La FIGC apre l'inchiesta sui nuovi fatti emersi

News, 21 aprile 2010.

E' ufficiale, scatta la nuova inchiesta su Calciopoli. La stampa spagnola parla di "Furto". La rabbia sveglia la memoria di Zamparini. De Santis amareggiato ma deciso. 

Calciopoli, la Federcalcio apre ufficialmente l'inchiesta - Il Procuratore Federale Stefano Palazzi ha aperto un'altra indagine su Calciopoli dopo la pubblicazione da parte della difesa di Moggi di nuove intercettazioni inedite riferite al periodo 2004/2005 e "dimenticate" dagli inquirenti. Palazzi ha chiesto al Tribunale di Napoli di acquisire "tutto il materiale probatorio prodotto dalle parti, oggetto di perizia che potrà essere disposta dal Tribunale". In una nota la FIGC comunica: "In merito al processo in corso a Napoli - si legge in una nota della FIGC - la procura federale chiederà fin da ora di poter acquisire tutto il materiale probatorio prodotto dalle parti, oggetto di perizia che potrà essere disposta dal Tribunale. Nelle prossime ore, il procuratore Stefano Palazzi invierà formalmente una richiesta in tal senso al Presidente della nona sezione penale del tribunale di Napoli Teresa Casoria, avviando così l'indagine con riferimento al nuovo filone di intercettazioni".
Le squadre "attenzionate" nella nuova inchiesta dovrebbero essere Inter, Palermo, Roma Chievo, Livorno, e altri personaggi e squadre presenti nelle nuove intercettazioni. C'è materiale nuovo anche sul Milan, ma è stato già giudicato nel 2006. Le trascrizioni saranno a disposizione tra la fine maggio ed i primi di giugno e, solo dopo, Palazzi potrà procedere alle audizioni dei coinvolti nel "supplemento" dello scandalo calciopoli.
Per chiarezza d'informazione dobbiamo ricordare che sulla testa di questa inchiesta pende la spada della prescrizione: all'epoca della consumazione dei reati la prescrizione scattava dopo due anni per le società e dopo quattro per i tesserati. Abete, però, allo scoppio di queata nuova ondata di intercettazioni aveva invitato tutti ad avere fiducia nel ruolo super partes della FIGC e della Giustizia Sportiva. I fatti parleranno, come sempre.

La stampa spagnola parla di "Furto". Non senza qualche ragione, sulla stampa spagnola si contesta la direzione di gara di Olegario Benquerença, connazionale di Mourinho. "Sport" titola in prima pagina "Robo a la italiana" (Furto all'italiana ndr) e scrivendo "L'arbitro portoghese, amico di Mourinho, ha dato il terzo gol all'Inter in fuorigioco e si è mangiato un rigore di Sneijder su Alves". Il Mundo Deportivo, giornale di Barcellona, titola in prima pagina "Furto", e in seconda pagina titola ancora "Furto alla portoghese". Il quotidiano catalano continua "Il campione cade a San Siro vittima di una Inter senza complessi e di un arbitraggio indegno della Champions. Il 3-1 di Milito era illegale e che ci sono stati due chiari falli da rigore contro Piqué e Alves". Inoltre, sempre sul Mundo, una pagina intera con titolo "Olegario, fedele amico di Mou" è dedicata all'arbitro. Anche "Marca" sottolinea che "L'arbitro ha danneggiato i blaugrana", aggiungendo nelle pagine interne "Il calcio non si merita questo. Il portoghese non avrebbe dovuto dirigere questa partita: oltre al fatto che ci sono arbitri migliori in Europa, il solo fatto che sulla panchina italiana ci fosse Mourinho era un motivo sufficiente per non designarlo ed evitare cosi possibili sospetti". AS, quotidiano sportivo di Madrid, invece, scrive che "L'Inter durante la maggior parte della partita è stata superiore al Barca" e parla di sconfitta giusta per i catalani. El Pais scrive: "Il Barca, senza lucidità ed esplosività, cade a Milano davanti ad un'Inter molto brava". La campagna interista "Vinciamo senza rubare", in Spagna, non ha attecchito.

