Nedved: una certezza 'Noi eravamo i più forti' e una speranza 'Sul mercato cerchiamo un goleador'.

News, 26 gennaio 2011.

Pavel Nedved: Vincevamo perché eravamo i più forti, in grado di battere chiunque. Alla Juve adesso serve un goleador, stiamo cercando... Moggi: Moratti non era capace di vincere nemmeno telefonando e regalando pullover di cachemire. Traoré fuori almeno tre settimane. E in allenamento si ferma anche Storari. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. I Moratti invitati alla presentazione del libro 'Il paese dei Moratti'. Gigi Simoni: I due scudi revocati la Juve li aveva meritati. Platini:  Sul Fair Play finanziario sarò intransigente. Luis Fabiano e Pazzini ora sono nel mirino dell'Inter. Ruiz già del Napoli, ma solo per l'Uefa. E' il Palermo la prima semifinalista di coppa Italia. In serie B pari tra Livorno e Padova. Premier League: vittoria in extremis dello United.

Nedved: Vincevamo perché eravamo i più forti - Nell'incontro con i giornalisti a margine della presentazione al Circolo Rai del suo libro 'La mia vita normale',  a Pavel Nedved non poteva mancare una domanda sulle recenti, ripetute esternazioni di Moratti. Nedved è laconico, ma su 'quella' Juve le sue idee sono ben chiare: "Calciopoli? Non mi piace parlarne, lo fanno già in troppi, ma basterebbe guardare i nomi di quella squadra, in cui c'ero anche io, per capire che poteva battere chiunque, compresa la squadra campione del mondo".

Nedved: Cerchiamo un attaccante - Dopo il CdA e i continui discorsi di Marotta e Del Neri che ripetono come dischi rotti che dobbiamo andare avanti così, i giocatori ci sono, magari rotti, ma ci sono  e che sul mercato non c'è nulla da Juve, una parola di speranza è arrivata oggi da Pavel Nedved che ha detto: "Il mercato della Juventus non è chiuso. Siamo alla ricerca di un attaccante capace di segnare tanti gol. "Non si può dire che il mercato della Juventus è già chiuso, così come non lo è per gli altri. Caratteristiche di un attaccante? Vorrei un giocatore che mi fa vincere le partite, che butta dentro la palla quando serve insomma". Bene, però occhio, perché il 31 è vicino, e giugno potrebbe essere tardi, davvero troppo tardi. Sui traguardi è realisticamente prudente: "Scudetto? È troppo presto per parlarne. Non bisogna ragionare così. Ora dobbiamo pensare soltanto a raccogliere più punti possibili. Di certo siamo una buona squadra, abbastanza forte. L'obiettivo della Champions è quello principale ed è quello che mi aspetto di raggiungere. La Juve ha bisogno di tempo, lasciamoli lavorare perchè non si può fare tutto in sei mesi. Il presidente è attivo per raggiungere i risultati migliori".

Moggi e le pippe di Moratti - A Luciano Moggi il fatto che Moratti abbia in questi giorni detto e ripetuto che Calciopoli sia stata una vera truffa, e che attuali vittorie nerazzurre ne sono una prova, proprio non è andata giù. E dopo avergli risposto a caldo su Sportitalia, ieri è ritornato sull'argomento dalle colonne di Libero: "Lo dice l’uomo che per vincere i campionati aveva acquistato niente meno, tra gli altri, che Fadiga, Farinos, Caio (perse Tizio andato al Milan... ). Sukur fu il suo fiore all’occhiello. Cambiò dal 2000 al 2006 ben nove allenatori, e ha il coraggio di dire che non vinceva per colpa di Calciopoli, quando poi le telefonate stanno adesso inchiodando proprio lui e Facchetti: nel dopo partita oltre agli orologi davano agli arbitri anche pullover di cachemire, noi per pareggiare avremmo dovuto dare 100 magliette ciascuno più 5 kg di portachiavi". E promette di riprendere l'argomento quanto prima...

Traoré si ferma ancora- Dopo il primo infortunio muscolare subito in allenamento nel settembre 2010 (lesione di primo grado al muscolo bicipite femorale sinistro) un altro infortunio muscolare è stato confermato dai controlli medici resi noti questa mattina. Stop di almeno tre settimane per Armand Traoré, questa volta per una lesione sempre di primo grado ma all'adduttore lungo della gamba destra.

