Abete: Abbiamo 13 giorni per capire il da farsi. Moggi: la soluzione è l'art. 39.

News, 6 luglio 2011.

Abete: Abbiamo tredici giorni per decidere il da farsi. Ma decideranno davvero o decideranno di non decidere? Abete: Non capisco perché dovrei deferire Moratti, ha solo esposto la sua posizione. Moggi: La soluzione è la richiesta di revisione ex art. 39 del Codice di Giustizia Sportiva, e la farò. Fabio Monti è stato rinviato a giudizio per diffamazione aggravata. La Figc ha dato il via libera al tesseramento del secondo extracomunitario proveniente da federazione estera. Calciomercato Juventus: due video. Bergamo: L'Inter telefonava di più perché non vinceva. L'altra faccia del calcio: bene Germania e Inghilterra. Coppa America: Vidal regala la vittoria al Cile. Mondiali Under 17: in semifinale rimane solo la Germania a rappresentare l'Europa.

Abete: Abbiamo tredici giorni per meditare – In apertura di Consiglio Federale il presidente Abete aveva consegnato ai consiglieri la relazione (72 pagine) del Procuratore Federale Stefano Palazzi, che evidenzia la sussistenza di illeciti sportivi (ancorché prescritti) a carico dell’Inter e di Facchetti: fatto che, facendo venir meno le caratteristiche di illibatezza e lealtà messe dai tre saggi alla base dell’opportunità o meno di assegnare ad una squadra lo scudetto 2005-2006, responsabilità assuntasi poi, con un semplice comunicato, dal Commissario straordinario Guido Rossi (ex componente del CdA dell’Inter), dovrebbe automaticamente comportare la revoca dell’assegnazione stessa: anche perché la mancanza di lealtà si è perpetuata in virtù del colpevole silenzio della società nerazzurra che ha taciuto per anni di aver tenuto gli stessi comportamenti che avevano portato a sanzionare così pesantemente la Juventus. Bisogna dire che alcuni dei consiglieri federali sono apparsi da subito poco convinti del potere del Consiglio stesso di cancellare un titolo (equiparando ciò ad una sanzione, cosa che potrebbe esulare dal loro compito). Insomma, uno dei soliti buchi normativi che poi talora (radiazione di Moggi docet) vengono risolti con una norma retroattiva ad personam.
Nella conferenza stampa al termine del Consiglio Federale Abete ha dato la sua lettura di quello che è e potrà essere l’iter: ”Nei prossimi giorni con tranquillità e senza accelerazioni faremo tutti gli approfondimenti tecnici e complessivi con i singoli consiglieri federali per arrivare al 18 luglio con una chiaro quadro di riferimento. Non ho visto né angoscia né preoccupazione da parte dei consiglieri, tutti stanno ragionando sui documenti e sui contenuti per individuare un percorso. Le situazioni saranno valutate quando saremo chiamati ad esprimere una decisione. Le motivazioni sono arrivate il 4 luglio e abbiamo rispettato tutti i percorsi che erano stati individuati. Abbiamo 13 giorni di tempo che non sono pochi. La Figc ha il dovere di lavorare con un approfondimento di merito per arrivare il 18 ad esprimere una posizione. Il nostro obiettivo è fare un percorso di natura metodologica e di contenuti, pensiamo di poterlo fare da domani. Commissariamento? È la più grande corbelleria che ho sentito negli ultimi tempi. Non capisco quale sia l'iter logico di questa idea”. Tradotto in parole spicciole, il 18 i consiglieri decideranno, ma è possibile che semplicemente decidano sulla strada da prendere per arrivare ad una decisione. E il tempo passa e quello scudetto sta in una bacheca certamente non sua. Eppure potrebbe anche essere così semplice: non c’è un vero atto di assegnazione? Forse non è mai stato assegnato, che ne parliamo a fare?

Abete: Deferire Moratti? Perché mai? – Moratti ieri aveva usato espressioni molto forti, per usare un eufemismo, per definire il lavoro di Palazzi culminato nella relazionedi 72 pagine che inchioda l’Inter alle sue responsabilità. Ma l’ineffabile Abete non rinviene in ciò nulla di anomalo, tanto meno di perseguibile: "Non entro nel merito delle dichiarazioni rilasciate da Moratti, non fa parte dello spirito con cui affronto l'approfondimento di questi giorni perchè sarebbe improprio per un presidente federale. Rispetto tutte le posizioni e finisce qui. Deferire Moratti dopo le parole su Palazzi? La rappresentazione di una posizione non determina nessun livello di lesione. Tutti hanno la libertà, e a volte il diritto e il dovere di esprimere una posizione, sia essa di critica o di sostegno". Evidentemente definire le ‘accuse’ di Palazzi una cosa offensiva, grave e stupida è solo rappresentazione di una posizione; che dipenda dal tono, come per le telefonate? Eppure a sentirlo il tono deferente non sembrava proprio…

