Trasferimento della Casoria: arriva la delega per continuare il processo

News, 12 aprile 2011.

Arrivata la delega anche per la Casoria: può continuare a presiedere il processo, ricusazione permettendo. Stasera se ne parla a "Signora Mia". Marotta difende Del Neri: le responsabilità non sono tutte sue. La Figc giudica un'iniziativa privata, seppur legittima, la Task Force Di Lotito; Marotta esprime la sua fiducia nella Procura Federale. Nicchi entusiasta dello stato di forma e delle prestazioni dei suoi arbitri. Dodici club, sei di A e sei di B, deferiti  alla Disciplinare su segnalazione della Co.Vi.So.C.  Il Liverpool rifila tre sberle al City di Mancini. Con la vittoria nel posticipo, l'Atalanta torna a guidare la serie B.

Arrivata la delega per la Casoria - Ore 18.00. Abbiamo appena appreso dalle nostre fonti che per il giudice Casoria sarebbe arrivata la delega grazie alla quale potrà portare a termine il processo Calciopoli, ricusazione permettendo, prima di trasferirsi al tribunale civile. La prossima udienza del processo Calciopoli sarà quella programmata per il 19 aprile. Il  20 maggio la Corte d'Appello esaminerà l'istanza di ricusazione presentata dai pm.

"Il caso Casoria" - Nuova puntata del programma bianconero condotto da Marco Venditti "Signora Mia" in onda ogni martedì sera dalle ore 21.00 sulle frequenze romane di Rete Oro TV.
Gli ospiti presenti in studio, l’avv. Paolo Gallinelli (legale di Massimo De Santis), Massimiliano Gullace (Ju29roTeam), l'avv. Flavio Carcascio, Stefano Bellini ed in collegamento telefonico Nicola Penta (consulente di Luciano Moggi), approfondiranno la situazione sportiva della Juventus e gli sviluppi del processo di Napoli denominato “Calciopoli”, con l'ausilio di contributi televisivamente inediti riguardanti l'audizione del giudice Teresa Casoria davanti al CSM.
Per seguire "Signora Mia": Rete Oro digitale Lazio canale 18; streaming: www.reteoro.tv - Sezione Live TV ed in replica SOLO sul satellite, (canale 905 anche in chiaro), ogni mercoledì dalle ore 21.00 alle 22.30.

Calciopoli, trasferita Teresa Casoria? - Un'importante notizia è trapelata dagli ambienti giudiziari del Tribunale di Napoli nella serata di lunedì. Secondo alcune fonti il Presidente del Collegio giudicante del Processo Calciopoli, Teresa Casoria, sarebbe stata trasferita alla Sezione Civile del Tribunale di Napoli. Un trasferimento in realtà chiesto dallo stesso magistrato, ma che sarebbe dovuto avvenire solo dopo la sentenza del procedimento a carico di Moggi & C. Normalmente in questi casi al giudice viene concesso di terminare i processi in corso, ma in questo caso la "prosecuzione" sarebbe in dubbio, anche e soprattutto per le sferzanti dichiarazioni rilasciate dalla Casoria nell'infuocata udienza davanti al CSM nell'ambito del procedimento disciplinare a suo carico. Dichiarazioni al vetriolo contro le colleghe e contro Procura e Tribunale che, se da un lato hanno suscitato ammirazione nei nostri lettori, dall'altro pare non siano piaciute affatto ai Giudici del CSM e al Tribunale stesso. Se questa notizia dovesse rivelarsi fondata e con essa l'immediata esecutività del provvedimento, per il Processo Calciopoli sarebbe un duro colpo. Il procedimento si avvierebbe ad una fase di stallo che lo destinerebbe mestamente alla prescrizione. Appare scontato inoltre che molti degli avvocati delle difese chiederebbero il trasferimento del processo ad altra sede per legittimo sospetto. A quel punto tutte le speranze andrebbero ad essere concentrate sull'appello di Giraudo, che si terrà il 5 luglio e per il quale verrà chiesta l'acquisizione degli atti del dibattimento del rito ordinario di Moggi & C. Un'ulteriore condanna di Giraudo scatenerebbe le parti civili e la Juventus sarebbe costretta a pesanti risarcimenti. Una sentenza di assoluzione invece darebbe nuovo slancio alle rivendicazioni di tifosi e piccoli azionisti per una revisione totale del processo sportivo del 2006. Inutile sottolineare che il nostro auspicio è che la Casoria possa completare il suo lavoro ed arrivare a sentenza entro l'estate come previsto.

