Mercato Juve: i nostri consigli per gli acquisti

MarottaIl campionato di serie A è fermo per le festività natalizie, ma impazzano le news (vere o presunte tali) che riguardano la finestra invernale del calciomercato. Abbiamo quindi sondato gli umori della redazione di Ju29ro.com riguardo alle prossime mosse della Juventus.
Quale dovrebbe essere l'entità del budget da investire?
Quali reparti dovrebbero essere rinforzati a breve?
E, soprattutto, su quali giocatori sarebbe opportuno puntare?



Le linee guida sono: pochi soldi, esigenze primarie difensore ed esterno sinistro, in attacco solo opportunità low cost.
Un nome è già quasi fatto, Peluso: a me non dispiace affatto, credo possa essere una bella sorpresa. Difensore: uno che faccia numero, magari in prestito. Rimango con Marrone per Bonucci, Caceres per Barzagli e Chiellini e Lichtsteiner da utilizzare all'occorrenza (esterno destro ci sono Padoin e Isla). Più il nuovo acquisto per le emergenze.
Attaccante: molti nomi buoni che si leggono non giocherebbero in Champions (Villa, Sanchez) che è la competizione dove l'attaccante forte serve di più. Ok Drogba se non bisogna vendere Vinovo per pagargli l'ingaggio, altrimenti mi riprenderei Gabbiadini. Se poi volessero stupirci con un nome poco conosciuto preso a poco, ben venga. Gli esperti, in fondo, sono loro.
Alessio Epifani

A centrocampo siamo a posto, urgono ritocchi in difesa e attacco. In difesa dovrebbe arrivare Peluso, buon elemento, adatto alla bisogna, anche perché Conte lo conosce bene (un Padoin-bis) e viceversa, e sappiamo quanto ciò conti. Poi ne servirebbe anche un altro, magari non a fine carriera: l'ideale sarebbe un prestito con diritto (diritto, chiaro?) di riscatto, il must di Marotta, almeno a livello di intenti; il nuovo arrivato avrebbe modo di proporsi e poi a giugno si decide (penso a nomi che si fanno, tutti da testare, come Neto, ecc.). Poi un attaccante: così non si può stare, suvvia. Uno che possa giocare la Champions, anche se costasse un po'.
Lo scouting di cui ha parlato Paratici a Londra dovrebbe dar frutti in questi momenti, se è cosa seria.
Angelo Ribelle

Ma non rompete la minchia che mica siamo i ds della Juve.
Ci vuole una punta con i controcoglioni. La trovino loro che sono stipendiati di bruttum per fare solo quello. Drogba costa troppo? Trovino la formula economicamente e fiscalmente sostenibile.
Non sono in grado? Trovino un Falcao 23enne a 6-7 milioni di euro e ce lo portino a casa.
Trillo

Visto che Luis Suarez - il mio preferito e l'ideale per questa squadra - non potrebbe giocare la Champions League, le alternative sono due: o Drogba abbassa le pretese e si accontenta di fare quel che hanno fatto in passato Henry (con l'Arsenal) e Beckham (col Milan) durante la pausa del campionato USA, oppure acquistare un grande giocatore solo per il campionato mi farebbe mordere le mani pensando all'impossibilità di schierarlo in Europa.
Considerando che sia Agnelli che Conte in queste ore hanno confermato la disponibilità della Juve ad arrivare a giocatori di grande spessore tecnico e dal costo elevato, sarei propenso a valutare per bene le possibilità di ingaggiare il cosiddetto "big" per giugno, fermo restando che le basi devono essere poste sin da ora, per scongiurare gli imbarazzi della scorsa estate.
Per ora sostituirei Bendtner, magari con un ragazzo di prospettiva più che con un mestierante che poco aggiungerebbe al progetto tecnico e rischierebbe di creare malumori in spogliatoio, proprio adesso che i quattro attaccanti sembrano fisicamente a posto e che anche Matri, l'ultimo in graduatoria quanto a rendimento nella prima fase della stagione, nell'ultima gara dell'anno sembra aver recuperato fiducia .
Questo dice la razionalità, poi il cuore vuole la sua parte, e in proposito se Agnelli volesse accontentare Conte - con Drogba - probabilmente accontenterebbe se stesso.
L'operazione in sé non avrebbe molto senso, però il papà di Andrea, esortato dai suoi consiglieri a non spendere una cifra antieconomica per un grande giocatore, si intestardì seguendo il proprio istinto: "E io lo compro lo stesso!". L'anno era il 1957, il giocatore era Omar Sivori.
Claudio Amigoni

La rosa della Juventus ha un unico grave difetto: la Vucinic-dipendenza. La tenuta difensiva è garantita da un sistema di gioco, il 3-5-2, che permette di ruotare gli uomini senza per questo difettare di solidità. Persino Lichtsteiner può giocare come centrale di difesa, la squadra continua a non subire gol su azione (l'ultimo risale al 10 novembre). Se manca Vucinic, invece, la sterilità del nostro attacco è fin troppo evidente. Basti pensare a come cambiò l'ultima Juve-Inter all'uscita di Mirko per infortunio. Anche Pirlo è fondamentale per il gioco della squadra, ovvio. Ma è inutile impelagarsi nella ricerca di un suo sostituto: un altro Pirlo non esiste. Io direi, allora, di tappare il buco venuto a crearsi nel numero di difensori (più che Peluso all'Atalanta chiederei Brivio) e di impegnare il grosso del budget di gennaio per trovare un regista d'attacco che possa sostituire il montenegrino in sua assenza: e se puntassimo su Gabbiadini? Marotta ha già la metà del cartellino. Se arrivasse un altro crack "alla Pogba" neanche sarebbe male.
Giuseppe Simone

