Abete: Calciopoli è una ferita aperta. Marotta a Paolillo: combatteremo per i nostri diritti.

News, 28 luglio 2011.

Abete: Calciopoli rimane una ferita aperta e speriamo che si possa risolvere il tutto. Giraudo ha già presentato ricorso all'Alta Corte del Coni. Moggi: Il tavolo su Calciopoli dev'essere una cosa seria e la Figc è la prima a dover chiarire. Conte: Abbiamo bisogno ancora di diversi innesti. Marotta conferma Sissoko al Paris Saint-Germain, ma frena bruscamente sul top player. Calciomercato Juventus: tre video. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. E' stato presentato il calendario della serie A 2011-2012. De Laurentiis si arrabbia: il nuovo calendario non lo soddisfa. Nel vittorioso incontro contro il club America ha brillato il giovane Pasquato.

Abete: Calciopoli è ferita aperta – Giancarlo Abete, sentito da Sky, ha riparlato della questione Calciopoli, in questi termini: “Paolillo ha detto bene quando le partite tra Inter e Juventus, dello scorso anno, sono state corrette. Le due società hanno la stessa politica dalla parte dei diritti tv. Normale che poi abbiamo posizioni differenti, è fisiologico. Calciopoli rimane una ferita aperta e speriamo che si possa risolvere il tutto affinché il campionato parta all’insegna della tranquillità”. L’accenno a Paolillo si riferisce alle parole dette dal dirigente nerazzurro in occasione della presentazione del calendario della serie A, in merito a possibili timori in vista delle gare tra Inter e Juventus (si incontreranno per la prima volta a Milano alla decima giornata, calendarizzata per il 30 ottobre): "Io rammento dallo scorso anno che, sia Inter-Juve che Juve-Inter, sono state due partite in cui i giocatori sono stati esemplari. Sono stati incontri combattuti, tirati ma assolutamente nella piena lealtà. I giocatori si sono abbracciati e stretti la mano: un grande esempio per tutti. Ovviamente quello che mi auguro è che questo esempio sia seguito da tutti". Non lo contraddice Marotta, seduto proprio accanto a lui, ma con un distinguo: "Condivido l'analisi di Paolillo; credo che il calcio giocato sia un'altra cosa rispetto a quella che è la battaglia per i nostri diritti e quella sarà una battaglia sacrosanta che combatteremo fino in fondo". Ovverosia lealtà sul campo, dove la Juve ha sempre conquistato le sue vittorie, ma su Calciopoli non si transige. Con buona pace di Abete che pensa di averci messo sopra una coperta o qualche camion di sabbia: nulla si risolverà e nessuna ferita si chiuderà se non si farà giustizia.

Giraudo ricorre all’Alta Corte contro la radiazione – La Corte di Giustizia Figc, presieduta da Gerardo Mastrandrea, non ha ancora prodotto le motivazioni con cui  ha respinto il 9 luglio l’appello di Giraudo (e Moggi e Mazzini) contro la preclusione inflittagli dalla Federcalcio il 15 giugno. Una volta che tali motivazioni saranno pubblicate, i legali delle parti avranno a loro disposizione 30 giorni per stendere le memorie difensive; nel contempo i legali della Figc prepareranno la resistenza al ricorso. Ma Antonio Giraudo ha voluto precorrere i tempi e ha già inoltrato all’Alta Corte del Coni il suo ricorso avverso la decisione di radiazione: un appello con riserva di motivazione, in attesa appunto che la Corte di Giustizia pubblichi le sue, di motivazioni. Entro pochi giorni lo imiteranno Luciano Moggi e Innocenzo Mazzini.

