Paco D'Onofrio: la Juve chieda l'art. 39! Leonardo e Preziosi: Basta Calciopoli! Elkann a Vinovo.

News, 11 marzo 2011.

L'avvocato Paco D'Onofrio: la Juventus deve chiedere l'applicazione dell'art. 39 per riaprire Calciopoli.  Ma Preziosi e Leonardo vogliono mettere una pietro tombale sulla questione Calciopoli. Abete difende l'autonomia di Palazzi. Ancora visite a Vinovo. Infortunio per Barzagli. Toni a Cesena non ci sarà. Marchisio predica continuità, Matri conferma trattarsi di un problema di testa. Taceranno mai? Offerta esclusiva per i Premium Member nel nuovo stadio. Sarà Bergonzi a dirigere Cesena-Juventus. Beretta lascia: chi dopo di lui? I provvedimenti del Casms. L'Uefa apre un fascicolo su De Rossi.

Paco D'Onofrio: L'unica soluzione è l'art. 39 - Paco D'Onofrio, legale di Luciano Moggi sul versante sportivo, intervenuto telefonicamente a 'Il bianco e il nero' su RadioRadio, dopo essersi augurato che sul processo di Napoli non intervenga la prescrizione, lasciando un'aria di indecisione (che qualsiasi detrattore non esiterebbe a sfruttare pro domo sua) laddove una sentenza che accerti come siano andate le cose è l'unica soluzione per chi sa di essere totalmente innocente, ha parlato delle recenti 'novità' su Calciopoli, dalla convocazione di Moratti da parte di Palazzi al tentativo di radiare Moggi.
La convocazione di Moratti è un atto dovuto anche se "la cosa singolare è che, quando nel 2006 si decise di procedere in via disciplinare non vennero preliminarmente sentiti coloro che poi vennero portati a giudizio". Siccome è altamente improbabile da parte di Moratti una dichiarazione confessoria a Palazzi, anzi il presidente nerazzurri si dichiarerà estraneo a tutte le contestazioni "di fatti commessi da parte sua, della società e di dirigenti anche non più in vita", l'istruttoria in questo caso si rivelerà inutile e si arriverà ad istruire un procedimento disciplinare in cui "dobbiamo ancora capire chi verrà convocato e deferito". L'avvocato D'Onofrio, ritenendo altamente improbabile che si arriverà in questa sede ad acquisire tutti gli atti di Napoli per riaprire il procedimento di Calciopoli, prevede che "decideranno in via amministrativa sulla revoca dello scudetto". Per riaprire Calciopoli si dovrà muovere la società Juventus perché a tal fine "sono cinque anni che lo dico, l'unico vero atto è l'applicazione dell'art. 39, cioè la riapertura di Calciopoli"; perché "l'esposto, benché sia un manifesto politico importantissimo per la nuova dirigenza, tuttavia non riapre il procedimento. La vera aberrazione è che ad oggi l'esito delle sentenze del 2006 non venga in alcun modo rivisto d'ufficio dalla Federazione. Laddove quelle sentenze vanno lette, perché quando uno legge al punto b) della motivazione che tutte le sentenze che verranno irrogate all'esito del secondo grado si fondano su, punto b) della motivazione, sul sequestro di Paparesta in quel di Reggio Calabria, voi capite che, con tutto quel che ne è successivamente derivato, è assurdo che una sentenza del genere negli annali del calcio italiano possa essere ancora la prova di illeciti commessi".
Quanto alla radiazione di Moggi, definisce la situazione comica: "Fu proposta nel 2006 e mai presa in considerazione, se non ora quando lo scenario, il panorama probatorio, è opposto a quello del2006; eppure ancora oggi la Federazione ritiene che la salvezza di tutti i mali sia radiare Moggi. Le norme sono state cambiate in itinere, ad personam, in un momento non privo di rilievo, all'indomani dello schiaffo dell'Alta Corte del Coni che dice che il tentativo di scaricare sul Coni la cosa è inammissibile". E se un giudice ti dice che "un tuo ricorso è inammissibile (perché vuol dire che non entra proprio nel merito, se tu abbia ragione o meno), significa che hai sbagliato porta, quella cosa non la dovevi fare". Quindi ora vi sarà un procedimento disciplinare vero e proprio a carico di Moggi: "Palazzi dovrebbe deferire tutti coloro che hanno la proposta di radiazione sul capo". Vedremo quando lo farà.

