Nuova vittoria in un tribunale. E Moggi e gli ex in coro: No ad una Juve da quarto posto!

News, 15 settembre 2010.

Un altro giudice assolve la Juve. I grandi ex stanno con i tifosi: No ad una Juve da quarto posto. Moggi: Mercato sbagliato, ma demotivare la squadra è anche peggio. Prosegue la preparazione in vista del match con il Lech Poznan. Due giornate a Burdisso: e l'Inter si arrabbia. I provvedimenti dopo Catania-Parma. Nicchi impertubabile e soddisfatto. Ma Bergamo lo attacca. Messi fa brillare la Champions League.

Assolta la Juve sulle violazioni fiscali - Il giudice torinese Eleonora Monserrat Pappalettere, accogliendo la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura della Repubblica, ha chiuso il caso apertosi con un accertamento della Guardia di Finanza sui bilanci societari dal 2005 al 2008. Archiviate dunque le posizioni di Blanc, di Cobolli Gigli e della Triade, da cui il duo Blanc-Cobolli aveva mutuato l'abitudine di mettere tra le passività i costi delle provvigioni dei procuratori dei calciatori, come era ed è prassi consolidata della maggior parte dei club di A. Per la Guardia di Finanza non erano oneri deducibili e sarebbe toccato ai calciatori pagare i procuratori. Il magistrato, accogliendo le osservazioni contenute nella memoria difensiva dell'avvocato Michele Briamonte, legale della Juventus, ha rilevato che "non è acquisita né appare acquisibile la piena prova dell'esistenza di una procura fra singoli giocatori e i procuratori-intermediari. Sicché non appare smentibile con sufficiente certezza la tesi difensiva secondo cui i costi relativi all'intermediazione sarebbero di competenza della società calcistica e come tali detraibili in quanto inerenti all'esercizio dell'impresa".

I grandi ex bianconeri non accettano la resa preventiva di Del Neri - Aveva iniziato Bettega a Controcampo e sulle pagine del 'Corriere dello Sport' gli fanno eco altri grandi ex bianconeri, non avvezzi a questa Juve dal profilo dimesso: Queste le loro 'voci'. Bettega: "Da juventino non accetto il discorso che la Juve giochi per il quarto posto. Non è nel dna della società e non credo che fosse negli obiettivi estivi". Causio: "Non è da Juve dire dopo due giornate di campionato che lo scudetto non è affare che la riguardi: su questo nessun dubbio". Ravanelli: "Il tifoso non avrà apprezzato. Avrebbe potuto evitarlo, ma avrà avuto le sue buone ragioni. Ai tifosi è crollato un po' il mondo addosso". Furino: "Bisogna vedere cosa pensa Andrea Agnelli di quanto detto da Del Neri. Gli obiettivi della Juventus non possono essere di fare un campionato di metà classifica: forse ha messo le mani avanti, ma certo allenare la Juve è difficile. E queste prime due giornate lo testimoniano". E Massimo Mauro ha detto: "Non era mai successo che la Juve si togliesse dalla lotta scudetto dopo due giornate".

Moggi: Sbagliato chiamarsi fuori. Ma certo il mercato è stato sbagliato - Ospite a 'Notti Magiche' su Sportitalia, anche Luciano Moggi ha manifestato il suo stupore per le dichiarazioni di Del Neri che già ora si chiama fuori dalla lotta scudetto: "Questo è molto grave. Adesso i giocatori che leggono queste cose, diranno: 'Ci valutano poco'. Io non le avrei mai fatte certe dichiarazioni. Però ci sono anche dei lati che bisogna analizzare bene. Hanno capito che non sono competitivi a livello di vittoria in campionato. Ma da lì a dirlo pubblicamente ce ne corre. Io cerco di motivare una squadra e non di demotivarla. Così facendo qualunque cosa si ritorce contro i giocatori". Ma quando riavremo davvero una Juve da scudetto? "Quando comprerà giocatori che possono dare quella qualità che adesso manca. Ritorniamo sempre sul solito discorso. Accettiamo la Juventus per quella che è adesso: una squadra fatta di giocatori che ce la mettono tutta, ma la qualità non esiste. Finché non esiste la qualità, non esiste neppure l'obiettivo". E allora la critica si rivolge al mercato: "Per vincere lo scudetto non si comprano undici giocatori perché si fa un gran pasticcio. Tu prendi undici giocatori, li metti dentro un'altra squadra e viene fuori un pasticcio enorme. Alla Juve c'è la quantità non la qualità. Ai giocatori non puoi rimproverare di non aver corso e di non aver dato tutto. Però quel tutto non è qualitativo". Questo nonostante che, a differenza dei tempi della Triade, costretta a far le nozze coi fichi secchi, adesso si spenda: "Qui si compra, si spendono 60 milioni per undici giocatori, quando invece potevano essere spesi per due giocatori. Le squadre di calcio si fanno con due-tre giocatori per volta, non con undici". E secondo Moggi criticare oggi questa squadra significa volerle bene, spingerla a migliorare, a lodarla infatti oggi sono spesso gli avversari: "Secondo me chi loda la Juventus in questo periodo la prende in giro; la prende in giro e spera che si mantenga così, questo è quello che non mi va. Io invece sono tra quelli che vuole spingere la Juventus a far meglio, vuole spingere la Juventus a fare quello che il papà di Andrea faceva con noi: cioè portare i giocatori di qualità, che rappresentino l'immagine vera della Juventus, per tornare competitivi".

