News Week/17 - Collina chiede rispetto

newsDOMENICA 03.01.2010 -
COLLINA CHIEDE RISPETTO PER GLI ARBITRI - Il designatore arbitrale Pierluigi Collina, in un'intervista a 'Radio Uno' chiede maggior rispetto per il lavoro degli arbitri: "La tv fa vedere cose che gli umani non sono in grado di vedere, e per umani intendo non solo gli arbitri, ma anche i giocatori, le persone che sono allo stadio, i commentatori. E' un dato di fatto e di cui occorre tener conto, perchè penso sia abbastanza scorretto colpevolizzare gli umani perchè non possono competere con le macchine". Sostiene che anche le varie componenti del calcio devono avere, sul campo, più rispetto per gli arbitri: "A volte si vedono scene di protesta esagerate anche per cose abbastanza banali, anche le rimesse laterali". Di ciò si parlerà l'11 gennaio a Roma in "un incontro a Roma con capitani, allenatori e dirigenti. Qualcosa di meglio bisognerà fare". Parlando della possibilità di sospendere le partite in caso di cori razzisti verso i giocatori, Collina ha però soggiunto che gli arbitri devono essere tutelati quanto i calciatori: "E' giusto che una gara di calcio non possa e non debba prevedere comportamenti di questo genere", tuttavia "non vengono insultati solo i giocatori, ma anche gli arbitri. Se è giusto proteggere la componente-giocatori, deve valere la stessa cosa per gli arbitri".
ABETE E' FAVOREVOLE AL FAIR PLAY FINANZIARIO - Giancarlo Abete, presidente della Figc, ha dichiarato ad Adnkronos di essere d'accordo con Michel Platini sulla questione del fair play finanziario: "Sono d'accordo con il presidente dell'Uefa Michel Platini sul fair play finanziario, è un progetto dell'Uefa già in progress che ha una durata triennale e punta a raggiungere l'obbiettivo di un bilanciamento tra entrate ed uscite, tra costi e ricavi, senza considerare gli investimenti in infrastrutture e per i settori giovanili. Quindi stiamo perseguendo l'idea di un calcio 'frugale' lanciata da Platini.Il progetto c'è, già è stato varato ed ha trovato il consenso delle società, anche se ogni club ha una situazione diversa e per questo è stato deciso di attuarlo in un periodo di tre anni, con l'obbiettivo di favorire la competizione fra eguali, impedendo la ricapitalizzazione da parte degli imprenditori. Come ha detto anche il presidente del Coni Gianni Petrucci va tenuto conto da una parte il contenimento dei costi e dall'altra renderci conto che i presidenti hanno messo in campo tante risorse personali".
ZAMPARINI PESSIMISTA SUL MONDIALE DELL'ITALIA - Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha espresso ai microfoni di Sky tutto il suo pessimismo sull'avventura mondiale della Nazionale azzurra in Sudafrica: "L'Italia potrà ritenersi fortunata se supererà il primo turno ai mondiali in Sudafrica. Dopo la vittoria c'è sempre un calo. La storia del resto parla chiaro. L'Argentina? E' favorita dal fatto di avere una grande squadra con tanti campioni, ma è sfavorita perchè c'è Maradona come allenatore. Vedo bene la Spagna che sta giocando meglio di noi e vedo sul podio l'Inghilterra di Fabio Capello".

SABATO 02.01.2010
MOLINARO ALL'ATLETICO MADRID: QUASI FATTA - Prestito con diritto di riscatto sarebbe la formula con cui la Juventus ha ceduto fino a giugno 2010 le prestazioni del terzino campano alla seconda squadra di Madrid: così riporta il quotidiano iberico AS. Il comunicato ufficiale da parte dei colchoneros, sino ad ora quindicesimi e in piena zona retrocessione, sarebbe atteso di qui a poco. All'entrata in rosa di Molinaro corrispondono le uscite dell'attaccante ex Liverpool Sinama Pongolle, destinazione Sporting Lisbona, e quella probabile dell'esterno Maxi Rodriguez, al Liverpool, in prestito, anche se si rincorrono voci di un interessamento della stessa Juve.
In casa Juve, invece, la cessione in prestito di un giocatore finora scarsamente considerato da mister Ferrara potrebbe essere un indizio che porta alla riconferma dell'allenatore napoletano fino a fine stagione. Quanto al mercato in entrata, sembrerebbe che il reparto ritenuto da completare sia quello di centrocampo: dopo i rumors su Ledesma, oggi il nome caldo è quello del madrileno Guti, per cui si ipotizza un prestito gratuito.
ARIAUDO AL CAGLIARI - Il giovane difensore proveniente dal vivaio bianconero è finito a Cagliari, in prestito con diritto di riscatto a favore della società sarda. Questo il comunicato apparso sul sito del Cagliari: "Il Cagliari Calcio e la Juventus F.C hanno trovato l'accordo per il trasferimento per il prestito con diritto di riscatto a favore del Cagliari del giocatore Lorenzo Ariaudo.In attesa della formalizzazione il giocatore ha ricevuto dalla Juventus F.C l'autorizzazione a prendere parte agli allenamenti con il Cagliari a partire dalla giornata di domani".
