Moratti: Calciopoli è conclusa, no al tavolo. Della Valle: Basta nascondersi dietro la prescrizione!

News, 20 agosto 2011.

Moratti risponde a Della Valle con un comunicato, che rispedisce al mittente la proposta del 'tavolo': Basta strumentalizzazioni. Inutile fare quattro chiacchiere. E la replica di Diego Della Valle giunge immediatamente: Nascondersi dietro una prescrizione ambigua non può bastare; convocherò settimana prossima un conferenza stampa, Moratti è invitato. Maurilio Prioreschi e Flavia Tortorella, legali di Luciano Moggi, intendono andare a fondo sul caso di Preziosi; e spunta anche un caso Dal Cin. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Marotta: Entro il 31 agosto metteremo a segno altri due o tre colpi di mercato. La Lega di A non discute del contratto collettivo: troppi assenti; lo si farà a breve. Scommessopoli: niente sconti per Atalanta e Cremonese; pena confermata per Cristiano Doni, prosciolto invece Thomas Manfredini. I 25 convocati di Alberigo Evani per l'Under 19: cinque sono bianconeri.

Moratti si nega a qualsiasi confronto – Il nuovo attacco sferrato da Diego Della Valle, che ha chiamato in causa in prima persona Massimo Moratti con accuse pesanti, con termini e modi (i macigni pesanti sulla reputazione) che senz’altro il presidente nerazzurro non avrà gradito, lo hanno indotto ad uscirsene con un comunicato ufficiale sul sito del club. In tale comunicato Moratti ha ribadito la sua ferma decisione di non sedersi a nessun tavolo (come già detto a metà luglio), prendendo a pretesto il fatto che qualsiasi chiacchierata sull’argomento rischierebbe di sovrapporsi al lavoro delle istituzioni (federali e statali). Il rispetto e la serena fiducia da cui Moratti asserisce di sentirsi guidato gli impedirebbero, a suo dire, di interferire in qualunque modo con l’operato e l’indipendenza della giustizia. Quasi che verità e giustizia non fossero due entità che camminano di pari passo. Questo il comunicato ufficiale di Moratti: “È difficile comprendere il senso delle ripetute richieste d'incontro che il signor Diego Della Valle, azionista di riferimento di ACF Fiorentina, avanza: la questione non è un fatto privato, da decidere facendo quattro chiacchiere intorno a un tavolo. È questione già decisa dagli organi istituzionalmente competenti e proprio il doveroso rispetto degli ambiti istituzionali consiglia a tutti di attenersi a quelle decisioni, come si conviene in un Paese civile, che non sostituisce chiacchiere fra privati ai giudizi delle Autorità preposte. Né l'Inter né il sottoscritto hanno intenzione di modificare questo atteggiamento, che non è dettato dal timore di alcunché, ma dalla sempre ribadita serena fiducia nel sistema delle istituzioni, tanto di quelle sportive quanto dell'Autorità Giudiziaria. Ogni diverso luogo di confronto non soltanto sarebbe del tutto non appropriato, ma addirittura irriguardoso rispetto ai giudizi già pronunciati e a quelli che dovranno esserlo. Tali continue richieste altro non fanno che cercar di tener aperta, esasperandola inutilmente, una questione che ha già trovato conclusiva risposta proprio nelle sentenze che sembrano non piacere al signor Della Valle, ovviamente sensibile anche a quelle future. A tali decisioni, proprie degli organi istituzionali, l'Inter e il sottoscritto intendono attenersi, confidando che ciò valga a por fine a richieste che appaiono strumentali e alle quali non verrà dato ulteriore seguito. Massimo Moratti. Presidente F. C. Internazionale".

