Calciopoli: la sentenza di Napoli slitta a novembre. Conte: Partita facile il cavolo!

News, 21 settembre 2011.

Processo Calciopoli: la presidente Casoria vorrebbe arrivare a sentenza l'8 novembre, al più tardi. L'avvocato Flavia Tortorella vuole dalla Figc tutta la documentazione sul caso Preziosi, anche a costo di dover differire l'udienza dell'Alta Corte. Antonio Conte sulla prossima sfida col Bologna: Partita facile il cavolo! Conte: Siamo noi a dover esser sempre propositivi. I convocati sono ventuno: c'è Estigarribia, non c'è Grosso. Andrea Agnelli: Abbiamo vinto due partite, ma ne mancano ben 36. Stadio Goal. Lo stadio di proprietà: la Juve ce l'ha, adesso lo vogliono anche le altre. Barça-Qatar: una sponsorizzazione che s'ha da fare.

La sentenza di Calciopoli slitta a novembre - Il processo penale di Calciopoli, in svolgimento nell'aula 216 del tribunale di Napoli, si avvia alla sua conclusione: è ripreso ieri, dopo la pausa estiva dovuta alle ferie giudiziarie, e si azzardava un pronostico che fissava il traguardo nella prima metà di ottobre; ma la corsa si è un po' allungata, complici la controreplica annunciata del pm Capuano (e quelle ulteriori dei difensori), e anche, soprattutto, la gravidanza dell'avvocato Silvia Morescanti, legale dell'ex designatore Bergamo, di Fabiani e di Maria Grazia Fazi. Il calendario prevede il prossimo martedì un'udienza clou, fondamentale, con le arringhe dei difensori di Luciano Moggi, gli avvocati Prioreschi e Trofino, con le 'bombe' annunciate delle nuove telefonate destinate a squarciare definitivamente il velo che copriva la verità e a demolire dalle fondamenta l'impianto accusatorio che comunque anche ieri, come puntualmente accade ad ogni udienza, ha subito, pur senza l'aiuto delle nuove intercettazioni, picconate notevoli che aprono crepe sempre più devastanti. L'ultima data possibile perché l'avvocato Morescanti si presenti a tenere la sua arringa è stato fissata dalla presidente Casoria (che intende arrivare al sentenza, al più tardi, l'8 novembre) al 25 ottobre. Perciò la stessa dottoressa Casoria ha concluso: "Avvocato Prioreschi, voi discutete il 27 prossimo, poi vediamo come sta la Morescanti: se non sarà pronta per il 25 ottobre, discuterà Lei per Bergamo, Fazi e Fabiani". L'avvocato Maurilio Prioreschi era stato infatti nominato dal giudice sostituto processuale dell'avvocato Morescanti, non avendo la stessa provveduto in merito; ma la soluzione non sarebbe gradita dalla Morescanti, che intende difendere personalmente i suoi assistiti, per i quali ha ovviamente già predisposto una sua linea di difesa.

Radiazione Moggi-Giraudo-Mazzini: nubi sul 13 ottobre - Potrebbe non essere il 13 ottobre il giorno destinato a scrivere la parola fine sulla pronuncia dell'Alta Corte in riferimento alla questione del ricorso di Moggi, Giraudo e Mazzini avverso la sentenza di preclusione pronunciata dalla Commissione Disciplinare e confermata dalla Corte di Giustizia Federale. Infatti i difensori degli imputati, in primis l'avvocato Flavia Tortorella, pretendono che si faccia chiarezza assoluta sulla vicenda della radiazione di Preziosi, in merito alla quale finora i legali hanno riscontrato un'imbarazzante mancanza di trasparenza, sotto cui si celerebbe una disparità di trattamento tra il caso Preziosi e il caso Moggi-Giraudo-Mazzini. Hanno chiesto perciò alla Figc tutta la documentazione sul caso Preziosi: "L'Alta Corte deve ordinare alla Figc di esibire tutta la documentazione: come mai fu fatta scadere la data della radiazione? - chiede l'avvocato Tortorella - Non posso certo credere che ci sia stato un patto al di fuori della Figc". E se le carte non arrivassero in tempo, potrebbe essere chiesto un differimento dell'udienza.

