Ci chiamiamo Juventus e dobbiamo sempre giocare per vincere, contro chiunque! Parola di Del Neri.

News, 17 ottobre 2010.

Del Neri: Dobbiamo dimostrare di valere il nome della Juventus. Aquilani giocherà. Venti i convocati. Lanzafame fuori per almeno 40 giorni. Io sono interista:  rimozione e multa. La giornata di serie B. Zidane: il Figo di Mou al Real. C'è una voragine nei conti del Barça: e i soci avviano un'azione di responsabilità verso l'ex presidente Laporta. Il Valencia cade al Camp Nou. Poker e vetta, per ora, al Real. Van Der Sar condanna lo United al pareggio. L'ottava giornata fatale al Mainz. Bordeaux e Marsiglia alla riscossa.

Del Neri: Dobbiamo vincere perché siamo la Juve - La Juve è attesa da una serie di gare ravvicinate, che potrebbero dire qualcosa di importante su questa Juve, anche sul piano della mentalità. Del Neri ne è consapevole: "È dall'inizio della stagione che per noi ci sono test e serie di partite importanti. Ogni volta dobbiamo dimostrare di valere il nome della Juventus. Il Lecce? Dobbiamo sempre giocare per vincere. Abbiamo le caratteristiche e le qualità per farlo. Poi il campo deciderà..." L'importare è fare un passo per volta e affrontare ogni partita con lo spirito giusto: "Ma ogni partita è decisiva. Lo sarà quella con il Lecce, poi quella con il Salisburgo, quindi quella di Bologna. Non dobbiamo affrontare un filotto di partite, ma una partita alla volta". Nasconde un po' la formazione, ma dà una certezza, Aquilani ci sarà: "Aquilani sta bene e domani giocherà. Poi ci saranno gli altri dieci. Non ci saranno novità tattiche ma non ho ancora deciso chi giocherà. Dovrò valutare chi sta meglio e poi farò delle scelte. Metterò in campo chi sta meglio. Il brasiliano (Amauri, ndr) ha ancora problemi di corsa, da quanto ho visto. Abbiamo il dovere di recuperare i giocatori in pieno e in avanti abbiamo comunque elementi che offrono ampie garanzie. Decideremo come andare in campo dopo l’ultimo allenamento. Abbiamo nella rosa giocatori che se stanno bene giocano. Quelli che devono recuperare devono farlo con tranquillità, non è giusto mandarli allo sbaraglio". E' contento di poter scegliere, almeno a centrocampo: "È vero. Posso scegliere cosa mettere in campo anche a seconda dell'avversario: un centrocampo più tecnico oppure uno con gente più fisica". E un po' di turnover ci sarà per forza: "Sì, calcolando che comunque abbiamo cinque giocatori che non partecipano alle coppe. Questo influisce...". Più che la formazione o le scelte tattiche conterà però l'atteggiamento, quello che ha ben impressionato contro Manchester City e Inter: "A Manchester e a San Siro, la squadra ha giocato con due formazioni diverse e ha reso comunque ottimamente. Questo deve darci la consapevolezza che siamo sulla strada giusta. La quadratura, in questo momento, la si trova anche attraverso la condizione fisica. La rosa è ampia e posso comunque essere sicuro di chi andrà in campo. Affrontiamo il Lecce che nelle ultime due partite ha pareggiato contro il Palermo e ha battuto il Catania e quindi ci sarà da soffrire, ma se la mentalità sarà la stessa delle ultime due partite potremo ottenere buoni risultati".

I convocati contro il Lecce - Al termine dell'allenamento della vigilia, Gigi Del Neri ha diramato l'elenco dei convocati, che comprende venti giocatori: Motta, Chiellini, Felipe Melo, Sissoko, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Amauri, Quagliarella, Bonucci, Grygera, Pepe, Martinez, Krasic, De Ceglie, Storari, Costantino, Legrottaglie.

Lanzafame fuori per almeno 40 giorni - Come da programma, Davide Lanzafame, trasportato l'altroieri fuori dal campo dolorante alla stessa caviglia sinistra vittima di una distorsione nel 2006, è stato sottoposto agli accertamenti di rito. Gli esami hanno evidenziato una seria distorsione alla caviglia. Il giocatore dovrà effettuare alcuni giorni di riposo e successivamente inizierà le cure fisioterapiche. I tempi di recupero non sono inferiori ai 40 giorni.

