News Week/10

news weekDOMENICA 15.11.2009 -
TREZEGUET AL VELENO SU RANIERI - David Trezeguet si sente, a 33 anni, praticamente rinato in maglia bianconera. E considera determinante, ai fini di tale rinascita, il cambio di guida tecnica alla Juventus: "Ranieri non mi considerava importante, ora invece grazie anche agli infortuni di Del Piero e Iaquinta ho riconquistato quella fiducia del mister". E, con i compagni è pronto ad affrontare le prossime sfide: "L'Inter? Possiamo raggiungerla, la Juventus è viva e fra tre settimane vedremo. Dobbiamo guardarci pure dal Milan però.."
SISSOKO E ZEBINA PRONTI - Rientrata l'ansia per le condizioni di Felipe Melo, Ferrara può rallegrarsi anche per l'ormai avvenuto recupero di Momo Sissoko e Jonathan Zebina, che si sono aggregati al gruppo, sempre privo dei vari nazionali. I due, ieri, dopo aver effettuato il riscaldamento a parte, si sono uniti agli altri per gli esercizi di tecnica e la partitella cinque contro cinque. Il tecnico bianconero sta quindi recuperando tutti gli assenti (escluso Iaquinta), in vista della ripresa del campionato e dell'intenso mese che attende la squadra.
IL TRAP QUASI FUORI DAI MONDIALI - La Francia di Domenech, andando a vincere per 1-0 ad un 'caldissimo' Croke Park, ha posto una seria ipoteca sulla qualificazione ai Mondiali 2010. L'Irlanda ha messo in mostra la consueta carica agonistica e si è battuta con orgoglio, ma di fronte aveva un'avversaria decisamente superiore sul piano tecnico. I transalpini, scesi in campo senza Benzema (cui Domenech ha preferito Gignac), dopo un primo tempo equilibrato, hanno gradualmente preso il controllo del gioco mettendo a segno la rete della vittoria con un non irresistibile tiro di Anelka, che lo sfortunato St Ledger ha toccato, spiazzando il portiere Given. Ora le speranze degli uomini di Trapattoni di ottenere il pass per il Sudafrica sono ridotte al lumicino; solo un mezzo miracolo potrebbe consentire loro di espugnare Parigi mercoledì nella gara di ritorno.
SABATO 14.11.2009
DAL PROCESSO CALCIOPOLI - L'emittente napoletana Canale 9, con un servizio  di Raffaella Iuliano sul processo, dice che nel giorno in cui era atteso Carlo Ancelotti, l'udienza ha fatto segnare un punto a favore della difesa. Assente Narducci, in aula c'era il pm Capuano. In aula è muro contro muro tra accusa e difesa. L'emittente chiede all'avvocato Trofino: "Un processo molto serrato, secondo Lei come sta andando". Trofino, avvocato di Luciano Moggi, risponde: "Per la verità i primi testi che sono comparsi non è che hanno dato una grande mano all'accusa. Ovviamente è un giudizio parziale, è quello di un difensore, ma fino ad adesso, credo, l'ipotesi associativa è assolutamente carente sotto il profilo della prova, per quanto mi riguarda. Poi, per quanto riguarda i reati, ci sarà un tempo nel quale inizieremo a vedere filmati o a discutere di arbitri o situazioni particolari".
L'emittente informa che il maresciallo Di Laroni, incalzato dagli avvocati di Moggi e Fabiani, incorre in diverse contraddizioni. "Di incongruenze ce ne sono tantissime e queste non le ho trovate io, ma sono proprio emerse dall'indagine e da quello che ha detto oggi il maresciallo - dice l'avvocato Silvia Morescanti - ma già l'aveva detto nell'udienza precedente. Non solo, qui il problema è un altro: che il mio assistito Fabiani Mariano è entrato a far parte di questo procedimento nella qualità prima di indagato, oggi di imputato, soltanto sulla base delle risultanze delle schede svizzere. Quindi, voglio dire, che i carabinieri e i pm avrebbero dovuto prestare più attenzione alla ricostruzione, perché far diventare un indagato, e poi un imputato, un cittadino, sulla base di disegnini, immagini, ricostruzioni fatte senza la scienza e la matematica, ma soltanto o con il buon senso o con valutazioni personali, io ritengo che sia una cosa seria e grave". Canale 9 dice che le testimonianze di Trefoloni e Morganti non confermano l'esistenza di nessun sistema di potere. Quindi, Canale 9 dà la parola all'avvocato Maurilio Prioreschi, difensore di Moggi : "Conoscendo gli atti d'indagine, chi ha parlato di questo 'sistema' ha sempre espresso opinioni, impressioni, sensazioni... cose di questo genere che non possono e non debbono entrare in un processo penale. In un processo penale entrano i fatti ed i testimoni vanno interrogati sui fatti. Ho ripetuto e ripeto, fino alla noia, che c'è una norma del codice di procedura penale che vieta di verbalizzare le opinioni, le voci correnti. Questo è un processo, le verbalizzazioni sono state fatte solo ed esclusivamente sulle opinioni. Questo è un processo costruito sulle opinioni e sulle chiacchiere, sulle impressioni, sulle percezioni. Qualche teste ha anche verbalizzato, vedi Manfredi Martino, le sue percezioni, sui colpi di tosse e quant'altro". I servizi giornalistici di Corrado Zunino per Repubblica, e di Maurizio Galdi per La Gazzetta, avevano dato una versione diversa della giornata processuale. Chissà che anche per loro non si tratti di "impressioni", come dice Prioreschi.