Conte: Partita facile il cavolo! - Alla vigilia della partita col Bologna, Antonio Conte in conferenza stampa non vuol sentir parlare di partita facile, visto che i rossoblu sono ancora al palo, con due sconfitte sul groppone: "Facile il cavolo. Non c'è niente di facile. Io avrei preferito che il Bologna fosse arrivato qui con qualche punto, quindi molto più tranquillo e molto più sereno, invece, arriva una squadra che ha zero punti nonostante in organico abbia dei campioni importanti come Di Vaio, giocatori importanti come Diamanti, come Ramirez, come Perez, che ha appena vinto il campionato sudamericano; Portanova stesso, Gillet che io ho avuto, quindi una squadra di tutto rispetto. Antenne dritte perché non c'è niente di scontato e non c'è niente di facile". E ribadisce che bisogna stare tutti, tifosi inclusi, coi piedi per terra: "E' un cammino lungo e difficile per noi. Ribadisco, abbiamo iniziato un percorso. E' inevitabile che adesso, ritrovandoci dopo due partite che tutto funziona, che l'allenatore ha grandi idee tattiche, che i giocatori sono dei fenomeni, lo trovo secondo me eccessivo questo; lo trovo eccessivo perché so benissimo che, facendo gli scongiuri, alla prima situazione negativa tutto questo si ribalta contro. Io invece voglio serenità di giudizio, voglio equilibrio soprattutto da parte nostra, da parte mia, da parte della società, da parte della squadra e soprattutto da parte dei nostri tifosi, perché i tifosi sono stati troppo illusi in questi anni. Piedi per terra, iniziando dai tifosi. C'è tanto da camminare, c'è tanto da lavorare. I tifosi devono avere fiducia in quello che stiamo facendo".

Conte: E' il nostro atteggiamento che conta, non quello dell'avversario - Parlando delle insidie che la gara contro il Bologna potrebbe riservare, Conte ha chiarito: "Le insidie tecnico-tattiche ci stanno sicuramente in ogni partita. E non è che il Bologna dia grandi riferimenti tattici. Noi dovremo essere bravi ad adattarci a qualsiasi tipo di soluzione che andremo a trovare. Ma, al di là dell'atteggiamento delle squadre che noi possiamo incontrare, quello che mi interessa è il nostro atteggiamento. L'atteggiamento nostro deve essere sempre propositivo, deve essere quello di voler fare la partita in qualsiasi situazione, sia in campo amico che in trasferta. Questo per noi è molto importante. E' inevitabile che chi studia, come io studio gli avversari, anche gli avversari ci studiano, quindi cercano di utilizzare delle situazioni tattiche per cercare di limitare quello che noi facciamo. Ma al di là delle squadre avversarie dico sempre ai miei ragazzi: 'Preoccupiamo di fare le cose che noi conosciamo, di farle nel migliore dei modi, con l'intensità giusta, con la cattiveria giusta, con l'umiltà giusta e con la voglia di fare fatica, questa è la cosa più importante". Ma nemmeno vuol sentir parlare di una Juve provinciale? "Non è una questione di Juventus provinciale. La Juventus è una grande squadra, che sta lavorando da grande squadra, sta lavorando per tornare ad essere una grande squadra. L'atteggiamento nostro in campo deve essere un atteggiamento da provinciale: con umiltà, con cattiveria, con voglia di correre, con voglia di mangiare l'erba, quindi non confondiamo le due situazioni, perchè io dico due cose che sono l'opposto. Noi dobbiamo lavorare per tornare ad essere una grande squadra, sotto tutti i punti di vista, ma l'atteggiamento deve essere un atteggiamento umile. L'atteggiamento umile da grande squadra, quindi è sempre un ritorno".

Ventuno i convocati per il Bologna - Antonio Conte, per la gara interna contro il Bologna, ha convocato ventun giocatori: nell'elenco compare per la prima volta il nome di Marcelo Estigarribia, mentre rimangono fuori, oltre all'epurato Amauri, anche Toni, Iaquinta, Motta, Marrone, Sorensen e Grosso (che a Siena comunque aveva fatto bene). Questo l'elenco completo: Buffon, Manninger, Storari, Chiellini, De Ceglie, Barzagli, Bonucci, Lichtsteiner, Pazienza, Pepe, Marchisio, Elia, Pirlo, Vidal, Giaccherini, Krasic, Estigarribia, Del Piero, Vucinic, Quagliarella, Matri.

Anche Andrea Agnelli getta acqua sul fuoco dell'entusiasmo - Andrea Agnelli, a margine di una conferenza stampa tenutasi ieri mattina presso il Royal Park 'I Roveri' di Torino, ha mostrato di essere perfettamente d'accordo con Conte: bisogna tenere i piedi per terra. "Sappiamo quello che ci aspetta - ha detto il presidente della Juve - abbiamo giocato due partite. Il percorso è molto lungo. Due risultati utili, due risultati positivi ma mancano 36 partite, quindi da questo punto di vista non abbiamo fatto assolutamente niente".

