Moratti: Non possono revocare lo scudetto 2006! Cabrini: dimenticare Calciopoli.

News, 30 giugno 2011.

Moratti: Non possono revocarlo, non considero che possa succedere, sarebbe ingiusto. Nella guerra sui diritti televisivi è tempesta: le grandi sono rimaste in tre, Juve, Milan e Inter. Conte deciso a ritrovare lo spirito  Juve: dalle parole bisogna passare ai fatti. Cabrini: Dimentichiamo Calciopoli! Calciomercato Juve: video. Gli interrogatori per il calcioscommesse prendono il via il 4 luglio. L'altra faccia del calcio: bene Brasile e Norvegia. Mondiali Under 17: avanti Brasile e la sorpresa Uzbekistan. L'Italia guadagna tre posizioni nel ranking Fifa.

Moratti: Revoca impossibile, non sarebbe giusto – Refrattario a qualsiasi evidenza, Massimo Moratti resta abbarbicato, come una cozza allo scoglio, allo scudetto di cartone e non sopporta neppure l’idea che qualcuno voglia strappargli il gingillo offertogli come gentile cadeau dall’amico e sodale Guido Rossi: “Non possono chiedere la revoca, non considero che possa succedere una cosa del genere, non la considero una cosa normale e giusta”, ha detto ieri pungolato dalla domanda sull'argomento che ormai lo insegue ad ogni uscita. Certo, stupisce quanto costui continui a sentirsi il depositario assoluto della giustizia, anziché lasciare il giudizio a chi di dovere, senza imbeccate fuori luogo: o la giustizia, forse, per lui funziona solo quando esaudisce i suoi desideri. Non ha risposto, invece, in relazione a quanto ipotizzato nei giorni scorsi da ‘La Stampa, ovverosia che Massimo Moratti, in caso che le sue aspettative vengano disattese, possa lasciare la presidenza al figlio Angelomaria: del resto, poco cambierebbe, sempre un Moratti è.

Per i diritti tv la guerra infuria – Il fuoco covava sotto la cenere ed il vento che lo ha fatto divampare nuovamente è stato quello dei sondaggi delle società demoscopiche che hanno fornito alle grandi, qualora ce ne fosse bisogno, la prova certa che i criteri proposti dalle mediopiccole provocherebbero un vero salasso nelle casse di tre delle big: Juve (- 13 milioni), Milan (-9) e Inter (- 8). Ma il fronte delle big si è rotto, perché Napoli e Roma, scoprendo che con i nuovi criteri avrebbero solo da guadagnare, hanno invertito la rotta e si sono unite alle altre 15, per cui ora il rapporto è di 18 a 3. Ma tre che non intendono mollare.
Andrea Agnelli in proposito è molto duro. “Il clima è come fuori, lampi e tuoni, un clima di tempesta. Milan, Inter e Juve sono unite, se le piccole non si avvicinano il calcio rischia. Dobbiamo trovare un accordo e dobbiamo farlo per il calcio. Ma per ora non c‘è nessun accordo, non c’è un’apertura delle piccole verso le grandi”.
Non meno reciso è Adriano Galliani: “Peggio di così non poteva andare, non si riesce a risolvere praticamente nulla. Ogni proposta viene bocciata, il calcio italiano attraversa un momento di paralisi. Il problema insormontabile è quello della definizione del sostenitore, circa 200 milioni in ballo. C'è chi vede nell'Auditel l'unico criterio per questa definizione, ma l'Auditel è un'indagine di ascolto televisivo, non un sostenitore. Tutto è bloccato, ciò ci impedisce di parlare di politiche sportive".
Gino Pozzo, figlio del patron dell’Udinese, non dispera invece che si possa trovare una soluzione: "La delibera è stata sospesa e non si procederà alla fatturazione; una settimana ancora ci potrebbe permettere di raggiungere un accordo. Il progetto ipotizzato nella riunione di oggi, che verrà ripreso mercoledì prossimo, è quello di cambiare dopo il 2012, la legge Melandri-Gentiloni. La legge oggi in vigore, prevede una spartizione dei diritti tv per un 40% in parti uguali, per un 30 in base alla classifica e altri 30 per bacini d'utenza. La modifica che è in discussione per il periodo post 201, prevederebbe una prima fase in cui si ridurrebbe il peso dei bacini d'utenza dal 30 al 21%, fino alla loro completa eliminazione. In questo modo un 40% dei ricavati dei diritti tv andrebbe diviso in parti uguali e un 60 in base a criteri meritocratici”.

