La Casoria si difende, attacca, viene censurata. Appello per Giraudo il 5 luglio

News, 8 aprile 2011.

La Casoria si difende dalle accuse e passa all'attacco. Il CSM decide per la censura del giudice. L'appello per Giraudo fissato per il 5 luglio. Oggi la Casoria affronta l'audizione del procedimento disciplinare avviato nei suoi confronti. Da Vinovo la conferma: non era solo influenza per Buffon; e salgono le probabilità per Storari. Juve, Milan, Fiorentina, Palermo, Lazio unite nella lotta: i club di A rivogliono il secondo extracomunitario. Sarà Guida ad arbitrare Genoa-Juve. Javier Zanetti: Quando vinci sei un fenomeno, quando perdi sei nulla. Valanga di reti in Europa League: vincono Villarreal, Porto e Benfica. Baggio e la Federcalcio già prossimi al divorzio? Divampa la guerra tra Cosmi e Zamparini. Le decisioni del Casms.

Casoria Censurata - Il Csm ha deciso di adottare la misura della censura del giudice Teresa Casoria per il linguaggio scurrile utilizzato con i propri colleghi, ma l'ha assolta dalle accuse più gravi. Come abbiamo riferito la censura non è motivo che possa portare automaticamente all'accoglimento dell'istanza di ricusazione dei pm, ma la decisione della Corte d'Appello potrebbe risultare condizionata dal giudizio del Csm e, soprattutto, dalla palese ostilità manifestata dalle giudici a latere Pandolfi e Gualtieri.

La Casoria si difende e attacca - Si è tenuta stamattina davanti alla Commissione Disciplinare del Csm l'udienza sul procedimento disciplinare nei confronti del giudice Teresa Casoria, difesa dal fratello, anche lui presidente di una sezione del tribunale napoletano. La Procura Generale, ovvero l'accusa in questo caso davanti al CSM, ha chiesto il provvedimento della censura. Ricordiamo che sono stati testimoni i due pm Narducci e Capuano e quattro giudici del tribunale di Napoli: Rosella Catena, Gaetano Di Giuro, Francesca Pandolfi e Maria Pia Gualtieri. Secondo quanto riporta Alvaro Moretti su Tuttosport a fine udienza la Casoria ha rilasciato delle dichiarazioni con le quali ha difeso il suo lavoro, ma anche lasciando trasparire delle precise accuse: "La procura di Napoli ha chiesto al presidente del tribunale di fare qualcosa per farmi astenere, la Pandolfi ha reiterato questo invito ma io non avevo nessun motivo per non fare il processo Calciopoli. Ho sostenuto l'accusa in processi importantissimi, non avevo alcun interesse in questo processo, il calcio non lo conosco, non tifo per nessuno quindi fare il processo era il mio dovere. Ci si astiene se c'è motivo di farlo perché svolgere i processi è un dovere. Due sentenze della corte d'appello sulle precedenti ricusazioni hanno ribadito che era un dovere andare avanti. Devo notare come è stato strumentalizzato in tutti i modi questo procedimento. Il pm Beatrice addirittura si era lamentato perchè facevo cominciare il processo troppo in fretta. Quando vennero rigettate le richieste per le parti civili si rischiava la paralisi di Calciopoli perchè il pericolo era di avere in udienza come parte civile ogni singolo tifoso di calcio. Invece siamo arrivati alla fine del dibattimento. Piuttosto, vedo i pm renitenti a fare la requisitoria. Hanno chiesto indagini supplementari e avuto un teste che...". Sempre secondo Moretti il riferimento è a Nucini e lo stesso pm Capuano pare abbia ammesso che su questo il giudice Casoria ha ragione. Secondo quanto riporta l'ANSA in un altro passaggio la Casoria ha osservato: ''Dicono l'indipendenza della magistratura. Non possiamo più parlare! C'è solo l'indipendenza dei pubblici ministeri. Il procuratore della Repubblica tiene sotto lo schiaffo il presidente del tribunale'', alludendo a lettere riservate tra Giandomenico Lepore e Carlo Alemi nelle quali si diceva: ''Vedi che devi fare per farla astenere''. La Casoria ha ricordato anche i suoi precedenti: "Io ho fatto processi importantissimi. Cutolo è rimasto in galera da quando l'ho accusato. Aldo Semerari minacciava. Mi dicevano 'i servizi segreti ti tagliano la testa se non dici che Cutolo è pazzo'''.
Attendiamo la decisione della Commissione Disciplinare, riunita in camera di consiglio, ma ricordiamo che un'eventuale censura potrebbe non influire automaticamente sulla seconda ricusazione presentata dai pm Narducci e Capuano.

