Al Tnas, rigettata l'incompetenza, Juve avanti per lo scudetto, per i risarcimenti c'è il Tar.

News, 10 settembre 2011.

Il presidente del Tnas ha respinto l'eccezione di incompetenza presentata da Inter e Figc in merito alla decisione del Consiglio Federale che aveva rigettato l'istanza di revoca dello scudetto 2006: per i risarcimenti c'è il Tar. Briamonte: la strana alleanza tra Inter e Figc. Sconfitta ieri la strategia comune di Inter e Figc. Serata d'eccezione a Bisceglie con Luciano Moggi e Nicola Penta. Torricelli avrebbe invitato anche Moggi alla cerimonia di inaugurazione del nuovo stadio. A Vinovo Conte mette alla frusta i suoi in vista del Parma. Amauri perde l'11: adesso è sulle spalle di De Ceglie. Oggi e domani torna "Ale&Ricky sempre nel cuore". Preziosi ci invidia lo stadio. Zamparini: anche il Palermo avrà uno stadio tutto suo.

Il TNAS non è incompetente - "TNAS: Juventus F:C: SpA / FIGC e F.C. Internazionale Milano SpA, il provvedimento relativo all'eccezione di competenza. Il Presidente del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, Alberto De Roberto, in merito alla controversia Juventus F.C. SpA / Federazione Italiana Giuoco Calcio e F.C. Internazionale Milano SpA, avente a oggetto l'atto del Consiglio Federale del 18 luglio 2011 di rigetto dell'istanza di revoca dell'assegnazione dello scudetto stagione sportiva 2005/2006, respinge le istanze di incompetenza del Tribunale in merito ai seguenti punti, legati ad altrettante domande arbitrali presentate della Juventus Fc Spa: Il Collegio Arbitrale: I. revochi, con effetto ex tunc, per i vizi di legittimità dedotti nella presente istanza: a. il provvedimento del Consiglio Federale della F.I.G.C. in data 18 luglio 2011 di reiezione dell’istanza di revoca, presentata dalla Juventus Football Club s.p.a. in data 18 luglio 2011; b. l’atto del Commissario Straordinario della F.I.G.C., Avv. Guido Rossi, adottato in data 26 luglio 2006; c. il titolo di Campione d’Italia per gli anni 2005-2006 assegnato al Football Club Internazionale Milano s.p.a.; II. dichiari “non assegnato” il titolo di Campione d’Italia per gli anni 2005-2006. Dichiara la manifesta incompetenza del Tribunale in relazione al seguente punto delle domande arbitrali della Juventus F.C. Spa. III. dichiari e quantifichi, secondo un equo apprezzamento, il diritto soggettivo della Juventus Football Club s.p.a. al risarcimento dei danni patiti e patiendi, patrimoniali e non patrimoniali, causati dai provvedimenti indicati supra sub a. e b.”. Questo il comunicato apparso in prima serata sul sito del Coni, che informa come il Tnas si dichiari competente a decidere in merito a due delle richieste del club bianconero, la revoca dello scudetto assegnato all'Inter da Guido Rossi e la dichiarazione di non assegnazione dello stesso; il Tnas si dichiara invece manifestamente non competente per quanto concerne la richiesta di quantificazione dei danni subiti dalla Juventus, come ben specificato nel testo del provvedimento, che ne contiene le motivazioni: "Per quanto attiene alla richiesta di risarcimento dei danni causati dal provvedimento impugnato" rileva "la manifesta incompetenza del Tribunale adito in quanto (vd. Corte Costituzionale 19 febbraio 2011 n. 49) resta riservato al Giudice Amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, il risarcimento dei danni riconducibili alle sanzioni stesse"; ma nel contempo indica però a quest'ultima l'organo competente da adire a tale scopo: il Tar.
L'udienza si era aperta alle ore 15. Il presidente del Tnas, De Roberto, dopo aver sentito le parti, aveva annunciato di volersi riservare una decisione, quella che poi è stata comunicata, in merito alla richiesta di incompetenza proposta da Figc e Inter contro il ricorso della Juve avverso alla decisione della Figc del 18 luglio sulla questione Scudetto 2006.
Ed ora si va avanti: è solo il primo passo, certo, come ricordato nel provvedimento, "resta salva e impregiudicata, ai sensi dell'art. 19 del Codice, la possibilità per il costituendo Collegio arbitrale, giudice della propria competenza, di adottare determinazioni anche diverse da quelle di cui al punto 1 della presente pronuncia". E nemmeno è detto che, quando il collegio arbitrale (costituito da membri scelti dal presidente del Tnas dall'elenco di esperti dello stesso Tribunale) dovesse entrare nel merito, la pronuncia debba essere di default favorevole al club bianconero. Ma il primo passo è stato fatto e per Inter e Figc, che procedono sottobraccio, è il primo schiaffo.