TREZEGUET POTREBBE RESTARE - Pareva scontato l'addio di David Trezeguet a fine stagione, ma ora il bomber sembra averci ripensato e ipotizza un futuro ancora bianconero. Infatti a 'Dribbling' si è dichiarato pronto a rimanere: "Avevo pensato di lasciare questa maglia è vero, ma il cambio di allenatore è stato per me molto importante a livello personale e le cose sono cambiate". Forse sulla sua retromarcia ha influito anche il fatto di rivedere una Juve competitiva: "Credo che la Juve non debba temere nessuno, sappiamo che l'Inter è una squadra competitiva, ma sappiamo anche che la nostra società ha fatto ottimi acquisti e siamo diventati molto più forti rispetto agli ultimi anni. Abbiamo avuto momenti buoni e meno buoni in questa prima parte di stagione, ma siamo vicini all'Inter e siamo determinati a raggiungere i nostri obiettivi, tra i quali c'è anche il campionato". Ma David pare allettato ancor di più dalla Champions: "È un trofeo che non ho mai avuto la gioia di vincere. È un altro obiettivo che la societa', i tifosi e il sottoscritto vogliamo raggiungere e mi auguro che quest'anno possa essere l'anno decisivo per noi". Il possibile ripensamento dell'attaccante franco-argentino è confermato dal suo manager, Antonio Caliendo: "E’ sempre molto complicato abbandonare la casa-madre, visto che la maggior parte della sua carriera si è sviluppata a Torino. Per lasciarlo andare ci dovrebbe essere un offerta importante che andrebbe bene sia a Trezeguet che alla società. Ha rifiutato il Milan, perché gli sembrava di fare uno sgarbo alla Juventus"
BUFFON: TRA UN MESE MI OPERO – Alla vigilia dell’incontro in maglia azzurra con l’Olanda, Buffon riparla del problema al menisco che lo tormenta da tempo, precisando le sue intenzioni in ordine ai tempi dell’intervento: "Gioco con l'Inter e se necessario con il Bayern Monaco, poi mi opero", ha detto Gigi che farà di tutto per disputare tutte le gare della Juve da qui al 5 dicembre, giorno dell'attesissimo confronto con i nerazzurri. Poi tutto dipenderà da come sarà andata la partita del 25 novembre a Bordeaux, contro i girondini già qualificati. Se i risultati del turno garantissero aritmeticamente l'accesso agli ottavi, dopo l'Inter Buffon potrebbe operarsi subito, per riprendere immediatamente dopo la sosta natalizia, considerato che i tempi di recupero sono valutabili sui 30-40 giorni; in caso di qualificazione in bilico disputerà anche la gara interna col Bayern. Intanto domani Buffon toccherà quota 100 gare con la maglia della Nazionale, cui il portiere bianconero attribuisce grande importanza: "Cento è una bella cifra, anche se in fondo è un numero come un altro: in ogni caso per la Nazionale è molto importante, e determinerà anche la mia fine di carriera. Quando l'Italia non mi chiamerà più sarò molto, molto vicino a smettere".
ALEX RECUPERO OK - Era solo una partitella d'allenamento contro i giovani Allievi della Juve, ma la prestazione ed il gol realizzato confermano che Alessandro Del Piero è perfettamente guarito e recuperato. Ciro Ferrara potrà contare anche sul capitano per la partita contro l'Udinese, alla ripresa del campionato del 22 novembre.
DIFENSORI ALL'ATTACCO - Dal ritiro azzurro i difensori della Juve hanno uno sguardo anche sul campionato. Chiellini ha detto: "Non è il momento di guardare la classifica. Il campionato è lungo e tutto può ancora accadere. Noi ci crediamo ora come ci credevamo tre settimane fa. A maggio faremo i conti". Per Legrottaglie"L'Inter in questo momento sta dimostrando di essere più forte. Il campionato è lungo e c'è tempo per recuperare. Il distacco fra noi è loro è colmabile. Poi c'è anche il Milan che sta facendo ottime cose dopo un avvio difficile". Fabio Grosso, invece, è emozionato: "È la prima volta che gioco con l'Italia a Pescara. Sarò emozionato anche perché in tribuna ci saranno tanti parenti ed amici. L'importante sarà far bene anche per tutti gli abruzzesi che ci stanno dimostrando un grande calore".

VENERDI' 13.11.2009
PROCESSO CALCIOPOLI - Napoli - L'udienza è ancora in corso. Di Laroni è stato oggetto di controesame da parte di Prioreschi (legale di Moggi) per tre ore e mezza circa. Interessanti le deposizioni di Morganti e Trefoloni che sono state assolutamente scagionanti per i designatori. Trefoloni ha chiarito la questione del certificato medico, mentre Morganti, quarto uomo in Lecce Juventus, ha spiegato perché quella partita non fu sospesa da De Santis, a differenza di un Messina-Brescia da lui sospesa direttamente in veste di arbitro. Ha spiegato che ogni terreno di gioco ha le sue specificità in merito al drenaggio, e che su quello i direttori di gara si basano per decidere la sospensione.