A PARMA FORSE COL 4-4-2 - Dopo il rombo e il 4-2-3-1, che non hanno sinora dato i frutti attesi, a Parma potrebbe prospettarsi un ritorno al 4-4-2 rispolverato contro l'Al Ittihad (in quel caso anche perchè i numerosi assenti limitavano le scelte tattiche). Ma il modulo è apprezzato da molti giocatori, che ben lo conoscono: in primis piace al capitano, Alessandro Del Piero: "Quella con l’Al Ittihad non era la partita giusta per dare indicazioni, è servita per la condizione e per riprovare il 4- 4- 2, uno schema che noi conosciamo bene". Vista l'indisponibilità per infortunio di Camoranesi, resterebbe però un dubbio: a chi affidare il ruolo di esterno di centrocampo? In ballottaggio De Ceglie e Salihamidzic.
SECONDO ALLENAMENTO DELL'ANNO, PRESENTE BETTEGA - Roberto Bettega ha seguìto attentamente il secondo allenamento dei bianconeri nel 2010. La seduta di lavoro, in una giornata soleggiata ma sotto un forte vento, è durata un'ora e mezza: riscaldamento, partitelle su metà campo e lavoro fisico per il gruppo. Si è rivisto in campo anche Buffon, tornato ad allenarsi venti giorni dopo l'operazione al menisco del ginocchio sinistro, anche se bisognerà ancora attendere per poterlo rivedere tra i pali; il portiere bianconero ha pure parlato a lungo con Roberto Bettega. Era sul campo di Vinovo anche Camoranesi, che prosegue il percorso di recupero. Iaquinta, pure lui non ancora pronto per il rientro, ha svolto lavoro differenziato. Sarà invece in grado di scendere regolarmente in campo a Parma Giorgio Chiellini, ormai completamente ristabilito.
PRIMO ALLENAMENTO DEL 2010 A VINOVO - Dalle 15 alle 16.30 di Capodanno primo allenamento del 2010 per i giocatori della Juventus, sotto lo sguardo ateento di Bettega e Secco, posizionati a bordo campo: nessun faccia a faccia sul campo tra Ferrara e Felipe Melo, che è apparso rilassato e sorridente, dopo le vacanze in patria. E' tornato sul campo Mauro Camoranesi, ma c'è stata solo per un po' di corsa per lui, che ha poi continuato il suo lavoro di recupero. Dopo il riscaldamento iniziale, i bianconeri hanno svolto esercizi di tecnica individuale e lavoro fisico, prima della consueta partitella. Visto il momento delicato, la società ha deciso che gli allenamenti si svolgano a porte chiuse.
LA JUVE LUNEDI' IN RITIRO ANTICIPATO A TORINO - Per recuperare concentrazione e preparare al meglio il delicato incontro che, alla ripresa del campionato, il 6 gennaio alle 15, vedrà la Juve in campo al Tardini contro il Parma di Guidolin, è stato deciso un giorno di ritiro anticipato a Torino. Dopo l'allenamento di lunedì i bianconeri si trasferiranno direttamente al Meridien del Lingotto. Il giorno seguente sono in programma l'ultimo allenamento pre-gara a Vinovo, la conferenza stampa di Ferrara e infine la partenza per Parma.
GIOVINCO NON SI MUOVE DA TORINO - In relazione alle voci di mercato che volevano la Formica Atomica possibile partente, almeno in prestito, a gennaio, per esempio nell'ambito di un'ipotetica operazione Ledesma, il procuratore del giocatore, Claudio Pasqualin, ha negato nel modo più assoluto tale eventualità: "Non esiste la possibilità più remota che Sebastian possa lasciare la Juventus. E' quello che pensiamo noi ed è anche l'idea della Juventus, con la quale non si è mai parlato di un prestito. Confermo in maniera ferma e determinata che Giovinco non si muoverà dalla Juventus. Sebastian resterà a Torino e sono convinto che troverà spazio nella squadra e diventerà protagonista".
CLAUDIO GENTILE NON DIMENTICA LA JUVE – Claudio Gentile, l’ex mastino di tante battaglie in bianconero, non ha mai smesso di interessarsi delle vicende della Juve e a Tuttosport dice la sua sulla attuale difficile situazione della squadra. Palude anzitutto al ritorno di Bettega in società: "Bettega sarà fondamentale per ripartire, è competente e carismatico, i problemi si risolvono nello spogliatoio". La situazione è oggettivamente difficile: "Certo che questa Juve non può essere soddisfatta dei risultati"; ma non getta certo la croce addosso a Ferrara: "Le colpe di Ferrara? Quando non si vince il tecnico è sempre il primo imputato, anche se non è così". E coltiva sempre una piccola speranza: "Mi chiamassero? Accetterei al volo, alla Juve non si può dire di no, è vero sono fermo da tre anni ma ho fatto continui aggiornamenti anche se il campo mi manca ovviamente". E qualche idea sul da farsi ce l’avrebbe pure: "Moduli e nomi per risollevare la Juve? Non li dico, però qualcosa cambierei soprattutto nell'impostazione in campo. Se venderei Melo? Per nessuna cifra, stiamo parlando di un giocatore che si è imposto nella Seleçao,mica nel Lussemburgo".
LA JUVE SU HIDDINK? – Dopo le indiscrezioni giunte nei giorni scorsi dall’Olanda, è arrivato anche il tabloid moscovita ‘Tvoi Den’ a riferire dell’interesse della Juventus, e in particolare di Roberto Bettega, per Guus Hiddink, al momento ancora ct della nazionale russa. Secondo il quotidiano russo la trattativa sarebbe in corso sulla base di un maxistipendio di 10 milioni di euro l’anno.