Leonardo e Preziosi, un coro stonato: Basta Calciopoli - Non passa praticamente giorno che qualcuno non senta il bisogno di dire che è ora di finirla una volta per tutte con quella Calciopoli che tanto bene ha fatto al calcio italiano (i trionfi delle squadre italiane in Europa e il ranking Uefa sono lì a testimoniarlo). Oggi è toccato a due voci 'eccellenti' (due sodali di Moratti) seppur stonate: Preziosi, il compagno di colazioni e merende a base di affari proibiti, e Leonardo, che per Moratti ha tradito sul suo (tiepido) cuore rossonero.
Stecca di Preziosi (sulla convocazione dell'amico Massimo): "Non so a cosa si riferisca la convocazione, francamente non ho seguito la vicenda perché avevo già altri problemi da risolvere. Non ho mai seguito Calciopoli, ma siccome sono cose che appartengono al passato sarebbe bello un giorno metterci sopra una pietra tombale e parlare di calcio vero".
Stecca di Leonardo: "Quello che succede dà fastidio a tutti spero si arrivi alla fine e si ricominci con l'idea di un calcio come competizione sana e fatta di passioni. Si parla troppo di questo argomento".
Troppo comodo, gente. Quello che succede dà fastidio a chi sperava che la verità non uscisse mai, che il fango di Calciopoli ricoprisse per sempre tante sporche verità. Ma la Verità viene sempre a galla. E noi non metteremo mai nessuna pietra sopra Calciopoli, finché alla Juve non saranno restituiti titoli e onore. E qualcuno dovrà pagare i danni.

Abete, Moratti e l'autonomia di Palazzi - Così Giancarlo Abete ha commentato la reazione di Massimo Moratti alla sua convocazione da parte del procuratore federale Palazzi: "Le dichiarazioni del presidente dell'Inter rientrano in un contesto di situazioni mai sopite tra alcuni club, sono ancora le scorie delle situazioni derivate da Calciopoli. La cosa importante è che la Procura Federale, nel rispetto di tutti i soggetti interessati, porti a compimento in piena autonomia l'indagine e faccia partire il procedimento". Strano che nessuno si scandalizzi del fatto che l'onesto presidente cartonato abbia definito ridicolo un atto (dovuto, peraltro) del procuratore federale.

Un nerazzurro in visita a Vinovo - E' un periodo di visite a Vinovo. Ieri, il vice-premier e ministro degli esteri israeliano, accompagnato dall'ambasciatore di Israele in Italia. Oggi, il Presidente Andrea Agnelli, in compagnia di uno spilungone con la faccia da piccolo canguro che esce dal marsupio. Lo spilungone indossava un elegante cappotto blu scuro e si proteggeva il collo dal freddo con una sciarpa i cui colori ricordano molto da vicino quelli della seconda squadra di Milano. Una scelta cromatica decisamente azzeccata. Il Presidente e lo spilungone, dopo aver visitato il cantiere del nuovo Stadio Delle Alpi. sono giunti a Vinovo verso il  termine dell'allenamento e si sono fermati a mangiare con i giocatori e lo staff tecnico. "Un vero e proprio 'pranzo in famiglia' che - secondo quanto riporta il sito ufficiale della Juventus - a due giorni dalla sfida con il Cesena ha nutrito non solo il fisico, ma anche il morale e lo spirito dei bianconeri". Che un pranzo con Elkann (caso mai non lo aveste ancora capito era lui lo spilungone con la sciarpa) possa ritemprare lo spirito ed il morale dei giocatori la dice lunga sullo stato di crisi mentale della squadra.