Puglisi ed Ancelotti non si sono presentati, la prossima volta rischiano di essere accompagnati forzatamente se continueranno ad essere assenti ingiustificati. Anche Cellino non si è presentato, esibendo un certificato medico; la Casoria pare si sia adirata molto perché è la terza volta che accade: e pare che abbia fatto una battutaccia del tipo "Ma questo è in continente... ?" , alludendo scherzosamente al fatto che i sardi chiamano la penisola come il continente. Attualmente Babini, il guardalinee amico di Meani, è sottoposto ad un appassionato controesame da parte di Prioreschi.
MOGGI SPRONA COBOLLI - Luciano Moggi, su Libero, scrive riportando le ultime parole di Cobolli: «Constato - dice Cobolli - che la sentenza ha inibito per 5 anni Moggi e Giraudo. Secondo me, tutta una serie di fatti veniali hanno costituito un peccato mortale: non esiste prova dell’illecito». E poi: «La condanna mi è sempre sembrata eccessiva. L’abbiamo accettata, come si accetta un cattivo arbitraggio».
Su questo argomento Moggi esprime un concetto personale "sul punto non trattato in queste “confessioni” e cioè la mancata difesa (comandata da chi?) da parte della Juve, supinamente genuflessa ad accettare - e persino a suggerire - la condanna. Ed è risibile la spiegazione fornita dallo stesso Cobolli Gigli: «Decidemmo di lasciar perdere ogni rivalsa perché l’Uefa avrebbe giudicato la nostra decisione in modo punitivo. Fu sensato, non avessimo fatto così avremmo avuto l’ostracismo del mondo del calcio». A Cobolli debbo chiedere come possa conciliarsi questa presunta sensatezza con la convinzione che la sanzione sia stata eccessiva, a fronte di un illecito non provato (così dichiarato anche dal presidente della Corte) e, dunque, inesistente". Moggi conclude augurandosi che il tempo possa dare nuovo coraggio a Cobolli: "Forse deve passare ancora un po’ di tempo perché Cobolli trovi il coraggio di dire quello che sa".
UDINESE RATTOPPATA – Sarà un’Udinese rabberciata quella che affronterà la Juve alla ripresa del campionato. L’infermeria è affollata: oltre ai lungodegenti Ferronetti, Obodo, Pepe e Sanchez, anche D’Agostino salterà la gara di Torino contro la Juve a causa di una distrazione posteriore alla coscia destra. Mancherà inoltre Di Natale, squalificato. I friulani sperano invece di recuperare Floro Flores, le cui possibilità di partecipare alla sfida dell’Olimpico dipendono dalle verifiche strumentali cui sarà sottoposto nel fine settimana.
ANSIA PER FELIPE MELO - Un problema muscolare alla coscia destra ha costretto il centrocampista brasiliano a chiudere in anticipo la prima seduta di allenamento della nazionale verdeoro che si svolgeva a Doha, dove sabato la Seleçao di Dunga incontrerà in amichevole l'Inghilterra di Fabio Capello. Felipe Melo (al pari del difensore Naldo che si era fermato poco prima per un problema all'adduttore) sarà visitato dallo staff medico del Brasile. Alla Juve si attende con comprensibile ansia l'esito di tale visita, per conoscere la reale entità dell'infortunio.
DE CEGLIE VUOLE RIMANERE BIANCONERO - Paolo De Ceglie, intervistato al Politecnico di Torino dove, con Stefano Baldini, era l'ospite d'onore della sesta giornata di sport organizzata dal Cus Torino, ha ribadito la sua ferma intenzione di non muoversi dalla Juve: "E' logico che ogni giocatore vorrebbe giocare il più possibile. Per quanto riguarda il mercato io sono della Juventus e voglio continuare ad esserlo il più a lungo possibile. Io cerco sempre di dare il massimo e sarà così anche con il ritorno in campo degli infortunati. In una stagione così lunga, c’è spazio per tutti, bisogna solo farsi trovare pronti". E al pari dei compagni è determinato a fare quanto serve per vincere: "Dobbiamo sempre scendere in campo avendo nella testa l’idea di dare battaglia in ogni partita, senza guardare gli altri. A noi non devono interessare Inter o Milan, dobbiamo solo pensare a noi stessi".
DIEGO E ALEX: SPETTACOLO - Nonostante l'assenza dei tanti campioni impegnati con le rispettive Nazionali, a Vinovo lo spettacolo non è manca.to Ci hanno pensato a garantirlo Alessandro Del Piero e Diego Ribas da Cunha, che ieri, in mattinata, sul campo d'allenamento hanno regalato un vero e proprio show. Dopo il consueto riscaldamento e gli esercizi di tecnica uno contro uno, infatti, i due assi, nel corso della paritella, hanno palesato il loro grande stato di forma, mettendo a segno parecchi goal e sciorinando tutta una serie di giocate d'alta scuola, sotto gli occhi di Alessio Secco. Marchisio e Trezeguet si sono allenati regolarmente col gruppo, mentre Sissoko ha svolto ancora lavoro differenziato e senza pallone.
