Inter, il buco nero

Massimo MorattiIn attesa che siano disponibili i bilanci di tutte le società del pianeta Inter (non solo F.C. Internazionale Milano, ma anche Internazionale Holding e Inter Brand srl) e che sia quindi possibile una panoramica completa dell'esercizio 2007-08, abbiamo ricevuto questo contributo dal nostro collaboratore JSTARGIO che volentieri pubblichiamo.
In fondo all’intervento troverete il commento della redazione di JU29RO.


QUANTO BRUCIA L'INTER
Dall'analisi dei rendiconti finanziari di F.C. Internazionale Milano Spa relativa agli esercizi 2006/2007 e 2007/2008 emerge che c'è stato un surplus di uscite finanziarie complessive di euro di 378 milioni di euro di cui 238 nel 2007/2008 e 91 milioni di euro nel 2006/2007 oltre a 49 milioni di rimborsi prestiti. Per far fronte a questo surplus di uscite i soci dovrebbero aver messo mani al portafoglio per 312 milioni di euro, per la parte residua si è avuto un incremento dei debiti verso banche (evidentemente per ottenimento di prestiti) per circa 36 milioni e con un decremento delle disponibilità liquide tra il 30/06/2006 e il 30/06/2008 pari a circa 30 milioni.
Se F.C. Internazionale Milano Spa nei prossimi esercizi non produrrà utili, ma produrrà perdite, possiamo affermare che ben difficilmente i soci vedranno rientrare i loro soldi, che li potremo considerare bruciati
F.C. Internazionale Milano spa ha chiuso l'esercizio 2007-2008, con una perdita di 148.271 migliaia di euro. I flussi finanziari generati dalla gestione corrente risultano negativi per 199.854 migliaia di euro, anche i flussi finanziari generati dall'attività di investimento risultano negativi per 38.170 migliaia di euro, i flussi finanziari generati dall'attività di finanziamento risultano pari a 242.306 migliaia di euro, nonostante tale enorme afflusso di denaro derivante da attività di finanziamento, l'incremento delle disponibilità liquide è stato pari soltanto a 4.281 migliaia di euro.
Di conseguenza nell'esercizio 2007/2008 l'attività corrente di esercizio e l'attività di investimento hanno determinato un surplus di uscite finanziarie rispetto all'entrate e tale squilibrio è pari a circa 238 milioni di euro. Questi 238 milioni sono stati coperti con un flusso finanziario netto derivante da attività di finanziamento, verificatosi durante l'esercizio, di 242 milioni di euro, che ha permesso un incremento delle disponibilità liquide pari a 4 milioni di euro.
Il saldo netto del flusso finanziario pari a 242 milioni è dato dalla somma algebrica di quanto segue: incremento dei debiti verso banche per 36,7 milioni da 205 milioni di apporti di capitale meno un trascurabile rimborso ad altri finanziatori per 105 mila euro.
Questo significherebbe 205 milioni di euro dovrebbero essere usciti dal portafoglio degli azionisti, con la speranza che un giorno ritornino alla base.
Anche i flussi finanziari generati dalla gestione corrente, negativi per 199.854 migliaia di euro, derivano da una somma algebrica tra i flussi finanziari generati dalla gestione reddituale negativi per 108.788 migliaia di euro più i flussi generati dalle variazioni dell'attivo corrente per 22.743 migliaia di euro e i flussi generati dalle variazioni del passivo corrente per 68.343 migliaia di euro.
Per l'esercizio 2006-2007, i flussi finanziari generati dalla gestione corrente risultavano negativi per 36.466 migliaia di euro, anche i flussi finanziari generati dall'attività di investimento risultavano negativi per 55.099 migliaia di euro, i flussi finanziari generati dall'attività di finanziamento risultavano pari a 57.649 migliaia di euro il decremento delle disponibilità liquide è stato pari 33.916 migliaia di euro.
Tradotto in parole povere significa che solo nell'esercizio 2006/2007 l'attività corrente di esercizio e l'attività di investimento hanno determinato un surplus di uscite finanziarie rispetto all'entrate e tale squilibrio e pari a 91 milioni di euro. Questi 91 milioni sono stati coperti con un flusso finanziario netto derivante da attività di finanziamento, verificatosi durante l'esercizio, di 57 milioni di euro e con una riduzione delle disponibilità liquide di 34 milioni di euro ("cassa bruciata") esistenti al 30/06/2006.
Il saldo netto del flusso finanziario pari a 57 milioni è dato dalla somma algebrica di quanto segue: 36,6 milioni da versamento in conto futuro aumento di capitale più 70 milioni come risorse finanziarie prodotte per effetto della fusione con Inter Capital meno 43,7 milioni di finanziamenti rimborsati alle banche meno 5,2 milioni di euro restituiti ad altri finanziatori.
Per quanto riguarda i 70 milioni bisogna ricordare che l'assemblea di Inter Capital S.r.l. successivamente incorporata in Internazionale Milano F.C. spa, aveva deliberato un aumento di capitale sociale in denaro per un importo di Euro 70 milioni; tale aumento di capitale fu integralmente sottoscritto e successivamente versato da Internazionale Holding srl.
Anche i flussi finanziari generati dalla gestione corrente, negativi per 36.466 migliaia di euro, derivano da una somma algebrica tra i flussi finanziari generati dalla gestione reddituale negativi per 54.766 migliaia di euro più i flussi generati dalle variazioni dell'attivo corrente per 10.372 migliaia di euro e i flussi generati dalle variazioni del passivo corrente per 28.762 migliaia di euro.
Se sommiamo al fabbisogno di cassa generato dalla gestione corrente e dall'attività di investimento pari a 91 milioni le uscite per rimborsi di prestiti pari a 48,9 milioni di euro; possiamo concludere affermando che senza toccare le disponibilità liquide esistenti al 30/06/2006 bisognava mettere mani al portafoglio dei soci o chiedere finanziamenti per circa 140 milioni.
In questo caso si è preferito ridurre le disponibilità liquide esistenti da 34.055.698 euro del 30.06.2006 a 139.819 euro del 30.06.2007 ed iniettare solo 106,6 milioni di mezzi propri.”