GIOVEDI' 31.12.2009 -
FERRARA PENSA AL 2010 – Archiviata rapidamente la scialba esibizione contro l’Al Ittihad (“La partita di oggi è stata poco attendibile, a causa del gran caldo e delle tante sostituzioni. Loro ne hanno fatte di continuo e non si riusciva neppure a prendere i punti di riferimento. L’impegno è servito per mettere fiato e minuti nelle gambe. Alla fine qualcuno aveva i crampi, ma è stato causato soprattutto dal lungo riscaldamento iniziale e dal caldo”), dal sito ufficiale della società Ciro Ferrara formula i suoi propositi per il nuovo anno, col pensiero rivolto alle sfide che verranno: “Ora pensiamo già all’anno nuovo. Dovremo affrontare da subito il 2010 con lo spirito giusto e con la voglia di risollevarci per regalare ai tifosi quelle soddisfazioni che si meritano”.
L’ULTIMO ALLENAMENTO DEL 2009 – Nemmeno San Silvestro ha risparmiato il lavoro ai giocatori della Juventus che non hanno disputato l’amichevole di Jeddah: dunque Caceres, Chiellini, Diego, Felipe Melo, Salihadmizic e Zebina si sono allenati regolarmente. Iaquinta ha effettuato una breve sgambata, poi ha continuato l’allenamento in palestra, assieme a Buffon e Camoranesi. Il resto del gruppo ha avuto un giorno di riposo, ma da Capodanno in poi allenamento tutti i giorni, per preparare al meglio la delicata trasferta di Parma. Buone notizie per Molinaro, che pare essersi già ripreso dal lieve trauma distorsivo al ginocchio sinistro riportato nel primo tempo dell’amichevole contro l’Al Ittihad.
AL ITTIHAD-JUVE 2-2 - E' finita in pareggio l'amichevole che la Juventus ha disputato alla stadio Prince Abdullah Alfaisal di Jedda in Arabia Saudita contro l'Al Ittihad. I sauditi sono passati in vantaggio all'11 grazie ad una papera di Manninger, fattosi superare da un tiro centrale di Khariri; dopo sei minuti pareggiava Giovinco, con un tiro peraltro non irresistibile, su assist di Del Piero. Al 33' la Juve si è portata in vantaggio con un colpo di testa di Poulsen, trovato da una punizione di Del Piero; l'Al Ittihad raggiungerà il pareggio proprio allo scadere del primo tempo e il risultato non cambierà più. Da segnalare che Molinaro, toccato duro, è uscito dopo mezz'ora di partita, sostituito da Grosso. Nel finale c'è stato un po' di spazio anche per tre Primavera: Immobile, Marrone e Fausto Rossi. L'amichevole ha fatto entrare nelle casse della Juve un milione e mezzo di euro.
CHAMAKH: "LA JUVE MI VUOLE" - Il bomber del Bordeaux, Marouane Chamakh, in un'intervista al quotidiano marocchino 'Le Matin' conferma che due sono le squadre italiane interessate ad acquisire il suo cartellino, la Juventus e l'Inter; in lizza però anche il Siviglia e diverse società inglesi. Ecco quanto ha dichiarato l'attaccante, in scadenza di contratto, sul suo possibile futuro: "Mi prenderò tutto il tempo per valutare le offerte e le analizzerò insieme al mio agente. In Premier League siamo in contatto con Liverpool, Tottenham, Arsenal, Chelsea, Everton e Sunderland. In Spagna mi vuole il Siviglia mentre in Italia ci sono Inter e Juventus. Per ora di concreto non c'è nulla, in questi mesi studierò bene quale sia l'opzione giusta per il mio futuro, sia dal punto di vista economico sia da quello sportivo".
RAFINHA NON TORNA - Il 24enne laterale destro brasiliano, più volte indicato come obiettivo di mercato della Juventus, non si è presentato alla ripresa degli allenamenti presso il suo club, lo Schalke 04, senza addurre alcuna motivazione. Il tecnico della squadra di Gelsenkirchen, Felix Magath ha confessato a Kicker di non avere alcuna notizia del brasiliano, e che non sono previste sanzioni fintanto che non si scopre cosa sia successo. Gli altri due sudamericani, Farfan e Bordon, sono anch'essi assenti, ma avevano ottenuto un permesso. Non è la prima volta che si registrano frizioni del genere tra il giocatore e il club, tanto che la sua partecipazione alle Olimpiadi cinesi, approdò al TAS. C'è di mezzo una trattativa di mercato, questa volta, magari proprio con la Juve? La società bianconera ha smentito di voler operare sul mercato in gennaio, e il rendimento di Caceres è stato soddisfacente. Il riscatto dell'uruguayano è particolarmente oneroso però, inoltre potrebbe essere spostato come centrale a coprire le falle di un reparto che non offre molte garanzie, nell'attualità.