Briamonte: La strana coppia Inter-Figc - Mentre Andrea Agnelli, al termine dell'udienza al Tnas, si era allontanato senza rilasciare dichiarazioni, l'avvocato Briamonte, uscendo, aveva rilasciato una dichiarazione che faceva risaltare una strana coincidenza: "Abbiamo esposto i nostri argomenti e l'udienza è andata come avevamo previsto. Il presidente del Tnas ci ha accolto con grande apertura, ha fatto discutere tutte le obiezioni che hanno fatto le parti. Abbiamo notato una coincidenza molto forte tra le posizioni della Federcalcio e dell'Inter, una coincidenza per noi piuttosto singolare che abbiamo fatto presente al presidente". Aveva poi spiegato la presenza di Andrea Agnelli: "E' venuto per rispetto al Tnas e per far presente quanto la società ci tenga a sottoporsi alla giustizia sportiva. Riteniamo che un organo competente esisterà anche per questo ordinamento. Ci auguriamo che i nostri argomenti abbiano la dovuta forza e siano accolti".

Sconfitta la strategia della strana coppia - Il TNAS dunque è competente per le questioni sul cartone nerazzurro sollevate dal ricorso della Juve, mentre per i risarcimenti la competenza è direttamente del TAR.
Ad uscire sonoramente sconfitta è la strategia della FIGC e dell'Inter, sostenuta all'unisono dai rispettivi legali, volta a sottrarsi a qualsiasi giudizio. Si eccepiva che il TNAS fosse incompetente e che ormai era preclusa la strada del ricorso all'Alta Corte del CONI: per loro caso chiuso, quindi, senza giocare la partita. Vittoria a tavolino, secondo abitudini consolidate.
Ed invece di giudizi ne avranno due: uno per i risarcimenti direttamente al TAR, l'altro per lo scudetto di cartone davanti al collegio arbitrale dello stesso TNAS per concludere la fase davanti all'ordinamento sportivo, salvo ricorso al TAR anche per questo in caso di decisione non condivisa dalla Juventus.
I cultori della materia di FIGC e Inter, indispettiti per la lezioncina troppo accademica impartita dai legali della Juve, avranno di che meditare su cosa potrà accadere davanti ad un tribunale.

Serata d'eccezione a Bisceglie con Luciano Moggi e Nicola Penta - Luciano Moggi e Nicola Penta saranno ospiti della manifestazione "Libri nel Borgo Antico" che si terra a Bisceglie dal 7 al 11 settembre. In particolare Moggi presenterà il suo libro "Un calcio nel cuore" sabato 10 settembre a Piazza Margherita alle ore 21,30. Sarà un'occasione anche per fare il punto su Calciopoli e sugli ultimi sviluppi del Processo di Napoli. Tutti i tifosi bianconeri della Puglia sono invitati.

Torricelli: Ma dov'era Moggi? - Moreno Torricelli, tra gli invitati all'inaugurazione del nuovo stadio della Juventus, ha commentato l'esperienza vissuta ai microfoni di Tuttomercatoweb: "È stata una serata bellissima, la giusta inaugurazione per uno stadio così importante, il primo in Italia ad essere di proprietà di una società. È uno stadio bellissimo, davvero. Mi ha colpito tutto: dallo stadio tutto bianconero ai personaggi che c'erano. Mi ha fatto molto piacere rivedere Andrea Agnelli e sua madre". Ma non ha rivisto un altro pezzo di storia della Juve, Luciano Moggi: "Moggi ha fatto parte della Juventus. Di una Juventus vincente. Nella storia bianconera c'è anche lui. Non avrei visto nulla di male nella sua presenza, perché fa parte dei 29 scudetti conquistati".

A Vinovo la testa è tutta per il Parma - Archiviata la festa, a Vinovo si è tornati a lavorare duro, il Parma incombe e Conte non vuol davvero iniziare la sua avventura con un passo falso. Perciò ha fatto lavorare intensamente i suoi: prima una robusta parte atletica, poi ha curato la gestione del possesso palla e si è occupato anche di dettagli, come le rimesse laterali, spiegando a vecchi e nuovi discepoli addirittura i movimenti da compiere nell'occasione. Infine una sessione di tiri in porta. Oggi alle 11 conferenza stampa e alle 12.30 allenamento di rifinitura.