Stadio Goal - Segnaliamo a tutti i lettori, e soprattutto a quelli che non risiedono a Torino, che il nuovo numero del settimanale sportivo 'Stadio Goal' è disponibile sul web. Si tratta di un numero che è stato preparato in anticipo rispetto al solito, per via del match infrasettimanale della Juventus. Si può scaricare gratuitamente direttamente dal sito internet in formato PDF. Verrà distribuito invece, in formato cartaceo, davanti allo Juventus Stadium prima della partita. Sarà reperibile davanti ai quattro ingressi principali del complesso, gli addetti alla distribuzione indossano la pettorina gialla fosforescente con il nome della testata impresso sulla schiena. Chi lo cercherà, lo troverà facilmente. Ricordiamo, inoltre, che anche il formato cartaceo è gratuito. Vi linkiamo, dunque, la home page del sito dalla quale si può scaricare il PDF (basta cliccare l'apposito tasto sul lato destro).
Qui: StadioGoal.it

Stadio-mania: adesso tutti vogliono lo stadio - Giraudo l'aveva capito almeno 15 anni fa: quella dello stadio di proprietà era l'idea vincente. Adesso che la Juve ha inaugurato la sua casa, il suo gioiello, tutti vogliono copiarne l'esempio. Ci sta pensando ad esempio il patron dell'Udinese, Giampaolo Pozzo, cui piacerebbe che lo stadio fosse già pronto per la prossima stagione anche se "si tratterebbe di un esborso da 30 milioni. Saranno necessari sacrifici, ma ne stiamo discutendo"; attualmente l'Udinese gioca al 'Friuli', un impianto poco moderno che non consente una buona visione della gara: Pozzo sogna uno stadio dalle dimensioni appropriate, circa 22.000 spettatori. Poi c'è il presidente del Napoli De Laurentiis, deciso a dotare il Napoli di un nuovo impianto (dove ora c'è il San Paolo), progetto del quale ha parlato recentemente con il sindaco De Magistris: "Il rapporto con De Magistris è costruttivo e siamo in contatto costante affinché si possa trovare una soluzione per lo stadio"; De Laurentiis vuole un impianto che porti sponsor, e grande affluenza non solo durante le partite ma vivibile 365 giorni all'anno. A Firenze i Della Valle premono per portare a termine il progetto della cittadella viola, che dovrebbe sorgere sui 30 ettari dell'area del Mercafir, dove non sorgerebbe solo lo stadio, ma vi sarebbe anche posto per aree commerciali e strutture per le squadre giovanili; solo l'altroieri il sindaco Renzi ha ribadito: "Con la Fiorentina c'è feeling, un nuovo stadio sarebbe un'opportunità importante per squadra e città". E porterà avanti il progetto, visto che subito dopo l'inaugurazione dello stadio bianconero aveva affermato, a Radio Toscana, con una punta di invidia: "La Juventus, dispiace dirlo, ha fatto un impianto veramente bello, possibile che noi dobbiamo essere da meno? Il 26 settembre presenteremo una nostra proposta per fare sull'area della Mercafir lo stadio e altro ancora, sul modello di quello che ha fatto la Juve". E c'è anche DiBenedetto che ha in programma, già nelle prossime ore, un incontro col sindaco di Roma per la questione dello stadio, un progetto che sembra stare a cuore ad entrambi. E il presidente del Cagliari è da tempo deciso a dotare il Cagliari di uno stadio di proprietà.

Barça-Qatar: Rosell teme una beffa Real - Sabato ci sarà l'assemblea dei soci del Barcelona: tra i punti all'ordine del giorno c'è l'approvazione l'intesa tra il club e Qatar Sports Investment, che diventerebbe sponsor per 5 anni per 170 milioni di euro; tra i soci ve ne sono diversi che sono scettici: uno dei principi ideali del Barça era quello di non avere sponsor sulle maglie blaugrana, fatta eccezione per Unicef (ma in quel caso si tratta di beneficenza, perché in realtà è la società che paga 1,5 milioni di euro l'anno all'Organizzazione Onu). Solo da quest'anno (seppur ancora in attesa della ratifica dell'accordo) sulle maglie degli uomini di Guardiola compare la scritta 'Qatar Foundation', mentre 'Unicef' si trova sulle spalle. Il timore del presidente del club catalano, Sandro Rosell, è che il fondo arabo, in caso di mancata approvazione dell'accordo, decida di trasferire il suo investimento sulle maglie dei 'nemici' del Real Madrid: "Io voterò sì a questa intesa - ha dichiarato Rosell - perché questi soldi sono necessari per la società. Se questo denaro non verrà al Barça andrà da altre parti e speriamo che non finiscano nelle casse del nostro maggior rivale".


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