PALAZZI APRE UN FASCICOLO SU GENOA-BARI - Il procuratore federale Stefano Palazzi ha deciso l'apertura di un fascicolo sull'incontro Genoa-Bari, valida per la 17/ma giornata di campionato, in programma per domenica 20 dicembre, ma rinviata per maltempo e impraticabilità del campo al 20 gennaio alle ore 18. La procura federale, nei prossimi giorni, acquisirà altri atti destinati a far luce sull'episodio. In effetti sino a matà mattinata pareva che la gara potesse essere disputata, in quanto gli ultimi fiocchi di neve erano caduti su Genova introno all'una della notte tra venerdì e sabato; al sabato il manto erboso era stato liberato dalla neve da una squadra di 36 spalatori, ma all'ultimo la Questura aveva disposto il rinvio, per la presenza di ghiaccio su parte degli spalti. Ciò aveva lasciato perplessi i dirigenti del Bari e in particolare l'allenatore Giampiero Ventura che ai microfoni di Radio Babboleo News aveva dichiarato: "Rispettiamo la decisione di aver annullato la partita. Da una parte l’accetto, dall’altra sono sorpreso e mi lascia perplesso. Sono genovese e mai era capitata una cosa del genere in passato. Si è giocato a Torino, come si giocherà a Milano. Accetto la decisione, ma mi lascia di stucco perchè noi avremmo voluto giocare. Siamo arrivati a Genova venerdì, ieri e oggi c’era il sole e la partita poteva essere disputata". Alla domanda se col rinvio c'entrasse qualcosa il fatto che il Genoa avrebbe avuto numerosi giocatori titolari assenti, il tecnico aveva risposto risposto con diplomazia, ma fino a un certo punto: "Beh, noi eravamo pronti a giocare la nostra partita come sempre. Ora è chiaro che se l’incontro verrà rinviato a fine gennaio per il Genoa ci saranno le condizioni per ritrovare la squadra".
ABRAMOVICH RIPIANA I DEBITI DEL CHELSEA - Con un suo comunicato uffciale il Chelsea fa il punto sulla sua situazione finanziaria. In virtù della ricapitalizzazione finanziaria per 340 milioni di sterline attuata dal magnate russo Roman Abramovich a fine 2009 è stata cancellata la quasi totalità dei debiti; la società londinese è ora in regola con le nuove norme Uefa sul fair-play finanziario. I ricavi sono stabili, le perdite sono in calo per il quarto anno consecutivo (nel 2009 sono diminuite di 21,3 milioni di sterline, da 65,7 a 44,4); il fatturato è sceso da 213,4 a 206,4 milioni di sterline. Il dg Ron Gourlay ha dichiarato: "E' nostra intenzione essere autosufficienti e ci riusciremo con l'aumento delle entrate, continuando a far leva sul nostro marchio; stiamo anche riducendo i costi esercitando un controllo sulle spese, stipendi inclusi".

MERCOLEDI' 30.12.2009
BETTEGA A JEDDAH CON LA SQUADRA - E' stato Roberto Bettega l'unico dirigente bianconero a partire con la Juve per Jeddah; in realtà la squadra avrebbe dovuto essere accompagnata solo dal responsabile marketing Fassone, ma all'ultimo momento sull'aereo è salito anche Bettega, che ha ottenuto il visto a tempo di record: il neo Vice Direttore Generale ha infatti voglia di conoscere il più rapidamente possibile cosa non va, cosa non funziona, qual è il clima dello spogliatoio: gennaio è alle porte, da lui ci si aspettano indicazioni al tecnico, ai giocatori, allo staff, e anche decisioni rapide che, senza far perdere altro tempo, consentano di riguadagnare il terreno perduto.
COLLINA E LA TECNOLOGIA: SI', ANZI NO - Alla conclusione di un anno di luci e ombre per il calcio sotto il profilo degli arbitraggi (ultimo, clamoroso, episodio la mano galeotta di Henry in Francia-Irlanda) Collina, in una sua dichiarazione alla Gazzetta dello Sport sembrava aver aperto alla sperimentazione, nella consapevolezza che qualcosa si debba pur fare per evitare certi episodi: "E' come se a un dottoresi chiedesse di operare con gli strumenti di una volta i legamenti del ginocchio a un giocatore. Prima un infortunio così voleva dire carriera finita. Adesso dopo cinque mesi si può tornare in campo. Ecco, avrebbe senso colpevolizzare quel dottore? Bisogna riportare le cose nella corretta dimensione: quella del campo e quella della televisione. Così non si può continuare: gli arbitri scendono sul terreno di gioco sapendo che la partita sarà vivisezionata per cercare gli errori da loro commessi. E' giusto chieder loro di accettare tutto questo? Faccio una provocazione: a questo punto tanto vale utilizzare la tecnologia, altrimenti l'arbitro resterà l'unico a dover decidere con i suoi occhi mentre tutti gli altri valuteranno le sue scelte utilizzando strumenti sempre più perfetti. Il presidente Platini ha detto una cosa giusta, l'arbitraggio tradizionale è morto: occorre trovare una soluzione per ridurre il gap che oggi è enorme". Aveva parlato degli arbitri di porta e della moviola in campo: "E' in corso una sperimentazione e quindi occorre aspettare. Detto questo, quelli che stanno prendendo parte al test danno giudizi positivi. C'è un maggiore controllo delle azioni nella parte del campo più importante. In particolare, in occasione delle palle inattive o in situazioni lontane, fuori dal controllo dell'arbitro. In ogni caso il problema di prima non sarà risolto: si potranno diminuire gli errori, molto probabilmente la mano di Henry non sarebbe rimasta impunita, ma il confronto con la tv sarà sempre perdente. Gli arbitri contrari alla moviola in campo? Ma quando mai. Innanzitutto gli arbitri non hanno potere di decisione sulle regole, che spetta all'Ifab dove non ci sono nostri rappresentanti. E poi provare a fare questa osservazione ad Hansson (arbitro di Francia-Irlanda, ndr). Un direttore di gara si può rovinare la carriera per un errore". Ma a Sky Sport 24 ha innestato la retromarcia: "La mia era una provocazione, fatta da una persona che ha cuore gli arbitri e non da sostenitore della tecnologia. Non si può andare avanti così e non è solo un problema italiano. Gli arbitri vengono colpevolizzati perché non riescono a vedere con i loro occhi quello che una tecnologia, che ha fatto passi da gigante, può mostrare. Per quanto possano essere preparati e per quanto possano lavorare duramente, mai potranno competere con la tecnologia. O si capisce questo e accettiamo che possano sbagliare, oppure, ed è qui la provocazione diamo anche agli arbitri gli stessi strumenti di chi li giudica". Quindi no alla tecnologia, meglio l'errore umano; al massimo è accettabile qualche correttivo come gli arbitri di porta:"Un aiuto verrà certamente dagli arbitri di porta, la cui sperimentazione continua con risultati che sembrano essere positivi. Con la consapevolezza che non possono essere la soluzione del problema. Soluzione che si potrà avere soltanto con una crescita culturale, che porti ad accettare l'errore umano".
