Romy Gai: Neymar serve. Blanc: Bastano altri tre anni di projettò. Di Livio: Ridateci gli scudetti!

News, 30 marzo 2011.

Serve un campione come Neymar per portare la gente alla stadio. Il projettò di Blanc si allunga di tre anni: fra tre anni il gap con Inter e Milan sarà colmato. Di Livio: Ridate alla Juve i suoi scudetti. E in panchina vedrebbe bene Antonio Conte. Oggi in tribunale tocca a Vieri. Contrattura per Chiellini: niente trasferta a Roma. A Vinovo Krasic e Sorensen sono rientrati in gruppo. Inter prosciolta per il caso Pandev. Matri a rete nella vittoria degli azzurri in Ucraina. I risultati delle qualificazioni a Euro 2012. Juventus Soccer School arriva in Svizzera. Sudamericano Under 17: iniziato l'Hexagonal Final. Infortunio all'adduttore per Messi.  Roma-DiBenedetto: trovato l'accordo.

Romy Gai: Con Neymar più gente allo stadio - Ormai non passa giorno che Monsieur Blanc non si riempia la bocca con i vantaggi che porterà il nuovo stadio, dimenticando che lo stadio occorrerà riempirlo: servirà ad esempio una stella, magari una stella cometa che guidi i tifosi al nuovo impianto; questa stella potrebbe essere il brasiliano Neymar, un ragazzo 19nne già in grado di trascinare la Nazionale verdeoro. Viste le precedenti imprese di Marotta e compagnia cantante, le speranze sono davvero poche; ma secondo uno che se ne intende, e stiamo parlando di Romy Gai, stimato e prezioso dirigente bianconero della Juve della Triade, potrebbe essere una mossa superazzeccata: "Non si può pensare che uno come Neymar cambi gli equilibri di un grande club da subito, perché non ha ancora la statura dei Cristiano Ronaldo e dei Messi - dice Romy Gai su Tuttosport - ma ha tutto il potenziale per arrivare in vetta nel giro di qualche stagione. Anche perché, se rimane nella Seleçao, la visibilità aumenta in modo esponenziale e questo farebbe lievitare il suo valore a livello di marketing. Insomma potrebbe essere un investimento che, se mantiene le promesse, porterebbe dei vantaggi. E' indubbio che, anche subito, sarebbe utile per riaccendere la fantasia dei tifosi, che vedrebbero in lui un'entusiasmante prospettiva futura e una linea di continuità con gli altri campioni. Insomma uno come Neymar porterebbe più gente allo stadio". Certo, uno come Neymar farebbe assai comodo alla Juve. Ma anche uno come Romy Gai servirebbe, eccome, servirebbe come il pane ad un affamato.

I bla bla di Monsieur Blòn - Monsieur Blòn, l'amministratore (inspiegabilmente) delegato della Juventus, è docente (sembra incredibile, ma è così) al corso di formazione dedicato allo "Stadium Management", promosso dalla FIGC, con il patrocinio di Lega Nazionale Professionisti Serie A, Lega Nazionale Professionisti Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti e con la partnership istituzionale dell’Istituto per il Credito Sportivo. A margine della presentazione del corso, il Prof. Blòn ha parlato del nuovo stadio Juve: "Prevediamo di passare da 15 milioni di ricavi da stadio a 40 milioni. Fra tre anni il nostro gap da Inter e Milan sarà colmato, anzi ci troveremo più avanti. Questo ci permetterà di essere più forti sul mercato proprio nel momento in cui il fair play finanziario imporrà di spendere solo quanto incassato. Quando l'inaugurazione? Se il campionato comincerà il 21 agosto, potremmo chiedere alla Lega di giocare in casa la seconda gara per la festa". Tralasciando il fatto che le previsioni di Monsieur Blòn lasciano da sempre il tempo che trovano, sembra, quindi, che l'orizzonte temporale del projetto con l'accento sulla "o" si allunghi di almeno altri tre anni. Fra tre anni saremo, forse, alla pari o addirittura davanti alle due squadre milanesi dal punto di vista economico. Peccato, però, che poi in campo ci vadano i calciatori e non i ricavi da stadio. E a forza di comprare emeriti pipponi (da questo punto di vista, si riscontra una certa continuità tra la gestione di Monsieur Blòn e quella di Marotta) il gap da Milan ed Inter sta assumendo proporzioni davvero imbarazzanti. In ogni caso, speriamo ci vogliano meno di tre anni per liberarci da Monsieur Blòn (e da chi lo ha scelto).