La memoria di Zamparini. Ieri vi abbiamo informato sulle dichiarazioni di Zamparini a RadioRadio che hanno suscitato l'interesse dei pm, tanto da spingerli a chiedere al giudice Casoria l'acquisizione della puntata radiofonica dell'emittente romana. Questa la ricostruzione di Zamparini: nel 2004, prima di una partita con il Verona, era nella sede della Juventus e, dopo una sua lamentela sul livello tecnico degli arbitri della serie B, Moggi gli avrebbe chiesto "Chi è il miglior arbitro della serie B?". Zamparini sostiene che dopo la risposta di Foschi, che indicò il nome di Rizzoli e di un altro arbitro, Moggi fece una telefonata. Zamparini continua dicendo che rimase sorpreso nel vedere che l'arbitro designato fu Rizzoli, e che riferì dell'episodio a Carraro, Galliani ed altri dirigenti presenti in una riunione. Ci chiediamo perché non denunciò la cosa all'Ufficio Indagini. Ricordiamo che c'era il sorteggio arbitrale, certificato da un notaio, dove un giornalista estraeva una delle due sfere, e che nessuno ha mai provato che fosse taroccato. In un'intervista audio concessa ieri alla Gazzetta, alla domanda "Lei perché parla, si è sentito ferito dalla diffusione delle intercettazioni di Foschi?", Zamparini non ha esitato a rispondere "Quando ho visto delle telefonate insignificanti di Foschi e qualche altro... ad un certo momento mi sono incazzato". Zamparini rimprovera ai giornali di avere dato grande risonanza alle telefonate, che secondo lui "non dicono nulla", ritrovate da Moggi, ed aggiunge "è logico che uno si difenda". Zamparini, inoltre, ha dichiarato: "I pm con tutto quello che hanno in casa... che abbiano bisogno per rafforzare una cosa che loro già dovrebbero avere, una mia dichiarazione che tra l'altro non è una prova, perché non ho nessun elemento di prova, non ho nessuna registrazione, non ho niente, e quello che dico io potrebbe essere completamente falso". Quando gli viene chiesto che idea si è fatto della Calciopoli 2, Zamparini dice che "la difesa di Moggi ha in parte ragione, perché l'indirizzo era andato solo in quella direzione, perché le telefonate le facevano in tanti, però io ho anche ...". E qui Zamparini confessa che ha parlato, quest'anno, con Collina e Tosel, affermando che è il tenore di quello che si dice che fa la differenza. Veramente il nuovo CGS dice altro.

De Santis amareggiato e deciso. All'uscita dall'aula di Napoli l'ex arbitro De Santis ha parlato della sua deposizione in aula come di uno sfogo provocato da "una vita rovinata", affermando che anche se dovesse arrivare un'assoluzione nessuno potrebbe ridargli quello che ha perso. Ha contestato anche il metodo di indagine, alla luce di quanto illustrato da Aurichio nelle sue deposizioni. Inoltre, De Santis ha detto: "In tutte queste intercettazioni ancora non esce una telefonata tra me e Moggi, motivo per cui io sono in questo processo. Vogliamo parlare delle schede svizzere? Io sono sdoganato, per quanto dichiarato da Auricchio, da gennaio a marzo: possibile che mi viene data la sim svizzera e, nello stesso periodo, io inizio ad arbitrare contro la Juventus? Forse Moggi mi chiamava per dirmi "Arbitrami contro e fammi perdere la partita"? Se alla fine verrà fuori che io sono colpevole sono pronto a pagare, ma se ha sbagliato qualcun altro è giusto che debba pagare lui". De Santis ha poi spiegato l'ultima frase con un nuovo riferimento diretto a chi ha condotto le indagini.