Moggi: Io a quel tavolo ci devo essere – Del tavolo della pace han parlato in tanti: Della Valle l’ha proposto, Abete e Beretta l’hanno sponsorizzato, qualcuno ha accettato l’invito (Galliani, per esempio), qualcun altro ha risposto ‘Mai!’, in primis Moratti, colui al quale si chiedevano spiegazioni, e Zamparini. Naturalmente, se da quel tavolo ci si aspettano delle risposte, dice giustamente Moggi nel suo articolo su 'Libero', e non dev’essere l’ennesimo tentativo di contentino, “per buttare tutto in burletta”, a quel tavolo dovrebbero sedersi in molti tra quanti hanno contribuito a creare il mostro di Farsopoli, non ultimi gli inquirenti che, come dimostrato dal dossier pubblicato ieri da 'Tuttosport’, di cose da spiegare e giustificare ne hanno a quintalate; e anche Guido Rossi, che sapeva più di quel ammette. E il tavolo dovrebbe chiarire “gli aspetti oscuri di Calciopoli, gli insabbiamenti, le omissioni, i trattamenti diversi avuti dai club, la selezione delle intercettazioni, chi l’ha fatta, chi l’ha voluta, chi si è voluto salvare, chi è stato salvato e perché”. E la Figc dovrebbe essere la prima “a dover chiarire, a chiedere scusa”, perché al di là dei danni subiti da molti club (e per converso dei vantaggi fruiti da altri), “troppi incolpevoli hanno perso il lavoro, tanti si sono ammalati, troppe famiglie sono state distrutte. Ma queste persone chi le difende a quel tavolo?”.

Conte dà la sveglia a Marotta – Esaurita la corsa ai parametri zero e presi Lichtsteiner e Vidal, Marotta sembra essersi assopito, mentre gli obiettivi, uno ad uno, si allontanano: Sanchez e Aguero hanno trovato casa, Rossi, e lo stesso Vucinic, sembrano sempre più lontani; è vero che la rosa va anche sfoltita, è vero che il tempo gioca a favore dei ribassi di prezzo, ma alla fine le bancarelle del mercato potrebbero rimanere vuote o solo con merce ‘fuori taglia’, non adeguata alla Juve e alle sue ambizioni e necessità. Oltretutto la Juve è una squadra da rifondare e mister Conte non può trovarsi con troppi giocatori nuovi che arrivano alla vigilia del Campionato, dopo che la preparazione è stata fatta con tutt’altra rosa a disposizione. Ma Antonio Conte non è tipo che le cose le mandi a dire e a Marotta il messaggio dev’essere arrivato, chiaro e forte, dai microfoni di Sky Sport, nell’intervista concessa dopo la gara vinta di misura sul Club America: “C'è tanto da lavorare, c'è tanto da fare, c'è da costruire una casa e noi siamo alle fondamenta. Questa situazione deve essere ben chiara”. E un’altra cosa deve essere ben chiara: “Per essere competitivi e per cercare di lottare abbiamo bisogno di innesti. E di diversi innesti". Si aspettava, lo ha detto anche Andrea Agnelli dal Brasile, che Il Barça aprisse le danze? Lo ha fatto e in pista ormai ballano in tanti, e la Juve non può permettersi di far tappezzeria.

Marotta conferma l’addio di Sissoko ma frena sugli arrivi – A margine della presentazione del calendario 2011-2012 Sportitalia ha intervistato Marotta sul tema caldo del calciomercato. In tale occasione ha confermato che per Momo Sissoko al Paris Saint-Germain è praticamente fatta: "Posso confermare che c'è un accordo tra noi e il Paris Saint-Germain. Si è concluso nella giornata di oggi. Ho parlato con Leonardo, quindi abbiamo raggiunto un accordo. Poi successivamente il Paris Saint-Germain doveva e deve trovare un accordo con il giocatore, quindi da parte nostra, assolutamente, c'è il nulla osta perchè si riesca ad arrivare ad una conclusione”. Ma molto più prudente è nel parlare del mercato in entrata: "Noi stiamo lavorando per completare la rosa che ancora in questo momento ha delle falle, quindi dobbiamo colmare questo vuoto. C'è ancora un mese davanti, siamo in un mercato molto difficile in cui anche il potere delle squadre italiane è molto più ridotto, più limitato rispetto allo strapotere delle squadre inglesi o straniere, dunque dobbiamo agire con molta oculatezza cercando di ottenere il massimo da ogni operazione. Da questo punto di vista confermo appunto che dovremo centrare ancora qualche obiettivo importante". Alle parole di Conte (“Per essere competitivi e per cercare di lottare abbiamo bisogno di innesti. E di diversi innesti"), risponde: “Dobbiamo accontentare Conte, per l'acquisto di due o tre giocatori e lo faremo - dice all'Ansa - sempre nella logica economia del nostro club”. Ma il top player non arriverà: “Il grande colpo non coincide con le logiche del calcio, che si basa sul collettivo. Dobbiamo migliorare il livello qualitativo del gruppo, abbiamo già comprato giocatori importanti".

