Hanno gli occhi solo per piangere

piagnoniPiù che il risultato del Derby, oggi, su tutte le testate nazionali campeggiano le polemiche, montate ad arte, e pompate anche meglio, dalla banda di tutti gli onesti, dal primo all'ultimo.

Dalla visibile "goliardata" dell'ex-giocatore di pallone Marco Materazzi che, tra abbracci e risate, ha sfoggiato la riproduzione in gomma del viso del cavaliere mascarato, fino ad arrivare alle parole dell'A.D. nerazzurro Paolillo: ''C'è qualcosa che non va: si vuole riaprire il campionato non riconoscendo la superiorità di una squadra, e lo si vuole fare in una maniera non troppo leale''. Avete capito bene, nonostante sia sempre difficile capire quanto dice Paolillo, questa volta ha seguito l'inerzia delle dichiarazioni precedenti dell'allenatore Mourinho e del Presidente Moratti. Il portoghese ha candidamente detto: "Oggi avremmo vinto anche in sette, ma hanno fatto di tutto per non far vincere questa partita all'Inter", e Moratti con la medaglia dell'onestà sempre ben in vista ha ribadito: "Senza dubbio ho visto brutti segnali. Se si tratta di segnali, sono molto antipatici e ce li hanno fatti capire con molta semplicità".

Insomma, perdono e piangono, vincono e piangono, e per loro c'è sempre un complotto sullo sfondo, casualmente sempre a scapito dell'Inter, si guardano però tutti bene dal dire chi starebbe ordendo questo complotto, chi sarebbero i responsabili delle trame anti-corazzata, quali sarebbero i mandanti e gli esecutori, nomi e cognomi di tanta malvagità antisportiva e sleale.

Per una volta, forse la prima, il dito non viene apertamente puntato contro la Juventus, e ci mancherebbe; siamo così impegnati a tentare di retrocedere sul campo che la dirigenza della Juventus non preoccuperebbe neppure se dicesse o facesse qualcosa di juventino, ma non viene nemmeno apertamente puntato su altri, e capiamo anche il perché. Si ritorna dunque a parlare, a tre anni dall'abbattimento di quella cupola formata da Moggi, da Lucianone, dal Direttore e da Lucky Luciano, di complotti che tenderebbero a smontare scudetti e tavolini raccattati dalla seconda squadra di Milano. E chi ci sarebbe di cosi potente che può indurre un arbitro a lanciare segnali tramite cartellini rossi e gialli? Chi vogliamo dossierare in questo giro Sig. Moratti? A chi rivolgersi stavolta, visto che la macchina spropositata messa in piedi in assoluta autonomia da Tavaroli, Cipriani e Mancini non esiste più?

Questi prima non sapevano perdere e ora non sanno nemmeno vincere. Invece di godersi la disfatta del Milan in 11 contro 9, sbraitano per una decisione arbitrale, evidentemente va tutto bene solo se gli episodi favoriscono l'Inter, come è successo in maniera sistematica negli ultimi tre anni. Di certo stranisce il silenzio ad oltranza di tutti coloro che dovrebbero essere chiamati in causa da queste dichiarazioni, se non altro il Milan, diretto avversario nel Derby milanese: null'altro che silenzio, sia dal management rossonero ma soprattutto dai media, che lasciano parlare di complotti, trame e segnali antipatici, senza chiedere in maniera chiara e decisa spiegazioni al Sig. Moratti e alla sua corte. La blanda risposta, a proposito di milanisti, è affidata al Vicepresidente della FIGC Demetrio Albertini: "Mi è dispiaciuto sentir parlare di complotto. Ma quel che più mi è dispiaciuto è sentir dire a Mourinho “Io sono straniero, me ne andrò e il problema rimarrà a voi”. Beh, complimenti per la ferma presa di posizione, di precario equilibrio, fin quando qualcuno suggerirà cosa dire seriamente.

Berlusconi, nel frattempo, avrà sorriso, esclama sempre l'ex calciatore Marco Materazzi, affermando che è una persona autoironica. Praticamente un modo gentile di prendere per il culo l'ex Presidente del Milan e attuale Presidente del Consiglio, imitando la gag nel famoso film "Tre uomini e una gamba". Io, fossi in Materazzi, non starei così tranquillo, Berlusconi, da quando gli hanno rotto un dente con la statuetta del Duomo, non ha così tanta voglia di ridere nemmeno guardando Aldo, Giovanni e Giacomo, figuriamoci un giocatore interista che gli fa il verso!


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