Vieri chiede a Palazzi la revoca dello "scudetto degli onesti"

News, 2 aprile 2010.

Vieri chiede a Palazzi di ritirare lo scudetto "dell'onestà". Zaccheroni dice la sua sugli scudetti tolti. La reazione di Moratti alle notizie sulle intercettazioni. I media che spalmavano intercettazioni ogni giorno ora sono "distratti". I debiti in Premier League.

Christian Vieri chiede la revoca dello "scudetto degli onesti". Alla fine spunta uno juventino, seppur di vecchia data, a chiedere la revoca per lo scudetto assegnato all'Inter nella stagione 2005/2006, non facente parte delle indagini delle Procure di Torino e Napoli. E' Christian Vieri che chiede alla Procura Federale della FIGC anche l'interdizione dalle cariche societarie per Massimo Moratti e Rinaldo Ghelfi. La richiesta è formulata in base agli atti del processo milanese sui dossier illeciti, in cui il bomber toscano figura come parte lesa, dopo aver intentato una causa civile contro la sua ex squadra per una presunta attività di spionaggio nei suoi confronti. La richiesta fa leva sugli articoli 18 e 19 del Codice di Giustizia Sportiva: il primo prevede nell'eventualità di "violazione dello Statuto, delle norme federali e di ogni altra disposizione loro applicabili" da parte delle società affiliate, diverse sanzioni tra le quali anche "la non assegnazione o revoca del titolo di campione d'Italia".

Zac: "Dura vedersi tolti gli scudetti" - L'allenatore della Juventus è attendista, rispetto agli sviluppi del caso Calciopoli, tornato alla ribalta dopo la "scoperta" di numerose telefonate tra dirigenti interisti e designatori arbitrali, ma solidale con i suoi giocatori: "Rispetto dei ruoli. Ci sono delle commissioni che devono verificare i fatti, c'è un processo in atto: aspettiamo. Però capisco che vincere due campionati sul campo e vederseli tolti è dura da mandar giù". Zaccheroni è voluto tornare ancora sul caso Zebina, con un invito deciso ad allentare la tensione: "Non deve accadere. Nella mia carriera ne ho viste altre: prendiamoci tutti le responsabilità. Tra i paesi dell'Europa occidentale, solo qui il calcio è così esasperato. Qualcosa si è tentato di fare, ma non siamo riusciti a debellare il problema. Credo che tocchi alle commissioni che studiano il sistema trovare la chiave per risolverlo."

Reazione Moratti. E' La Stampa, il giornale di casa Elkann, a fornire subito sponda al presidente dell'Inter, Massimo Moratti, per dichiarare il suo disappunto in seguito alla pubblicazione di alcune telefonate tra i massimi dirigenti dell'Inter e i designatori, rimaste in disparte per ben 4 anni, e "trovate" nei giorni scorsi dalla difesa di Luciano Moggi. Intervistato dal vicedirettore Ubaldeschi, Moratti si sfoga: "Guardi è davvero roba da matti, una cosa incredibile, glielo dico sinceramente. Il punto che va chiarito è uno soltanto: so come ci siamo sempre comportati noi dell’Inter e ho letto come invece si comportavano gli altri. E’ tutto lì. La differenza è evidente, è emersa negli anni scorsi e non c’è altro da aggiungere". Piuttosto strana la reazione arrabbiata di Moratti, visto che nessuno per ora lo ha accusato di nulla e i maggiori quotidiani nazionali nulla hanno riportato a riguardo. Ancora più sorprendente quando si inalbera: "Ma che vadano pure a sbobinare tutto quello che vogliono, non c’è alcun problema. Davvero qui arriviamo a situazione ridicole. C’è il tentativo di ribaltare la verità emersa e questo non è giusto." Nel silenzio dei media generalisti, e soprattutto della Gazzetta dello Sport, il quotidiano sportivo più letto in Italia, su queste nuove intercettazioni, sorprendenti in quanto lo stesso Pm ne aveva negato l'esistenza, Moratti si atteggia a vittima.
Il designatore Bergamo, interrogato a "La Juve è sempre la Juve", ha sostenuto, in merito alla questione: "Parlavo con Moratti e Facchetti come con tutti gli altri perché a quei tempi era consentito, niente di illecito."

Debiti Premier League. Riprendendo quanto scritto dai giornali inglesi l'Ansa rilancia la notizia che le 20 società della Premier League hanno dovuto corrisponedere lo scorso anno interessi per 170 milioni di euro per i debiti finanziari complessivamente gravanti sui loro bilanci. Tali debiti, durante l'anno, sarebbero intanto diminuiti, passando da 3,4 a 2,1 miliardi anche perchè, ricordiamo, il proprietario del Chelsea aveva trasformato 700 milioni di suoi crediti con la società in capitale sociale. Può essere interessante confrontare quei 2,1 miliardi della Premier con i debiti risultanti per le prime tre in classifica nella nostra serie A: considerando Internazionale Holding (che possiede l'Internazionale SpA), il Milan e la Italpetroli (che possiede la A.S. Roma) si arriva a circa 1 miliardo di euro. Con una specificazione importante: per Italpetroli le banche avevano approvato un piano di graduale rientro che la società non è stata in grado di rispettare e la faccenda è finita in Tribunale.

