Il Travaglio che non ti aspetti

TravaglioMarco Travaglio non ama la Juventus e non perde occasione per ricordarlo a tutti noi. Vivendo, comunque, in una democrazia è giusto rispettare, pur non condividendo nulla, il suo personalissimo punto di vista. Nella sua crociata antijuventina, però, il noto giornalista spesso rimarca che egli non ne fa una questione personale e, soprattutto, da rigoroso cronista, si riporta agli atti giudiziari ed alle sentenze che vanno sempre rispettate. Guai per chiunque accusare il Marco nazionale di essere portatore di un'ideologia che ha il suo punto cardine nel rilievo mediatico che può essere dato ad una vicenda. La risposta stentorea è sempre la stessa: le sentenze vanno sempre rispettate ed il popolo ha il diritto di sapere.
Qualche giorno fa l’editorialista del Fatto Quotidiano ha commesso un piccolo errore e si è tradito goffamente, rilevando urbi et orbi che, al contrario di quanto dichiara quotidianamente, ciò che conta realmente è solo ed esclusivamente la gogna mediatica e che le sentenze hanno un valore assolutamente relativo.
Intervistato a 'Un giorno da pecora' su Radio2, infatti, ha affermato che Buffon non ha la possibilità di commettere un errore (papera) perché, dopo quello che si è scoperto (sic), verrebbe attaccato da tutti i media e si avrebbe la prova che trattasi di uno scommettitore incallito. Come potete notare la circostanza che Buffon non sia iscritto in nessun registro degli indagati e che non penda nessun processo a suo carico diviene per il buon Marco qualcosa di assolutamente irrilevante. Improvvisamente la magistratura non conta più nulla e l’inesistenza di processi penali infastidisce non poco. Cosa fare allora? Semplice e banale: attendere il primo errore in campo per crocifiggere mediaticamente il portiere della Nazionale e della Juve.
Sempre nella stessa intervista, comunque, il noto moralizzatore ha disconosciuto il ruolo dei Pubblici Ministeri (da lui sempre difesi a spada tratta), allorquando ha dichiarato di tifare per la Nazionale tedesca. La ragione è legata al fatto che, qualora dovesse vincere la Nazionale italiana, i PM non agirebbero più e ci sarebbe un vero e proprio colpo di spugna sullo scandalo delle scommesse.
In meno di 15 minuti, orbene, Marco Travaglio ha espresso tutta la sua sfiducia nella magistratura e conseguentemente si è augurato una disfatta agli Europei di calcio per gli uomini di Prandelli. Il messaggio è chiaro ed adamantino: in Italia la magistratura agisce a seconda dei risultati di una squadra di calcio. Se questa affermazione l’avesse fatta un ministro o un politico il buon Marco avrebbe sollevato gli scudi ed avrebbe gridato allo scandalo. Ma vi è di più. L’Associazione Nazionale Magistrati avrebbe diramato un comunicato stampa di protesta ed indetto uno sciopero nazionale. Ma questa volta l’attacco alla magistratura proviene da un sostenitore ed è, quindi, giusto soprassedere. Noi da parte nostra continuiamo a credere e sperare, invece, che la magistratura faccia il suo dovere seriamente e, soprattutto da italiani, che Buffon continui a regalarci prestazioni straordinarie da vero numero uno quale è da oltre dieci anni.