NICCHI: LE PROTESTE SARANNO PUNITE - Il presidente Associazione Italiana Arbitri, in un'intervista rilasciata al 'Corriere Fiorentino', edizione locale del 'Corriere della Sera' ha annunciato un giro di vite nei confronti dei calciatori che eccedono nelle proteste: "In campo si discute tanto, troppo, per qualsiasi cosa, anche per un calcio d'angolo e questo non è ammissibile; meno che mai vedere un arbitro circondato dai giocatori. Quindi, d'ora in poi, ci saranno più cartellini verso chi protesta attorno all'arbitro. Ci saranno molto presto dei cambiamenti. D'altronde la regola è chiara, può parlare con il direttore di gara solo il capitano, a gioco fermo, e non per protestare ma per chiedere qualche chiarimento o spiegazione. Può farlo per una o due volte al massimo nel corso dei 90'. Le proteste sono una mancanza di rispetto, per questo d'ora in poi saremo più severi".
CACERES VUOLE RESTARE IN BIANCONERO - Martin Caceres, il 22nne difensore uruguagio prelevato in agosto dal Barça con la formula del prestito con diritto di riscatto di undici milioni di euro (più un bonus di un milione legato ai risultati della squadra) ha le idee chiare: vuole rimanere alla Juventus e spera che la Juve a fine campionato lo riscatti: "Il mio desiderio è di rimanere qui a Torino, alla Juve ho instaurato un bel feeling con il resto del gruppo, mi trovo benissimo. Spero che la società a fine stagione mi riscatti dal Barcellona". Nato centrale, ma utilizzato nella Juventus come terzino destro, dice la sua su chi, in questo momento, è al top in quel ruolo: "Credo che il numero uno sia Maicon dell’Inter, è un giocatore costante e spinge molto e bene sulla fascia; mi piace molto, però, anche Daniel Alves in quel ruolo”.

MARTEDI' 29.12.2009
IL RITORNO DI BETTEGA: ALCUNI COMMENTI - Discordanti i pareri sul ritorno di Roberto Bettega all'interno della dirigenza della Juventus. Intervistato da La Stampa, si mostra entusiasta Dino Zoff: "Ha equilibrio, competenza ed esperienza. Conosce tutto dell’ambiente bianconero e, in generale, del calcio. Sa i campo e di gestione societaria. Ne vedo pochi come lui, in giro". L'ex portiere si dice convinto che la mossa non sia di facciata, per calmare i bollenti spiriti dei tifosi: "Sono scettico. I tifosi arrabbiati si calmano solo con i risultati positivi.". Convinzione invece espressa dalla prima firma de La Stampa, Roberto Beccantini, intervistato da ilsussidiario.net : "Il ritorno di Roberto Bettega certifica il fallimento o il ridimensionamento di un progetto, altrimenti la società che aveva detto di voler chiudere con il passato mai avrebbe richiamato un componente della Triade, colui che, però, non è mai stato sfiorato dalla giustizia ordinaria e da quella sportiva.", che aggiunge: "Blanc si è tolto (o gli hanno fatto togliere) un peso. L’ultima parola su Ferrara spetta a Bettega e questo è importante per la piazza e per la squadra.".
La reazione dei suoi ex colleghi della celebre Triade? Giraudo, come al solito, è in silenzio, ma questa volta anche Moggi, singolarmente, nega un commento. L'avrà presa bene?
FORZA EDWIN - Momenti tragici per l'ex portiere della Juventus, Edwin Van Der Sar: sua moglie è stata infatti ricoverata in ospedale per un'emorragia cerebrale durante il loro soggiorno in Olanda per le vacanze natalizie. Sir Alex Ferguson gli ha concesso un permesso a tempo indeterminato per rimanere accanto alla moglie e i due figli, annunciando la cattiva notizia alla stampa: "Non c'è motivo perchè lui stia qui, la cosa migliore è che stia con sua moglie. Speriamo si riprenda presto."
MOURINHO RITORNA IN INGHILTERRA A FINE STAGIONE? - Il quotidiano The Sun riporta le entusiaste dichiarazioni di Josè Mourinho, ieri a Londra per "spiare" il suo Chelsea, prossimo avversario dell'Inter, nel derby contro il Fulham. Un Mourinho assai nostalgico, che si lascia andare: "Voglio tornare in Inghilterra: non sono il tipo di persona che nasconde i propri sentimenti. L'ho sempre detto: amo questo posto, amo questo posto, amo questo posto." I posti vacanti, dopo l'arrivo di Mancini ai Citizens non sono però molti, tra le grandi o aspiranti tali: il Manchester United, nel caso Ferguson lasci, e il Liverpool, nel caso che decida di licenziare Benitez. Ma gli scousers, in crisi economica, difficilmente potranno permettersi il suo oneroso contratto. A SunSport ha ricordato: "Ho vinto due titoli in tre anni, più tutte le coppe. Ho avuto grande successo, è normale che le squadre mi vogliano. Ho vinto due titoli con il Porto, due con il Chelsea, ora spero diventino due anche con l'Inter. Sarebbe davvero speciale." Parole che fanno pensare riguardo al futuro di Mourinho: in caso di vittoria in campionato, riterrebbe il suo ciclo finito e i tempi maturi per tornare in Inghilterra? "Penso che tornerò prima o poi in Inghilterra. Non lascio un club a metà stagione. Fino alla fine della stagione, non c'è possibilità che lasci l'Inter."