Atletica e tattica a Vinovo - Un pomeriggio intenso quello dei bianconeri ieri a Vinovo, stretto tra la necessità di smaltire le fatiche della gara di domenica e l'approssimarsi della gara di Europa League contro il Lech Poznan, in calendario per domani sera alle ore 19 allo stadio Olimpico di Torino. Inizialmente è stata una seduta atletica, svolta parte in campo e parte in palestra, dove si sono trattenuti più a lungo i giocatori scesi in campo contro la Samp, che abbisognavano di un lavoro di scarico; nel frattempo gli altri, sul campo, svolgevano esercizi di tecnica di passaggio in movimento e sono poi stati impegnati in un torello con le sponde. Quando il gruppo si è riunito, col l'eccezione di Amauri e Sissoko che hanno proseguito il loro programma di recupero, la seduta da atletica si è fatta tattica: Del Neri ha lavorato con i difensori, insistendo sui movimenti di reparto, mentre Conti si è preso cura dei centrocampisti e degli attaccanti. Al termine della seduta esercizi di tiro per Buchel, Giandonato, Iaquinta, Lanzafame e Sissoko.

Due giornate a Burdisso - Nicolas Burdisso, autore del brutto fallo su Daniele Conti che ha procurato al capitano del Cagliari un profondo taglio che ha richiesto trenta punti di sutura e lo terrà lontano dal campo per tre settimane, è stato squalificato dal giudice sportivo Tosel per due turni "per avere, al 21' del primo tempo, commesso un grave fallo di giuoco con conseguenze lesive per il calciatore avversario". Dovrà saltare quindi le partite con Bologna e Brescia, ma tornerà in occasione della supersfida con l'Inter. La cosa non ha fatto piacere all'Inter, che sperava che il giudice sportivo privasse la sua avversaria di questo suo titolare per il big match, facilitando il compito dei nerazzurri; e da una nota apparsa sul sito ufficiale traspare la delusione: "Non sono stati ravvisati gli estremi della 'condotta violenta' in relazione al 'fallo' di Nicolas Burdisso nei confronti di Daniele Conti. Non sono state dunque applicate le sanzioni previste dall'art. 19, comma 4, lettere b) o c) Codice di Giustizia Sportiva, che prevedono, quale pena minima, la squalifica rispettivamente per 3 o 5 giornate. Il Giudice Sportivo ha così inflitto la sanzione di due giornate di squalifica; il calciatore Nicolas Burdisso parteciperà all'incontro Roma-Inter valido per la 5° giornata del Campionato di Serie A". Alla pretesa dell'Inter di sostituirsi quasi al Giudice nel valutare la gravità del fallo, ha risposto in modo polemicamente ironico Claudio Ranieri, che da quando è arrivato alla Roma ha perso l'atteggiamento mansueto che aveva caratterizzato le sue due stagioni in bianconero: "L'Inter ha detto questo? Solo perché non è più suo giocatore. Non voglio commentare chi giudica. Se hanno dato due giornate hanno ritenuto giusto dare due giornate. Provate a chiedere a Daniele e Bruno Conti: Burdisso è andato dal centrocampista del Cagliari e si è scusato, questa è la realtà".

Il Giudice Sportivo sulla rabbia della Parma - Il Parma domenica si è infuriato durante e dopo la gara di Catania, ritenendo che l'arbitraggio del direttore di gara Tommasi avesse pesantemente influito sul risultato, condannando il Parma ad una sconfitta a suo giudizio immeritata. E il Giudice sportivo Tosel oggi ha adottato i provvedimenti relativi a quell'incontro e a quegli episodi. Se l'è cavata con un'ammonizione con diffida l'allenatore Pasquale Marino, espulso a 8' dal termine, per avere "contestato platealmente una decisione arbitrale, rivolgendo un ironico applauso al Direttore di gara e colpendo altresì con pugni la propria panchina"; squalificati invece il coordinatore dei preparatori atletici Giovanni Petralia, per avere "rivolto agli Ufficiali di gara un'espressione ingiuriosa" e il calciatore Alessandro Lucarelli (espulso nei minuti di recupero) per avere "rivolto agli Ufficiali di gara un'espressione irrispettosa". Ammonizione con diffida e multa di 5.000 euro per l'ad Pietro Leonardi "per avere, al termine della gara, uscendo dal recinto di giuoco, rivolto all'Arbitro un'espressione irrispettosa".

