Si parte domani con Armando Carbone e Romeo Paparesta

cantanapoliLa breve udienza di venerdì scorso, incentrata sull'ammissione delle prove da portare al dibattimento, si è chiusa con un gustoso siparietto che ha visto come protagonista l'accusa, intenta a fare pretattica.
Il pm Beatrice voleva rinviare a stamattina la comunicazione del secondo nominativo (dopo quello di Romeo Paparesta) da chiamare a deporre domani, ma la presidente Casoria, il cui piglio fa ben sperare per i tempi del processo, l'ha invitato a farlo subito.
Così è uscito il nome di Armando Carbone, detto anche Il supertestimone ignorato, e cioè colui che il 20 maggio 2006 diede il là alla seconda saga di intercettazioni, quella poi denominata Calciopoli 2, e che produsse, nel dicembre 2007, un'altra cascata di fango su Moggi e persone a lui vicine, ovviamente senza produrre alcunché di significativo ai fini dell'inchiesta.
Di Carbone abbiamo già parlato nell'articolo sopra linkato: protagonista in negativo del calcioscommesse del 1986, per il quale fu condannato, nella sua deposizione del giugno 2006 ne racconta di tutti i colori: parla di una fantomatica combine per Aston Villa - Juve 1-2 del 1982 (!) assumendosene i "meriti", accusa i giudici torinesi Marabotto e Laudi di essere agli ordini dell'allora granata Lucianone, accusa di frode sportiva quel Dal Cin che è il testimone da cui l'indagine napoletana parte nel 2004. Addirittura, fornisce una dichiarazione scagionante nei confronti di Moggi: «Il dirigente del Napoli Pasquale Carbone mi offrì 200 milioni di lire per non farmi presentare di fronte alla giustizia sportiva. Accettai e quando Moggi diventò dirigente del Napoli calcio gli ricordai la promessa, che lui mai ha onorato».
Dopo tali premesse, siamo curiosi di vedere cosa dirà domani, anche se, ai fini della ricostruzione dei fatti in oggetto, sarà molto più importante la deposizione di Romeo Paparesta (il padre dell'arbitro Gianluca, colui che NON venne chiuso nello spogliatoio), un personaggio su cui ruota un po' tutto il teorema delle schede svizzere, dato che è l'unico che pare abbia ammesso di averne ricevute da Moggi. Almeno, vediamo domani cosa racconterà.

Dunque, venerdì 15 scorso il collegio giudicante ha stabilito quali saranno le prove ammesse al dibattimento. Gran parte delle eccezioni di inutilizzabilità sono state respinte (non sono state ammesse solo le dichiarazioni degli imputati all'ufficio indagini della Figc), ed è meglio così, dato che in caso contrario, dopo l'esperienza del processo doping che ha visto la Juve innocente per il principio di realtà, ma colpevole per i media in virtù della prescrizione (non certo cercata dalla difesa) in relazione all'ipotesi di abuso di farmaci leciti, tutti avrebbero detto che il mostro Luciano se l'era cavata da furbo, con i cavilli.
La pubblica accusa dunque, a suffragio delle proprie tesi, porterà i seguenti elementi di prova: fotografie di pedinamenti del 13, 14, 29 maggio 2005; 8 DVD con filmati di pedinamenti allegati all'informativa 18 ottobre 2006; atti indagine Figc su Calciopoli e sulle vicende di Mozart, Boudiansky e Zetulayev; agenda di Fiorella Bocchini, segretaria Figc; notazioni dell'ufficio indagini relative a condotte antecedenti a Lecce-Parma del 29-5-05 (nonostante De Santis sia fuori da questo processo); esito delle indagini Figc in seguito alle dichiarazioni di Racalbuto dopo Cagliari – Juve del 16-1-05; esito delle indagini Figc dopo la richiesta di archiviazione della procura di Torino; verbali delle assemblee Figc dal 7-9-04 al 15-03-05, quelli della Lega Calcio dal 18-10-04 al 6-2-05; documentazione su griglie, sorteggi e designazione arbitri e assistenti stagione 2004-05; copia relazioni osservatori arbitrali 2004-05; sfere dei sorteggi e copia dei verbali di estrazione dei notai; copia delle polizze stipulate da Giraudo con l'INA-ASSITALIA di Livorno con agente Paolo Bergamo; sentenza CAF di Ruperto; sentenza Corte Federale di Sandulli; i tabulati telefonici; le intercettazioni telefoniche di Napoli e di Torino; la trascrizione delle intercettazioni di cui sopra a mezzo di 3 periti trascrittori; la registrazione di Gaetano Lodà e la relativa trascrizione (caso dossier Della Valle); solo 50 testimoni fra quelli indicati, fatta salva ulteriore ammissione; esame degli imputati.

Quanto alla difesa di Moggi, così come per l'accusa, il collegio ha imposto una riduzione a 50 testimoni (anche qui, fatte salve ulteriori necessità) rispetto all'elenco di 450 presentato lo scorso gennaio. Anche questo farebbe ben sperare nell'ottica dei tempi del procedimento. I 50 dovranno essere rappresentativi delle seguenti categorie: presidenti, allenatori, direttori sportivi, responsabili della CAN, autori delle relazioni arbitrali, esponenti Figc, responsabili Covisoc, presidenti votanti all’elezione di Carraro alla Figc e Galliani alla Lega, giornalisti trasmissioni televisive, componenti ufficio indagini Figc nel periodo contestato, allenatori nazionale, componenti associazione calciatori, comandanti polizia, generali guardia di finanza, magistrati ordinari.
Inoltre, sono state ammesse le trascrizioni di 49 intercettazioni "dimenticate" dall'accusa, e che per i legali di Moggi dimostrerebbero la sua innocenza.
Tra i difensori degli altri imputati, c'è stato chi, come i legali di Mencucci, ha chiesto di portare i video di puntate di Controcampo e DS.

I 3 periti trascrittori incaricati dal tribunale hanno richiesto 90 giorni per svolgere il loro lavoro. Oltre alle telefonate chieste da Moggi, infatti, trascriveranno anche tutte quelle oggetto dello scandalo del 2006, e chissà che non si scoprano delle differenze rispetto a quelle che leggemmo allora. Dunque, per quanto riguarda le intercettazioni, si entrerà nel vivo il prossimo autunno. Fino ad allora, verranno sentiti i testi non implicati nelle conversazioni telefoniche, nella cui categoria sono appunto compresi Carbone e Paparesta, che entreranno in scena domani.