Europa League: tutto aperto. I match di andata dei quarti di Europa League sono terminati tutti con risultati aperti che lasciano intatte le possibilità di qualificazione alle 8 squadre giunte fin qui. Il Benfica batte il Liverpool all'Estadio Da Luz per 2-1: dopo la rete in apertura del danese Agger per i Reds, l'espulsione di Babel alla mezz'ora ha complicato i piani degli inglesi. Due rigori nella ripresa, trasformati dal bomber paraguayano Oscar Cardozo, hanno consentito ai lusitani di imporsi, facendo infuriare con l'arbitro Rafa Benitez. Un 2-1 in rimonta anche per l'Amburgo, che regola così la sorpresa della competizione, i belgi dello Standard Liegi. All'Hamburg Arena, dove si disputerà la finale, ospiti in vantaggio con rete del congolese Mbokani di testa su calcio d'angolo al 31'. Sul finale della prima frazione prima il croato Mladen Petric e poi Ruud Van Nistelrooy hanno portato i tedeschi in vantaggio, risultato poi mantenuto fino alla fine. I nostri giustizieri, il Fulham di Hogdson, si impongono anch'essi per 2-1 contro i campioni di Germania del Wolfsburg: succede tutto nel secondo tempo. Prima Zamora e poi Duff portano i londinesi avanti, ma nel finale i tedeschi trovano il goal che permette di sperare con Madlung. Finisce in parità invece, per 2-2, il derby spagnolo tra Valencia e Atletico Madrid al Mestalla: prima insacca Forlan al 59' dopo un'azione del Kun Aguero, quindi Manuel Fernandes per il Valencia con un tiro da fuori al 67'. Colchoneros ancora avanti con Antonio Lopez, ma nel finale David Villa porta a casa il pareggio su cross di Vicente.

Occhi chiusi, orecchie tappate. Chi ricorda la calda estate di Calciopoli 2006, ricorderà senza dubbio che fummo ricoperti dalla pubblicazione scientifica, metodica, giornaliera di intercettazioni di ogni tipo. Ancora oggi ci chiediamo che cosa avevano di probante intercettazioni confezionate da "ignota mano infedele delle istituzioni" ed impacchettate per i media, come quella in cui si tiravano in ballo i figli di Bettega, o quella del tentato abbordaggio di Alessandro Moggi con la D'Amico. Eppure sono state pubblicate, facendo scempio della privacy di tanta gente, al solo scopo di alimentare l'immagine del "mostro" da dare in pasto al sentimento popolare.
Oggi gli stessi giornali tacciono mettendo la testa sotto la sabbia, legandosi mani e tappando le orecchie. Solo Tuttosport e Libero, oltre noi, danno il giusto risalto al ritrovamento di intercettazioni mai "attenzionate" dagli inquirenti. Prendiamo come esempio La Gazzetta, per il ruolo di primo piano tenuto nel 2006 e perché giornale utilizzato nelle indagini da Auricchio, perché considerato super-partes: il 31 marzo, quando già si parlava di queste intercettazioni pubblicava un resoconto dell'udienza del giorno precedente a pagina 18, in uno spazio a fondo pagina di cm 4 x 11, di poche righe che dicevano pochissimo. Oggi la redazione "rosa" sembra recuperare un po' di vigore e calciopoli scala posizioni: sale a pagina 10, sempre in uno spazio angusto, dove, in risposta a cosa si riferisca Del Piero quando parla di cose nuove, per le quali spera nella restituzione dei due scudetti tolti, scrivono "A presunte nuove rivelazioni che al processo di Napoli potrebbero riaprire la polemica sullo scudetto 2004-05 assegnato all’Inter a tavolino".
Quanto ci metteranno a rendersi conto che non sono "presunte" perché altri giornali (almeno Tuttosport lo conosceranno) le stanno già pubblicando? O, forse, sono frenati dal timore che quelle intercettazioni dispiacciano a qualcuno?

La Juve verso Udine. La Juve si avvicina alla trasferta di Udine, col solito grosso carico di problemi legati all'indisponibilità di parecchi, troppi, titolari. Particolarmente rilevanti le assenze di Chiellini e Buffon, che non hanno ancora recuperato dai relativi infortuni. C'è poi il problema di Caceres, fuori da due mesi circa e destinato a rimanervi ancora per circa tre settimane, per una forma di pubalgia per la cui soluzione sembrava prospettarsi addirittura la necessità di un intervento chirurgico, cui si è poi rinunciato dopo un consulto con lo staff medico del Barça, società proprietaria del cartellino dell'uruguagio. Ancora tutte da valutare le condizioni di Felipe Melo. In miglioramento la situazione di Iaquinta e De Ceglie, che Zaccheroni spera di portare almeno in panchina. Sono tornati ad allenarsi in campo, dopo qualche giorno di sola palestra, Del Piero e Trezeguet, anche se l'attaccante francese pare destinato a partire dalla panchina, per lasciare il posto ad Amauri, che buona impressione ha destato nelle ultime sedute di lavoro, dedicate prevalentemente, da Alberto Zaccheroni, all'aspetto tattico.