UEFA: NASCE IL PANEL CFC - In virtù della decisione del Comitato Esecutivo UEFA di approvare la creazione di un Panel di Controllo Finanziario per Club, prima misura concreta per migliorare il fair play finanziario nelle competizioni UEFA per club, e dopo la nomina del belga Jean-Luc Dehaene come presidente, è stata approvata ieri a Nyon la composizione del Panel CFC. Esso risulta formato da otto esperti indipendenti, scelti dal presidente UEFA, Platini, e da Dehaene: Jacobo Beltrán, Spagna; Egon Franck, Germania; Umberto Lago, Italia; Johan Lokhorst, Olanda; Brian Lomax, Inghilterra; Petros Mavroidis, Grecia; Brian Quinn, Scozia; Yves Wehrli, Francia. Costoro, come ha commentato l’UEFA, avranno il compito di assicurare che il sistema delle licenze venga applicato correttamente: “Il compito del Panel CFC è assicurare che il sistema di licenze per club della UEFA venga applicato correttamente in tutte e 53 le Federcalcio affiliate e che i club abbiamo soddisfatto i criteri definiti nelle Normative per le licenze per club UEFA". Si è subito tenuta la prima riunione del Panel per definire il programma di lavoro per la corrente stagione ed esaminare le sfide per le successive. Per Michel Platini è iniziata la nuova era del calcio europeo: “Siamo all'inizio di una nuova era nel calcio europeo - ha dichiarato -. Il fair play finanziario è una delle massime priorità della UEFA per garantire una maggiore trasparenza ed eguaglianza nelle nostre competizioni. Sono sicuro che il Panel CFC aumenterà la credibilità del sistema di licenze per club. Con l'introduzione del fair play finanziario, il lavoro svolto dal Panel CFC sarà fondamentale per preservare la stabilità e il buono stato di salute del calcio europeo per club nel medio-lungo periodo”.

GIOVEDI' 12.11.2009
ECHI DA VINOVO - In questo periodo i bianconeri sono particolarmente attratti da telecamere e taccuini. Parlano tutti, parlano troppo. La Juve è affamata, lo dice il capitano, Alessandro Del Piero, pronto a tornare in campo, avendo ormai superato i problemi fisici che lo hanno obbligato a saltare la prima parte della stagione: "Affamati è proprio il termine esatto. Per lo scudetto i giochi sono aperti, abbiamo il dovere e la voglia di fare bene. I rossoneri? Sì, anche loro sono in corsa. Per ora non dobbiamo pensare ai nerazzurri. Bisogna fare passo dopo passo, pensare prima all'Udinese e poi alle altre partite. Anche perché non si risolve tutto nello scontro diretto. Dobbiamo prendere ciò che di buono è stato fatto finora, che è tanto, limare le cose che non vanno e trovare continuità. Così possiamo fare la differenza". E su di sé: "Sto bene. Mi sto allenando a pieno regime da quindici giorni, ora voglio solo giocare. Non avrò il posto fisso? E' giusto così, l'importante è essere tutti pronti così da mettere l'allenatore in difficoltà nelle scelte. Poi speriamo di giocare tante gare in tutte le competizioni". Anche Amauri è convinto che la Juve possa lottare per un grosso obiettivo, lo scudetto, e magari anche la Champions: "La Juve è in corsa per la Champions e lo scudetto. Siamo a -5 dall'Inter, ma noi crediamo nella rimonta, con l'aiuto di tutti possiamo. Siamo a -5 dall'Inter, ma noi crediamo nella rimonta, con l'aiuto di tutti possiamo farcela. La nostra forza è il gruppo, non un singolo giocatore. Solo così possiamo vincere lo scudetto: con l'aiuto di tutti quanti. È tutto aperto: stiamo facendo bene in Champions, e in campionato abbiamo dimostrato di esserci". E Giovinco ribadisce il concetto: "Dobbiamo pensare a noi, a fare bene e vincere, senza pensare alle altre squadre e ai loro impegni. Venivamo da buone partite e l’unica interruzione c’è stata contro il Napoli a una ventina di minuti dalla fine, visto che vincevamo 2-0. Sicuramente ci sono degli aspetti da migliorare e in queste due settimane lavoreremo per farlo. Era importante fare bene nell’ultima gara ci siamo riusciti ottenendo una vittoria difficile. Ora stiamo lavorando duramente e stiamo recuperando gli indisponibili, cosa della quale siamo molto contenti". E tra gli indisponibili sulla via del recupero c'è Claudio Marchisio, la cui mancanza si è indubbiamente sentita, anche se il centrocampista bianconero non sembra sentirsi indispensabile: "Io manco alla Juve? Falso. Abbiamo una rosa ampia, composta da grandi calciatori, che non risente della mancanza dei singoli. Gli unici giocatori a fare la differenza sono Del Piero, Buffon, grandi campioni e solo nel loro caso si potrebbe sentire la mancanza, soprattutto di Gigi, che anche ora dimostra di essere sempre il miglior portiere al mondo.I miei compagni si sono comportati molto bene, ottenendo molte vittorie, soprattutto recentemente. Bisogna continuare così e non come l’anno scorso, quando ci è mancata la continuità per vincere lo scudetto e non bisogna ripetere lo stesso errore. I cinque punti che abbiamo di distacco sono assolutamente da recuperare entro la sosta di Natale, quando ci sarà lo scontro diretto. Bisogna, quindi fare più punti possibili prima della partita contro i nerazzurri, sperando in qualche loro passo falso, ma continuando per la nostra strada". E sulle sue condizioni: " Quando torno in campo? Il rientro sta procedendo secondi tempi previsti grazie allo staff medico e penso di essere a disposizione dell’allenatore per la partita contro l’Udinese. Per il momento non penso ai mondiali, ma solo al ginocchio e a ritrovare il posto da titolare in squadra".
JOHN ELKANN SODDISFATTO - John Elkann, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico di Torino, si è soffermato a commentare la stato di salute della Juventus, anche alla luce della larga vittoria ottenuta sabato a Bergamo: "Quando si vede un risultato come quello, è segno che la squadra è forte, si è visto che la squadra c'è". Un unico appunto: "Ora è importante che lo sia in maniera costante".