Moggi: E adesso si va con l’art. 39 – Ormai è acclarato: la situazione reale non è quella descritta dalle sentenze del 2006: ormai l’hanno detto sia la Giustizia ordinaria (il processo penale in corso a Napoli) sia quella sportiva (la relazione di Palazzi, che evidenzia come certe pratiche fossero diffuse e non prerogativa di Moggi); questo apre la strada all’impugnazione per revocazione delle sentenze emesse, ricorrendo all’art. 39 del Cgs, che conduce alla revisione delle decisioni assunte. Ed è la strada che Luciano Moggi è deciso a percorrere: e, in un’intervista a ‘Tuttosport’, alla domanda se stia preparando la richiesta di revisione ex. art 39 risponde sicuro: “Assolutamente sì. Hanno voluto Calciopoli? Bene, ora se la prendano, ma tutta però, il pacchetto completo. Qualcuno piangerà, qualcuno dovrà spiegare, tutti devono stare attenti”. Perché giustizia deve essere fatta, dopo tante battaglie che ha combattuto certo per se stesso, ma anche “per i tifosi juventini che continuano a volermi bene e che meritavano qualcosa di meglio che una mancata difesa nel 2006. E per quei poveri diavoli di arbitri che sono finiti triturati in questa faccenda senza avere nessuna colpa. Gente che è stata rovinata senza alcuna colpa: Cassarà, Pieri, De Santis, Dattilo… E’ soprattutto per loro che voglio che venga ristabilita la verità. E’ buffo, dicevano che ero amico degli arbitri e non era vero, lo sono diventato adesso perché meritano giustizia”. Quella giustizia che ci fu negata anche a causa dell’atteggiamento remissivo, diciamo così, della Juventus: “Dico che siamo rimasti soli all’improvviso. E che la mancata difesa della Juventus ha sicuramente incoraggiato l’atteggiamento giustizialista dell’estate 2006”. Speriamo che la società ora abbia capito che la strada da imboccare è quella indicata da Moggi; ma anche da Stefano Palazzi, in realtà: infatti Palazzi, certificando gli illeciti ma fermandosi davanti alla prescrizione, ha indicato chiaramente che l’ottener giustizia passa per forza da una revisione ex art. 39. Perché per la vittoria vera il cammino da fare è ancora lungo: “Ci vuole ancora tempo per la vittoria come la intendo io - dice ancora Moggi - Per quello che mi hanno fatto e che hanno fatto alla Juventus ci vuole ben altro. Diciamo che ora finalmente mi godo il fatto che qualcuno mi ha ascoltato. Peccato che sia tardi… Io certe cose le dicevo nel 2006”. Un suggerimento a Moratti: “Io al suo posto avrei evitato di andare in giro a dire che ero pulito e onesto per tutti questi anni, ora quelle frasi sono ancora più stridenti alla luce della relazione di Palazzi. E, comunque, se lui pensa di essere davvero così onesto, allora rinunci alla prescrizione! Ora penso a quelle immagini dei giocatori dell’Inter che cantano: ‘Vinciamo senza rubare’. Mi sa che devono inventarsi un nuovo coro adesso. E’ sapete una cosa buffa. Io dopo cinque anni vengo radiato senza aver avuto nemmeno un articolo 6, Moratti con l’articolo 6 a carico dell’Inter dopo cinque anni viene prescritto! A ripensarci non è buffo: è kafkiano!”.

Fabio Monti rinviato a giudizio – Ieri a Milano si è tenuta l’udienza preliminare per Fabio Monti, giornalista sportivo del Corriere della Sera, denunciato per diffamazione aggravata effettuata dall’ex arbitro Paolo Dondarini, che avrebbe citato l'arbitro emiliano come il destinatario della frase di Moggi pronunciata nel dopopartita di Sampdoria-Juventus (settembre 2004, 0-3) "... continua così, ogni volta che vieni tu vinciamo 3-0..."; frase che invece era rivolta all'osservatore arbitrale il quale, ascoltato dagli inquirenti, ha confermato la circostanza. E l’udienza si è conclusa con il rinvio a giudizio di Fabio Monti per diffamazione aggravata.