Della Valle: Calciopoli è una cosa seria – Diego Della Valle non ci sta: le continue serpentine di Moratti per sfuggire qualsiasi spiegazione su cosa sia successo ‘prima e durante’, ed anche ‘dopo’, Calciopoli lo irritano profondamente, e ancor più lo fa arrabbiare l’accusa di strumentalizzare la questione. E in più Moratti mostra di considerare quella prescrizione “arrivata con la precisione di un cronometro”come una ‘risposta conclusiva’. E così, prendendo nota dell’ennesimo rifiuto di Moratti a qualsiasi confronto o spiegazione, lo incalza di nuovo, mettendolo all’angolo mediaticamente. Non vuol parlare lui? Parlerò io, lascia intendere: indice infatti una conferenza stampa per la prossima settimana, cui lo stesso Moratti è invitato, per fare chiarezza, anziché nascondersi dietro una prescrizione definita ‘ambigua’: già, perché una prescrizione non è un’assoluzione e, se Moratti fosse davvero quello specchio di virtù che dice, sarebbe suo interesse rinunciarvi e dimostrare al mondo la sua innocenza. Chiede dunque a Moratti di trovare il coraggio necessario ad accettare la sua proposta. Questo il testo del comunicato di Della Valle: “Si sta tentando strumentalmente di trasformare una questione molto seria in una sterile polemica estiva. A Moratti risponderò con una conferenza stampa la prossima settimana, prima dell’inizio del campionato. Sarebbe bello e utile allo spirito chiarificatore e di pacificazione, che ho auspicato fin dall’inizio, che Moratti fosse anche lui presente, in modo da poter chiarire entrambi, con civiltà, qual è stata la nostra posizione e quali sono stati i nostri comportamenti prima, durante e dopo lo scandalo del calcio. Nascondersi dietro una prescrizione ambigua non può certo bastare a tutti quelli che amano il calcio e la giustizia. Io credo, e lo ripeto, che abbiamo l’obbligo di fare chiarezza nei confronti dei nostri tifosi e del mondo del calcio, onde poter ricominciare la nuova stagione possibilmente con più serenità e meno violenza. Sarebbe un gesto apprezzato e un passo importante verso la rifondazione del calcio del futuro che tutti auspichiamo. Spero sinceramente che Moratti provi a trovare il coraggio necessario e accetti questa proposta, invece di alimentare polemiche a distanza che non risolvono nulla”.

Sul caso Preziosi, ma anche su Dal Cin, i legali di Moggi vogliono vederci chiaro – Gli avvocati di Luciano Moggi, Maurilio Prioreschi e Flavia Tortorella, che stanno preparando la difesa dell’ex dg presso l’Alta Corte del Coni sulla vicenda radiazione, stanno esaminando con cura tutti documenti chissà perché secretati su conciliazioni e arbitrati di Preziosi e Sabatini; come riportava ieri ‘Tuttosport, pare però che nulla si dica in quelle carte arbitrali sulla radiazione irrogata il 27 luglio 2005 a Preziosi, e confermata alla Caf nell’agosto di sei anni fa. Ragion per cui i due difensori di Moggi hanno scritto alla Federcalcio un’istanza amministrativa di accesso agli atti sulla questione relativa all’iter preso dalla vicenda della proposta di radiazione di Preziosi, mai divenuta preclusione effettiva. Chiedono di sapere ufficialmente perché, o in base a quali eventuali accordi, la radiazione non sia scattata entro i cinque anni di sanzione, anche se la rinuncia al ricorso al Tar del 2006 da parte di Preziosi in pratica rappresentava l’accettazione di una sentenza che comportava il rischio concreto della preclusione.
E anche un altro caso ha attirato ora l’attenzione della difesa di Moggi, quello di Franco Dal Cin, uno dei motori primi di Calciopoli, anche se la sua teoria della combriccola romana è già miseramente franata (per ammissione dello stesso Auricchio, il che è tutto dire). Anche Dal Cin ebbe una squalifica da cinque anni e proposta di radiazione per il caso Genoa-Venezia nel 2005, ma aveva eccepito il difetto di giurisdizione in quanto non più tesserato (per fallimento della sua società); e la Camera di Conciliazione del Coni, tra l’altro, aveva eccepito il difetto di giurisdizione per Moggi perché dimessosi nel maggio 2006 prima del procedimento sportivo.

Stadio Juventus Under Construction - Procedono soprattutto all'interno ormai i lavori del centro commerciale denominato Area 12. Ecco due foto della zona dell'ingresso.
Lato Est, Strada Altessano, 15-08-2011:
Foto 1 - Ingresso Aree Commerciali
Foto 2 - Ingresso Aree Commerciali

Marotta: Faremo altri due o tre colpi - "Da qui alla fine del mercato, arriveranno come minimo due giocatori, ma potremmo piazzare anche il terzo colpo". Lo ha dichiarato Beppe Marotta ai giornalisti presenti in Lega Calcio. Su Giaccherini dice: "Nello specifico non sono qui per parlare con il Cesena per lui, ma in Lega c'è sempre l'opportunità di poter scambiare quattro chiacchiere con i colleghi. Siamo consapevoli che mancano alcuni tasselli". Su Perotti, altro obiettivo attribuito alla Juve: "Non è l'unica opportunità che stiamo valutando". In ogni caso: "Cerchiamo un esterno sinistro di centrocampo e un difensore per rafforzare il reparto arretrato": Purtroppo: “Il sistema calcio Italia è molto contratto dal punto di vista economico rispetto al passato – ha concluso - e questo condiziona il mercato".
In merito a quanto pubblicato da Moratti sul sito nerazzurro ha commentato: "La Juventus continuerà a tutelarsi. La linea della società è quella spiegata dal presidente Agnelli” .