BIANCONERI AL LAVORO - La Juventus, priva dei Nazionali (anche Buffon, ristabilitosi, ieri ha raggiunto il gruppo azzurro), ha affrontato ieri una mattinata di lavoro a Vinovo in vista della ripresa del campionato che la vedrà opposta, in casa, all'Udinese. Il primo a scendere sul terreno è stato Diego, che per mezz'ora ha compiuto esercizi di potenziamento. E' stato poi raggiunto dai compagni (con l'aggiunta di otto ragazzi della Primavera), con i quali ha svolto la parte tecnica e la partitella. A parte hanno lavorato Sissoko e Zebina. Alla partitella non hanno preso parte Marchisio, che ha continuato a lavorare in palestra, e Trezeguet, afflitto dal mal di gola.

MERCOLEDI' 11.11.2009
FERRARA A 360° - In una intervista concessa a Gianni Mura, per Repubblica, Ciro Ferrara parla di calcio a 360°. Mura gli chiede se non si risenta quando lo etichettano come "creatura di Lippi" e Ciro risponde: "Non vedo perché. Ho giocato 8 anni con lui, ero suo assistente in Germania, posso aver assorbito qualcosa dal suo lavoro sul gruppo. Altri mi trovano più simile a Capello. A me pare che sia troppo presto per i paragoni". Poi Ciro rilancia una sua vecchia proposta per provare a svelenire il clima che si respira dopo le partite: "Ho proposto una domenica senza moviole e, da parte nostra, senza una parola sull'arbitro. Una, giusto per vedere l'effetto che fa. La ripropongo. Quanto al resto, esistono le dichiarazioni in tv e per la stampa, ma a contare davvero è quello che ci si dice, in squadra, ogni giorno. Anche se so che un mio giocatore ha sbagliato, e lo sa anche lui se non è stupido, non andrò mai a colpevolizzarlo in pubblico. Non serve a nulla". L'intervista continua parlando di Juve, moduli e Del Piero, con Ferrara che risponde: "Il 4-2-3-1 è uno dei tanti moduli possibili in una Juve in cui l'unico punto fermo è per me la difesa a 4. Per i rapporti che ho con Alessandro sarà una scelta di testa, non di cuore. Posso aver fatto qualche errore e lo ammetto, ma credo che questa squadra possa solo crescere. L'Inter è la squadra da battere e noi dobbiamo provarci fino all'ultimo. Il campionato per noi è la priorità". Inoltre, risponde alla domanda su che fine abbia fatto la scuola dei grandi difensori italiani: "E' venuta a mancare la scuola della marcatura a uomo quando si è deciso di privilegiare la zona. Sacchi non mi ha convocato a lungo perché mi riteneva incapace di difendere a zona, poi ha cambiato idea, e questa è una delle maggiori soddisfazioni della mia vita sportiva. Tanto più che la zona mi ha allungato la carriera. E' molto più facile passare da uomo a zona che viceversa".
BLANC: MERCATO CHIUSO - Il presidente della Juventus Jean-Claude Blanc, in visita, assieme al sindaco Chiamparino, al cantiere del nuovo stadio, ha fatto intendere che per la società bianconera non esiste la necessità di tornare sul mercato a gennaio, perché la rosa a disposizione di Ferrara è soddisfacente: "La squadra che abbiamo costruito in estate e sulla quale abbiamo investito molto, se tutti i giocatori saranno a disposizione, è sufficientemente forte per lottare per i nostri obiettivi. Per questo motivo andremo avanti così". Basterà, secondo lui, per contendere lo scudetto all'Inter. La lotta è più che mai aperta: "Campionato riaperto? Il campionato non era mai stato chiuso. L'importante adesso è lavorare con serietà. Cosa ha l'Inter in più di noi? Per ora solo cinque punti".
BUONE NOTIZIE - Buone notizie per Ferrara. Il tecnico bianconero ha avuto a disposizione per l'intera sessione di allenamento di ieri sia Alessandro Del Piero che Claudio Marchisio. I due sembrano ormai sulla strada della completa guarigione. Hanno lavorato in palestra Momo Sissoko e Jonathan Zebina, per poi svolgere un lavoro differenziato in campo. Da oggi i giocatori bianconeri rimasti a Torino lavoreranno al mattino.
QUANDO UN RIGORE? - Tutto ha la sua importanza, anche le statistiche: ed esse ci dicono che la Juventus detiene in questo campionato, insieme al Livorno, un singolare primato: non ha ancora ricevuto un rigore a favore. Se per il Livorno si potrebbe pensare ad una scarsa capacità di penetrazione del suo attacco (solo 4 goal in 12 giornate), il discorso non è applicabile alla Juve (ben 29 reti messe a segno). Se pensiamo che l'ultimo penalty fischiato a favore dei bianconeri risale alla 33.ma giornata del campionato scorso (Reggina-Juventus), sono ben 17 le partite consecutive in cui la Juventus non ha avuto a disposizione un rigore. Ora sì che il calcio è pulito.
SANZIONI ALL'INTER - L'Inter dovrà pagare 10 mila euro di multa per uno strisicone esposto dai suoi tifosi durante il posticipo di domenica scorsa, Inter-Roma. Il Giudice Sportivo che ha sanzionato il club nerazzurro, nelle motivazioni, evidenzia il carattere oltraggioso della scritta contro il presidente dell'Uefa, Michel Platini. L'ammenda e' determinata anche dall'aver fatto esplodere tre petardi e acceso un fumogeno durante la gara.