JSTARGIO


 Nota della redazione. Il lettore più attento avrà certamente capito che i redattori del nostro sito non sono semplici tifosi della Juventus. Spesso sono importanti professionisti che, sdegnati da quanto è accaduto nel Calcio e alla Juventus in particolare, hanno accettato di far parte del nostro gruppo.

Uno dei nostri collaboratori è per l’appunto un dottore commercialista che scrive con lo pseudonimo di JSTARGIO e che, dopo aver preso visione dei documenti ufficiali, ci ha inoltrato, a caldo, alcuni appunti sulla situazione di bilancio degli indossatori di scudetti altrui alla data del 30 giugno 2008.
Ci permettiamo di commentare le sue considerazioni solamente perché riteniamo che siano stati scritti in un linguaggio molto tecnico e per questo magari poco fruibile a lettori che non hanno dimestichezza con bilanci e partita doppia.

Come già preannunciato in apertura, per commentare la situazione degli “onesti”, l’ideale sarebbe possedere i bilanci di tutte le aziende che compongono l’architettura societaria. Al momento però possediamo solo quelli relativi a FC Internazionale.
Per essere chiari è importante evidenziare che FC Internazionale è la società operativa che ha in carico i giocatori, che incassa i diritti tv e i soldi dei biglietti e degli sponsor e che è tenuta a presentare i bilanci alla COVISOC per l’iscrizione ai Campionati.

FC Internazionale però è attualmente la risultanza di una intensa spremitura di meningi che i commercialisti di Moratti hanno dovuto attuare per “ripulire” la vecchia Inter spa e renderla presentabile ai fini dell’iscrizione al campionato. La creazione di società controllate e controllanti a monte e a valle della società operativa ha consentito di tenere a galla quest’ultima.
Ad esempio è stata creata la Inter Brand srl, che è servita a valorizzare fittiziamente il marchio INTER attraverso un prestito bancario di 120.000.000 euro garantito dal pegno sulla stessa Inter Brand srl.
Ma non solo. Attraverso una complicata serie di operazioni straordinarie, negli esercizi passati sono riusciti a ripulire la società operativa (F.C. Internazionale) dagli indebitamenti causati da anni di perdite, spostandoli più a monte, verso la controllante Internazionale Holding spa.