Nicchi imperturbabile davanti alle critiche e contento dei suoi arbitri - Le critiche piovute dopo questa seconda giornata non turbano minimamente il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, né lo turbano le parole di Silvio Berlusconi o la lezione di regolamento pubblicata sul sito ufficiale rossonero. Sugli arbitri e sul loro comportamento nelle prime due di campionato è categorico: " I nostri arbitri sono giovani, sono bravi e il resto sono chiacchiere. Le prime due giornate? Noi non ci nascondiamo mai, gli arbitri sono stati perfetti e ci sono stati solo alcuni errori degli assistenti. Noi non siamo macchine, andiamo avanti con il culto delle regole e del lavoro. Nell'ultima giornata i direttori di gara hanno arbitrato oltre la media, c'è stato qualche errore, comunque non eclatante, degli assistenti, ma sono sicuro che si rifaranno nelle prossime giornate". Quanto alla battuta di Berlusconi sugli 'arbitri' di sinistra, la legge come uno scherzo: "A parte tutto la prendo come una battuta, magari poco felice. Gli arbitri, come tutti, sono di destra e di sinistra. Io non ho mai avuto tessere di partito, ho solo quella dell'Aia. Questa uscita comunque non intacca il lavoro che l'Associazione italiana arbitri sta portando avanti, ci mancherebbe altro". In merito al comunicato apparso sul sito del Milan, in cui si citava la regola della Fifa sul fuorigioco, ad ammaestramento degli assistenti arbitrali accusati di non averla applicata correttamente nella gara persa dal Milan a Cesena, minimizza: "Quando qualcuno cita una norma ufficiale direi che non c'è nulla da dire, va bene. Con Galliani tra l'altro abbiamo un ottimo rapporto e ogni tanto può scappare un gesto di nervosismo; ma sono cose che ci possono stare, non c'è nessun problema".

Bergamo attacca Nicchi - Dai microfoni di 'Radio Blu' l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo attacca il presidente dell'Aia Marcello Nicchi, vedendo in lui la causa prima dell'attuale momento difficile degli arbitri, e siamo solo alla seconda giornata: "Questa situazione è tutta colpa di Nicchi che ha voluto far emigrare Collina per fare il bello e cattivo tempo. Braschi è bravo ma ancora inesperto e gli arbitri non sanno più a chi dare retta: al loro designatore o a Nicchi".

Le magìe di Messi illuminano la serata di Champions - Al Camp Nou gli uomini di Guardiola fanno dimenticare al loro pubblico il tracollo con l'Hercules e seppelliscono sotto una gragnuola di cinque reti il Panathinaikos, in una serata illuminata dalle magie di Messi (rigore sbagliato a parte): si erano illusi i greci, quando erano passati in vantaggio al 20' con Govou, ma l'illusione era durata lo spazio di due minuti, il tempo necessario alla Pulce per battere il portiere in uscita con un tocco morbido. E sarà poi doppietta per Messi, che ispirerà anche le ultime due reti, quelle di Pedro e di Dani Alves (l'altra rete è di Villa). Nel medesimo gruppo, il D, vittoria casalinga di misura del Copenhagen sul Rubin Kazan.
Nel gruppo A il Twente Enschede riesce a fermare sul pareggio i campioni d'Europa dell'Inter, un 2-2 arrivato nel primo tempo: al 13' Snejder, al 19' Janssen su punizione, poi al 31' autogoal di Milito e al 41' rete di Eto'o. Nello stesso gruppo A anche Werder Brema e Tottenham hanno chiuso sul 2-2.
Nel gruppo B vittorie del Benfica sull'Hapoel Tel Aviv per 2-0 e del Lione per 1-0 sullo Schalke 04 (in dieci dal 38' per l'espulsione di Howedes).
Nel gruppo C facile poker esterno del Valencia sui modesti turchi del Bursaspor e pareggio a reti bianche tra Manchester e Rangers Glasgow. In questa gara si è registrato un grave incidente per Antonio Valencia, esterno del Man U che in un contrasto fortuito con un difensore scozzese ha subito un brutto infortunio, molto probabilmente un frattura, alla gamba sinistra; si teme per lui un'assenza di alcuni mesi.


Foto Gallery