Segnaliamo anche le mancate sanzioni verso la Lazio per gli abominevoli cori razzisti contro Clarence Seedorf. La Juventus ha giustamente pagato nei casi Ibrahimovic e Balotelli, ci aspettiamo però, come sempre, che la legge sia uguale per tutti.
BUFFON CON LA FEBBRE - Avrebbe dovuto presentarsi al ritiro della Borghesiana per rispondere alla convocazione di Lippi in vista del doppio impegno dell'Italia contro Olanda e Svezia, invece Gigi Buffon è rimasto a casa, vittima delle febbre causata da un forte attacco influenzale.Il club bianconero ha informato lo staff medico della Nazionale delle condizioni del portiere: per ora non si parla di eventuali sostituti, in quanto il giocatore potrebbe raggiungere il ritiro nei prossimi giorni.
MA ALLORA CE L'HANNO CON L'INTER! - Ecco le dichiarazioni, riportate dalla stampa, del presidente FIFA Joseph Blatter, a Città del Messico: "C'è un sovraffollamento di calciatori del Sudamerica in gran parte provenienti da Brasile e Argentina, che ottengono un passaporto europeo con troppa facilità. E' necessario un intervento correttivo, magari aumentando il tempo necessario per la naturalizzazione di un atleta".

MARTEDI' 10.11.2009
MOGGI DICHIARA IN AULA - Oggi, in apertura dell'udienza sul processo di Calciopoli, Luciano Moggi passa al contrattacco e rende questa dichiarazione spontanea: "Se quel colpo di tosse di Bergamo era diretto al giornalista allora questi era parte della combine. Non lo so se è vero ma se così fosse sarebbero da indagare tutti i giornalisti sportivi e i notai che hanno partecipato ai vari sorteggi". Il riferimento è alle dichiarazioni rese dall'ex segretario della Can, Manfredi Martino, che aveva parlato di un colpo di tosse fatto dal designatore per indirizzare il sorteggio dell'arbitro di Milan-Juventus, nel campoionato 2004-05. Inoltre, Moggi ha dichiarato: "Sono stato anche accusato di aver fatto retrocedere il Bologna, quando poi si va a leggere un'intercettazione dell'allora presidente federale Franco Carraro nella quale dice al designatore Paolo Bergamo che bisogna aiutare Lazio e Fiorentina ad evitare la retrocessione. Guarda caso retrocedono Bologna e Brescia e si salvano Lazio e Fiorentina. L'intercettazione del presidente della Figc passa inosservata. Detto questo vorrei chiedere cosa c'entra il sottoscritto, quando l'interesse era quello di dirigere la propria società, essendo all'oscuro delle iniziative del presidente federale nell'occasione sopra esposta".
Singolare il modo di dare l'informazione da parte della Gazzetta dello Sport: arriva per ultima a dare la notizia, ma pubblica nella home page online, con una discreta evidenza, solo la seconda parte, confinando quella sui giornalisti sportivi ed i notai in un microscopico box "Ultim'ora".
L'USSI PRENDE LE DISTANZE DA SE STESSA - In seguito alla deposizione di Manfredi Martino al processo di Napoli e alle polemiche che ne sono seguite, l'Unione della Stampa Sportiva Italiana ha pubblicato un comunicato nel quale l'attuale presidente, Luigi Ferrajolo, giudica "inopportuna" la scelta dell'Unione di partecipare al sorteggio arbitrale del campionato 2004-05, precisando che il presidente allora era un altro e che lui ai tempi si sarebbe addirittura opposto. In attesa di una presa di posizione del presidente dell'USSI del periodo incriminato, bisogna aggiungere che il Presidente Ferrajolo, data la fiducia che ripone nella categoria e data la presenza del notaio, reputa "tutto da dimostrare" il fatto che il sorteggio sia stato effettivamente manipolato. Rispetto a questa affermazione è attesa invece la risposta della Gazzetta dello Sport, secondo cui la testimonianza di Martino sarebbe stata un "macigno" favore dell'ipotesi che il sorteggio fosse effetivamente truccato.
IL DIEGO PENSIERO - Ai microfoni di Sky Diego espone le ragioni della sua fiducia nella squadra: "Abbiamo moltissima qualità in squadra. Se riusciremo ad utilizzare tutto il nostro potenziale, potremo raggiungere i nostri obiettivi. Per questo, dico che la grande sfida per noi è con noi stessi, giocare come sappiamo ed essere consapevoli della forza del gruppo. Solo così potremo ottenere quello che vogliamo". Il brasiliano, poi, espone il suo parere sull'Inter: "È la nostra avversaria diretta, giocare contro l’Inter sarà un banco di prova importantissimo, se vogliamo vincere lo scudetto. L'Inter è sicuramente raggiungibile. Noi dobbiamo avere continuità e rimanere concentrati". Diego guarda al futuro con ottimismo: "Non scelgo fra scudetto e Champions League, possiamo vincerli tutti e due. Chiaramente, la Champions è un po’ più difficile, ma l’obiettivo è questo. Facciamo un passo alla volta pensando prima di tutto a vincere. Il mio obiettivo è vincere, e lo voglio fare con la Juve". Per finire parla del suo ambientamento a Torino: "Sto benissimo, per me è l’ambiente perfetto, anche se con il tempo, comunque, le cose possono sempre migliorare. In questo momento, va tutto davvero alla perfezione".