In allenamento si ferma Storari - Non vi è ormai partita o allenamento senza guaio, e ieri è toccato a Marco Storari fermarsi nel corso del lavoro per una distorsione alla caviglia destra. Oggi se ne saprà di più: sarebbe per lui un peccato se non fosse recuperabile per domani sera, nel match dei quarti di coppa Italia contro la Roma, visto che Del Neri era intenzionato a schierarlo titolare.
Per il resto, a Vinovo il gruppo è stato inizialmente diviso in due tronconi: chi domenica non ha giocato è sceso da subito sul terreno di gioco per la fase di riscaldamento seguìta da un intenso torello, gli altri sono rimasti in palestra circa mezz'ora poi sono scesi in campo per una fase di lavoro atletico. Poi la squadra si è riunita per svolgere un esercizio di tattica 6 contro dieci, per allenare la fase difensiva in condizioni di inferiorità numerica. Poi Aquilani, Bonucci, Del Piero, Legrottaglie e Pepe si sono allenati sui calci di punizione, mentre il resto del gruppo lavorava sui cross e sull'attacco alla porta. Sissoko, che soffre per i postumi di una contusione al ginocchio rimediata a Genova, è rimasto in palestra, così come Marchisio, che doveva però svolgere un lavoro già programmato. De Ceglie e Rinaudo hanno invece continuato il loro programma di recupero individualizzato.

Stadio Juventus Under Construction - Fin da quando è stato approvato il progetto dello stadio nuovo, spesso si è parlato del museo che sorgerà all'interno del complesso. Un museo che, ovviamente, sarà interamente dedicato alla Juventus. Secondo quanto diffuso dai media in questi quattro anni, sarà sempre aperto, anche nei giorni feriali. La realizzazione del museo dovrebbe essere successiva al completamento dello stadio, nel senso che le aree destinate verranno preparate insieme al resto del complesso, ma l'allestimento del museo avverrà qualche mese dopo. Oggi utilizziamo questo piccolo spazio delle nostre news per segnalarvi un link molto interessante su questo tema. Si tratta di una pagina web dove si può vedere un video dedicato al museo in questione. Il risultato definitivo che comincerà a respirare tra circa un anno, grossomodo dovrebbe ricalcare il progetto che il video stesso propone.
Link - Video museo della Juventus

"Nel paese dei Moratti": i Moratti invitati alla presentazione milanese - "Nel paese dei Moratti", il libro in cui Giorgio Meletti racconta cosa succede e cosa è successo alle raffinerie Saras a Sarroch, in provincia di Cagliari, dove un grave incidente ha causato la morte di tre operai e un processo a carico dell'azienda e dei suoi manager. L'incontro segue ad una serie di polemiche innescate da un'iniziativa dei fratelli Moratti che hanno 'promesso' iniziative giudiziarie verso i media che avessero dato spazio a quest'opera, da loro ritenuta diffamatoria, così come il documentario 'Oil', che ha come tema l'impatto ambientale della Saras. Saranno presenti, oltre a Meletti, Massimiliano Mazzotta, autore appunto di 'Oil' e il consigliere comunale di Milano Basilio Rizzo, moderatore Piero Ricca. Gli organizzatori precisano che non si tratta di un'iniziativa contro i Moratti che, anzi, sono stati invitati a partecipare all'evento, personalmente o attraverso un loro rappresentante, per "discutere ed eventualmente confutare, dati alla mano", come precisa proprio Ricca, "le notizie e le tesi pubblicate da Meletti", facendo della presentazione "un'occasione di confronto diretto e civile sui contenuti". L'appuntamento è per le 20.45 di venerdì 28 gennaio, a Milano, in via Tenca, presso lo spazio Melampo.

Gigi Simoni, finalmente: tolti alla Juve due scudi meritati - Tra coloro che più hanno il dente avvelenato verso la Juve cui, esattamente come Moratti, attribuisce artatamente la causa delle sue meritate Caporetto, c'è indubbiamente Gigi Simoni. Eppure lo stesso Simoni, in un'intervista a Goal.com, pur ostinandosi nel sostenere che "ci furono anni nei quali c'era gente che condizionava gli arbitri, mentre oggi non è più così" (ma in effetti non sappiamo a chi si riferisca, forse, visto che li conosceva bene, a chi regalava capi in cashmere o giocava coi preclusi), ribadisce la legittimità del successo della Juve nei campionati 2004-05 e 2005-06, proprio quelli, guarda caso, dei due scudetti rapiti: "Paradossalmente alla Juve non hanno tolto quei titoli ma i due Scudetti che più aveva meritato. Quella che guidava Capello era realmente la squadra più forte di tutte”. In effetti, è assolutamente d'accordo con Nedved su questo punto. E allora su cosa recrimina? Ma naturalmente sullo scudetto 1997-98: “Ricordo quella 1997-98, fu particolare, era impossibile non notare l'irregolarità. Non parlo solo di Juventus-Inter e del famoso fallo di Iuliano su Ronaldo, fu l'intero campionato ad essere costellato di episodi incredibili”. Forse Simoni di quel campionato ha ricordi un po' deformati dalla delusione patita, ma in realtà le cose, quell'anno, andarono così, come racconta 'Il campionato dei piagnoni'.