Di Livio: Scudetti da restituire alla Juve. E Conte in panchina - Era per tutti 'il soldatino', il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero, anche se non aveva la limpida classe di un Del Piero: sempre ligio alle consegne, correva come un dannato per tutta la gara, arava la fascia e sfornava preziosi assist. Per questo la tifoseria lo amava e gli "dava la forza di spingere ancora di più" perchè, racconta a 'Calcio GP', "Non basta avere solo una grande tecnica nei piedi per riuscire a vincere perché in campo vince chi ha più voglia, più fame, chi ci mette l’anima e lotta fino all’ultimo secondo. Per il tifoso conta più questo aspetto". Quello che, secondo lui, manca proprio alla Juve di oggi: "In campo non vedo nessuno che dà l’anima, non vedo in loro la voglia di vincere che ha contraddistinto da sempre chi ha fatto parte di una società gloriosa come la Juve. L’unico ad incazzarsi quando perde, e si vede, è solo il capitano, uno che ci mette sempre il cuore e soprattutto la faccia in determinate situazioni. Dovrebbero clonarlo". E un po' ancora lo amareggia il modo in cui è arrivato il suo addio alla maglia bianconera: "Stavo andando in scadenza di contratto e mi era stato promesso che lo avrebbero rinnovato. Poi non è stata mantenuta questa promessa e mi sono sentito un po’ scaricato, in quel momento ci ero rimasto male. Anche perché mi sentivo ancora in grado di far parte della rosa. E me la sarei certamente giocata con Zambrotta e Bachini…Non porto, comunque, rancore verso nessuno, neanche verso Moggi. Quello che è stato detto sono solo falsità". Tanto per cambiare. A differenza di tanti altri, non sposa la filosofia di 'dimenticare Calciopoli' e di guardare avanti. Di Livio chiede che alla Juve sia restituito ciò che è indubitabilmente suo: "Voglio subito mettere in chiaro una cosa. La Juventus ha sempre vinto sul campo, era la squadra più forte e non mi interessa sapere cosa pensano gli altri. Tutti sanno dentro di sé chi era la squadra più forte, è inutile fare giri di parole. Fa benissimo la società a chiedere la restituzione degli scudetti, devono assolutamente essere riconsegnati. I giocatori non c’entrano niente, hanno vinto sempre con grandi sacrifici. E poi da quello che sta emergendo non mi sembra che certe squadre siano state così 'oneste'". Di Andrea dice: "Andrea è come un giovane calciatore che cerca di affermarsi in grande squadra, ma ci vuole tempo. I tifosi, però, devono avere fiducia in lui anche se la pazienza è finita. Facciamolo crescere". Ma, certo, l'Avvocato era tutt'altra cosa: "L’Avvocato era una persona inimitabile, unica. Era molto competente e preciso nei suoi giudizi, quando vincevamo non faceva i complimenti a tutta la squadra, andava addirittura a complimentarsi con ogni giocatore analizzando ogni sua singola giocata. Si vedeva che era un grande conoscitore di calcio". Problema panchina; chi è il mister 'giusto'? "Io tifo spudoratamente per Antonio Conte. Uno che incarna perfettamente i crismi della juventinità, la persona giusta per ripartire. Lui non vede l’ora di sedersi su quella panchina ma credo che anche i tifosi vorrebbero lui, se potessero scegliere. E’ già pronto, ha fatto tanta gavetta e adesso è giunta l’ora, finalmente, che faccia il grande salto. Lo merita". E a Di Livio piacerebbe rientrare alla Juve, in qualche ruolo? "Con enorme piacere. La Juve è sempre la Juve, lì ho lasciato una parte del mio cuore. E’ giusto che in società ci siano veri juventini, quelli che hanno contribuito a scrivere la storia bianconera. Come farei a rifiutare...".

Oggi tocca a Vieri - Oggi tocca a Vieri andare all'assalto della roccaforte Moratti: è in programma infatti l'udienza per nominare i consulenti tecnici incaricati di quantificare i danni subìti da Christian Vieri per i pedinamenti e le intercettazioni da parte di Telecom; l'ex attaccante di Juve e Inter ha chiesto 20 milioni di euro di risarcimento.

Infortunio a Chiellini: niente Roma - La Juve, in vista della trasferta di Roma, perde un altro pezzo: Giorgio Chiellini si è infortunato dopo un quarto d'ora dell'amichevole Ucraina-Italia: una contrattura al retto femorale sinistro, ha detto Sky Sport 24. Oggi, al rientro, sarà sottoposto agli esami strumentali del caso, ma orientativamente la prognosi dovrebbe aggirarsi sui dieci giorni, per cui la sua presenza contro la Roma è  da escludersi; lo stesso difensore ha detto a fine gara: "Non penso proprio di farcela".

I bianconeri sono tornati al lavoro - Dopo tre giorni di riposo i bianconeri si sono ritrovati a Vinovo, ovviamente senza i Nazionali azzurri. Sono già rientrati in gruppo invece Krasic (impossibilitato a scendere in campo nel match tra Serbia ed Estonia perché squalificato, e Sorensen, il cui infortunio, rimediato in allenamento con l'Under 21 danese, è risultato meno grave del previsto, una semplice contusione, già smaltita. I tredici bianconeri a disposizione di Del Neri, dopo il riscaldamento, hanno eseguito un esercizio di conduzione palla tra i 'cinesini'; poi sono rientrati in palestra. Ne sono usciti di nuovo più tardi, a piccoli gruppi, per affrontare una serie di test atletici e ripetute. Ancora a parte si è allenato Paolo De Ceglie, che continua il suo programma di recupero in vista di un rientro che ormai sembra vicino.