Infortunio per Barzagli - La presenza di Elkann non ha certo portato bene ai bianconeri: sul finale dell'allenamento, proprio sotto lo sguardo del duo Agnelli-Elkann, si è fermato Andrea Barzagli. Il difensore ha lasciato il campo toccandosi la coscia destra: subito soccorso dai medici per le prime cure, dovrà ora essere sottoposto agli esami di routine allo scopo di valutare natura ed entità del guaio e di definire i tempi di recupero. Claudio Marchisio ieri è tornato in gruppo, mentre hanno lavorato a parte, per recuperare dai rispettivi problemi, Toni, Grosso e De Ceglie.

Luca Toni non sarà disponibile per la sfida con il Cesena - La Juventus ha pubblicato sul proprio sito web un "aggiornamento medico su Luca Toni". L'ex giocatore del Genoa, preso a parametro zero (ma stipendio più che congruo) nell'ultimo mercato di Gennaio, non "sarà disponibile per la trasferta di Cesena. Le condizioni della caviglia sinistra - contusa nel corso dell’ultima sfida di campionato contro il Milan - sono in progressivo miglioramento, ma l’attaccante non recupererà prima della sfida di sabato sera".

Per Marchisio serve continuità - Claudio Marchisio ha parlato della crisi della Juventus e della prossima partita con il Cesena, a margine di Protagonisti, il programma di Juventus Channel di cui è stato ospite. "È un periodo non buono – ha ammesso Marchisio – lo sappiamo tutti. In questo momento non dobbiamo guardare troppo indietro e troppo avanti, ma solo concentrarci sul presente, quindi sulla partita di sabato a Cesena. Se giochiamo come sappiamo, allora vinciamo. Dobbiamo scendere in campo senza la paura di andare in svantaggio e non riuscire poi a recuperare". Per il centrocampista della Juventus il problema sta nella testa dei giocatori: "Quando la testa è piena di pensieri, può capitare che si blocchino le gambe". La stessa diagnosi, in pratica, fatta dal collega Pepe l'altro giorno. Per uscire dalla crisi una vittoria potrebbe forse servire. "Una vittoria potrebbe sbloccarci - prosegue Claudio nella sua analisi - dopo Cagliari sembrava che ci fossimo riusciti, ma poi siamo ricaduti. Ci vuole continuità di risultati, solo così possiamo ripartire. In settimana la squadra lavora con impegno, concentrazione e voglia di fare. Dobbiamo riuscire a fare lo stesso anche in partita, come purtroppo non ci è riuscito nell’ultimo periodo". A dirla tutta, un certa continuità nelle ultime tre partite si è vista (e, più in generale, nei primi due mesi abbondanti di 2011). Solo che non si tratta della continuità che i tifosi si aspettano.

Matri: "Dobbiamo sbloccarci" - Continua la sfilata di medici al capezzale della squadra bianconera. Le diagnosi e le cure sono più o meno sempre simili. E' un problema di testa. Bisogna lavorare. Bisogna fare in partita quel che si riesce a fare in allenamento, Bisogna stare uniti. Il Dottor Matri ha detto la sua ai microfoni di Mediaset. "Un risultato positivo ci aiuterebbe a sbloccarci. Stiamo attraversando un periodo negativo e ne siamo consapevoli, ma non dobbiamo abbatterci. E’ brutto sentir dire che non ci impegniamo abbastanza, perché non è così. Sia in allenamento che in partita diamo tutto, ma i risultati in questo momento non arrivano. Chi ha parlato di un problema di testa ha ragione: sono convinto che una volta sbloccati mentalmente andremo molto meglio. Ora dobbiamo rimanere tutti uniti, società, allenatore, staff e squadra, perché solo in questo modo potremo uscire dalle difficoltà". L'operazione è perfettamente riuscita, ma il paziente è morto.

Premium Member nel nuovo stadio - La Juventus pubblicizza un'offerta esclusiva per i Premium Member, che potranno godere di un diritto di prelazione sull’acquisto degli abbonamenti. "Entro il termine di questa stagione, infatti, saranno comunicati i prezzi per la prossima e le date in cui inizierà la campagna e gli iscritti alla community bianconera potranno così scegliere in anteprima il proprio posto nella nuova casa bianconera".