Marotta difende Del Neri - Contro il Genoa è arrivata la terza vittoria consecutiva dei bianconeri, ma la cosa non ha placato la contestazione dei tifosi nei confronti del tecnico Gigi Del Neri, sonoramente fischiato, ad esempio, al momento della sostituzione del generosissimo Pepe con l'oggetto misterioso Martinez (nel dopogara Del Neri è stato in proposito sbrigativo, risoluto, quasi scostante: "Sui cambi non devo dare spiegazioni a nessuno. I fischi? la squadra è serena e non li sentiamo"). E allora l'a.d. Marotta, dai microfoni di Radio Anch'io Sport, ne difende l'operato: "Del Neri ha ridato un'identità al gruppo, tra numerose difficoltà e dopo una politica di rinnovamento. Le squadre che ci stanno sopra sono costruite negli anni, a partire dal Napoli (ma il famoso projectò quinquennale del suo collega, che fine ha fatto? ndr). Ci vuole anche pazienza, e il modello di riferimento si costruisce nel tempo, a patto che non arrivi l'Abramovich di turno, anche se non è detto che con i soldi si riescano sempre a raggiungere traguardi vincenti". Oddio, chiedere altra pazienza ai tifosi bianconeri sembra davvero un'esagerazione e che dal 2006 in poi i soldi nemmeno si siano saputi spendere è un fatto assodato. E poi rispunta l'alibi infortuni: "Raramente il nostro tecnico ha avuto la possibilità di rimandare in campo la stessa formazione, anche oggi abbiamo 12 giocatori fuori. Il Napoli è riuscito a utlizzare 17-18 giocatori,  mentre noi ne abbiamo mandati in campo 35. La società è compatta, siamo una delle poche squadre che, nonostante un ruolino di marcia non soddisfacente, non hanno cambiato allenatore. Eravamo consci che le responsabilità non fossero tutte del tecnico". Infatti non lo sono: ergo a fare le valigie, insieme al tecnico, dovrebbe essere un altro bel po' di gente, ad iniziare dai due a.d. E dalla proprietà, che dovrebbe decidersi. La vuole o no la Juventus? Quella vera, intendo, quella del blasone di cui Marotta ha parlato nel prepartita, non la provinciale nemmeno di lusso che, al momento, contende a Fiorentina e Palermo un posto nell'Europa meno nobile.

Fa discutere la Task Force di Lotito - La prima a rispondere, e in modo piccato, alle dichiarazioni di Claudio Lotito è stata la Roma, che era chiamata in causa direttamente, poi lo hanno fatto altri club e persino la Figc, per bocca del suo direttore generale Antonello Valentini: "Quella annunciata ieri dal presidente Lotito attraverso i microfoni di Sky è un'iniziativa della Lazio, ovviamente legittima ma privata e autonoma. Quindi è chiaro che questa iniziativa non ha alcun carattere istituzionale e non può richiamare o essere collegata ai ruoli di rappresentanza che il presidente Lotito riveste in seno al consiglio federale e al comitato di presidenza della Figc I compiti istituzionali della federazione in questo campo - specifica Valentini - sono demandati alla Procura Federale che, come sempre, per ogni turno di campionato garantisce attraverso i componenti dell'Ufficio il controllo gara e il controllo 'prova tv' su tutti i campi di serie A e serie B". L'a.d. bianconero Marotta, dal canto suo, si è dichiarato contrario a questa iniziativa: "Non ne capisco la motivazione, la Figc è ben strutturata al suo interno, esiste la Procura federale che controlla le competizioni, non credo al complotto, il campionato è molto incerto". Si è probabilmente dimenticato di aggiungere: "Perché adesso il calcio è pulito".
E Lotito, a 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento, si dichiara stupito, allibito addirittura, delle reazioni suscitate dalle sue parole: "La mia task force ha creato scompiglio? Sono allibito. Io difendo il sistema. Io non ho fatto riferimenti a situazioni specifiche, ho solo detto che il sistema deve essere gestito in modo trasparente. Rimango sorpreso e perplesso che ci siano state queste reazioni alle mie parole. Excusatio non petita, accusatio manifesta. L'equità del sistema dovrebbe stare a cuore a tutti. Se qualcuno ha posizioni diverse, lo dica chiaramente. Mi sarei aspettato un coro di adesioni, è sorprendente che qualcuno invece si preoccupi. Sia chiaro: io non chiedo che la Lazio venga tutelata, noi chiediamo che venga protetto il sistema all'interno del quale c'è anche la Lazio. Mi auguro che la lotta in campo sia nel rispetto delle regole, mi auguro che i risultati dipendano dal merito delle squadre. Se si dovessero verificare situazioni che alterano i risultati, io ho il dovere di tutelare la Lazio che è una società quotata in Borsa. Non consentirò a nessuno di creare danni alla Lazio. Mi muoverò in tutte le sedi opportune. La Supercoppa e la Coppa Italia, ad esempio, valgono 1-2 milioni. L'iscrizione alla Champions League, invece, comporta entrate per decine di milioni. Cambia tutto, cambia la sussistenza di una società soprattutto nell'ottica del fair play finanziario. L'incremento dei ricavi è legato soprattutto alle competizioni europee, ai diritti tv e alle sponsorizzazioni".

