Domani riparte il processo su Calciopoli. Marotta: Conte ha dato senso di appartenenza.

News, 19 settembre 2011.

Domani il processo di Napoli inizia il rush finale. Anche la Lazio, in caso di assoluzione a Napoli, chiederebbe i danni. Conte: Non era facile, lo sapevo, ma ce l'abbiamo fatta: però è solo l'inizio, dobbiamo crescere. Marotta: Conte ha inculcato nei giocatori senso di appartenenza. Nel dopogara parlano Vucinic e Matri. In Premier League Manchester United sugli scudi. Cade il Real.

Domani a Napoli si riparte - Che il processo di Napoli sia ormai alle porte è evidente: la questione 'Calciopoli', peraltro rimasta viva per tutta l'estate in virtù della disputa Juve-Figc-Inter, sta riesplodendo in tutta la sua forza: domani 'riapre' l'aula 216 per ospitare le arringhe difensive degli avvocati di Salvatore Racalbuto e Innocenzo Mazzini, che prepareranno la strada ai fuochi d'artificio del 27, quando terranno la scena i legali di Luciano Moggi, che si avvarranno anche delle ultime 'scoperte' in fatto di telefonate, tra cui l'ultima, di cui lo stesso Moggi ha dato recentemente notizia, una Bergamo-Fazi, che potrebbe avere davvero un effetto deflagrante sul processo.

Anche la Lazio vuol chiedere i danni per Calciopoli - La fine del processo di Napoli è attesa da più parti, perché una sentenza di assoluzione pronunciata da un tribunale della Repubblica consentirebbe a chi è stato danneggiato di mettere in atto tutte le opportune azioni di rivalsa, a tutti i livelli. Tra chi è in attesa c'è anche la Lazio, come ha spiegato l'altroieri l'avvocato del club. Gianmichele Gentile, a Radiosei: "La Lazio aspetta le sentenze del processo di Napoli e qualora si arrivasse a una sentenza assolutoria, come ci aspettiamo, inizierebbe la nostra battaglia per ottenere risarcimenti. Ad Auricchio abbiamo già chiesto molti chiarimenti in passato sul perché di certe scelte su telefonate evidenziate piuttosto che non considerate. Noi aspettiamo il verdetto di Napoli per poi muoverci di conseguenza. Il pm, si sa, non risponde dei danni ma a livello di Federcalcio quanto meno c’è da mettere le mani sul processo sportivo che si sta rivelando una grande ingiustizia. Se qualcuno ha sbagliato per leggerezza, chiederemo anche il risarcimento del danno. Bisogna capire chi ha sbagliato e perché. In tempi non sospetti, quando la Roma si costituì parte civile, rimasi a bocca aperta. M’aspettavo più pudore. Ora leggo conversazioni che non possono essere gravi solo per alcuni club che hanno pagato e invece 'un semplice malcostume generale' se fatte da altre società".

Conte: Sapevo che non sarebbe stata una gara facile - "E' stata una gara non facile e lo sapevo, loro erano tatticamente ben messi con la prima intenzione di chiudere gli spazi agli avversari e poi ripartire con Gonzalez e Calaiò". Con queste parole pronunciate nel dopopartita Sky Antonio Conte ribadisce le parole della conferenza stampa, bisogna stare coi piedi per terra e preparare minuziosamente ogni partita: "Siamo stati bravi e pazienti a far girare la palla e a cercare i varchi, ce l'abbiamo fatta ed è una vittoria meritata. La gara è stata ben preparata nel tentativo di far male al Siena cercando anche di stare accorti al loro contropiede, perché la beffa era dietro l'angolo. Questo è un campo difficilissimo, poche credo faranno bottino pieno e spero che le grandi siano tra quelle che cadranno". Ma non vuol sentir parlare di fantasie tricolori, al momento, lavorare paga più di sognare: "Alla seconda giornata è troppo prematuro per certi discorsi, stiamo lavorando per diventare squadra. In questo concetto ci sta che ora giochino Pepe e Giaccherini, giocano i giocatori che ora danno maggior equilibrio. Krasic non è ancora al meglio, comunque sarebbe entrato se non ci fosse stato il problema a Matri. Sono contento perché stiamo mantenendo un equilibrio fondamentale. Sulla fase difensiva è fondamentale lavorare. Il gol è stato frutto di una bella giocata corale, poi abbiamo gestito ma anche cercato il raddoppio, approfittando del loro momento di stanca". E comunque sulla carta altre squadre sono avanti alla Juve, e suo compito è di far sì che sia il campo a smentire la carta: "La storia ultima della Juve dice che si son persi troppi punti con le provinciali, siamo partiti bene ma non dobbiamo esaltarci. Milan e Inter hanno un grande organico, Napoli e Lazio una struttura importante ma abbiamo ampi margini di crescita". Il tecnico salentino non ama mai parlare dei singoli, ma qualcosa su Pirlo gli strappano: "E' un campione in tutto, non si lamenta mai e da l'esempio a tutti, i più giovani vedendolo non possono che esserne stimolati ad emularlo".