Adesso Amauri ha perso anche il numero - Recava addosso il numero 11; recava, perché ora il suo numero di maglia è il 38, l'ultimissimo dell'elenco: stiamo parlando di Amauri, sempre più ai margini della Juve, che nell'assegnazione definitiva dei numeri di maglia ha regalato l'11, sinora sulle spalle dell'italo-brasiliano, a Paolo De Ceglie. Tra i confermati cambia numero anche Pepe, che non avrà più il 23, ma prenderà il 7 lasciato libero da Salihamidzic; il giovane Sorensen dal 44 scende al 33; il 4, lasciato da Felipe Melo, non è stato assegnato. Questa la numerazione definitiva: 1 Buffon, 2 Motta, 3 Chiellini, 5 Pazienza, 6 Grosso, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Iaquinta, 10 Del Piero, 11 De Ceglie, 13 Manninger, 14 Vucinic, 15 Barzagli, 17 Elia, 18 Quagliarella, 19 Bonucci, 20 Toni, 21 Pirlo, 22 Vidal, 24 Giaccherini, 26 Lichtsteiner, 27 Krasic, 28 Estigarribia, 30 Storari, 32 Matri, 33 Sorensen, 34 Marrone, 38 Amauri.

Oggi e domani "Ale&Ricky sempre nel cuore" - Oggi e domani lo Juventus Center di Vinovo sarà teatro della quinta edizione di Ale&Ricky sempre nel cuore", il torneo intitolato alla memoria di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due ragazzi delle giovanili annegati il 15 dicembre 2006 nel laghetto di Vinovo. Vi parteciperanno otto squadre di Giovanissimi, divisi in due raggruppamenti. Il primo è riservato alle squadre professionistiche: Juve (i Giovanissimi Nazionali di Claudio Gabetta), Torino, Milan e Fiorentina; il secondo alle società dilettanti: Atletico Mirafiori, Castelfiorentino, Ivrea e Pinerolo.

Preziosi ci invidia: "Loro sono sempre più avanti di noi" - Enrico Preziosi, a Pegli in visita al suo Genoa, ha espresso la sua ammirazione, non disgiunta da una punta di invidia, per il nuovo stadio della Juventus: La cerimonia di inaugurazione del nuovo stadio della Juventus mi ha emozionato e stimolato, loro sono sempre più avanti di noi. Un impianto di proprietà è un valore per il futuro. Avere uno stadio di quel tipo vuol dire avere un impianto che funziona, moderno, capace di accogliere le persone. Significa che la domenica sin dal mattino una famiglia può andare allo stadio, magari per visitare il museo della propria squadra e pure per pranzare. Questo è un indotto eccezionale; magari può non essere contento il barista di fronte allo stadio, ma lo stesso può essere invitato a gestire un bar all’interno dell’impianto, perchè non bisogna portare via posti di lavoro alla gente. Lo stadio nuovo sarebbe veramente importante. Capisco e rispetto le malinconie dei genoani, ma la capacità di stare sul mercato passa anche attraverso le strutture moderne, diversamente starai sempre un passo indietro“. Intanto, se non proprio uno stadio, i genoani potrebbero avere presto almeno un prato tutto nuovo: pare infatti che anche a Genova e a Verona, viste le pessime condizioni del terreno di gioco riscontrate sovente nelle ultime stagioni, si stia pensando di installare un manto erboso sintetico (sull'esempio di Novara e Cesena): il costo della messa in opera (500.000-700.000 euro) potrebbe poi venire ammortizzato dai risparmi in termini di gestione e manutenzione.

Zamparini: Lo faccio anch'io - Se nelle parole di Preziosi sulla nuova casa della Juve si poteva cogliere un pizzico d'invidia, Maurizio Zamparini si sente invece già più avanti, il 'suo' stadio se lo farà pure il Palermo: "Non sono invidioso della Juventus, perché a fine mese verrò ripresentato il progetto dello stadio del Palermo e vedrete che ci saranno delle novità". Il nuovo impianto dovrebbe sorgere a Fondo Patti, nella periferia ovest della città, dove attualmente c'è il velodromo Borsellino.
I tifosi del Palermo non sembrano però vivere un momento di particolare entusiasmo e sintonia con il club, visto che la campagna abbonamenti dei rosanero si è chiusa con un risultato deludente: vendute solo 12.514 tessere contro le 16.737: forse anche per una campagna di mercato considerata deludente dalla piazza.


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