STRISCIONE ANTI-IBRA: TIFOSO ASSOLTO - Durante una partita tra Juventus ed Inter, due anni fa, era apparso uno striscione 'Ibra zingaro infame'. La Digos, dopo una laboriosa indagine, aveva denunciato un tifoso bianconero che i funzionari Digos ritenevano fosse una delle persone che reggevano lo striscione, spiegando di averlo riconosciuto dagli avambracci immortalati da una fotografia. Il processo, celebrato oggi presso il tribunale di Torino contro il tifoso che doveva rispondere di istigazione all'odio razziale, ha mandato però assolto l'uomo 'per non aver commesso il fatto', in quanto l'avvocato difensore ha sostenuto non trattarsi del suo assistito e ha ottenuto ragione. La Juventus si era costituita parte civile contro l'imputato, per aver dovuto pagare 20.000 euro di multa per responsabilità oggettiva.
MELO 'DIMENTICA' FERRARA - Felipe Melo, tornato in patria, per le vacanze natalizie, ringrazia, in un'intervista a 'Espn Brasile', quanti quest'anno hanno creduto in lui. Inizia con Dunga: "Sono rimasto sorpreso quando Dunga mi ha chiamato per dirmi che avrei esordito da titolare contro l’Italia Sapevo che era la mia grande occasione e che non avrei dovuto lasciarmela sfuggire. Alcuni credevano che non avrei neppure giocato e che quella sarebbe rimasta la mia unica chiamata, invece... È stato un anno molto buono per la mia carriera. Ho avuto l’onore di far parte della Nazionale e l’ho afferrata con le unghie, i denti, le mani e le gambe". Poi è il turno di Prandelli: "Sono molto grato a Prandelli, con cui ho lavorato nella Fiorentina. Tutti, da Prandelli a Dunga e Jorginho, hanno creduto nelle mie potenzialità. Sto parlando di uomini vittoriosi per natura". C'è stato spazio anche per Jorginho, il vice di Dunga, ma non per Ciro Ferrara, con il quale, evidentemente, il feeling non è proprio al massimo.
L'ANTITRUST MULTA LA LEGA CALCIO - L'Antitrust ha inflitto una multa di 102.000 euro alla Lega Calcio per comportamenti restrittivi della concorrenza, avendo ostacolato l'acquisizione dei diritti delle gare di serie B 2007/08, limitandone la trasmisisone in diretta a danno di emittenti e consumatori. La nota dell'Autorità per la concorrenza e mercato dice: "L’Antitrust ha stabilito che la Lega Calcio ha utilizzato il proprio ruolo e la propria reputazione per assicurare l’attuazione delle decisioni concordate in sede assembleare, a favore della vendita collettiva dei diritti trasmessivi, intervenendo con richiami e diffide nei confronti delle società sportive e delle emittenti che non intendevano rispettare l’accordo. La Lega Calcio ha inoltre fatto leva sulla propria funzione di gestore delle risorse destinate alla mutualità per influire sulle decisioni delle singole società sportive. Infine, ha sfruttato il potere di negare l’autorizzazione alla vendita individuale, conferitole dalla normativa transitoria, per sostenere l’intesa sulla vendita collettiva, svuotando così di contenuto un’esplicita previsione normativa mirata a preservare l’autonomia negoziale dei club nel periodo transitorio. Su un totale di 462 partite che componevano il Campionato, soltanto 16 (corrispondenti al 3%) sono state trasmesse in diretta. Peraltro, buona parte della cessione dei diritti da parte dei club è avvenuta soltanto dopo l’avvio del procedimento istruttorio dell’Antitrust". Marco Crispino, ad di Conto Tv è palesemente soddisfatto di tale decisione: "Finalmente la Lega è stata punita per la sua condotta ed ora la sanzione la pagheranno loro! La sanzione è sicuramente ‘modesta’ ma ora arriveranno i risarcimenti danni. Diverse società (Pisa, Messina, Spezia e Avellino) a cui è stato impedito di vendere sono fallite. I Consumatori non hanno visto quasi tutte le partite di quella stagione di B e ContoTV non è cresciuta quanto avrebbe potuto. Speriamo che questa lezione serva alla Lega anche per il futuro perché noi non ci arrendiamo mai. Non dimenticherò mai le ore precedenti a Pisa-Mantova. Quel giorno, negli spogliatoi, per trasmettere la partita, fui costretto a firmare un documento scritto a mano nel quale mi impegnavo a sostenere i costi di un'eventuale sanzione minacciata dalla Lega". Ma la Lega Calcio annuncia, per bocca del direttore generale Marco Brunelli, di star valutando un ricorso al Tar: "Prendiamo atto della condanna e del fatto che la sanzione è in linea con il minimo edittale dell’un per cento del fatturato sapevamo che la multa era un’ipotesi possibile, decideremo se fare o meno ricorso sull’importo della stessa. Abbiamo già dimostrato che oltre venti partite, tra cui playoff e playout, sono state vendute ad emittenti locali e che quindi la Lega non ha opposto alcun veto. Comunque l’Antitrust sanziona una situazione singolare e irripetibile, sanata dalla legge Gentiloni-Melandri".