Calciomercato Juventus - Sembra sempre più bloccata la trattativa per l'acquisizione del cartellino di Giuseppe Rossi. Soldi ed esigenze di club fanno pensare molto i dirigenti del Villareal. Prende corpo la possibilità Vucinic, perché molto adatto al modulo di gioco di Antonio Conte e per via del costo molto più contenuto. Linkiamo tre brevi video pescati dal grande forum Tifosibianconeri.com e realizzati attraverso filmati tratti da Sky. Il primo e il secondo video sul mercato, il terzo realizzato alcuni giorni fa e riguardante le caratteristiche dei due candidati per la maglia bianconera.
Video 1 - Mercato Juventus 27/07/2011 (intervista a Bronzetti)
Video 2 - Mercato Juventus 27/07/2011
Video 3 - Rossi o Vucinic? - Carriera, caratteristiche tecniche e numeri

Stadio Juventus Under Construction - All'interno del catino i lavori sono sostanzialmente terminati, mancano solo dettagli e rifiniture. Finalmente è cominciata la zollatura del campo. Il verde fresco dell'erbetta regala un bel contrasto di colore, soprattutto in rapporto al bianco e al giallo dei seggiolini. Linkiamo molto volentieri le foto pubblicate sul sito ufficiale della Juventus.
Foto 1
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Il calendario 2011-2012 – Ieri sera, alle ore 20, è stato presentato il calendario della serie A 2011-2012. La Juventus partirà da Udine il 28 agosto, mentre il debutto nel nuovo stadio è previsto per l’11 settembre quando, nella seconda giornata, affronterà il Parma. La Conclusione del torneo per i bianconeri sarà in casa contro i nerazzurri atalantini il 13 maggio, quando gli altri nerazzurri, quelli della seconda squadra di Milano, affronteranno a Roma la Lazio: ci sarà un revival del 2002?
Qui il calendario completo.
In mattinata si era svolto, presso la sede della Lega di Serie A a Milano il sorteggio relativo alla Coppa Italia, cui parteciperanno 78 club (20 di A, 22 di B, 27 di Lega Pro e 9 di LND).
Qua il tabellone degli accoppiamenti:

Furia De Laurentiis – A rappresentare il Napoli alla cerimonia del sorteggio dei calendari della serie A 2011-2012 c’era il presidente De Laurentiis, che aveva esordito così: "Ho chiesto a Beretta di tutelare le squadre che giocano in Europa. Non si può creare campionato a uso e consumo di qualcuno. La Lega è la casa nostra e le regole le decidiamo noi”. E dopo il sorteggio della prima giornata aveva commentato: “Napoli-Genoa alla prima giornata? Sono contentissimo, è una partita abbordabile". Ma la sua soddisfazione iniziale presto ha lasciato posto all’ira, quando ha ritenuto che il Napoli fosse stato penalizzato dal dover affrontare avversari importanti a ridosso degli impegni di Champions League e, lasciando la sala delle cerimonie, vanamente inseguito da Cellino, così è esploso: "Tutto questo è una sciocchezza. Me ne vado, siete delle mer**, torno a fare cinema". Poi si dice abbia fermato uno sconosciuto che passava in motorino, facendosi dare un passaggio dicendogli “Portami via da questo posto” e, rivolto ai cronisti: "Mi vergogno di essere italiano, voglio cambiare cittadinanza".

Contro il club America in evidenza Pasquato – Partita bagnata, partita fortunata: così è stata la gara di Cristian Pasquato contro il Club America, giocata sotto la pioggia. Il 22nne bianconero ha giocato un’ottima gara e ha messo a segno, al 41’, la rete della vittoria, un bellissimo goal in girata di destro su cross di Lichtsteiner. Al termine l’apprezzamento di Antonio Conte: “Pasquato? E' un giocatore che in questo momento sta alla Juve e me lo tengo ben stretto, perché sugli esterni siamo pochi”. E questo lascia al ragazzo una piccolissima speranza di rimanere in bianconero, visto che finora per lui si era sempre posto solo il problema di quale squadra lo avrebbe avuto (in prestito o on comproprietà) nella prossima stagione, per fare esperienza. Dice il suo agente, Davide Torchia, a ‘Sportitalia’: “Sono molto contento, il ragazzo sta lavorando giorno per giorno perchè vuol far vedere il suo valore, vuol far vedere quanto può essere utile nella nuova Juventus di Conte. Quando tornerà dall'America ci incontreremo nuovamente e vedremo cosa vorrà fare di lui la Juventus”.


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