Moratti: Potrei regalare lo scudetto 2006 a qualche collega...

News, 17 agosto 2011.

Moratti: Potrei chiamare gli altri presidenti di serie A e offrire loro lo scudetto 2006. Doppia seduta, blindata, a Vinovo: lezione di tattica al mattino, test atletici al pomeriggio. Quindici giorni di stop per Ibrahimovic: niente Juve. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. L'Uefa intende indagare sulla sponsorizzazione Etihad Airways-Manchester City, per vedere se l'accordo è in linea con le norme. Sconfitta di misura per l'Udinese in casa dell'Arsenal. La Fifa dovrà migliorare la sua trasparenza. Cragnotti: Solo la Juve è riuscita a farsi uno stadio di sua proprietà, per le altre sarà difficilissimo.

Moratti: Potrei offrire lo scudetto 2006 ai miei colleghi –  Massimo Moratti, in una lunga intervista apparsa stamane su alcuni quotidiani, come la Gazzetta e La Stampa, oltre a parlare del mercato dell’Inter, parla anche, molto brevemente, controvoglia si direbbe, di Calciopoli e dello scudetto 2006: "Con Calciopoli io non c'entro. E' un finale che non dipende da me". Mah, forse le vacanze, le sue, che non sono prescritte, gli hanno fatto dimenticare la relazione di Palazzi... Comunque, certo, il finale dovrebbe dipendere da altri, quando si decideranno ad uscire da dietro il paravento della non competenza. Sullo scudetto 2006 si dice tranquillo e sereno: “Mi verrebbe da fare una battuta: chiamare ogni singolo presidente delle altre 19 squadre di A e consegnargli personalmente lo scudetto del 2006. Scherzi a parte, viviamo in un Paese dove se hai un senso di colpa, vuoi che lo abbia anche l'altro: io, su questa storia, non ho sensi di colpa e non li avrò mai...». . Inutile chiamare i presidenti di A, quello scudetto ha un padrone, chi lo ha vinto con 91 punti: alla Juve deve tornare, senza se e senza ma. Senza 'altre' telefonate', sarebbe sufficiente che Moratti lo riconsegni in Figc; e magari rinunci alla prescrizione, così, per fare chiarezza, senza sensi di colpa, s'intende, solo per amor di verità e giustizia.
Moratti, nella sua intervista ha toccato anche altri temi, per esempio quello del fair play finanziario: "Il fair play finanziario è una cosa seria, non si scherza: chi non rispetterà il parametro 'spendi quanto ricavi' verrà estromesso dalle coppe europee. Non si può dire chissenefrega, c'è in gioco l'orgoglio di non macchiare l'immagine dell'Italia e il rispetto per le regole". Perché il FPF può aiutare il calcio a mettersi alla pari con la realtà: "Tutto il mondo ormai pesa la metà, il calcio è rimasto uguale...", chiosa Moratti. Certo, avere uno stadio di proprietà sarebbe già una bella cosa: "Quando si discute sull'opportunità di rifare o costruire nuovi stadi, non parliamo di aria fritta. Il calcio ha una sua naturale evoluzione e quella degli impianti ne costituisce il cardine: all'estero il processo è avviato o completato, da noi abbiamo tradizione, prestigio, ma ci mancano gli strumenti per sfruttare al meglio il potenziale economico". La Juve ce l'ha il suo stadio, lo inaugura l'8 settembre, si presenti all'inaugurazione: sarebbe una bella occasione per restituire al legittimo proprietario lo scudetto 2006, visto che ci tiene tanto a consegnarlo personalmente!


I bianconeri hanno ripreso il lavoro – Terminata la breve vacanza di Ferragosto, per i giocatori bianconeri sono ripresi gli allenamenti in quel di Vinovo, con una novità, per Conte: sono stati allenamenti blindati. A quanto riferiscono Paolo Aghemo su Sky e il sito ufficiale bianconero si è trattato di una seduta esclusivamente tattica, con l’analisi degli errori compiuti contro il Betis Siviglia e lavoro pratico sui movimenti da utilizzare in partita. Sempre a quanto riferito da Sky alla seduta ha assistito anche Fabio Paratici, coordinatore dell’area tecnica. Nel pomeriggio invece è stata la volta dei test atletici. Pepe, Quagliarella, Toni, Chiellini e Martinez hanno lavorato in differenziato per ricuperare dai rispettivi problemi.
Oggi ancora doppia seduta, al termine della quale la squadra partirà per Bari, dove domani, allo stadio San Nicola, parteciperà al Trofeo Tim, con Inter e Milan.

Ibra salterà la Juve – Zlatan Ibrahimovic salterà la doppia sfida tra Milan e Juve (domani nel trofeo Tim e il 21 nel trofeo Berlusconi); infatti nel corso di una visita di controllo all’Istituto Ortopedico Galeazzi gli è stato riscontato un trauma discorsivo di primo grado alla caviglia sinistra, con prognosi di due settimane; è quindi probabile che Ibra marcherà visita anche alla prima di campionato, quando i rossoneri saranno impegnati contro il Cagliari.
L’Inter invece nel trofeo Tim dovrà fare a meno di Maicon, che dovrà essere operato al menisco.