UN PREMIO PER DEL PIERO - Campione dentro e fuori dal campo, Alessandro Del Piero sarà premiato nell'ambito del 33° Premio Internazionale Sport e Civiltà, uno dei più importanti premi di cultura sportiva in Italia, in programma Lunedì 16 novembre al Teatro Regio di Parma, con inizio alle ore 17). La manifestazione, organizzata dai Veterani Sportivi parmensi, con il patrocinio di Comune e Provincia di Parma, vedrà tra i premiati anche il presidente del Parma Tommaso Ghirardi. Il premio 'Ambaciatori dello Sport' è senz'altro meritatissimo per Alex, uno dei migliori interpreti della storia del calcio in Italia, ma anche personaggio coinvolto in numerose iniziative benefiche.
RANIERI POLEMICO CON I DIRIGENTI DELLA JUVE - Ai microfoni di GR Parlamento, Claudio Ranieri conferma di non aver conservato un buon ricordo dei dirigenti della Juventus. “Ci sono tifosi juventini che mi salutano con affetto. I dirigenti? Non abbiamo niente da spartire”, ha infatti dichiarato Mr Tinkerman. Per una volta, siamo d'accordo con lui. Non ha più niente da spartire con la Juventus. E, in verità, non ha mai spartito alcunché. Ha solo preso (ivi compresa la ricca buonuscita da 3,7 milioni di euro, nonostante fosse già sotto contratto con la Roma) senza dare nulla alla Juventus nei due anni di permanenza a Torino.
POSSIBILE GUERRA REAL-PORTOGALLO PER RONALDO - Cristiano Ronaldo figura nella lista dei convocati dal ct portoghese Queiroz per gli spareggi di qualficazione al Mondiale che si terranno sabato 14 e mercoledì 18 contro la Bosnia Erzegovina. L'asso di Madeira manca da sette partite, per un infortunio alla caviglia contratto in Champions League, ma aggravatosi in Nazionale, dove è stato schierato, nonostante le cattive condizioni, nella partita "dentro o fuori" con l'Ungheria. Secondo i medici del Real, Ronaldo dovrebbe stare a riposo per almeno altre 2 settimane. Ma Queiroz avverte: "Sono gli specialisti che dovranno prendere la decisione. Naturalmente siamo preoccupati, la cosa più importante è il calciatore." Il caso Ronaldo, costato quest'estate 93 milioni al Real, potrebbe rinfocolare la polemica tra grandi club e Fifa, per gli indennizzi dovuti ai possibili infortuni dei calciatori in Nazionale.

LUNEDI' 09.11.2009
IL BORDEAUX CADE MA RESTA IN VETTA - Sconfitta senza attenuanti per i nostri prossimi avversari di Champions League che perdono senza mai entrare in partita a Lille per 2-0. Amaro il commento di Blanc, ma anche rivelatore della forza dei girondini tra le mura amiche: "E' bello vincere in casa, ma se non prendi punti fuori, è difficile rimanere in testa." Difficile ma per ora possibile grazie all'Olympique Marsiglia di Didier Deschamps che ha centrato un clamoroso pareggio per 5-5 allo Stade Gerland di Lione, non consentendo il sorpasso all'OL, ancora secondo a un solo punto dal Bordeaux. Sino a 10 minuti dalla fine il Marsiglia era in vantaggio per 4-2, poi una doppietta di Lisandro Lopez e un goal del fantasista Bastos avevano addirittura portato il Lione a concretare una clamorosa rimonta, ma un'autorete di Toulalan nel finale ha rovinato tutto.
MOURINHO CERCA SCUSE - Mourinho, ai microfoni della Domenica Sportiva, ammette che i suoi hanno avuto difficoltà ad esprimersi e che non avevano un gran ritmo ma, soprattutto, attacca l'arbitro Rocchi. Mourinho prima imputa a Rocchi di aver fischiato troppo "Lui fischia, fischia, fischia, fischia, gli piace fischiare... ha fischiato 50 volte", mentre le immagini mostrano dei falli davvero brutti dei suoi, interventi a due gambe da dietro, poi si lamenta delle interruzioni "Sono entrati continuamente in campo, tutti, massaggiatori, medici, terapeuti, non si è giocato proprio". Quando passa l'immagine dell'infortunio di De Rossi, Mou dice: "E' l'unico che si è infortunato davvero". Ma le lamentele contro Rocchi sono durate a lungo, tutto il tempo dell'intervista, per concludersi con un rimprovero davvero vittimista, in perfetto stile interista: "Se lui interrompe sempre il gioco, deve dare più recupero, invece, quando l'Inter vince danno 5 minuti di recupero, mentre quando non vince danno meno minuti". Tombolini poi, una volta andato via Mourinho, dimostra che Tiago Motta, già ammonito, andava ammonito nuovamente per aver tirato la maglia ad un romanista e, quindi, espulso.