Conte: Dobbiamo ritrovare lo spirito Juve – Ieri dovevano presentarsi a Vinovo, in preritiro, i bianconeri reduci da infortuni (De Ceglie, Martinez e Quagliarella) e naturalmente ad accoglierli c’era il nuovo mister, Antonio Conte, impaziente di iniziare la sua nuova avventura, quella che in fondo ha sempre sognato: "C’è grande voglia di ricominciare - ha detto a Juventus Channel - non solo da parte mia, e questo è importante. Ci vuole entusiasmo, dobbiamo ritrovare lo spirito da Juve. Dopo le telefonate a tutti i ragazzi sono molto rasserenato. Ho trovato tutti disponibili e arrabbiati per l’esito dell’ultimo campionato. Questa è una buona base, ma ora dalle parole dobbiamo passare ai fatti”. E’ soddisfatto dei nuovi arrivi in casa Juve: "Questi giocatori sono stati presi in accordo con la dirigenza. Per Pirlo c’è poco da presentare, ha qualità tecniche importanti, ha voglia di rivalsa dopo una stagione con tanti infortuni. Sa cosa vuole dire vincere e soprattutto sa come si fa. Pazienza mi ha impressionato nel Napoli per come copriva il centrocampo insieme Gargano. È umile, determinato, ci mette ferocia e determinazione, darà un ottimo apporto. Anche Ziegler arriva da un’annata non felice. Ha un buon piede e una buona corsa. Ci sarà da lavorare con tutti dal punto di vista tattico, dovremo suonare uno spartito che sarà uguale per tutti”. In fondo lui parte già con un vantaggio, i tifosi gli hanno concesso una fiducia preventiva, che non può permettersi di tradire: “Mi fa piacere l’affetto dei tifosi, mi auguro che questo entusiasmo sia continuo e duri per tutta la stagione. Bisogna tornare a essere la Juve, quindi competitivi e lottare fino alla fine. Per vincere a volte basta anche solo una virgola. Io voglio che il popolo juventino sia orgoglioso per questa squadra. Sono contento anche degli attestati di stima che ho ricevuto. Ora devo dare ragione a queste persone, i fatti dovranno parlare per me, come ho sempre fatto nella mia carriera”. Già, perché di parole, non tutte a proposito, i tifosi bianconeri in questi anni ne hanno sentite ad abudantiam, adesso vogliono i fatti, su tutti i fronti.

Cabrini: mettiamo una pietra su Calciopoli – Il club ‘Scurdammece o’ passato’ trova sempre nuovi adepti (o vittime, quasi fosse un virus) tra gli ex campioni della Juve, quella vera, quella che fu: ieri è stata la volta di Antonio Cabrini, che di Calciopoli non vuol più sentir parlare: “Bisogna metterci una pietra sopra. Scudetto revocato? Non fa differenza uno scudetto in più o in meno per la Juventus”. Eccome se la fa, la differenza: lo scudetto 2005-2006, stagione peraltro nemmeno sotto inchiesta, non l’ha vinto l’Inter (terza a -15), ma la Juve dei 91 punti; e quello scudetto all’Inter va tolto e dovrà ritornare alla Juve, sottobraccio al precedente; perché alla Juve sono stati tolti non in virtù di quella giustizia che Moratti tanto invoca, ma solo in virtù di un sentimento popolare abilmente manovrato e sfruttato da chi l’opinione popolare voleva orientare.