Debiti della Liga: allarme rosso. Sempre più preoccupanti le notizie che arrivano dalla Spagna. Oltre ai mancati pagamenti ai giocatori e alla minaccia di sciopero per l'11 aprile, è di oggi il dato che tra Liga e Segunda Division i debiti ammonterebbero a 3.300 milioni. Secondo i dispacci di agenzia dodici squadre sarebbero sull'orlo del fallimento e per due (Xerez e Mallorca) il ricorso alla procedura fallimentare sarebbe ormai certo.
Che dire? Sul nostro sito abbiamo spesso parlato di bilanci, di difficoltà imminenti, di necessità di dibattito; il dibattito c'è stato in Inghilterra e c'è in Spagna e sono le rispettive Federazioni a farsi promotrici di indagini e accertamenti. Da noi tutto tace, con una conseguenza davvero paradossale: le tre squadre che lottano per lo scudetto hanno assommato debiti complessivi per oltre un miliardo, ma la Figc non fa scattare nessun allarme. Lo scudetto potrebbe essere vinto dalla Roma, cioè dalla società per la quale Unicredit ha dovuto rivolgersi al Tribunale per rientrare dei debiti accumulati dalla sua capofila Italpetroli; tali debiti superano i 300 milioni e superano anche il valore netto complessivo di tutte le società del gruppo, Roma compresa. Intanto oggi i nostri giornali diranno che dopo la grave crisi delle squadre inglesi è scoppiata quella delle società spagnole.

Le oscure allusioni di Mourinho. Pur confermando il suo silenzio stampa per il campionato ("il silenzio stampa mi fa bene perché non voglio rischiare di non andare in panchina"), José Mourinho, in una chat ad Inter Channel si è prestato ad un botta e risposta con i tifosi; nel corso della chat non si è fatto mancare la solita razione di oscure allusioni ad ipotetiche forze che lottano, e hanno lottato contro l'Inter: "Io non voglio parlare di campionato. Però non è una lotta a tre: è una lotta di una squadra contro tante altre cose". Ed ha una volta di più espresso il suo orgoglio di essere l'allenatore dell'Inter: "In questo momento non sono un uomo felice nel calcio italiano, ma sono felice nell'Inter.... Ho il grande orgoglio di allenare l'Inter, di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. Sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter". Chissà se le nuove scoperte nel campo delle intercettazioni riusciranno a scalfire tanto smisurato orgoglio...

Assemblea straordinaria di Lega il 14 aprile. "Come da comunicato ufficiale della Lega Calcio datato 1° aprile 2010", in conformità delle vigenti disposizioni statutarie e regolamentari, l'Assemblea straordinaria di serie A è convocata per venerdì 9 aprile alle ore 10 per la discussione e la decisione in relazione al seguente ordine del giorno: "1) Verifica dei poteri; 2) Criteri per la definizione dei bacini di utenza di cui alla delibera 30 ottobre 2007; 3) relazioni con l'A.I.C.; 4) Comunicazioni del Presidente".

La FIAT crede nel calcio inglese. L'azienda di riferimento per la Juventus ha firmato un contratto di sponsorizzazione con la Football Association, più famosa con il suo acronimo FA, la federazione calcistica inglese, per un valore complessivo di 12,4 milioni di euro, circa 3,1 milioni di euro all'anno. Così riporta il sito portoghese Futebol Finance nella sua rassegna mensile degli affari conclusi nel mondo del pallone. Oltre alla FIAT, la FA incassa anche con Nivea che garantirà altri 3 milioni di euro netti a stagione. Singolare la strategia di diversificazione della casa madre torinese che forse non reputa la Juve un veicolo comunicativo affidabile a livello europeo, vista anche la possibilità che i bianconeri non si qualifichino per la prossima Champions League.

Stagione finita per Fabregas. L'Arsenal dovrà fare a meno di Cesc Fabregas sino al termine della stagione. Il centrocampista dei Gunners, infatti, nella gara contro il Barça ha riportato una microfrattura alla tibia destra, che lo terrà lontano dal campo per almeno sei settimane. SIcuramente più sollevato, invece, il ct della Nazionale spagnola, Vicente del Bosque, che può a questo punto nutrire fondate speranze di averlo a disposizione nel Mondiale sudafricano.

Rinviata Cska Mosca-Zenith San Pietroburgo. Dopo gli attentati avvenuti a Mosca nei giorni scorsi, le autorità russe hanno deciso di rinviare la sfida di Russian Premier League in programma sabato tra Cska Mosca e Zenit San Pietroburgo, a data da destinarsi, perchè il rischio per la sicurezza, in uno stadio affollato da 80.000 persone, sarebbe stato elevato.


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