sproporzionate, devi difenderti e far valere i tuoi diritti.

Andrea, però stavolta si va fino in fondo.