ANCELOTTI E MANCINI VINCONO IN PREMIER - Chelsea e Manchester City sono oggi vittoriose dai rispettivi incontri che le vedevano opposte rispettivamente al Fulham di Hodgson e al Wolverhampton. Gli uomini di Ancelotti hanno faticato non poco, sotto lo sguardo interessato, e forse nostalgico, di Mourinho, ad aver ragione degli avversari, passati in vantaggio con una rete di Zoltan Gera (con Cech ancora una volta non impeccabile); per 70' il Chelsea ha stentato, evidenziando un gioco poco fluido e un solo uomo veramente al top, quel Drogba che però sta per partire per la Coppa d'Africa; ed è proprio Drogba a riportare in pari il match, deciso poi nel finale a favore dei blues da un'autorete del giovane Smalling. Più netto, anche se frutto di un gioco non trascendentale, il successo degli uomini di Mancini sui Wolves, che hanno dovuto soccombere alla doppietta di Tevez e al goal di Garrido e hanno pagato anche la scarsa lucidità in zona goal. Nel derby londinese West Ham di Zola battuto dal Tottenham per 2-0 (a segno Luka Modric e Defoe).

LUNEDI' 28.12.2009
PARLA BETTEGA - Nella sua prima uscita ufficiale, Roberto Bettega si mostra consapevole dell'importanza del compito che si è assunto: "Il compito, l'incarico, la responsabilità è molto importante, ma non potevo considerarlo troppo importante visto che si parla di quei 35 anni cui accennava Blanc. Nella mia storia non ho mai cercato di stare al centro dell'attenzione, ma la Juve è stata sempre davanti a me. Credo che se si fa il bene della Juve, si fa il bene di tutti. È un compito importante, però ho sempre creduto anche nel gioco di squadra e sono convinto che riusciremo a fare bene. Non è stato indifferente il mio convincimento che la Juve degli ultimi tempi non è quella vera: la Juve vera è quella di due mesi fa. Bisogna capire perché è successo, ma se ci darete il tempo necessario, ci risolleveremo. Spero che tra noi ci sia il solito rapporto di correttezza, simpatia e onestà. Sapete che non amo troppo parlare, preferisco agire piuttosto che dire e spero che mi perdonerete se continuerò a fare così. Sicuramente è un momento importante, mi ha fatto piacere che Blanc e la Juve abbiano pensato a me, ma sono consapevole delle responsabilità. Ma se uno si arrendesse di fronte alle responsabilità non avrebbe fatto nulla nella vita e come calciatore. Voglio cercare di dare quello che penso di poter dare". Cosa c'è da fare? "Qui c'è una macchina che lavora a 360 gradi e c'è una parte di questa macchina che stenta a inserire la marcia giusta. Non dico che sia ferma, perché è terza in classifica, anche se è uscita dalla Champions League. Ma la storia della Juve l'abbiamo cominciata noi vincendo la Coppa Uefa e non ci sarebbe niente di male a provare a rivincerla. Non credo ci sia un solo aspetto su cui lavorare, ma tanti. Abbiamo un obiettivo: essere protagonisti e vincere. Adesso l'obiettivo della Juve è guardare avanti. Quindi non chiedetemi di guardare indietro, anche perché la mia storia con la Juve non si è mai interrotta". Un accenno a Calciopoli: "Io non rinnego nulla. E debbo dire che per rispetto di una buona parte di quei ragazzi che si allenavano stamattina fuori, io credo che quei ragazzi gli scudetti li abbiano vinti sul campo. Però c'è stata Calciopoli, vedremo adesso quello che succederà, però ora guardiamo al futuro, devo, perché sono stato chiamato per guardare al futuro". C'erano una volta gli Agnelli... però i tempi son cambiati: "Ho visto con piacere la visita di Andrea Agnelli con John Elkann, è stata dimostrazione abbastanza chiara, ma nessuno è eterno. Il marchio Juve è nato prima della famiglia Agnelli ed è quel marchio che va avanti. A me manca ad esempio l'avvocato Chiusano. Ma i cambi sono inevitabili, che a volte sono di volontà, altre volte sono generazionali, e a volte li propone il destino".