Tutte queste operazioni straordinarie, tuttavia, non riescono a risolvere il problema di FC Internazionale. Un problema, che il nostro Jstargio ha abilmente evidenziato, e che ogni anno si ripropone in tutta la sua brutalità: in pratica a fronte di 100 lire incassate la FC Internazionale ne spende 175.
Ciò significa che ogni anno c’è qualcuno che deve tirare fuori i soldi per quadrare i bilanci e presentare i conti sufficientemente in carreggiata per l’iscrizione al campionato.

Lasciamo al lettore qualsiasi commento sulla eticità di tale prassi. Ognuno è infatti libero di spendere i propri soldi come preferisce. Tuttavia qualche considerazione in merito a quanto rilevato nei bilanci di FC Internazionale deve essere fatta. E il nostro amico Jstargio ne fa alcune davvero interessanti.
I suoi appunti ci rivelano che questi ritmi non sono sostenibili. La cosa esilarante a nostro modo di vedere è che, nel corso dell’Assemblea, il Presidente ipotizza che tale andazzo possa essere presto sanato attraverso i maggiori ricavi ottenuti dall’attività commerciale e dai risultati di prestigio finalmente ottenuti dalla squadra. Insomma parole, parole, parole. Che dall’analisi del settore Calcio in Italia e in Europa sappiamo che rimarranno tali.
La verità è che questi ritmi dovranno prima o poi normalizzarsi. Anche se, come qualcuno ipotizza, questo continuo ripianare di perdite potrebbe essere un gioco molto più grande di ottimizzazioni fiscali che consentirebbe all’azionista di maggioranza di risparmiare un bel pò di tasse.

Anche quest’anno, quindi, l’Inter ha accumulato perdite per 148 milioni di euro. Quest’anno però sono state bruciate anche le riserve patrimoniali frutto dell’ingegneria finanziaria degli ultimi due esercizi, per cui l’aumento di capitale appena deliberato dovrà essere corposo e sottoscritto integralmente da Internazionale Holding, cioè da Moratti in persona. Verificheremo poi se ciò avverrà in contanti oppure attraverso ulteriore indebitamento offerto dall’Istituto di Credito, la Banca Antonveneta, dove Moratti stesso è consigliere.

Antoine Lavoisier diceva che nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Così come la materia si può trasformare in energia noi riteniamo che gli scudetti di cartone dell’Inter si siano trasformati soprattutto in indebitamento consolidato fuori controllo.
Poco importa se in giro si dice che Moratti mette i soldi. Se finora li avesse messi per davvero non ci sarebbero dati come quelli che leggiamo nei bilanci. Se finora li avesse messi per davvero non ci sarebbe stato bisogno di equilibrismi contabili. Non ci sarebbe un saldo negativo tra debiti e crediti di oltre 300 milioni di euro solamente nella società operativa FC Internazionale al 30 giugno 2008.
In definitiva dall’analisi finanziaria e contabile l’Inter ne viene fuori come un immenso buco NERO.
Un immenso buco NERO che assorbe inspiegabilmente perdite di centinaia di milioni di euro ogni anno.

Lasciamo al loro destino i giornalisti servi del padrone e i creduloni che, con l’anello ben saldo tra le narici, sono convinti che Moratti lo faccia solo per passione personale. I soldi sono soldi e non puzzano per nessuno. Il motivo deve essere un altro.

Quale? Non spetta a noi di JU29RO Team dirlo. A noi spetta solo analizzare i fatti nella dimensione in cui ci vengono proposti. Noi abbiamo il dovere di fermarci davanti al buco NERO. Perché da cronisti diventeremmo indovini e non abbiamo mai voluto esserlo.
Le spiegazioni che noi attendiamo, e che Voi lettori attendete, ci devono essere fornite da coloro i quali hanno facoltà ad entrare in questi buchi NERI.

Peccato che attualmente queste persone stiano perdendo tempo a ravanare tra le stelle della galassia sbagliata.....