Inter prosciolta per il caso Pandev - La Commissione Disciplinare ha dichiarato"infondato il deferimento nei confronti di Carlo Pallavicino, Rinaldo Ghelfi, Marco Branca e della società Inter in relazione alla trattativa finalizzata al contratto stipulato dalla società stessa con il calciatore Goran Pandev".

In Ucraina Matri a segno nel successo azzurro - La Nazionale di Cesare Prandelli ha battuto, in amichevole, l'Ucraina a Kiev per 2-0: le reti del successo portano la firma di Giuseppe Rossi (al 27') e di Alessandro Matri (all'81'). L'Italia ha finito in dieci uomini per l'espulsione di Astori per doppio giallo.

Qualificazioni Euro 2012: i risultati - Questi i risultati degli incontri di qualificazione agli Europei del 2012:
gruppo A: Turchia-Austria 2-0; Belgio-Azerbaijan 4-1;
gruppo C (quello dell'Italia): Estonia-Serbia 1-1; Irlanda del Nord-Slovenia 0-0; i due pareggi favoriscono nettamente gli azzurri nella classifica del girone: infatti ora la Serbia si trova al secondo posto, a quota 8, con cinque punti di ritardo rispetto all'Italia e una partita in più; nelle stesse condizioni si trova ora anche la Slovenia; l'Estonia va a 7, l'Irlanda del Nord a 6: restano entrambe in corsa per il secondo posto del girone, avendo anche una gara in meno rispetto a Slovenia e Serbia; fuori dai giochi le isole Fær Øer;
gruppo D: Romania-Lussemburgo 3-1, con Mutu autore di una doppietta;
gruppo E: Svezia-Moldavia 2-1 (con Ibra che ha sbagliato un rigore; Olanda-Ungheria (per gli Orange, che veleggiano a punteggio pieno verso la qualificazione a segno Van Persie, Sneijder, Van Nistelrooy e due volte Kuyt; per gli ungheresi il 'barese' Rudolf e due volte Gera);
gruppo F: Israele-Georgia 1-0;
gruppo I: Repubblica Ceca-Liechtenstein 2-0; Lituania-Spagna 1-3 (nemmeno un terreno di gioco al limite ha fermato i campioni d'Europa e del Mondo di Del Bosque, che hanno proseguito la loro marcia trionfale verso la qualificazione: rete di Xavi al 20', pareggio di Stankevicius al 57', poi un'autorete di Kianskas e un goal di Mata).

Juventus Soccer School in Svizzera -Il progetto Juventus Soccer School, nato nel 2004, ha sinora regalato a 15.000 ragazzi, in tutto il mondo, l'opportunità di vivere il calcio secondo i valori di riferimento della società bianconera: crescere calcisticamente, e soprattutto divertirsi, seguiti da professionisti che, nella loro opera, privilegiano la sportività e la socializzazione dei partecipanti. Ora l'iniziativa è stata estesa alla Svizzera, con la creazione di Juventus Soccer School Switzerland, frutto di una collaborazione tra Juventus Soccer School Torino e Insegna Sports AG (società svizzera specializzata nella gestione e nell'organizzazione tecnica di campi e tornei di calcio).

Sudamericano Under 17 - E' iniziato senza troppe emozioni l'Hexagonal Final del Sudamericano Under 17: due partite su tre sono finite senza goal. Sono infatti terminate a reti inviolate sia Colombia-Ecuador che Brasile-Uruguay. L'unico goal si è visto nel match Argentina-Paraguay (1-0): lo ha messo a segno per la giovanile albiceleste Martin Benitez al 76'.

Infortunio a Messi - Per Messi niente amichevole tra le Nazionali di Argentina e Costarica a causa di un infortunio all'adduttore destro, come scrive l'edizione online del quotidiano 'Sport' di Barcelona. Un po' di apprensione in casa blaugrana, visto il periodo decisivo che attende la squadra.

Roma-DiBenedetto: l'accordo c'è, la firma tra 20 giorni - Compagnia Italpetroli, UniCredit e Di Benedetto As Roma comunicano che le "negoziazioni che hanno avuto luogo a Roma in questi giorni hanno portato alla definizione dei termini fondamentali dell'operazione di acquisizione della partecipazione di controllo dell'As Roma". Lo afferma una nota congiunta in cui si specifica che "la firma degli accordi è prevista entro i successivi venti giorni". In base a queste intese, prosegue la nota congiunta, l'acquisizione dovrebbe essere completata da una società partecipata al 60% dalla Di Benedetto As Roma Llc ed al 40% da UniCredit. E' prevista  la possibilità che UniCredit possa cedere una parte della propria quota ad altri investitori strategici italiani. Nei prossimi giorni si procederà alla stesura delle versioni definitive degli accordi ad oggi raggiunti, che prevedono anche impegni per il rafforzamento e lo sviluppo futuro dell'AS Roma.


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