Zeman querela Moggi. Zeman ha presentato querela contro Luciano Moggi per diffamazione aggravata, e sul caso indaga ora la procura di Milano. Zeman aveva desposto nel processo di Napoli il 20 novembre 2009 ed aveva sostentuo che la sua carriera era stata danneggiata per l'ostracismo di Moggi. Al termine della successiva udienza Moggi aveva dichiarato alla stampa: "Se Zeman pensa che sia stato io a farlo esonerare per rovinargli la carriera, dovrebbe ringraziarmi perchè ha guadagnato cinque miliardi di lire netti per un anno". Moggi spiegò che Zeman era stato licenziato dal Napoli, dalla Lazio, dalla Salernitana, dal Lecce, dal Fenerbahce e dalla Stella Rossa "...perchè non sa allenare, è lento e impacciato nel parlare e i giocatori non lo capiscono". Queste dichiarazioni sono state riportate nella querela e, a detta di Zeman sono frasi "gravemente lesive del mio onore e del mio decoro".

Summit Juve-Barça a Milano per Caceres. Secco e Bettega, stando a Sky Sport, hanno incontrato a Milano i dirigenti del Barça per discutere del futuro di Martin Caceres, il difensore uruguagio di proprietà blaugrana, ma in prestito alla Juve sino a giugno. Il diritto di riscatto, fissato a 11 milioni, è ritenuto eccessivo dal club bianconero, che sarebbe riuscito a trattare portandolo a 8 milioni. Ma a Torino hanno anche dubbi sull’integrità fisica del calciatore, che ha vissuto una stagione travagliata sul piano fisico; la Juve vorrebbe perciò rinnovare il prestito per un anno, abbassando nel contempo la cifra del riscatto. Secco e Bettega avrebbero incontrato anche Adriano Galliani, ma si sarebbe trattato solo di una visita di cortesia.

Briatore sullo scudetto di cartone. In un'intervista sul settimanale "Chi", oggi in edicola, Flavio Briatore ha dichiarato: "L'Inter dovrebbe restituire lo scudetto 2006. Ma come si fa a mettere in bacheca qualcosa che non è stato vinto sul campo? Io mai e poi mai avrei accettato il titolo di un altro pilota. Non mi vergogno a dire che Luciano Moggi, in questo caso, potrebbe essere una vittima. Lo accusano di aver parlato con gli arbitri? Bene. Ma gli altri che cosa hanno fatto? La stessa identica cosa. Sono indagini che, secondo me, non hanno senso, basate sul nulla. Non c'è concussione e nemmeno giri di denaro. Dove sono i reati?".

Juventus in ritardo su tutti i fronti. La nuova Juventus di Johnn Elkann e Jean-Claude Blanc da Chambéry si sta rivelando sempre più un flop di dimensioni colossali. Dopo il fallimento di questa stagione, nonostante gli oltre cinquanta milioni di euro dilapidati in una campagna acqusti senza senso ed i proclami trionfalistici di inizio anno, l'erede (per caso, molto per caso) di Giovanni Agnelli ed il suo pupillo esperto di tennis, sci e Parigi-Dakar rischiano seriamente di compromettere anche la prossima annata. La Juventus si sta infatti muovendo in clamoroso ritardo su tutti i fronti: nuovo allenatore, calciomercato, sponsorizzazioni. Per quanto riguarda il nuovo tecnico, il vice-direttore generale Roberto Bettega ha comunicato da diverso tempo le proprie scelte e valutazioni ad Elkann e a Blanc, dai quali però non è arrivata ancora alcuna reazione e decisione in merito. L'impasse sul nuovo allenatore si riverbera ovviamente sulle operazioni di calciomercato che vengono condotte per forza di cose al buio ed in grave e colpevole ritardo. Infine, la Juventus è ancora alla ricerca del secondo "jersey sponsor". Blanc ha deciso, infatti, di ripartire i diritti di sponsorizzazione tra la prima e la seconda maglia. Sulla prima (quella bianconera) dal 1° luglio 2010 comparirà il marchio Betclic, sulla seconda non si sa. Il dubbio sorge spontaneo: si tratta davvero di una "innovativa strategia commerciale", come sostiene Blanc auto-elogiandosi come al solito, oppure è l'ennesimo flop di una gestione fallimentare sotto tutti i punti di vista?


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