Marotta: i meriti di Conte - Intervistato su Sky prima di Siena-Juve, Beppe Marotta dopo esserci associato ad Antonio Conte nel predicare prudenza, perché in realtà siamo solo all'inizio, ha riconosciuto al nuovo tecnico la capacità di trasmettere alla squadra un po' del suo carattere, della sua sana cattiveria: "Sicuramente meriti vanno ascritti all'allenatore, perché non solo insegna calcio ma gestisce il gruppo e credo che nel calcio di oggi sia necessario ed importante motivare i giocatori. Conte ha il grande vantaggio di aver giocato nella Juve e sa quali sono i valori che questi colori rappresentano. Ha inculcato un grande senso di appartenenza in tutti i giocatori e soprattutto ha dato grandi motivazioni, componente questa che assieme a quella tecnico-tattica sono fondamentali per arrivare in alto". E l'appoggio entusiastico dei tifosi può essere davvero un valore aggiunto: "La partenza così positiva è stata un bello spot soprattutto giocato nella nostra nuova casa finalmente. Grande passione dei giocatori in campo e grande affetto e partecipazione dei tifosi sugli spalti. Uno spot e una carica dei tifosi necessaria dopo un'annata deludente come la scorsa".

Dopopartita: Vucinic e Matri - Mirko Vucinic, autore della solita gara luci e ombre, ma col merito di aver dato a Matri l'assist per il goal che ha deciso il risultato, sentito da Sky al termine della partita non si esalta: "La cosa più importante è che abbiamo vinto. La Juventus deve rimanere coi piedi per terra perché abbiamo giocato solo due gare, pur avendole vinte entrambe. Significa tanto essere in vantaggio sulle dirette avversarie, ma dobbiamo ricordare che una sconfitta può rovinare tutto e quindi dobbiamo essere sempre concentrati. Noi siamo consapevoli di essere un'ottima squadra, ma dobbiamo dimostrarlo in campo, sapendo anche soffrire". Ma nemmeno lo deprime il fatto di non partire coi favori del pronostico: "Non conta come parti, ma come arrivi", la sua semplicissima filosofia.
Matri spiega invece come non sia stato facile trovare il bandolo della matassa: "Abbiamo trovato una squadra messa bene con undici giocatori dietro la linea, era dura trovare spazi. Facendo possesso palla e facendola girare abbiamo cercato di trovare gli spazi e i varchi". Ma a rendere tutto un po' più semplice c'è, nella Juve di Conte, un atteggiamento mentale nuovo rispetto alla scorsa stagione: "C'è competizione e voglia di riscattarsi, molte volte l'anno scorso in queste gare ci facevamo spesso rimontare. Ora c'è consapevolezza di aver superato brutti momenti e di poter vincere in modo ancora più netto". Quanto a lui, sa cosa deve fare: "E' il mio mestiere, devo fare gol e lo so. Cerco di dare il mio meglio per mettere in difficoltà il mister".

Man U al comando - In virtù del successo per 3-1 sul Chelsea, all'Old Trafford, e del contemporaneo pareggio dei cugini del City sul campo del Fulham, il Manchester United resta solitario in testa alla classifica della premier League, unica squadra a punteggio pieno dopo cinque giornate. Di Smalling, Nani e Rooney i goal della vittoria, mentre la rete dei Blues è stata di Torres. Ai 'Citizens' di Mancini non è invece sufficiente la doppietta del 'Kun' Agüero per andare oltre il pareggio (2-2) sul campo del Fulham, mentre il Liverpool subisce una brutta batosta al 'White Hart Lane', dove il Tottenham vince per 4-0, grazie ai goal di Modric, Defoe e alla doppietta di Adebayor. Questa la classifica dopo cinque giornate: Manchester United 15; Manchester City 13; Chelsea 10; Newcastle 9; Stoke City 8; Aston Villa, Everton, Liverpool, Queens Park Rangers e Wolverhampton 7; Tottenham 6; Sunderland, Norwich, Swansea e Wigan 5; Blackburn ed Arsenal 4; Fulham, Bolton e West Bromwich 3.

Real ko - Un brutto Real perde, per la prima volta nella sua storia al Ciudad de Valencia contro il Levante(1-0). Madridisti in 10 dal 40' del primo tempo per espulsione di Khedira, intervenuto in una rissa scatenata da Di Maria e ammonito per la seconda volta dopo che in precedenza gli era stato risparmiato il secondo giallo per un fallo di gioco; rosso risparmiato a Pepe, che spinge e scalcia in testa un avversario quasi alla maniera di Lucio con Stekelenburg, e a fine gara viene graziato pure Coentrao per un'entrataccia su un piccoletto levantino. Nonostante i 4 minuti di recupero, il Madrid perde, e il pubblico valenciano finisce con il coro: "Porquééééé Porqué Porqué Porqué, Porquéééééé, Porquéééé!", dedicato a Mourinho, che venerdì aveva polemizzato con Guardiola ("se non dovessimo vincere nulla non sarebbe la fine del Mondo", ha detto il catalano) rispondendo al collega "Il Madrid lotterà per non retrocedere...". Vedremo se ce la farà, per ora rimane a quota 6, un punto sotto il Barça (e il Siviglia) e tre punti sotto la capolista, il Valencia e il Betis (che l'ha raggiunto andando a vincere a Bilbao nel posticipo).


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