Calciomercato Juventus - Intervista ad Aquilani, trattativa Vidal, intervista a Vergassola, trattativa Agüero, ecc. Linkiamo un video pescato dal grande forum Tifosibianconeri.com realizzato attraverso filmati tratti da Sky.
Video 1 - Mercato Juventus 29/06/2011

Il 4 luglio il via alle audizioni per il calcioscommesse – La procura federale ha fissato per il 4 luglio l’inizio degli interrogatori relativi allo scandalo delle scommesse che ha preso le mosse dall’inchiesta condotta dalla Procura di Cremona. Il 4 luglio verranno sentiti, tra gli altri, il presidente del Chievo Luca Campedelli e, per il Ravenna: il vicepresidente Antonio Ciriello, il presidente Gianni Fabbri, e l’allenatore Leonardo Rossi; il giorno successivo sarà la volta di Ivan Tisci (ex giocatore), Simone Malacarne (giocatore Viareggio), Alex Pederzoli (giocatore Ascoli), Marco Zamboni (giocatore Spal), Sandro Turotti (ds Cremonese). Per il 6 luglio in agenda c’è il portiere Marco Paoloni, oltre al ds del Ravenna Giorgio Buffone e all’ex giocatore Gianfranco Parlato, il 7 toccherà a Beppe Signori, Massimo Erodiani, Stefano Bettarini e Vincenzo Sommese.

L’altra faccia del calcio: vincono Brasile e Norvegia – Tutti aspettavano Marta, e invece è stata Rosana, con un bel diagonale di sinistro, a regalare la vittoria al Brasile, che ha superato di misura, l‘Australia, avversario rivelatosi forse più ostico del previsto, sia sul piano atletico che su quello tattico: alla fine però ha prevalso la miglior tecnica delle ragazze verdeoro. Nell’altro incontro, che vedeva opposte Norvegia e Guinea Equatoriale, ha prevalso la maggior praticità delle scandinave, in grado di sfruttare, a sei minuti dal termine, una delle occasioni procuratesi, mentre le africane, pur essendosi rese pericolose più di una volta, specialmente in contropiede, non hanno saputo concretizzare quanto costruito.

Mondiali Under 17: Brasile e Uzbekistan ai quarti – Era previsto il successo del Brasile sull’Ecuador ed è puntualmente arrivato, con una gara dal ritmo non esaltante ma decisa dai goal della stella Ademilson e di Leo; però nei quarti, dove se la dovrà vedere con la vincente di Giappone-Nuova Zelanda, i verdeoro dovranno fare a meno di Piazon e Nathan, che saranno squalificati, e forse dell’infortunato Wallace. Molto più sorprendente il successo, larghissimo, della sorpresa Uzbekistan, che ha rifilato un poker all’Australia e adesso attende di sfidare la vincente di Uruguay-Congo.

Migliora il ranking Fifa dell’Italia – L’Italia ha recuperato tre posizioni nel ranking Fifa, salendo dal nono al sesto posto; al comando sempre la Spagna, davanti all’Olanda, mentre al terzo posto è salita, guadagnando una posizione la Germania, che ha soppiantato il Brasile, sceso in quinta. Ha perso terreno anche l’Argentina, da quinta a decima; in salita l’Inghilterra di Capello, dal sesto al quarto posto. Crolla l’Uruguay, da settimo a diciottesimo, mentre il Messico dal ventottesimo gradino si issa al nono. Questa la classifica delle prime venti: 1) Spagna; 2) Olanda; 3) Germania; 4) Inghilterra, 5) Brasile; 6) Italia; 7) Portogallo; 8) Croazia; 9) Messico: 10) Argentina; 11) Norvegia; 12) Grecia; 13) Giappone; 14) Costa d’Avorio; 15) Francia; 16) Montenegro, 17) Russia; 18) Uruguay; 19) Svezia; 20) Danimarca. Il balzo in avanti dell’Italia è stato accolto con soddisfazione da Cesare Prandelli: “Salire la graduatoria è importante per i prossimi sorteggi”. Infatti il 30 luglio a Rio saranno definiti i gironi di qualificazione ai Mondiali brasiliani del 2014 e l’Italia, consolidando la sua posizione nelle zone alte, come testa di serie, riduce il rischio di finire in un girone complicato.


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