Cesena-Juventus: arbitra Bergonzi - Sarà Mauro Bergonzi a dirigere l'anticipo della decima giornata di ritorno della serie A tra Cesena e Juventus, in programma sabato 12 marzo alle ore 20.45; sarà coadiuvato dagli assistenti Di Liberatore e Maggiani, quarto uomo Orsato. Queste le altre designazioni della giornata, in programma domenica 13 marzo alle ore 15: Brescia-Inter (anticipo di venerdì 11 marzo alle ore 20.45): Rocchi (Bianchi R.-Iannello; Pierpaoli); Milan-Bari (domenica ore 12.30): Brighi (Romagnoli-Nicoletti; Pinzani); Cagliari-Udinese: Banti (Padovan-Alessandroni; Tozzi); Catania-Sampdoria: Rizzoli (Calcagno-Rossomando; Gava); Chievo-Fiorentina: De Marco (Giachero-Comito; Bagalini); Genoa-Palermo: Romeo (Pugiotto-Petrella; Massa); Lecce-Bologna: Peruzzo (Barbirati-Galloni; Nasca); Roma-Lazio: Tagliavento (Niccolai-Papi; Damato); Parma-Napoli (posticipo delle ore 20.45): Morganti (Grilli-Rosi; Valeri).

Beretta lascia - Il cambio di presidenza della Lega di A era nell'aria, e si è materializzato oggi nell'Assemblea straordinaria delle Società di serie A, cui Beretta, in apertura di riunione, ha confermato di aver accettato la proposta di lavoro ricevuta da Unicredit (dove assumerà la carica di direttore della comunicazione), concludendo: "Non credo sia possibile svolgere un doppio incarico, per cui mi sono messo a disposizione dell'Assemblea per favorire, nei tempi più consoni, la soluzione più utile e soddisfacente per le società". Società che ora stanno già cercando un traghettatore che, ha detto Cellino "guidi la lega fino al 30 giugno". E già è lotta: il primo nome che si era fatto era quello di Franco Carraro, che si era detto pronto a mettersi "a disposizione", con l'appoggio di diversi club; ma era arrivata subito la bocciatura di Preziosi ("Se Carraro è il nuovo, siamo belli che fregati") e Cellino. Poi erano spuntati altri nomi: Tonino Matarrese, Andrea Zappia (ex Sky Italia, ora BSkyB, Gran Bretagna, proposto da De Laurentiis), l'avvocato Campoccia (dell'Udinese), Tullio Camiglieri (ex Sky Italia, esperto di diritti tv e stadi) e il commercialista milanese Carlo Maria Simonelli (presidente del collegio dei revisori), gradito al Milan e a Cellino, che si è sbilanciato: "Credo che settimana prossima voteremo per lui, poi a campionato fermo faremo una scelta più ponderata per un nuovo presidente''. Che, si dice, potrebbe essere Rosella Sensi, la quale ieri, come dice Fulvio Bianchi su 'Repubblica', ha parlato a lungo con Galliani; dopo essere stata ricevuta a Palazzo Chigi da Gianni Letta.

I provvedimenti del Casms - Sono sei le gare di serie A che  nell'undicesima di ritorno dovranno disputarsi senza la presenza di tifosi ospiti sugli spalti (salvo i possessori della Tessera del Tifoso). Lo ha stabilito ieri il Casms (Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive). I provvedimenti riguardano: Palermo-Milan del 19 marzo, Napoli-Cagliari, Fiorentina-Roma, Inter-Lecce, Juventus-Brescia e Udinese-Catania del 20 marzo.

L'Uefa apre un fascicolo su De Rossi - Come previsto, l'Uefa ha aperto un'inchiesta disciplinare sulla gomitata rifilata da Daniele De Rossi a Dario Srna nel corso della gara Shakhtar Donetsk-Roma. Il centrocampista giallorosso è accusato di comportamento improprio e la disciplinare si pronuncerà sul caso giovedì 17 marzo.


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