Io sono interista. Rimosso e multato. - La storia ha dell'umoristico, e per questo ve la segnaliamo così come l'ha raccontata il Giornale dell'Umbria. Gli agenti della polizia provinciale di Torgiano hanno notato un cartello di grandi dimensioni, realizzato in materiale plastico, e da quattro anni affisso ad un balcone. Su fondo rigorosamente nerazzurro lo slogan "Io sono interista", coniato nel 2006 per trasmettere la "diversità" dell'Inter da chi veniva messo alla gogna di Farsopoli per le sue telefonate. Oggi che sono stati scoperti gli altarini nerazzurri si può ben dire che anche quella era una patacca. Ma il signor Mario Fasi lo ha mantenuto esposto a testimonianza della sua fede interista. Durante un controllo del territorio quel cartello è stato notato dagli agenti della Polizia Provinciale di Perugia che hanno chiesto al signor Fasi: "Quel cartello lì è autorizzato?". Non lo era e, allora, è stata scattata la foto, poi è arrivato il verbale e l'intimazione a rimuovere quel cartello, con multa di 70 euro. Il Fasi ha detto: "Mi hanno fatto togliere il cartello, ho dovuto pagare la multa, mi arriverà pure un verbale a casa, ma io non cedo. Lo tengo in casa, non si sa mai che torni utile". La fede nerazzurra di Fasi vanta la conoscenza personale di Facchetti: "Mi è venuto a trovare quando sulla panchina c'era Zaccheroni. Con lui è arrivato anche Branca. Con Facchetti eravamo amici, gli mandavo sempre su a Milano l'olio buono e il vino buono di Torgiano". Proprio le telefonate di Facchetti hanno tolto validità a quello slogan della "diversità". (foto dell'articolo e del cartello su Il Giornale dell'Umbria).

Serie B - In attesa di vedere quanto riuscirà a combinare il Siena di Conte nella trasferta di Empoli, il Novara vince in trasferta (1-0) contro il Sassuolo del neo-tecnico Gregucci e balza in testa alla classifica. Poker della Reggina contro la Triestina (con doppietta del capocannoniere Bonazzoli). Altra sconfitta per il Torino, battuto a Livorno per 2-1. Il Pescara supera il Grosseto per 4-2. Il Varese pareggia per 1-1 a Portogruaro: un pareggio che tiene a distanza la zona retrocessione, muove la classifica fuori casa, ma non accontenta certo i lombardi, che si vedono negare un rigore netto per la seconda giornata consecutiva. L'Atalanta sconfigge l'Ascoli per 2-1 grazie a una doppietta di Doni. Il Vicenza piega con il minimo scarto, 1-0, l'Albinoleffe e resta nei quartieri alti della classifica. Gli altri risultati: Crotone-Piacenza 0-1; Frosinone-Modena 1-1.

Zidane, il Figo di Mou al Real - Mou lo aveva chiesto, e Zidane ha detto sì: sarà meno al fianco del Presidente Florentino Perez e starà più vicino a Mourinho, un vero trait d'union tra dirigenza e prima squadra: "Posso confermare che starò più a stretto contatto con Mourinho – ha riferito Zidane a Europe 1 Radio a margine di un evento allo Stade Vélodrome di Marsiglia - Lavoreremo assieme. E' un ruolo che mi si addice perché volevo essere un po' più coinvolto nella struttura del club". Lo riporta il quotidiano spagnolo 'Sport', con una chiusa velenosa: "Zidane sarà nello scacchiere di Mourinho quello che all'Inter era Figo, una figura davvero molto comoda come nelle partite contro il Barça e con un arbitro portoghese...".

Profondissimo rosso per il bilancio del Barça - C'è un buco, anzi una voragine nei conti del Barça: un debito complessivo di 430 milioni (raddoppiatosi nell'ultimo biennio), 79 milioni di passivo nell'ultimo esercizio. Queste le cifre, raccapriccianti alla luce dei parametri che l'Uefa considererà obbligatori per l'accesso alle coppe europee; ma sono quelle ufficializzate nell'assemblea dei soci, tenuta per la prima volta dalla sua elezione dal presidente Rosell ai 1187 delegati del club catalano, che vive sull'azionariato popolare. Negli ultimi due anni le entrate sono salite dell'8%, ma i costi sono cresciuti del 34%. Alcune voci hanno fatto mettere letteralmente le mani nei capelli per esempio l'affare Ibra (a bilancio con una perdita di 37 milioni di euro) e le spese: 3 milioni sono stati per i detectives privati e sicurezza speciale, la rappresentanza del club, tra jet, ristoranti, catering, carte di credito e viaggi, ha assorbito qualcosa come 6,4 milioni di euro; particolare dispetto ha suscitato il conto di una cena dei dirigenti a Londra, al ristorante Cipriani, che tra cibo, sigari e accesso al locale notturno è costata circa 5000 euro. Rosell ha puntato il dito accusatore contro la gestione Laporta: “I risultati non sono per niente positivi, ci sono 79 milioni di perdite nell'ultimo esercizio e abbiamo debiti molto alti a tutti i livelli. Il club ha perso patrimonio, ci siamo imbarbariti e ci sono stati dei pessimi investimenti in giocatori". E i soci del Barça hanno così deciso di avviare un'azione di responsabilità nei confronti dell’ex presidente Laporta. Gli si contesta la correttezza di parecchie voci dell'ultimo bilancio ed il fatto ch, mentre veniva annunciato per il 2009-10 un attivo di 11 milioni, il risultato effettivo è stato quantificato in una perdita di 79 milioni; tra le voci contestate da segnalare, in particolare, 8 milioni di compensi a Mino Raiola, evidentemente con riferimento all'acquisto di Ibrahimovic dall'Inter. La questione è stata messa ai voti nel corso dell'assemblea e si sono registrati 468 voti a favore della richiesta, 439 contrari e 113 schede bianche. Rosell tuttavia ha cercato di tranquillizzare l'assemblea: "Guardate al futuro con ottimismo. Ci è stato garantito credito bancario per 155 milioni e questo ci assicura solidità. Presto torneremo a cifre positive".