Fissato l'appello per Giraudo - L'appello del processo "Calciopoli" per Antonio Giraudo è stato fissato per il 5 luglio 2011. Ricordiamo che si tratta di quel troncone del processo che è stato celebrato con il rito abbreviato, per il quale l'ex AD della Juventus aveva optato.

Oggi la Casoria davanti al CSM - Oggi, alle ore 9.30, davanti alla Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, si terrà l'audizione relativa al procedimento disciplinare avviato dalla Procura generale della Cassazione nei confronti della giudice Teresa Casoria, presidente della nona sezione penale del tribunale di Napoli, proprio quella del processo di Calciopoli; il documento che contiene le incolpazioni per la Casoria è stato in larga parte pubblicato sul 'Corriere del Mezzogiorno' e fa riferimento essenzialmente a comportamenti ed espressioni verbali della giudice (nei confronti di altri magistrati e collaboratori dell'ufficio), atteggiamenti tutti che vengono ritenuti maleducati e sono andati a configurare un illecito disciplinare. La giudice non ha mai parlato di tutto ciò, fornirà le sue spiegazioni oggi nella sede opportuna e non è detto che la storia che ne esca sia la stessa contenuta nelle contestazioni di addebito. A seconda di quale piega prenderà la situazione si potrebbe arrivare all'assoluzione, all'archiviazione (se il fatto dovesse essere considerato poco rilevante) o ad una sanzione: ne esistono diversi gradi, dalla più lieve, quella di primo grado, l'ammonimento (richiamo all'osservanza dei propri doveri), su su, attraverso la censura (dichiarazione di biasimo), la perdita di anzianità di servizio, l'incapacità a esercitare determinati incarichi (per esempio quello che ricopre, di Presidente della nona sezione del tribunale), la sospensione dal servizio, fino a quella estrema, il licenziamento. Tutte le sanzioni di grado superiore al semplice ammonimento potrebbero comportare anche il trasferimento d'ufficio (per incompatibilità ambientale). Oltre alle conseguenze dirette che potrebbe avere nel caso delle sanzioni più gravi, il procedimento disciplinare ha attinenza con l'istanza di ricusazione presentata e firmata dai Pm Narducci e Capuano e dal procuratore Lepore, istanza mirante ad estromettere la presidente Casoria dal processo di Napoli in quanto avrebbe un interesse nel giudizio, cosa che l'avvocato Prireschi sostiene errata perché si tratta di contrasti all'interno della sezione, contrasti che ci sono in tutti i tribunali d'Italia e che si risolvono con l'intervento del Presidente del Tribunale e non facendo un esposto al Csm.

Vinovo dice: più Storari che Buffon - A Vinovo allenamento per preparare al meglio la gara contro il Genoa, in programma domenica alle 12.30. Buffon è rimasto in palestra, il che conferma in modo inequivocabile che i suoi problemi non sono legati ad una banale influenza, ma sono qualcosa d'altro e di più: si parla, anzi si riparla di mal di schiena. E questo aumenta notevolmente le probabilità che a difendere la porta bianconera contro il Genoa sia ancora Marco Storari, che tanto bene si è comportato a Roma la scorsa domenica. In differenziato, ma sul campo, hanno lavorato Aquilani, De Ceglie e Del Piero, per il quale sussiste ancora qualche speranza di poterlo vedere nell'elenco dei convocati per la partita di domenica. Per simulare una gara da svolgersi in quell'insolito orario i bianconeri hanno disputato una partitella contro una formazione mista di Primavera e Allievi (ma i Primavera Camilleri e Giandonato erano schierati con la Prima squadra); Del Neri ha provato più schemi, ma fondamentalmente si è giocato con un 4-4-1-1 pronto a trasformarsi in un 4-2-3-1. Nove i goal messi a segno: doppiette di Pepe, Matri e Toni e reti di Barzagli, Felipe Melo e Martinez.

I club vogliono il secondo extracomunitario - Nel luglio scorso si era pensato, profondo pensiero di Giancarlo Abete, di metter fine alla crisi del calcio italiano (reduce dal fallimentare mondiale sudafricano), riducendo da due a uno il numero degli extracomunitari tesserabili dalle società di casa nostra. La decisione non era mai stata digerita dai club, anche perché arrivata a mercato già aperto e aveva creato problemi a più club nelle ormai avanzate strategie di mercato. Maurizio Beretta, presidente della Lega di serie A l'aveva così definita: "E' solo fumo negli occhi e rischia di essere il cosiddetto topolino partorito dalla montagna". A distanza di mesi quella decisione, che aveva provocato una frattura nei rapporti tra Figc e Lega di A, che aveva da allora disertato il Consiglio Federale, continua ad essere più che sgradita alla maggior parte dei presidenti, che hanno litigato tra loro come forsennati sui diritti tv, ma che in questo caso fanno per lo più fronte comune. Vogliono il ritorno al passato Maurizio Zamparini e Claudio Lotito, grandi setacciatori dei mercati stranieri, specialmente sudamericani, alla ricerca di nuovi talenti da scoprire. Al loro fianco ci sono sicuramente Beppe Marotta, Adriano Galliani e Pantaleo Corvino (che vorrebbe addirittura completo libero accesso al mercato degli extracomunitari). Vogliono che la questione sia affrontata in Consiglio Federale per poter programmare una campagna acquisti contando anche sulla possibilità di accedere più liberamente ai mercati sudamericani e africani; come argomento propulsivo fanno leva sulla débâcle delle squadre italiane in Europa: totale assenza di italiane nelle fasi finali dell'Europa League, Roma e Milan precocemente eliminate, figuraccia dell'Inter. E sembra regnare un certo ottimismo in merito.