Via libera al secondo extracomunitario – Passato un anno, la Figc ritorna sui suoi passi: un anno fa, con un colpo a sorpresa, in pieno calciomercato, sconvolgendo i programmi e le trattative di più società, la Figc aveva limitato ad uno il numero di nuovi extracomunitari tesserabili e provenienti da federazioni straniere. Ieri, retromarcia: si torna a due, risolvendo, dice Abete “un problema strategico per il calcio italiano. Siamo rimasti all'interno delle quote previste dal Coni che individuano il numero massimo di nuovi contratti per gli extracomunitari in 60”. Soddisfatto il presidente della Lega di A.Maurizio Beretta: “Credo che così si ritrovi una condizione importante per il recupero della competitività della serie A”.

Calciomercato Juventus – Il mercato bianconero sempre alla ricerca del top player: tra Agüero e Pepito Rossi adesso sembra in vantaggio il secondo: costa meno, ingaggio più basso, meno concorrenza. E il via libera al secondo extracomunitario dà più libertà alla Juve di puntare sia su Vidal che su Bastos. In uscita si cerca di collocare Felipe Melo e Amauri.
Linkiamo due video pescati dal grande forum Tifosibianconeri.com e realizzati attraverso filmati tratti da Sky.
http://www.youtube.com/user/IosonoSuperfly#p/a/u/1/k50Nqeq_uZ8
http://www.youtube.com/user/IosonoSuperfly#p/a/u/2/h8OSdwxvFGg

Bergamo: L’Inter chiamava di più perché non vinceva – L’ultimo a stupirsi del quadro emersi dalla relazione di Palazzi è Paolo Bergamo: lui sapeva, e l’ha sempre dichiarato, che parlava con tutti; e l’Inter aveva più ‘motivi’ per farlo, perché perdeva e le seccava assai. Concetti che Paolo Bergamo ha ribadito, per l’ennesima volta, e l’ha fatto su Calciomercato.it: "Ho sempre detto che le telefonate con l'Inter erano più frequenti proprio perché la società nerazzurra non vinceva in quel periodo. Non facevano risultati e continuavano a non farli. Per me non è assolutamente una novità leggere questi colloqui, visto che dal primo giorno ho sempre sottolineato che avevo rapporti con tutti i dirigenti. Io e Pairetto abbiamo parlato sempre con i rappresentanti di tutte le società per trovare delle soluzioni ed evitare le polemiche sui giornali come ci avevano chiesto più volte anche dalla Federazione”. La sua divergenza con Palazzi sta nella liceità del tutto: “Una distinzione però è fondamentale: sono telefonate infatti che rientrano nella sfera del 'lecito' e non chiamate illecite". Già, però, purtroppo per l’Inter, i rapporti con Nucini leciti non erano, invece.

L’altra faccia del calcio – Ai Mondiali femminili in svolgimento in Germania due gruppi hanno emesso i loro verdetti: nel gruppo A il big match tra i padroni di casa e la Francia è stato appannaggio delle tedesche, vincitrici per 4-2; ma anche la Francia supera il turno. Eliminate il Canada, che conclude a 0 punti, e la Nigeria, che ha riportato un’inutile vittoria sulle ragazze canadesi. Nell’altro gruppo l’incontro di cartello era Inghilterra-Giappone, conclusosi con la vittoria per 2-0 delle inglesi, che chiudono il girone in testa; ma anche la selezione nipponica passa il turno; eliminate Nuova Zelanda e Messico, che hanno pareggiato tra loro (1-1). Nei quarti sarà Francia-Inghilterra e Germania-Giappone.

Coppa America: bene Vidal – E’ stato Arturo Vidal, il centrocampista del Bayer Leverkusen che piace alla Juve (ma non solo), a regalare al suo Cile la vittoria nel primo turno della Coppa America. Il Messico era addirittura passato in vantaggio con Araujo e il Cile faticava, nonostante la velocità di Sanchez: poi finalmente arrivavano il pareggio con Paredes e infine il colpo di testa di Vidal a dare il successo ai cileni.

Mondiali Under 17 – Sarà Germania-Messico la seconda semifinale dei Mondiali Under 17; tenuto conto che la prima già sappiamo sarà Brasile-Uruguay il compito di difendere l’onore del calcio giovanile europeo sarà tutto sulle spalle della Germania, che ha eliminato nei quarti l’Inghilterra: 3-2 il risultato, con doppietta del promettente tedesco Yesil, mentre la Francia stata eliminata dal Messico, che ha superato i transalpini per 2-1.


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