Fumata grigia in Lega per il contratto collettivo – Nessuna decisione è stata presa oggi nella Lega di A in merito alla questione del contratto collettivo, che rischia di bloccare l’inizio del campionato. La realtà è che non se ne è proprio parlato, l’Assemblea ha deciso di non affrontare l’argomento a causa dell'assenza di diversi dirigenti come l'ad del Milan Adriano Galliani, il presidente della Lazio Claudio Lotito (inibito), del Cagliari Massimo Cellino e del Palermo Maurizio Zamparini. Gino Pozzo, figlio del patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo, ha chiarito l'assemblea resterà aperta e che i club contano di trovare una soluzione prima dell'inizio del torneo per scongiurare lo sciopero minacciato dall'Aic. "In assenza di diversi presidenti abbiamo deciso di rinviare il confronto sul tema, ma proseguiremo sulla linea già tracciata", ha detto Pozzo: ha aggiunto che le società aspettano di sentire come lunedì il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete illustrerà l'articolo 7 dell'accordo collettivo, quello che riguarda i fuori rosa: "Aspettiamo di capire come sarà interpretata la norma, per evitare che la zona grigia impedisca casi di mobbing ma anche ai giocatori di forzare la mano con le società”. Leonardi, ad del Parma, ha aggiunto: "Se inizia o no il campionato non è compito della Lega calcio stabilirlo. Mi auguro che ci sia un po’ di buonsenso, perché non credo che ci siano problemi insormontabili da risolvere. Si sta lavorando per ottimizzare qualcosa che non c'era più, ovvero, l'accordo collettivo. Non c'è da parte della Lega la voglia di prender tempo, ma solo quella di approfondire la questione nell'interesse di tutte le componenti. Penso che adesso si troverà una nuova data per parlare dell'accordo, ma siamo fiduciosi e tranquilli perché si risolva la cosa". Questo il pensiero di Beppe Marotta: "Con molto buon senso abbiamo deciso di non affrontare il tema del contratto collettivo per via delle numerose assenze. Le società di calcio non vogliono incrinare i rapporti con i giocatori e rispettarne i diritti, pur lavorando con la dovuta professionalità. E' necessario consentire agli allenatori di fare il proprio mestiere in tutta tranquillità”. Infine Beretta: “E' stato fatto ottimo lavoro per l'accordo collettivo già scritto, servono alcune correzioni. Ci sono tutte le premesse per un'intesa, noi lavoriamo in quella direzione. Adesso avremo un confronto in assemblea, poi la parola passa all'Aic”.

Scommessopoli: niente sconti per Atalanta e Doni: prosciolto Manfredini - La Corte di Giustizia Federale presieduta da Giancarlo Coraggio ha confermato la maggior parte delle condanne inflitte in primo grado: nessuno sconto né per l’Atalanta né per Cristiano Doni. Accolto invece il ricorso dei difensori di Thomas Manfredini, che si è visto annullare la sanzione di tre anni di squalifica inflittagli dalla Commissione Disciplinare. Delusi soprattutto i legali di Atalanta e Cremonese. Luigi Chiappero, uno degli avvocati dell’Atalanta, così commenta: "Mi aspettavo un risultato diverso, io e i miei colleghi siamo rimasti naturalmente molto delusi da questa sentenza che non capiamo. Se le cose fossero andate normalmente l'assoluzione di Manfredini avrebbe dovuto comportare la riduzione di punti, visto che il conteggio era stato fatto per le responsabilità oggettive dei due giocatori. Venendo meno uno di questi addebiti, doveva esserci la riduzione di almeno 2-3 punti. Il nostro obiettivo era quello di dimostrare l'assoluta estraneità non solo di Manfredini, ma anche di Doni. Continueremo a inseguire questo risultato nelle sedi che sono ancora previste". E Luciano Malagnini, legale della Cremonese afferma: “Nel leggere la sentenza di primo grado si era parlato dell'omertà che caratterizza il mondo del calcio, oggi credo abbiamo fatto un pessimo servizio alla causa che si erano prefissati. La cosa che più dispiace è che da questa vicenda la Cremonese ha avuto una magnificazione da parte del giudice Salvini, il quale ha detto che grazie alla Cremonese si è riusciti a portare avanti questa indagine, poi si sconfessa tutto con una sentenza come questa. Faremo ricorso al Tnas, non all'alta corte".

Ben cinque i giovani bianconeri convocati nell’Under 19 – Alberigo Evani, per l’amichevole che la Nazionale Under 19 disputerà il 25 agosto a Lamezia Terme contro la Russia ha convocato 25 giocatori, tra cui cinque bianconeri: Belfasti, Beltrame, Liviero, Margotta e Spinazzola. Gli altri convocati: Ciciretti, Orchi, Piscitella, Piscitelli e Sabelli (Roma), Barberis e Prestia (Palermo), Beretta e Sampietro (Sampdoria), Leali (Brescia), Bianchetti, Romanò e Pecorini (Inter), Chiosa (Torino), Fiamozzi (Varese), Sturaro (Genoa), Massacci (Manchester United), Ganz e Valoti (Milan).




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