Juve-Genoa affidata a Guida - Sarà il ventinovenne Marco Guida, di Torre Annunziata, a dirigere Juventus-Genoa, gara valida per la tredicesima giornata di ritorno della serie A, in programma all'Olimpico domenica 10 aprile alle ore 12.30; sarà coadiuvato dagli assistenti Tonolini e Alessandroni, quarto uomo Rizzoli. Queste le altre designazioni dell'undicesima giornata: Inter-Chievo (anticipo di sabato 9 aprile alle ore 18): Giannoccaro (Grilli-Rosi; Corletto); Udinese-Roma (anticipo di sabato 9, ore 20.45): Damato (Di Fiore-Marzaloni; Gava); poi alle ore 15 di domenica 10 aprile: Bari-Catania: Valeri (Carrer-Costanzo; Bagalini); Bologna-Napoli: Orsato (Dobosz-Passeri; Gervasoni); Cagliari-Brescia: Bergonzi (Musolino-Pugiotto; Palazzino); Lazio-Parma: Mazzoleni (Iannello-Bianchi R.; Calvarese); Palermo-Cesena: Peruzzo (De Luca-Manganelli; Massa); Sampdoria-Lecce: Tagliavento (Ghiandai-Giordano; Rocchi); Fiorentina-Milan (posticipo delle ore 20.45): Morganti (Nicoletti-Romagnoli; Celi).

Zanetti: Quando vinci sei un fenomeno, quando perdi sei nulla - Javier Zanetti, il capitano dei nerazzurri testé incappati nella catastrofe Schalke, ai microfoni di Inter Channel interviene a supporto del morale della squadra nerazzurra e di quello dei suoi tifosi che, dopo i munifici dono di Calciopoli, si trovano per la prima volta a vivere momenti di (relativa) difficoltà: "Siamo tutti amareggiati per le sconfitte subite contro Milan e Schalke, ma questa squadra da sei anni consecutivi non fa altro che vincere e credo che qualcuno non aspettasse altro che il momento della prima difficoltà per poterci criticare". Nei sei anni è evidentemente compreso anche lo scudetto di cartone: bello, facile vincere arrivando a 15 punti di distacco dal vincitore: beh, sì, sembra esserci una contraddizione in queste parole, ma in realtà è andata proprio così: ha vinto, e se ne gloria, chi è arrivato a 15 punti dal vincitore decretato dal solo giudice possibile, il campo. E' la contraddizione di Calciopoli, la Grande Farsa. Prosegue Zanetti: "Il tifoso interista non deve farsi condizionare dalle critiche, da tutto quello che in questi giorni e si sente a proposito dell'Inter. Deve ragionare con la propria testa". Il tifoso interista dovrebbe andare un po' più indietro di qualche giorno, risentirsi un po' di telefonate, risentire o rileggere qualche testimonianza del processo di Napoli e forse qualche motivo di preoccupazione lo potrebbe anche trovare. E ancora: "Noi giocatori lo sappiamo, quando vinci sei un fenomeno, quando perdi sei nulla". Atteso che vincere o perdere si intende sul campo, perché a tavolino si può giocare a poker e non al calcio, per anni e anni l'Inter è stata nulla. Poi venne Calciopoli e trasformò il nulla in un fenomeno. Potenza di Farsopoli. Ma il nulla nulla deve tornare. Presto.

Villarreal a valanga in Europa League - Il Villarreal ormai messo più di un piede nelle semifinali di Europa League. Il Sottomarino giallo, nell'andata dei quarti di finale ha punito con un nettissimo 5-1 il Twente. Autori delle segnature Nilmar (doppietta), Giuseppe Rossi, Marchena e Valero. Con ogni probabilità nel penultimo turno gli iberici si troveranno di fronte il Porto: freschi di titolo nazionale, gli uomini di Vilas Boas, apparsi incontenibili, non hanno lasciato scampo allo Spartak Mosca, imponendosi per 5-1. Ha potuto festeggiare un successo importante ai fini della qualificazione anche il Benfica che, trascinato da Eduardo Salvio, autore di una doppietta, ha battuto per 4-1 il PSV Eindhoven. Pareggio interno (1-1) per la Dinamo Kiev contro il Braga: gli ucraini sono stati penalizzati da un'espulsione per doppia ammonizione di Shevchenko al 61'.