Platini: il regolamento non si discute - Michel Platini, ospite a Coverciano nella seconda giornata del Seminario 2011 organizzato da Figc e Ussi, non sembra voler fare sconti ed è sicuro che il nuovo regolamento sul fair play finanziario non permetterà più al calcio "di vivere sopra le regole della normalità. Adesso inizia una nuova era". L'anno scorso il mondo del pallone ha generato "un miliardo e duecento milioni di debiti, cifra insostenibile da qualsiasi settore commerciale, la mia riforma costringerà i club a spendere soltanto quello che possono permettersi. I proprietari sono tutti d'accordo: sono stufi di pagare un sacco di soldi. Non si tornerà più indietro". Risponde anche a Moratti, che il giorno precedente aveva chiesto apertamente di "attenuare" le sanzioni per le squadre più blasonate che continuano ad essere amministrate allegramente: "Non intendiamo danneggiare il patrimonio delle società, puntiamo soltanto ad avere conti migliori. Le regole finanziarie non si cambiano, sarò intransigente. Che modello commerciale è quello rappresentato da un ricchissimo proprietario che entra nel calcio, mette tanti soldi e poi si stufa, creando problemi al suo club e agli altri?".
Nel suo intervento il presidente Uefa ha anche annunciato di voler organizzare un nuovo premio per sostituire il "Pallone d'oro" diventato ormai un riconoscimento mondiale e non più solo europeo. Stimolato dalle domande dei giornalisti ha fatto anche qualche battuta anche sulla Vecchia Signora. "Sono un tifoso della Juve e sogno lo scudetto, ora è più difficile ma ancora non è esclusa dal giro, quando vince sono contento ma se perde non ne faccio un dramma, questo è il calcio". Su Del Piero aggiunge: "E' la bandiera juventina, mi auguro possa rimanere a lungo".

Moratti punta Luis Fabiano e Pazzini - Erano due obiettivi bianconeri, ora sono entrati nel mirino dell'Inter. Ne ha parlato ieri Moratti. Su Luis Fabiano: "Sì, so che a Leonardo il giocatore piace molto - dice - mi sembra di averlo sentito in quel poco che ho avuto modo di ascoltare, diceva anche quanto due anni fa la situazione fosse diversa. A parte il gran buon senso di Leonardo quando si fanno questi discorsi, il buono è che questo buon senso non si traduce con un fate voi quello che volete. Tutt'altro, Leonardo è molto attento e attivo nel capire quello che si può fare per rafforzare la squadra, quindi io spero poi di poter anche rispondere a quelle che sono le necessità". In effetti Leonardo lo aveva definito "un riferimento importante, come punta centrale"; e Branca si mostra possibilista: "Ci proveremo". Ma a Moratti piace anche Pazzini, altro obiettivo, si dice, della Juve, ma non a gennaio: "Continuiamo a cercare un attaccante, l'ipotesi Pazzini è buona. E' un giocatore che si guarda sempre con interesse perchè ha molte qualità. Stiamo guardando per capire se ci sono possibilità".

Per l'Uefa Ruiz è già del Napoli - L'Uefa ha aggiornato la rosa dei giocatori del Napoli sul suo sito ufficiale aggiungendo il nome dello spagnolo Victor Ruiz. Ufficialmente però il trasferimento non è ancora stato annunciato dai partenopei perché ci sarebbe un intoppo, rappresentato dalla contropartita, l'argentino Datolo, che non si è ancora accordato con il club spagnolo.

Coppa Italia: Palermo prima semifinalista - E' il Palermo la prima semifinalista di coppa Italia: lo è diventato battendo, ma solo ai rigori, il Parma, dopo una partita intensa, con tante occasioni da goal da una parte e dall'altra, alcune sbagliate, alcune sventate da due portieri attenti. I tempi regolari e quelli supplementari erano terminati sullo 0-0; ai rigori, dopo gli errori iniziali di Crespo e Cassani, si è andati avanti finché, sul 4-4 Valiani, del Parma, spediva in curva e tutta la responsabilità era nei piedi del rosanero Martinez, che trasformava e spediva i suoi in semifinale dove affronteranno la vincente di Sampdoria-Milan.

Serie B: pari tra Livorno e Padova - Nel recupero della diciottesima giornata di serie B, allorché una copiosa nevicata, il 18 dicembre 2010, rese impraticabile il terreno del Picchi, Livorno e Padova hanno pareggiato 3-3; ma è stato il Livorno a buttare alle ortiche il risultato. In vantaggio per 3-1 si è fatto raggiungere dagli uomini di Calori. Il Livorno va così a 35 punti, al quinto posto, lasciando la compagnia di Torino e Reggina, a 4 punti dal quarto posto, occupato dal Varese. IL Padova è ottavo a 33 punti.

Premier League: il Blackpool spaventa lo United - Per oltre settanta minuti i rivali dei Red Devils hanno sognato di tenerli lì in classifica: il Man U infatti, impegnato nel recupero della sedicesima giornata di Premier, era sotto di due reti col Blackpool; ma Berbatov, uno che i goal è abituato a farli, ne ha fatti due, inframmezzati da uno di Hernandez. E così all'88' lo United ha chiuso la pratica Blackpool e si è portato a quota 51, a più 5 sull'Arsenal e a più 6 sui cugini-rivali del City. Lontano il Chelsea, a meno 10.
Nel recupero della 18.ma giornata, invece, l'Aston Villa è passato sul campo del Wigan: 2-1 il risultato finale.


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