BLANC HA PRESENTATO BETTEGA - A Vinovo Bettega ha tenuto la sua prima conferenza stampa da Vice Direttore generale dell Juventus. A presentarlo Jean-Claude Blanc: "Oggi c'è la presentazione per una persona che conoscete già bene. Volevo condivedere con voi una decisione che ho preso io per rafforzare l'area tecnica con un ruolo nuovo per coprire tutta l'area sportiva e tecnmica della Juve e per guidare al mio fianco l'area tecnica. Hio chiesto pochi giorni fa a Bettega di affiancarmi per andare avanti su un lungo periodo. Abbiamo fatto un accordo per 30 mesi per dimostrare che questa decisione è strategica per rinforzare ancora di più la nostra organizzazione a livello sportivo. Ho voluto dare a Roberto le deleghe e i poteri giusti per guidare tutta l'area sportiva, vale a dire la prima squadra, il settore giovanile, lo scouting e il settore medico e ovviamente il mercato. Un'area in cui deve dare il suo peso, la sua esperienza e la sua competenza. L'esperienza già fatta con Roberto in un periodo non facile mi ha fatto capire che possiamo lavorare bene, possiamo creare legami forti non solo tra noi due, ma anche con Alessio Secco, che mantiene le sue prerogative sotto la direzione di Roberto Bettega. È una persona che rappresenta molto per questa squadra e per questa società e sono contento di riprendere con lui un cammino già fatto insieme nel 2006-2007. Affronteremo tutti insieme le difficoltà di questo periodo. C'è bisogno di pensare bene e lavorare meglio, per ritrovare l'equuilibrio che avevamo e che abbiamo perso. Dobbiamo fare un'analisi critica per ritrovare l'alchimia giusta per andare avanti insieme. Vogliamo dare più forza all'anima sportiva della società. Bisognava trovare la persona giusta per aggiungere quqalità all'organizzazioneche che abbiamo già. Bettega è una testa in più per ragionare dal punto di vista strategico e per guardare avanti e portare avanti il lavoro fatto negli ultimi 40 mesi. Sono convinto che con Roberto aggiungiamo qualità alla nostra organizzazione". Blanc ha poi voluto ribadire che non è necessario tornare sul mercato: "Mercato? Prima è meglio fare una riflessione generale sulla squadra. Ma a prescindere da questo, non abbiamo pensato di fare operazioni, perché pensiamo di avere giocatori di qualità. Dobbiamo lavorare sullo spirito di gruppo: la Juve deve diventare la cosa principale rispetto a tutti gli interessi personali. In questo Roberto può essere importantissimo, ma anche i giocatori devono metterci del loro. Dobbiamo dimostrare di più di quello che abbiamo dimostrato nelle ultime settimane".
MEZZA JUVE PARTE PER JEDDAH - Sarà una Juventus dimezzata quella che il 30 dicembre disputerà, in Arabia Saudita, l'amichevole con l'Al Ittihad. Non partono infatti gli infortunati Buffon, Camoranesi e Iaquinta, che proseguono il programma di recupero; e nemmeno Chiellini, Salihamidzic e Zebina che lavoreranno a Vinovo; Sissoko è già in ritiro con la Nazionale maliana per la Coppa d'Africa. A Caceres, Diego e Felipe Melo è stato concesso qualche giorno di vacanza supplementare in Sud America. Pertanto con i superstiti della rosa partiranno anche cinque Primavera (Alcibiade, Immobile, Marrone, Pinsoglio e Fausto Rossi). Questi dunque i ventun giocatori convocati da Ferrara: Chimenti, Manninger, Pinsoglio; Alcibiade, Ariaudo, Cannavaro, Grygera, Grosso, Legrottaglie, Molinaro; De Ceglie, Marchisio, Marrone, Poulsen, Rossi, Tiago; Amauri, Del Piero, Giovinco, Immobile, Trezeguet.
ANCELOTTI PUNTA BUFFON MA SECCO SMENTISCE - Stando a quanto riferisce il 'Sunday Times' Ancelotti, dopo i recenti gravi errori di cui Cech si è reso protagonista, vorrebbe assolutamente un nuovo portiere per i blues. E il primo obiettivo sarebbe proprio Gigi Buffon; alternative possibili Akinfeev (CSKA Mosca) e Lloris (Lione). Ma dal sito della Juve arriva la smentita di Alessio Secco: "Siamo ormai abituati a leggere del possibile interessamento di altre società per i nostri giocatori. Come Buffon e Chiellini, per fare gli esempi di oggi. Voglio precisare che queste notizie sono prive di fondamento e, con l’occasione, ribadire che la Juventus non ha intenzione di privarsi dei propri campioni ma continua a lavorare per cercare di raggiungere i propri obiettivi sportivi".
PANDEV VERSO L'INTER - Ormai è questione di ore, poi Pandev sarà un giocatore dell'Inter ed è atteso a Milano per sotenere al più presto le visite mediche. In un'intervista al quotidiano 'Makedonija Sport' parla già da nerazzurro: "Nella mia carriera non ho mai avuto paura della concorrenza, perché ho molta fiducia nelle mie qualità. L'Inter è un grande club - confida l'attaccante - i nerazzurri rispondono alle mie ambizioni, vale a dire lottare su due fronti e giocare nella Champions League". In realtà Pandev ha già vestito nella stagione 2001-2002 la maglia dell'Inter, per poi passare in prestito nello Spezia prima e nell'Ancona poi, e venir ceduto alla Lazio nel 2004 nell'ambito dell'affare Stankovic. Secondo il quotidiano balcanico 'Vest' il ventisettenne macedone firmerà con l'Inter un contratto quinquennale da tre milioni di euro a stagione.
ARSENAL E UNITED VINCONO - Con due sonanti vittorie Arsenal e Manchester United si sono riportate nella scia del Chelsea, rispettivamente a -4 e -2. Ha iniziato l'Arsenal, che ha battuto con un secco 3-0 l'Aston Villa, che pure ha tenuto testa ai Gunners per un'ora; poi Wenger ha gettato nella mischia Cesc Fabregas, ancora non al meglio; e il catalano ha messo a segno due goal, al 65' e all'81', prima di uscire nuovamente dolorante; allo scadere è arrivata la terza rete, di Abou Diaby. Poi il Manchester United è andato a vincere sul campo dell'Hull City: chiuso il primo tempo in vantaggio per merito di un goal di Wayne Rooney, lo United viene raggiunto, su rigore, ad inizio ripresa; il pareggio ridesta i Red Devils, che tornano in vantaggio su autogoal di Dawson in seguito a un contropiede portato da Giggs e Rooney; lo stesso Rooney è il protagonista dell'azione della terza rete, finalizzata da un Berbatov peraltro oggi assai spento.


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