I risultati ottenuti in questa prima parte di stagione senza il top player in attacco e senza il top player in panchina dovrebbero essere sufficienti a confinare i tormentoni alla Drogba nel mondo iperuranio delle fole. Si tratterebbe di versare una quindicina (?) di milioni a fondo perduto per far giocare a un 35nne due-quattro, se va proprio bene sei-sette partite. I Maya hanno fallito e la Champions League 2012-13 non sarà l'ultima della storia. Se anche non dovessimo vincerla quest'anno (e ammesso che il reparto d'attacco risultasse decisivo per un tal esito), ce ne saranno altre, nel 2014, nel 2015, e per molti anni ancora. Nel frattempo credo che sia meglio pensare a pochi acquisti mirati a dare ancora più sostanza e prospettiva di lungo termine a un gruppo che già così com'è in Italia non ha rivali e che ne ha in realtà ben pochi anche in Europa. La Champions si vince con carattere e qualità, ma anche con episodi favorevoli, come è capitato a Chelsea e Inter recentemente, alle quali la Juve attuale non ha nulla da invidiare, al contrario. Peluso va benissimo, il marchio Atalanta è stato garanzia DOCG per almeno gli ultimi 40 anni di fortune bianconere (Scirea, Cabrini, Carrera, Montero, Vieri, Inzaghi, e ne dimentico). Un difensore centrale alla Astori o equivalente per dare sostanza alla difesa, e certo, un attaccante per fare il quinto, e per questo sarebbe secondo me il caso di inserire un giovane di talento da iscrivere al "Master Antonio Conte" in modo da raccoglierne i frutti nelle stagioni a venire.
Mario Incandenza

Purtroppo l'infortunio di Chiellini condizionerà questa sessione di mercato: e questo significa che spostata la priorità sulla difesa (c'è anche l'assenza di Asamoah tra gennaio e febbraio da coprire) per l'attacco non vi saranno grandi risorse: infatti, Drogba a parte, è cominciata la solita ridda di nomi improbabili come quello del colombiano Guerrero, un onesto mestierante che, al di là del suo momento di gloria vissuto quest'anno nel Mondiale per club nelle file del Corinthians, in Europa e segnatamente in Bundesliga non ha certo destato una grande impressione. Spero quindi che, qualora non vi fossero le risorse per un goleador con la G maiuscola (ed è obiettivamente difficile trovarne uno che con costi un capitale e che allo stesso tempo sia utilizzabile in Champions League), piuttosto di ingaggiare qualcuno che serva solo a fare numero, si cerchi almeno di lavorare in prospettiva puntando su qualche giovane talento. Se ve ne fosse la possibilità non disdegnerei nemmeno l'idea di portare a Torino uno dei tre giovani attaccanti di cui la Juve possiede la compartecipazione (Immobile, Boakye e Gabbiadini).
Alberto Marchiani

Il grande dilemma è la punta da 20 goal ma...
Costa troppo, non vuol venire a giocare in Italia, non c'è molto di buono in giro, a gennaio costa tutto il doppio etc etc...
A questo punto si rivince il campionato, andiamo più avanti possibile in Champions League (hai visto mai...) e facciamo cassa con gli introiti dallo stadio e dalla UEFA.
A giugno facciamo i conti e una campagna acquisti mirata con uno/due grossi nomi a rinforzare l'organico. Continuare la politica dei giovani, sia interna al Club che esterna.
Approfittare della mancanza di fondi degli altri club italiani per fare la spesa, quella buona intendo... Affidarsi a Conte per i nomi da scegliere, lui sa come gioca la squadra e sa cosa serve per continuare a farla giocare così o migliorarla. E' più importante prendere sì grandi giocatori, ma che si integrino immediatamente nel gruppo e che siano funzionali agli schemi del Mister piuttosto che... La pratica è meglio della teoria!
Mario Pirovano

Difficile ritoccare in meglio un gruppo come quello costruito da Conte. Un gruppo che ha giocato, da agosto a dicembre, 26 partite (19 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte) conseguendo l'80% dei punti a disposizione. La Supercoppa italiana vinta, primo trofeo della nuova stagione; il turno di CL superato vincendo il girone, ed eliminando i campioni in carica; il turno di coppa Italia passato, in attesa di incontrare il Milan; il campionato di serie A fin qui dominato: primo posto con 8 punti di vantaggio sulla Lazio, seconda. E 22 delle 26 partite questo gruppo le ha giocate, per i noti motivi, senza il suo condottiero in campo.
Il centrocampo appare davvero difficile da migliorare, se non forse per gli esterni, dove peraltro Conte ha già a disposizione (soprattutto a destra) diverse scelte. Migliorare in difesa? Solo 17 goal subiti in tutto. Inoltre, anche in casi di emergenza (infortuni o squalifiche), le soluzioni alternative sono molte. Potenziare l'attacco? La squadra ha segnato finora 56 reti: la squadra, non necessariamente le punte che, nel gioco voluto da Conte, partecipano alla manovra e favoriscono gli inserimenti dei centrocampisti.
Se lo staff e la società ritengono che il gruppo sia ulteriormente migliorabile, che agiscano nella direzione e con le modalità che considerano opportune. Mi fido delle competenze di chi fino ad oggi ha ottenuto i risultati sopra esposti.
Nino Ori