Tra Baggio e la Federcalcio è già gelo - Era il 4 agosto quando Baggio fu ingaggiato da Giancarlo Abete e dalla Federcalcio per dare una mano al calcio italiano, uscito nel modo che sappiamo dal Mondiale sudafricano. La sua mission: rilanciare Coverciano e creare una scuola di tecnici italiani. Ma adesso è gia maretta: Baggio, a quanto pare, ha avanzato un piano, del costo di 7 milioni di euro, che prevede, tra l'altro, uno studio sui giovani, con la visione, da parte degli osservatori, di oltre 60.000 partite. Ma il compito di occuparsi dei giovani calciatori non fa parte dei suoi compiti, ma di quelli di Albertini e Sacchi, che già stanno facendo un lavoro di scouting sugli azzurri. Gli è stato fatto notare e il commento di Baggio più o meno è stato. "Se non posso lavorare...", parole che puzzano di dimissioni nell'aria. La Federcalcio ha comunque previsto un piano B, di 50.000, che comunque dovrebbe essere approvato da Consiglio Federale, e non è scontato che lo sarà. L'addio sembra davvero vicino. Questo anche se Vittorio Petrone, procuratore dell'ex Divin Codino, entrato nel Consiglio Tecnico di Coverciano, proprio a rimorchio, si potrebbe dire, dell'ex fantasista, ha negato l'esistenza di qualsiasi problema: "Baggio rimarrà sorpreso, quando leggerà queste cose".

Tra Cosmi e Zamparini è guerra - Serse Cosmi non ha digerito l'esonero dalla guida del Palermo dopo l'umiliante sconfitta nel derby siculo e rivela un retroscena che coinvolge il patron rosanero Zamparini: "Non ho paura di dire la verità, per rispetto dei tifosi del Palermo. Nel ritiro della Borghesiana ho trovato una squadra rimasta scioccata dalla precedente partita e gruppetti divisi per nazionalità. Domenica mattina il presidente Zamparini mi chiama per chiedermi la formazione, io rispondo che Pastore non è in condizione, gioca Miccoli. Lui non voleva che giocasse Miccoli e si arrabbiò moltissimo. Fabrizio, che aveva saputo insieme alla squadra della discussione, venne da me e mi chiese di non giocare. Inserisco Hernandez, ma la squadra sa tutto, come può andare in campo cosi?". Ovviamente il focoso presidente non ha gradito e, come riferisce 'Repubblica' ha ribattuto: "Le parole di Cosmi mi hanno fatto male perché non corrispondono assolutamente al vero - dice il presidente del Palermo - A lui ho chiesto soltanto il motivo per cui aveva deciso di non fare giocare Pastore. L'ho sentito alle dieci del mattino di domenica e gli ho anche detto che se avesse perso e non avesse fatto giocare Pastore lo avrei cacciato. La sua è la vendetta di chi è stato esonerato. Dichiarazioni piene di acredine che si sarebbe potuto anche risparmiare visto che l'ho pagato 500 mila euro per cinque partite. Cose che danneggiano il Palermo e che sono false perché io a Miccoli voglio bene, è il mio capitano, un patrimonio del Palermo". Questa la controrisposta di Cosmi: "Le cose hanno sempre due verità, ma io ho i testimoni di quello che ho detto. Non voleva vedere Miccoli in campo e allora Fabrizio ha deciso di non giocare". Ma in effetti sulla prima distinta consegnata all'arbitro Morganti prima della gara c'era Miccoli, poi in seguito al presunto episodio delle critiche del patron e della decisione di Miccoli di non giocare, il segretario del Palermo è corso nella stanza dell'arbitro per far stracciare la prima distinta in cambio di una seconda, in cui al posto di Miccoli figurava Hernandez.

Le decisioni del Casms - Si è riunito ieri il Casms (Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) che ha deciso alcune misure (da cui sono esenti i possessori della 'Tessera del tifoso) per le gare considerate a rischio dall'Osservatorio. Per quanto riguarda la serie A, è stato deciso, per le partite del 16 aprile, per Parma-Inter, il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia e per Milan-Sampdoria, il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Liguria; per le partite del 17: Catania-Lazio, il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lazio; Napoli-Udinese, il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Friuli; e Genoa-Brescia, il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia.


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