Stadio Juventus Under Construction - All'inizio del mese di agosto sono terminati i lavori esterni sul Lato Sud. Oggi pubblichiamo alcune immagini utili a farsi un'idea complessiva di tutta l'area. Nella prima foto è ben visibile l'effetto leggermente cangiante dei pannelli di Alucobond del rivestimento esterno del catino, quando questi vengono colpiti dai raggi del sole. La seconda foto è stata scattata sul Lato Sud in direzione Ovest. La terza immagine, invece, è un'elaborazione grafica molto suggestiva, ottenuta dall'unione di tante foto contigue, ossia una vasta panoramica del Lato Sud.
Lato Sud, Corso Grosseto, 12-08-2011:
Foto 1 - Stadio, esterno catino
Foto 2 - Stadio e parcheggi
Foto 3 - Panoramica Lato Sud

La Uefa vuole indagare sulla sponsorizzazione del City – Il City quest’anno, ma anche l’anno scorso, sul mercato calcistico sta facendo la parte del leone: se vuole davvero un giocatore, un top player di quelli veri, se lo prende. Mancini voleva Dzeko? L’ha avuto. Quest’anno ha voluto Aguero? Detto, fatto. Tanto disponibilità economica deriva al club dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan dalla ricca sponsorizzazione con Etihad Airways, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, con cui il City di Mancini ha firmato un accordo decennale per una cifra ufficiosa di 400 milioni di sterline: in cambio Eithad compare sulle maglie dei giocatori e dà il nome allo stadio dei Citizens, ora denominato Etihad Stadium. Vi sono poi altri progetti tra i quali la riqualificazione dell'area esterna all'impianto con la realizzazione, tra l'altro, di un campus e di un mini-stadio da 7.000 posti per le competizioni giovanili. Ma l’Uefa, insospettita dalla vicinanza tra lo sponsor e la proprietà del City, subodora che la generosa maxi-sponsorizzazione possa essere uno stratagemma per aggirare le norme relative al fair play finanziario destinate ad entrare in vigore nel 2013. “Ho qualche domanda da fare al City - ha detto Jean Luc Dehaene, presidente del Financial Control Panel della Uefa, alla Bbc -. Ma sarebbe pericoloso emettere giudizi senza conoscere i fatti. Se verificheremo che qualche club cerca di aggirare le regole, agiremo. Non è sufficiente dire 'abbiamo un contratto di sponsorizzazione'. Se l'accordo non è in linea con le norme - ha concluso - prenderemo provvedimenti”.

L’Udinese cede di misura all’Arsenal - Un’Udinese bella ma sfortunata è uscita battuta dall’Emirates Stadium, ma avrebbe meritato senz’altro di più. Colpita a freddo al 4’ da un goal di Walcott, ha saputo reagire e giocarsela alla pari contro i più titolati avversari. Ben messa in campo, la compagine friulana ha sfiorato più volte il pareggio, mettendo in mostra anche un grande carattere. Anche se Guidolin si è detto insoddisfatto, visto il risultato, la prestazione della sua squadra non può far che ben sperare in previsione dell’incontro di ritorno sul terreno di casa.
Gli altri risultati della serata: Copenhagen-Victoria Plzen 1-3; Twente-Benfica 2-2; Lione-Rubin Kazan 3-1; Bate Borizov-Sturm Graz 1-1.

Fifa poco trasparente? – L’associazione Transparency International (un’associazione internazionale nata con lo scopo di combattere la corruzione) in un suo rapporto ha giudicato opaca la governance della Fifa, nonostante gli ultimi interventi: sarebbe dunque opportuno che la Fifa mettesse mano ai suoi regolamenti allo scopo di garantire maggior trasparenza, di incrementare la lotta contro la corruzione e di limitare la durata dei mandati dei suoi massimi dirigenti. Come riporta l’Ansa, la Fifa ha subito replicato con una nota: ''Molti degli appunti e dei suggerimenti sono già stati messi in atto e altri lo saranno a breve''.

Cragnotti: Lo stadio di proprietà della Juve potrebbe rimanere da noi un esempio isolato - Sergio Cragnotti, il presidente che regalò, con l’aiuto decisivo del diluvio universale di Perugia e del miglior arbitro del mondo, lo scudetto 1999-2000 alla Lazio, prima di finire ospite delle patrie galere per il crac Cirio, raggiunto da Cittaceleste.it, si è mostrato sostanzialmente pessimista sulla possibilità che l’esempio dato dalla Juve, che si è dotata di uno stadio di sua proprietà, possa diventare la norma per gli altri club italiani:  "Stadi nuovi? A oggi non si è trovato un accordo per permettere alle società di calcio di costruire il proprio stadio. Ci è riuscita solo la Juventus, perché partì con un progetto già vecchio e autorizzato, mentre ad oggi credo sia difficilissimo poterlo avviare. Stiamo vivendo una crisi economica e finanziaria a livello internazionale, molto accentuata e che abbraccia tutti i settori. Per questo credo che ci sia una seria difficoltà nell'autofinanziarsi il progetto, che invece prevede investimenti pesantissimi, perché per fare uno stadio polifunzionale servono 300/400 milioni di euro. Trovare una società, che in questo momento sia in grado di reperire le risorse necessarie, è molto difficile. Si è perso tanto tempo ed ora, pensando al futuro, credo che il paese abbia cose più importanti da risolvere".


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