Real Madrid-Juventus 2-1

Buffon: chiamato al riscatto dopo Firenze è incolpevole sui gol, bravo nel rimanere in piedi fino all'ultimo su Khedira. Per il resto ordinaria amministrazione. Voto 6

Caceres: il migliore della Juve. Accompagna quasi sempre l'azione d'attacco, e anche in difesa è sempre pronto negli interventi. Voto 7

Barzagli: tiene un paio di volte Ronaldo. Controlla bene le poche palle che arrivano dalle sue parti. Voto 6

Chiellini: esce male dalla difesa sul gol, troppo ingenuo in occasione di un rigore comunque generoso. Inutile commentare un'espulsione vergognosa. Voto 5

Ogbonna: patisce l'ingresso nel tempio del Bernabeu e il ruolo da terzino. Ci si aspetta comunque di più da un difensore di gran fisico e dal piede discreto. Voto 5,5

Pirlo: non viene marcato a uomo e anche la squadra sembra più dinamica rispetto alle ultime apparizioni; e lui ne trae indubbiamente vantaggio. Voto 6,5

Vidal: dopo le polemiche per il rientro dal Cile fornisce una prova di sostanza e grinta come spesso ci ha abituato. Voto 6,5

Pogba: grande frustata che innesca il gol di Llorente. Qualche volta un po' lezioso ma si porta più di una volta a spasso i centrocampisti madridisti, salendo notevolmente nel secondo tempo Voto 6,5

Marchisio: partita di grande sacrificio in un ruolo non suo. Corre e si danna l'anima per tutti, cosa che non gli permette di essere lucido in chiave offensiva. Voto 6

Llorente: oltre al gol riesce a far salire la squadra in diverse occasioni e a dialogare con Tevez e i cursori di centrocampo. Voto 6,5

Tevez: prova in un paio d'occasioni l'eurogol. Anche la sua gara, come quella di Marchisio è improntata sulla corsa e sul sacrificio. Voto 6

Bonucci: entra al posto di Llorente dopo l'espulsione di Chiellini, la difesa a 4 non è il suo habitat ideale e si vede. Voto 5,5

Asamoah: entra al posto di Pirlo, quando le squadre sono più lunghe. Carattere e volontà non gli mancano. Voto 6

Giovinco: entra al posto di Ogbonna per dare maggior spinta nel finale. Sembra intimorito dai difensori madridisti quando invece, a pochi minuti dalla fine del match, potrebbe (e dovrebbe) osare di più. Voto 5,5

Conte: chiedeva una scossa alla squadra dopo il cappotto di Firenze, anche lui decide di abbandonare l'irrinunciabile 3-5-2 per il 4-3-3, come gran parte dei tifosi e della critica chiedeva, nella trasferta più delicata dell'anno. La manovra è più fluida, meno macchinosa e "rugbystica" e speriamo che il mister ne tenga conto per il prosieguo della stagione, e soprattutto speriamo che la svolta tattica non sia tardiva: i 5 difensori presentati a Copenhagen gridano ancora vendetta. Voto 6,5

 

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