RANIERI ACCUSA L'INTER E ROCCHI - Ranieri, da parte sua, si è lamenta del fallo sistematico con il quale gli interisti fermavano le ripartenze pulite della Roma e ha affermato che Rocchi avrebbe dovuto essere più deciso e prendere più provvedimenti verso i giocatori nerazzurri: "Loro sono grandi e grossi e hanno fatto il doppio dei falli nostri, ci hanno mandato De Rossi all'ospedale, hanno fatto un sacco di falli a metà campo e se nessuno li ammonisce o li butta fuori è normale che vadano avanti a farli. E Mourinho ha il coraggio di lamentarsi? Non c'é più religione. Ma lui fa sempre così, si lamenta sempre, e gli va bene che Vucinic non ha segnato dopo 3 minuti (occasione clamorosa a tu per tu con Julio Cesar, il montenegrino si fa recuperare da Lucio) altrimenti adesso stava a piangere...". Mentre Ranieri parla, ai microfoni della DS, passano immagini che avvalorano le lamentele del tecnico romano. Poi Ranieri parla dell'infortunio di De Rossi: "Questo grazie a Vieira. Lui salta sempre con i gomiti aperti. In Inghilterra veniva sempre cacciato. Ci hanno picchiato tanto". De Rossi sarà operato oggi al Policlinico Gemelli di Roma per ridurre la la frattura dello zigomo destro.
LA JUVE SI RIPOSA - Dopo la convincente vittoria di Bergamo, Ciro Ferrara ha premiato i suoi giocatori con due giorni e mezzo di relax. Gli allenamenti dei bianconeri riprenderanno infatti solo martedì pomeriggio, ovviamente senza la presenza dei nazionali. La squadra avrà adesso comunque a disposizione due settimane per riprendere fiato prima della prossima gara, il posticipo serale di domenica 22 novembre all'Olimpico di Torino contro lUdinese. Per quella data sarà importante aver recuperato gli infortunati, perché Ferrara possa disporre della rosa al completo: giocatori del'importanza tecnico-tattica del calibro di Del Piero, Marchisio e Sissoko saranno fondamentali per dare la caccia alla capolista Inter.
LE CONVOCAZIONI DI LIPPI - Per i due test amichevoli dell'Italia, contro l'Olanda il 14 novembre a Pescara e contro la Svezia il 18 a Cesena, Lippi ha convocato i seguenti calciatori:
PORTIERI: Gigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Federico Marchetti (Cagliari).
DIFENSORI: Fabio Cannavaro (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Domenico Criscito (Genoa), Mattia Cassani (Palermo), Salvatore Bocchetti (Genoa), Fabio Grosso (Juve), Nicola Legrottaglie (Juventus), Christian Maggio (Napoli), Gianluca Zambrotta (Milan).
CENTROCAMPISTI: Davide Biondini (Cagliari), Mauro German Camoranesi (Juventus), Antonio Candreva (Livorno), Daniele De Rossi (Roma), Daniele Galloppa (Parma), Marco Marchionni (Fiorentina), Angelo Palombo (Sampdoria), Andrea Pirlo (Milan).
ATTACCANTI: Antonio Di Natale (Udinese), Alberto Gilardino (Fiorentina), Raffaele Palladino (Genoa), Giampaolo Pazzini (Sampdoria) Giuseppe Rossi (Villarreal).
IL BORDEAUX ALLUNGA -Se il Bayern piange, l'altra eurorivale della Juve, il Bordeaux, ride: infatti dopo la dodicesima giornata della Ligue 1 resta al comando con due punti di vantaggio sul Lione, vittorioso in casa del Saint-Etienne, e sull'Auxerre, che ha batutto in casa il Montpellier. I girondini di Laurent Blanc si sono sbarazzati del Monaco con un goal al 62' di Planus, il quale ha ribattuto in rete un colpo di testa di Marouane Chamack che il portiere monegasco Ruffier era riuscito a respingere. E' la trentottesima partita interna consecutiva senza sconfitte per il Bordeaux.
IL MILAN VOLA - Leonardo, tranquillizzato dalla striscia di risultati positivi. ammette: "La parola scudetto nello spogliatoio c'è, ci proveremo anche quest'anno, ma la strada è quella dell'umilta e della disponibilità". Settimo risultato utile consecutivo in campionato per il Milan e terzo posto in classifica. Galliani, a fine partita, ha ribadito: "Dobbiamo arrivare nei primi tre. Non ho mai detto, infatti, che il nostro obiettivo è il terzo posto, può essere anche il primo o il secondo. Non possiamo arrivare sempre terzi". Galliani non vuol parlare di scudetto perchè "porta male" farlo, ma preferisce parlare del modulo alla brasiliana dei rossoneri: "Questo modulo piace tantissimo, soprattutto al nostro allenatore: lui, da quando andai a prenderlo nel Pari Saint-Germain, mi ha sempre parlato di questo mito del Brasile di Tele Santana dell'82. Noi siamo riusciti finalmente a giocare con quattro attaccanti, come Ronaldinho, Pato, Borriello e Seedorf". Galliani tocca, poi, temi generali: "La mancata convocazione di Pato in Nazionale? Lui sta facendo molto bene, il ct brasiliano è Dunga e può chiamare chi vuole. Kakà? Quando mi ha abbracciato nel tunnel martedì sera ho avuto un colpo al cuore. Lo scudetto? Porta sfortuna parlarne".
LAZIO IN RITIRO - Tutti zitti in casa Lazio dopo la sconfitta per 2-1 con il Milan all'Olimpico. Lotito ha lasciato lo stadio senza parlare, ma la società ha già annunciato che da mercoledì prossimo la squadra andrà in ritiro ad oltranza, per preparare al meglio la prossima sfida contro il Napoli. Questa decisione sembrerebbe confermare ancora Ballardini sulla panchina della Lazio.

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