Nicchi: Arbitri in gran forma - Ci permettiamo di dubitare che Pozzo e Guidolin siano d'accordo, ma per Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, gli arbitri sono in splendide condizioni di forma e dunque la regolarità della parte finale del campionato è garantita, si potrà probabilmente fare a meno anche della task force di Lotito. Questo il messaggio lanciato da Nicchi tramite una dichiarazione all'Ansa: "Come avevamo previsto, i nostri arbitri stanno dimostrando un grande stato di forma e hanno diretto le ultime giornate in modo eccellente. Ribadisco che stanno facendo benissimo, come peraltro hanno fatto in tutta la stagione. A sei giornate dalla fine vedo tutti in ottima forma: abbiamo la consapevolezza, la certezza di tutto questo. Tutto il resto non ci riguarda".

Ibra squalificato per tre turni - Zlatan Ibrahimovic è stato squalificato dal Giudice Sportivo per tre turni; il primo turno gli è stato comminato in quanto, già diffidato, è stato ammonito per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; gli altri due turni "per avere, al 42' del secondo tempo, rivolto ad un Assistente un'espressione ingiuriosa". Per due giornate è stato invece squalificato Sammarco (Cesena), espulso "per avere, al 30' del secondo tempo, alzatosi dalla panchina e portatosi sul terreno di gioco, rivolto agli Ufficiali di gara un'espressione ingiuriosa, infrazione rilevata da un Assistente"; per una giornata: Eder (Brescia), multato anche di 2.000 euro, espulso per doppia ammonizione "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria"; Calderoni (Cesena) espulso "per avere, al 50' del secondo tempo, alzatosi dalla panchina e portatosi nei pressi della panchina della squadra avversaria, assunto un atteggiamento provocatorio e ingiurioso, infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale"; Von Bergen (Cesena) espulso "per essersi reso responsabile di un grave fallo di gioco"; Mannini (Sampdoria), espulso per doppia ammonizione "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario". Altri sei giocatori, già in diffida e nuovamente ammoniti, dovranno saltare il prossimo turno: Caserta (Cesena), Abdi (Udinese), Masiello (Bari), Perez (Bologna), Juan (Roma) e Vives (Lecce). Il bianconero Bonucci, ammonito in Juve-Genoa per proteste, è entrato in diffida. Il Cagliari è stato multato di 10.000 euro "per avere un numero esiguo di suoi sostenitori, al 7' del primo tempo e al 29' del secondo tempo, indirizzato ad un calciatore avversario delle grida costituenti espressione di discriminazione razziale".
Il Milan ha già annunciato che presenterà ricorso avverso la squalifica di Ibra.

Dodici club deferiti su segnalazione Co.Vi. So.C. - Su segnalazione della Co.Vi.So.C. dodici società, tra serie A B, sono state deferite dal Procuratore Federale alla Commissione Disciplinare "per non aver utilizzato il conto corrente indicato in sede di ammissione al campionato di competenza, al fine di effettuare il pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati". Le società in questione sono: Varese, Cesena, Sampdoria, Brescia, Milan, Ascoli, Catania, Napoli, Crotone, Modena, Reggina e Torino.

Il Liverpool umilia il City - Tre sberle e a casa: questo il responso di Anfield Road per gli uomini di Mancini. Nel Monday Night i Reds hanno infatti battuto con un inequivocabile 3-0 i Citizens: doppietta di Carroll (13' e 35'), inframmezzata da un piattone di Kuyt. E i guai per Mancini non finiscono qui: c'è anche l'infortunio di Tevez, che al 16', per un problema muscolare, deve lasciare il posto ad un deludente Balotelli. E l'eventuale assenza di Tevez nel finale di stagione, ad iniziare dal derby di sabato con lo United, è un'altra brutta tegola per Roberto Mancini. Il Liverpool si porta così a quota 48 in classifica, avvicinandosi al Tottenham, quinto a 53 punti. IL City rimane a 56, in quarta posizione.

Serie B: l'Atalanta torna in testa - Nel posticipo della serie B un pur ottimo Modena non ce l'ha fatta a fermare la marcia dell'Atalanta, ormai lanciata verso la serie A. Dopo un primo tempo equilibrato, senza vere e proprie occasioni da goal, al 47' un tacco volante di Ruopolo mandava avanti i bergamaschi; ma non finiva lì, perché i padroni di casa non si arrendevano e trovavano il pareggio al 78' con Signori, in mischia. All'88' arrivava però il sigillo finale di Bjelanovic che riportava l'Atalanta da sola in testa alla serie B, a quota 70.


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