Liga: cade la capolista Valencia a Barcellona- Il Valencia di Unai Emery, sensazione di questo inizio di torneo, conosce l'onta della prima sconfitta in campionato contro i campioni in carica del Barcellona. I valenciani giocano un grande primo tempo e imbrigliano il gioco dei catalani con un pressing a tutto campo di rara efficacia, trovando addirittura un meritato vantaggio con Pablo Hernandez. All'inizio della ripresa però le cose cambiano immediatamente: Xavi, dato in forse alla vigilia, serve il milionesimo assist della carriera al suo "gemello" Iniesta e Don Andrés riporta subito la situazione in parità. Un quarto d'ora più tardi, complice il calo di Albelda e soci, il forcing blaugrana viene premiato da un'inzuccata di capitan Puyol, ancora su assist di Xavi. Da quel momento in poi, solo Barcellona, ma le tante occasioni create non sono state trasformate per colpa della scarsa vena odierna di Messi e delle scelte sciagurate di un emozionato David Villa, al primo incrocio contro il club nel quale si è consacrato.

Poker e vetta del Real - Con un poker, frutto di due doppiette, rispettivamente di Higuain e Cristiano Ronaldo, le Merengues vincono facile alla Rosaleda di Malaga e salgono in vetta alla Liga, in attesa di vedere cosa farà domani il Villarreal, che affronterà in trasferta l'Hercules di Alicante di David Trezeguet. Nel frattempo nel pomeriggio l'Atletico Madrid era tornato alla vittoria (2-0) contro il Getafe.

Man U 'suicidato' da Van der Sar - Complici le indecisioni di Van der Sar, il Manchester United non va sorprendentemente oltre il 2-2 con il West Bromwich Albion di Di Matteo: passano subito i Red Devils con Hernandez, raddoppiano al 25' con Nani e la partita parrebbe in discesa. Ma Ferguson non ha fatto i conti col suo portiere che prima è disattento e si fa beffare da una sfortunata deviazione del compagno Evra e, dulcis in fundo, non trattiene una facile palla in arrivo dalla sinistra e permette a Tchoyi di insaccare. Il Manchester United sale così a 14 punti, raggiunto dall'Arsenal che, con una prova di carattere, vince in casa in rimonta sul Birmingham (con reti di Nasri e Chamack) e dal Tottenham, che riesce a imporsi per 2-1 sul campo del Fulham. Il Chelsea rimane in testa, ma non va in fuga, andando ad impattare a reti inviolate sul campo dell'Aston Villa. Gli altri risultati: Bolton Wanderers-Stoke City 2-2; Newcastle-Wigan 2-2; Wolverhampton -West Ham 1-1. Ora la risposta tocca al City, impegnato sul campo del Blackpool, e al Liverpool, che si giocherà il derby con l'Everton.

E anche il Mainz cadde - Doveva prima o poi accadere, ed è successo: dopo sette successi consecutivi è arrivata la prima sconfitta per il Mainz; un Amburgo corsaro è infatti andato a vincere a Magonza con un goal di Guerrero ad un minuto dal termine. Mario Gomez, con una tripletta, trascina ad un rotondo successo per 3-0 sull'Hannover un Bayern falcidiato dagli infortuni. Chiudono in parità Schalke 04 e Stoccarda (con Molinaro in panchina).Il Wolfburg è battuto in casa dal Leverkusen: in vantaggio per 2-0 (Diego e Grafite), subisce tre goal in 11 minuti. Poi: Werder Brema - Friburgo 2-1; St. Pauli - Norimberga 3-2.

Ligue 1: la riscossa delle big - Tornano finalmente sugli scudi le big di Ligue 1 che cominciano a salire verso i piani alti della classifica: il Bordeaux espugna il campo dell'Auxerre (rete di Modeste al 19'), mentre i ragazzi di Didier Deschamps, campioni di Francia, al Vélodrome non lasciano scampo al Nancy (rete di Rémy). Vittoria in trasferta per il Paris Saint-Germain, 2-0 a Tolosa; Altri risultati: Brest-Arles Avignon 0-0; Montpellier-Sochaux 2-0; Caen-Monaco 0-0.


Foto Gallery